Critica Sociale - XXXVI - n.18-19 - 16 set-15 ott 1926
294 CRITICA SOCIALE • gnata dallo Zuccarini, 1a lotta politica, e quindi la discussione, preparata dall'educazione politic;a, cc si svolgerebbe sulle cose » anzichè sulle forme. « L'in– teressamento del pubblico sarebbe di necessità ri– chiamato sulle grandi questioni nazionali. Invece di acd.pig1iarsi per Tizio o per Caio, gli uomitti si accapiglierebbero magari pro e-- contro un pro– blema doganale o una quest.ione tributaria ». M'in– ganno, o quando, cc come in IsvJzzera, il governo è amrnirlistr!tzione », si ha, o ci si avvia. ad avere, quel governo di cose, o, meglio, sii le cose, che è, so io 110n erro, uno dei punti, e non dei meno iin– portanti, anche del programma socialista? La ricostruzione federalistica, delineat.a dallo Znccarini, ·è - questo punto credo non abbia hiso– gÌ'lo ùi climostraz'ione - una soluzione politica acl– di.tat.a · per la presente crisi politica. Non è, J'1on , vuol essere la soluzione, tanto meno - si capisce - \ma soluzione• socicìlista della CJUestionc sociali:'. Ma il pl'ograrnnrn. politico, cJ1e lo Zuccarini clife11- cle, fondato còm'è sul pdncipio cli libertà, quando fosse attuato non ostacolerebbe davvel'o ulteriori· progressi in senso socialist0i. Se dunque, il socia– lis1no, pur- senza volere minimamente perdere i pro– prii carn1 teri clifl'ere11Ziali-- che consistono nel me– todo clella .lotta di classi, nell'adozione del genuino materialismo storico come cànone· d'interpretazio– ne clella vita civile, e quindi nell'aspirazione alla emancipazione integn:i,le del proletariato - se il socialismo, dice, che è, appunto per quest.o, demo– crazia lulta sviegata, vùole, come logicamente de– ve, accogliere anche nel campo politico, anzichè si– stemi clittatorii, principii democratici, nou può, a priori, professarsi contrario n,d una soluzione re– puhblicmrn feclern,listica del problema politico. ' Scrive lo Zuccarini, con l9cl~vol~ l-ealtà: << Nes– suno dei vecchi partiti può aspi:rare per proprio conto n,lla eredità del fascismo. Tutte le attuali suclclivisioni dell'antifascismo sono negative, quelle comprese che politicamente ci stanno a cuore "· Per questo, appunto. il repubblica110 Zuccarini invita i partiti cli opposizione ad elab0rare un comune pro– gramma politico. Su queste medesime colonne leg– gevo,. di recente, la ,proposta che, come avviene in Inghilterra, cert;i. programmi e certi propositi, che possono interessare ed unire uomini di varii parti– ti, siano discussi 'da larghe associazioni di stuùii politici. C'è, anche da noi, benchè abbia vissuto fi– nora vita piuttosto, grama, un' aissociazi.one pe1· il contrnUo dem.@c1·atico. Non credé lo Zuoca.rini, non crede qualche altro amico del mio partito, che ta– le problen~a politico della ricostruzione federalisti– ca _dello Stato potrebbe essere utilmente discusso nel seno cli quell'associazione, che da cotesta mt:). clesima discussione potrebbe, come dovt·ebbe, essere litilmente rinsanguata? Repubblicani e socialisti, e quei pochi popolari, liberali e democratiéi che ne formano parte, pos– sono essere divisi su moltissimi punt.'i. Ma tutti so– no_ ac.comunati da un medesimo, sperimentato, a• more per la libertà. Ora, col federalismo appunto, e for.se soltanto con esso, si può osservare pienn– mente quel precett,o, cnro :'I, Carlo ·Cattaneo, che il popolo, per conservnre tn, libert~, deve ten,e1·vi so- 1n·1i 1 e 11ia11i. ALFA LAMoA. POST1LLA Non vorremmo neppure lontanamente aver l'a– ria. ùi buttare acqua fredda sui fervi<H entusiasmi <lel nostrn egregio collaboratore e compagno, ma nl– cuni pass,i del suo articolo ci pot'gon0 ,motivo nel osservazioni e chiarimenti oggi forse nor.i, inutili. ,- E anzitutto, ai noi pare per lo meno ... inesa1to, ~ BibliotecaGino Bianco e - da parte di compagni nostri stnrno, questo assumer un tal quale atteggiamento di « convertiti » dopo le recenti vicende a tutti note: questo accre• ditarl!l la leggenda, sulla quale tanto si speculò da certa demagog·ia repubblicana, di un socialismo isti– tuzionalmente ortodosso. Il Socialismo è la Repnb– blica del Lavoro, la Repubblica politica ed econo- 111 ic,t, al. vertice çlello Stato, e ·nell'officina. Quindi il 11ostro pal'tito non condivise la pregiucliziale re– pubblicana, puramente politica, che consentiva e copriva tante... dinastie economiche: quella pre– gi udi zia le che, ·appunto per questo, in solenni occa– sioni si palesò sottile e debole come un velo, anzi corne una ragnatela. Proprio nell'òra più tipica– nte11te grave, i repubblicani la spazzarono via con un co,lpo cli scopa, e diedero i loro uomini al Go– ,·erno del Re. Noll ne faccfa;rno t·ecriminazioni nè rnernvig1ie. I repul>bJica11i non so)'lo socialisti, e 11ou lrn.m10 il dovere cli sentire e pensare da inter– nazionalisti _, cioè col sano e veggente cc naziona– lislllo » dei 11ostri p:rincipii e della nostra fede. Ma è pur lecito 1·icorr1arlo, qualildo dall'altra parte -– e nelle stesse nostre fLle - vi· è chi inverte le posi– zioni, e contrappone, additandoceli quasi a modello, più o rnei~ mutevoli atteggiamenti del Partito re– ptlbblicano alla nostra antica e costante posizione di socialisti fedeli al concetto della prevalenza del fa1to eoonornico-soci ale sulle forme politiche. -Cbe se si fa questione cli un mutamento di fronte clopo l'Aventino e P.er la constatata cc carenza>> delle istituzioni in cleterrninn,te situazioni, la cos:1 è di contingente valutazione politica, e noi potrem– mo rammentare che anche i t'epubblicani dell'Aven– tino a suo tempo « attendevano » senza porre al101·ri pregiudiziali, e (come i massimalisti) si sarebbero cortesemente ra~segnati ad· accettare soluzioni co– sHtuzionali e istituzionali se fossero venute. E po– tuemmo aggiungere che il nostro repubblicanesimo socialista ha radici troppo salde, universali. e pro– fonde, per cambiare di opinione e di attitudine solo per effetto e ra.rn.ma.rico di speranze deluse. Nè ci sentiamo di consentire col nostro alfa lamda quando a,ccetta calorosamente la... prognosi e la cura ,dell0 Zuccarini, dopo averne rifiutato la diagnosi. In verità Uiil programma per l'avvc;lilire, cioè un metodo di cura, che si basa su una diagnosi 6 della malattia così malcerta, unilaterale, impc r– Jìetta., come lami·aa, ricon0sce esser que.lla dello scrit– tore. r'epubblicano, non pu@ davvero rassicurare il degente ... e la famiglia. Le due cose non possono separarsi: e conoscete a fondo il male e l'infermo è la vera cc pregiutlizia– le » necessaria a risanarlo. Alfa iani da constat.a con dispiaoere che lo Zu,:ca– rini non si leva daJ consueto e viet0 solco •- neoidea– lista, spiritualista ... e fascista •- clelle critiche allo Stato· dell'ant.eguetra, sfru.ttato dal riformismo, mercè transigenti compromessi, a. pro delle Coo– perative, al socialismo riformist.a, antidemocratico, conservatore, infeconclo_... (1). ---· (I) Xnl s110 num. tlel 9 ottobre. la « \'or.e Repubbli– rana "· i11 un arti0olo dedicato alla corrente unital'ia e all'analisi <lei suoi at.t.eg -gil-1mE'nti rispet:to al problema isl,i– l,(1zionale, concludeva che nella gTandissima mag-gioiran– za i. nost.ri OCilmpagni avrebbN'O oggimai la « ment,alità » ropublllic.ana. ma g·liene manca la «volontà,,: e. comun– que. riuanrl'anelie 'fossero per risolve1·si al g-ran passo, se ne tral,terrebbero ,, per non rar dispiacere a Turati ». Come rispondere a simili ... argomenti, se non con le pa– T'Ole cli T.lon A b~onrllo a Perpetua: « E' tempo ora di dir 09des,e bagg·1anate? ».
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