Critica Sociale - XXXVI - n.18-19 - 16 set-15 ott 1926

CRITICA SOCIALE 273 marcian_do nel ~op? guerra ha fatto capo ad _ll?a. razionale d1_v1s10ne: il comunismo, il so– crnhsmo. Il soeialismo in Buropa è rimasto fedele, precisamente, a quello della « vecchia me1~talità social_ist~ italia~a >> : democratico, pac~fista, evolu~10msta,, gradualista, uni versa. ]e come 11manes1rno, (·ollaho1·azionista e jntran– sig~nte i-:econdo i tempi e ]e circostanze. E' sa hto Nl è i-:c-esodal O overno - da soJ'o o in eooper,Lzion<-' di altri p,ntiti. Ha sa]vnto fa, Oermania; ha posto <:ol Protocollo cli l\fat I>onald la protasi cli ·LotarNo e della nuova, storia dell'Europa; ba qua~d domato Je vii-n– lenze del nazionalh,mo antisoefalistico in Fran- / eia, precipitando nel ridkolo Valois <-'nell'o– rliosità l' 11efimi fm,nca.ise eh<-' il l'apa ston– fer-;r-;a.l>appertntto il soeia lii-:mo <le]la « YeC'd1ia mentalità socialista italfana >> eh\ la c·olonnai vert<.>brale al la democrazia elw non l'aYev,L La democrazia si r-;alva o rinasee o... cominda, mert.è il i-.ocic1lii,mo : quel tale socialismo ... Pe1·– r-;ino quel mostro originario della SociPtà delle Nazioni, i;;otto i snoi soffi.i. prend<.> nnovC' forme, meno sospette; ar-;sume Yelleità, ug,rnlitarie tra la plebe delle Potenze 1 che mettono in per– plessità il gT.. tn Consiglio c:oi-:tit11ito i--111 <lil'itto divino di VersaiJ les. Dopo Ambnrgo, snlla << veechhL mentalità socialista italiarnti >> 1111a Internazionali:' Roc-ialista Operahl è 1·inata, l'he aumenta ogni gio1·no di a,ntorità e di forza. Del comunismo lasch:1ite che non vi parli. EsHo è fuori rlel nostro clisC'ori-:o ; . rispetta-bi - lissimo, potentissimo, ma, istituzionalmente, il pi.ù classista, il più lontano (la quel <<senso universalmente umano df'l r-;oc-ia]ismo », l'he voi ricercate, acemmndo ln <<Y<'t-thia mentali– tà,)) di averlo smarrito, anzi penlnto - che è << i-:ma.rrito >>senr.a, neppure ]n speranza <lf'l ricuper·o. lVJa.zzali e i i-.uoi 11011A0llj) <;ornunisti, o del comunismo non amano la clnra e pe1·il'O· •]osa milizia,. Essi sono massima.listi, del n1a$– simali:-::mo c-he governò il partito (lall'anno J91~ all'anno della. dP1Jéìcfr,: nn decennio ricco, fino alht sc-issione d.-ti romnùisti prima, dai « rifonnisti >>poi. Questo massimalismo è una i-;pec-i<> tutta italiana, chf' non ha risconti·o in nesA1m altro paese di sochl,lismo i.nternazio- 1utlista. Voi, Tilghf'r, lo prendete' con Mazza li sotto ht prot<-'1,io11e <lella Yostra prefaziolle. Onardate ehe vi <:osterà delle delusioni. Yoi non aYete l'idea l'0me il misticii-:mo riYoluzio– nario cli rotei,;ta frazione sia una questione di paro]e. Della rivoluzione essi possono di-re il rovf'scio di quello c.-he il lVIinistr·o franeese di– ceva .dell'Alsazia Lorena: Pa1·larne sempre) non vensarci mai. Pensare ?> agire. Il massi– malismo, l'hf' h,1 tJ'C'dnto cli dovei· mut;u•f• :1 Bo– ]ogna la tesse1·a clel p1·ogramma del partito per introdurvi tre o quattro Yolte ]a sonante parola <<violenza>> ed nrrotonchue tr<.>o (]nat– fro volt<' l<> eJ'J'r in << rh~olur,ion(> >>.non armò mai una guardia nottnl'na. Le r-;n<.> b,1ttagl Ì<' - c-ome pPr Mazr,nli - i-:ono ei-:ot<.>ric-hr. c-on– tro Satana, e si <·ompfl1<liano in s<·ong-inl'i e in o·fa(·nlatori(> di Apoealii-:si. NPl 1nm (l'Ppi- ~ 1· i..odio è rieor<lato nel libro del .i\Ia¼zc11, ma 1w1·- ciò non è (l('tto, rl'ilg-her, t:lH' lo (·ono:--<"iatf'). il 15 aprile, alla prima azione in g·rc1ncle stile B 'bl. del fa~ismonla distruzione dell' ..:Lurnfi !) con– I 1oteca L,lnO 01anco tro la prop~Hta di una deri1-1a e> prrd~a prote- 8!-a prol<'htna, i-:oMrnuta dai r·ifom1ii-:ti, il pla– c·Hlo mc1si-;imalismo r·froJ 11ziona1·io <lrlihPt·ò di incas:-;ai·p S<•nr,a 1·eag-i1·p, pe1· 11011tur·bal'e O'li immaginoi;;i piani de1la l'ivol11zione i111mo11c11tc d1e gli h1gen11i h1tC'1HlP,·ano immi11r>11tr · <" <111~ . ] ' anm e opo, nella i-:ua 111er-;i-;ianfra int1·u,11i--igC'11za ac·,C'edeva a 1m c·om1n·omei--r-;o c·ol ra~eii-:rno lllf'· dianti:' il noto patto cli tl·egua, c-eleb1·a,to '!:<otto gli a11spfri dP. l Prei--i<l<"ntf' dc,J la Un mera {,t o·o- :-. sto 1!)2J). Tale il massimalir-;1110 l'lW e-i p1·ol'la- rna, fini1i. rnol'ti, pC'r('hè amid <l<>lqui<>io vi– Yet·e, dei << ph1<·idi ti-amonti )> e <lrlla l'ollaho- 1·azione. E eon noi p1·()(·lama mo1·to, finito t11Ito il i-:oc·ia,lisrno <l<'mo('ratko <li Em·opa, t11tt.i la J ntetna¼iona IP. Il YC'r·o :--oda I isrno 1·iYol11:do– na-rio - ~selui-:a ht boli-:<·C'YÌC'a l.'er,:·u/11/enl(f– zionalc d1e il 1u.1i-:r-;ima.lii-:mo 11g11.1lm<>11t<" ri– fiuta - l'Ìpor-;a tn{to i11 1111 pie('olo « H111·ea11 >> a, Parigi, cli c·tti voi, Tilglw1·, .1v1·c'te i-:rn1ito parh.n·c> for:-;r ... Ora a voi, Tilg·h<"T', filosofo r bnon loie-o. io ,dico: - Se è fnol'i <li <lir-;('11:-;r-;ionP, pr1· il tons<.>nso del vostro nLlZzali (' <l<-'i-:noi. d1p << la Yr(·('hfa ment1:1,Jità,r-;odnliHta itali.nia>>, dH• aY<J– va perdnto << hli h-atcia clel Yer-o r-;pil'ito mai·• xistko e socialir-;tko )), è la st<>i--sa, (·hc 1 ])l'<':--Ì('(l( ..t lla Internazionale ed alla c1·(,'i-:('eJ1tP Jor·trnì.i <lei pai·titi socialisti in Franda, in Hrlg-io, in Ing'hilte1Ta, in Germania, in A11stria, in < 'P· ('Oi,;Jov:.icchia, in Hcnndina via, e(·<·. <'<·e., <k1l<> flne l'nn.1 : O qnel Yero spil-i.to m:1l'xii-:ti<-o -e l--Ot'it1listic-o non fo perdnlo <la H <'ssm10. nt'.. jn Italia, nè fuori, o fu perch1to ·fla tutti, in Italia e fuol'i. In ogni caso c-otc 1 i-:ta pe1·flita i-:11ppoi-.ta - Y<.>rao faJsn c·he Hia, ei-:~endo ('Onclizione ngua-le per· tutti i pa1·titi - non i-:pi('ga la dif– fel'cnza cli fortnna del nosti·o partito <" (legli altri. Hi. può ei-:i-:e1·e hPgeliani <lel1'R,~g·el :1nrnti il roYes('iarnrnto c·lw 1w ha fatto .:\[,nx, <'fl a<lo- 1·are il fatto compinto. corne il r-;ommo del ra– zionale, mi:t per spiega 1·e la cliffere11te fortuna (lel sodali~mo ita I inno ti Ynol altr-o che que– sta stol'ia della perdita dc>l ve1·0 spit-it,o rnar– xir-;tko e sociali.sti<·o ! Questa 1·,lgione pnò ap– pena i-:o,ldisfare Mazznli e i i-:uoi arnid, pokhè Yiern' in<'ontro al loro angui-:to 8ett;u·ismo in l>usc..i di ar·gom<.>nti tontl'o di 11oi: <> u11cora. p1·atframentP. per- far-lo Yalf're <.>:--:-:ì clrbbono C'limentiearP e fa1·e dinwni ir,ue d1p erano es~i i padroni clel pa1·tito e ('On mm strngraude mag– gioranza, c.-ontinuament<' <•l'<'Neiuta nei dieci inintenotti anni clel loro pot<.>1·e. )fa tale m– gione non pot1·eblle, non don·ehh<' so<hli~f,u·e uno sph-ito log·ko, <'Ome il rnstro. thP pr<'ten<lr a8sidersi tome arbitro neutrale in un,1 dm·a polemica di frazioni intel'ne dd sociali:-:1110rui– Jitante ... Il )fo7,zali. in cpwl eapitolo XI C'he ,"oi <li- t<' di aYe1·<> i-:pec-iahn<>nt<" letto f' mNlitnto. 0 c·he ('..nna gi-o:-:sa <liatl'iba <·ontl'O <li noi, d in<'olpa clella disg1·,1¼ia (·omm1<.>. p(ll' ,n-e1·p 1·ifiutHto di anelare al <ioYet·no. ~\lla hnmi'oi-;t ! Questo, :d- 11w110,() nn arg'lHHPnto pnlifi('o. )[ettiarno i'hf"' • sia, t·omP molti 1w11sano, fondato. )l<"t tiarno l' lw. 1·in1'01·1,n1Hlo. (·ol p,11-tf'l'ipa 1·d, i Oon'1·ni (lenwe1·atiei. aY(':--simo. eome fo1·M' è Y<.>ro. im– pedita hl collu~ione del GoYerno e tlf'lh1 sedi-

RkJQdWJsaXNoZXIy