Critica Sociela - anno XXXVII - n. 1 - 15 settembre 1945
CRITICA SOCIALE 11 I nostro Partitoi, in cui vedono, sì, il ro.vesciatore -di una situazione sociale, di cui essi ·non beneficiano minimamente, nia; oltre a questo, il sicur,o garante di un ord:inamento democratico, domani, ·a rivoluzio– ne socialista avvenuta, e quindi - e ciò riguarda soprattutto i ·c;ontadini - il risrpettoso custode della hbertà di coscienza e di pratica religiosa.• Ora, s.e il JlOS•tro partito. si fosse .caratterizzato e .avesse ri.af– if ermato in màniera netta. - come suggerivano g li antifusiònisti, da Saragat. a Oorona - la propria. !funzione .autonoma_ nell'attuale fase di ,lotta politica italiana, si s:arebbero -gettate le premesse per una ·chiara affermadone all'Assemblea Costituente. In– vece la rirpetuta voJ.ontà di fusione col partito comu– nista, avrà il risultato ,d'i capovolgere una situazione di favofe: I ceti «alleati», dfaposti a seguire il partito soci-alista, ·non s 1 ono affatto disposti (per ragioni più o men.o ..rispettabili, ma che comunque sia pesano ·sulla bilancia) a seguire il pairtito comunista, contro ,una minacc~ata afferma.zione del quale assumerebbe-. •ro, con .novanta probabilità su cento, una ·posizione d'i netta reazione, ripetendo l'atteggiame~to di venti anni ' or sono,. E naturalmente non sono Jleppure dis_posfi a :seguire un 12_artito. che risulti ,cl.allafusione dei socia– listi coi comunisti, ma nel qua\e, a parer loro, _icomu- · nisti avrebbero la meglio o,-comunque sia,« traviereb_ bero » i socialisti. Quest.o sul pian.lii interno. Sul, piano internazionale, poi, la politica della « fusione », che · il Consiglio ha ribadito; checchè ne dicano taluni compagni forniti di tin'abbondante dose di ingenuità, porterà ad .annu!Jare o, per lo meno, ad attutire sen– sibilmente il vantaggio che . aJ nostro partito era derivato 'dalla vitto-ria dei laburisti. Intanto, risul– lando il ,partito nuov_o nell'attuale momento- storico, vinco-lato, per le medesime ragioni per cui risulta vin-_ cola,to il partito comunista, e sparito ii partito socia- ]ista, verrebbe, a mancare lo sfruttamento di quelle possibilità sul pi.ano 'internazionale che i socialisti oggi hanno e i comunisti non •hanno. In secondo luogo, l'aiuto che i laburisti potranno fornire a un partito· socialista non è detto sarà esteso, anzi pro- . babilmente ,non lo sarà, ad un partito. int cui la com~ ponente principale e l'elemento direttivo sia dato èlai comunisti: e mentre (di ciò siamo in mroiti°ad es– se.re_convinti) i laburisti inglesi non cercherebbero di ostacolare la. formazione di un'Italia socialista, certo -non ,darebbero aiuto al formarsi di un'Italia comunista. E questo per le due fondamentali ragioni • deg)i interessi di politica inteJ,"nazionale inglese e del senso di democrazia politica, che nei làburisti è con– n:aturato e che essi, a rag,ione per ora, non ritengono altrettanto co,nnaturaito nei comunisti. Anche in que– sto caso, laddove .J.'autoilomia era salute, l'interfe- renza ·è. nocumento. · · A questo .punto viene da porre una- domanda. Ma proprio nessun vantaggio deriverà al Partito dalla · politica di fusione che nel Consiglio ha prevalso, o, per lo meno, ci sono motivi seri per cui molti so– cialisti hanno preferito l'indirizzo Nenni-Pertini a . quello Saragat-Corona? La ,preoccupazione maggiore che ha dominato i fusionisti in buona fede è stata -quella di non allontanare ,d,al Partito le masse ope– raie: e la maggior gara,nzia allo scopo - ·si disse - è il tendere con ogni mezzo àÌI:a fusione con i comu– nisti.- Ora, è vero forse quanto affermano alcuni: cioè che.ben più ,ciiiffic,ile sarebbe risultato il riaffermarsi del partito socialista tra le masse proletarie senza il patto d'unità e ,<l'affiancamento ai comunisti, sem– brando evidente éhe i,l·porsi sul medesimo piano dei comunisti ,significava _l'abbandono del fiacco e, a lungo andare, inconcludente riformismo e !egalita– rismo del passato. Ma, pure ammesso questo, oggi .che in genere l'accu_s,a di· riformismo o di scarso spirito e consistenza .rivoluzionari r,ivolti al nostro Parfito non appaiono piiì fondati agli occhi di nes– suno, il ~l!istinguersi dai comunisti - e, si noti, non per restare indietro, ma, ,p-erprocedere a.vanti, dove. ·essi per ora. non possono nè vogliono arrivaie -·non sarebbe valso ad allontanare gli operai. il primo mo 0 mento di disorientamento sarebbe passato, la nostra aperta e intelligente. propaganda avrnbbe lumeggiato i motivi della nostra decisione e la pratica· politica ci avrebbe ·in breve dato ragione. Nello spazio di non_ moHo tempo' (forse .un anno o due sarebber-o bastati), l'unità proletaria si sarebbe raggiunta, non con l'unità organica di due partiti; nia con lo schie– rame'nto di tutte le masse operaie attorno al pro– gramma· e all'azione del partito socialista. Il quale, per di più, ha un altro inesfimabile vantaggio ·sllJ partito comunista,: la sua indiscussa· -struttura de– mocratica. Il che costituisce, o-ggi come oggi, dopo un ventenni.o di dittatura, un potente fuoco di attra– zione anche per le masse proletarie, che general– mente si presumo,no, e non sappiamo in base a quali erronee considerazioni, insensibili alle esigenze e allo spirito deUa democrazia. · Così stando le cose, quali appaiono le- prospettive de!J'avvenire? Ci sarà o non ci sarà la fusione? Risponqiamo;_ · nonostante la mozione votat.a con netta· maggioranza, nonost:ante la volontà df tàluni membri della Direzione, probabilmente la fusione non avverrà. Risulterà difficile alla Direzione effet– tuarla senza .la. convocazione del Congresso, dopo il formale im,p,egno assunto a Roma: e una volta con– vocato rH CongreSSQ, dopo che il grido di allarme è stato dato e raccolto, data la decisa. volontà antifu– si,o,nista della maggioranza del Partito - le propor– zioni <lellà votazione di Roma, ogg'i, a pochi giorni di distanza, dopo che da molti si è acquistata co– scienza dell'errore commesso, muterebbero sensibil– mente, se non ·addirittura si capovolgerebbero -, l'autonomia del :Partito molto· probabilmente, verrà riaffermata. Ma il danno ci deriverà dal fatto che nel frattempo si" sa,rà tenuta - comé pare - l'As– semblea Costituente, alll!i quale gli elettori si presen– teranno considerando il P. S. secondo iÌ responso del Consiglio di R-oma. Il-quale responso - è assai da temere - ci costerà la sconfitta in questo capi– tale evento della rinascita. democratica del paese. · Data la necessità assoluta _:_ che ogni giorno di più si fa sentire dia ogni parte - <li stabilire un solido potere governativo, -gli elettori si preoccuperanno di dare il loro voto a un partito che sappia dare garan– zia di stabiHtà. Questi partiti in •Italia, oggi come o,ggi, sono due: la democraziia crist'iana- e il partito socialista. Ma, ,dopo Roma., il partito socialista. è - con-dannato a ,perdere terreno, e quindi destinato · a vedere bocéiata la propria oandidalura al-primato nella Co-stituente. E a tutto beneficio della demoèra– zia cristiàna, la quale è ben difµcile possa css·ere mi– nacciata dà altro lato (1). Ma il risultato.- più curioso del Consiglio di -Roma, che certamente nessuno dei votanti la mozione di° maggioranza pensava di provocare, sarà - a più o. meno lunga scadenza - il peggioramento dei raR– porti tra comunisti e socialisti in particolare, in ge– nerale una più difficile situazione riguardo al· pro– blema dell'unità. del proletariato. Difa!fi, in caso d,i fusione, appa,~e oggi,fuori dubbio che il partito so– cialista rirnascerebbe ad opera degli uomini che a Roma fur-0no in minoranza, e tra questo nuovo par-. tito e il partito uscito d,al cornnubio i rapporti sa– rebbero, per evidenti ragioni, di netta ostilità. In caso che la fusione si eviti, invece, la si eviterà soJ,o . con un brusco cambiamento dell'ultim:a ora e con una pressochè totale sostituzione di uominì alla di– rezione del- Partito: e il ritornare sui propri passi quando si sarà· proceduti assai oltre, non potrà sor– tire àltro risultato che generare risentimenti e diffi– denze: ·quindi, assai ·facilmente, si andrà ad. una, al-· meno parziale, rottura. (1) Non appaiono imminenti le elezioni per la nomina della Co. stituente; sicchè il Congresso del P. S. avrà )nodo di corregger prima l'~rrore commesso al Consiglio di Roma. (Nota di li', S.l.
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