Critica Sociale - XXXVI - n.18-19 - 16 set-15 ott 1926

290 CRITICA SOCIALE \ poichè, al Congresso di Regg-io Eiuilia seguito uel novembre dell'anno seguente, le Camere ciel La– voro sono giù una ottantina. Il Congresso. sociali– sta del settembre 1900 ~weva deciso di creare una: Sez-ione ver la vropagancla eco-nouiica presso lu, Di– rezione del partito, e chi scrive era stato scelto . quale segretario. Ma l'impe\o org·anizzativo in que– gli anni era incontenibile. Le leghe sorgevm:10 do– vunque corne per incanto e tendevano a aggruppar– si per categ·orie. Alle Carnere veniva110 cosi ad ag– giungersi le Federazioni di inestiere. Nel 1903 si cercò aiscip'linare queste forze in un organismo cen– trale nazio1Jale, e la Federa;zione delle Camere do– vette cedere il posto al Segretariato Nazionale della Il esistenza. Frattanto la scissione socialista. andava allar– gandosi al movimento operaio. Nel gennaio 1905 ha luogo a Genova il Congres'so che dà la vittoria alla coalizione ·rivoluzionaria. Segt1-e un periodo cli stasi; i rapporti internazionali sono interrotti e la lotta. delle. tendenze. fattasi più acuta, paralizza l'organirmw centrale. H Sindacalismo padronale. Nel 190Gsi cominciano a organizzare i padroni. Essi sentono di non poter più fare assegnamento sull'appoggio incondizionato dello Stato.' Da tempo lo Stato ha cessato di considerare le J;.eghe e le Ca– mere del Lavoro come ;l.::,Sociaziuni illegali ,e per'i– colose per l'ordine pubblico, e, non procede più al loro sistematico sciogliment,o, co1110non :11anda· più i soldati a• mietere al posto dei contadini sciope– ranti. Siamo entrati nella fase così detta della neu– tralità dello Stato nei èonflitti fra capitale e la– voro. Perduto l'appoggio dello Stato, s'impone anche per i padroni la necessità di provvedere direttamen– te alla difesa dei loto interessi mediante l'organiz– zazione sindacale. Nel 1906 fu costituita la L~ga Industriale Pie– montese, 'con sede in Torino, che è stato il primo nucleo dL quella che doveva poi esse:r;-ela Confede– rnzioné Italiana dell'Industria. L'iniziativa spetta aU'inclustriale ~- Craponne, che ne riassunse gli scopi nella formula: « Da potenza a potenza ». Va– le a dire che capitale e lavoro, rieonoscendo feci– proca1mmte le rispettive orgainizzazio111i,si s'arebbe– ro trovati di fronte come due distinte potemze. Era un passo avanti nella 1 disciplina dei rap– porti di classe, che i capitalisti erano stàti' èostret– ti a co.rhpfere dopo lunga tenace resistenza a tutte le richieste di contrattazione collettiva. A loro vol– t.a, gli operai dovevano darsi un'organizzazione a- deguata. · Disgraziatamente queste nuove necessità, non ·e– rano da tutti facilmente comprese. Il sindacalismo Soreliano, allora dilagante in Italia, se serv-iva,' cl a un· lato, a dare al proletariato la coscienza della propria autonomia e a sviluppare in esso la ca,pa– cità rivoluzionaria, costituiva d'altra parte un gra– ve ostacolo alla creazione di una vera forza sinda– cale. coi suoi pregiudizi anarcoidi ed anti-accentra- 1 tori. Anche se composta di l~oni, la piccola lega isolata e squattrinata non avrebbe mai potuto as– si<rnrare ai lavoratori delle conquiste durevoli. ·Si– t4azione penosa che manteneva il proletaria,to in uno stato di permanente sovra.eccitazione, disto– gliendolo da ogni azione veramente oostrl!l.ttiva. BibliotecaGino Bianco L'assemblea costituente della Confederazione del Lavoro. La coalizione· rivoluzionaria non voleva o po– teva farlo, eterogenea com'era, e fu allora che i capi delle principali Feèlerazioni pecisero di còn– Yocare un Congresso di tutti gli organizzati d'Ita– lia, scavalcando tl vecchio organo direttivo, per ad– di_vellire alla costituzione di una Cen4rale de-i S'irn– daca/i con attributi assaj più ampii di quelli che . 11011 avesse il Segretariato della 1·esistenza. 11 29 settembre 1906 si inaugurava p:uesso la Ca.– mera del Lavoro ùi Milano là nuova Costituente. Al Congresso presero parte 500 delegati in rappresen– taN.za di 700 leghe con 250.000 organizzati di tutte le tendenze. Ernesto Verzi, dei metallurgici, riassumeva co– sì i 'propositi dei convoca.tori del Congresso: ·« Il concetto di massima che ha guidato gli idea– tori della nuova Confederazione è stato quello di sottrarre le organizzazioni e·conomiche all'influen– za delle lotte di tendenza, per condurle a combat– tei:e la lqtta di classe gènuina e pura e raggiun– gere i suoi scopi pratici di difesa e di conquista proletaria ». Le opposizioni attaccarono vivacemente il Co– mitato ordinatore per il modo come il Congresso, era stato convoca,to. Rimaste minoranza, dopo due giorni di .aspre contese decisero di abba111donare il Congresso, previa letturn di una dichiarazione la quale lllirava, in. sostanza. ad infirmate r autorità clell' assemblea. Il programma. Il 1 ° ottobre. i_l Congresso dichiarava costituita la Confecl.erazion.e Generale del Lavoro e 11e•appro– vava lo statuto-p!'ogramma. Sarebbe ér:rnre il cre– dere che essa non. sia stata il prodotto di una fati– cosa elabòrazione. La maggioram.za vittoriosa al Congresso tende– va a rivendicare la propria indipendenza. cl.a ogni tutela di pa.rtito e a dassegnare nel m·edesimo tem– po a se stessa dei còmpiti più vasti, i quali diven– tavano, per forza di cose, cònnpiti politici. La clas– se operaia incofilinciava ad avvertire l'ina:nità d.el – le lotte e delle conquiste frç;11J.1tneniarie; essa sen– tiva il bisogno di trasportare la lotta su un campo più vasto, di front0'gg'iare il capitalismo nel suo in– sieme, e tli valersi dello Stato per ridurne la poten– za. A tal uopo le occorreva il massimo di orgaDi– cità congiuntamente al massimo di indipendenza. Nell'atto .in cui si separava tendenzialmente dal partito, de1 cui contenut.o ideologico si era nutrita,· si accingeva a realizzarne i postulati. • Il primo programma si apriva col seguente com-· ma: « La Confederazione curerà la dtrezione gene-• rale del 111ovimento proletario, industriale e conta– dino, al di sopra di qualsiasi distinzione politica,, coordinand0 Ì'azioJile che devono svolgere 1e Fede– r·azioni di mestiere e le Camere del Lavoro, ade– reiil.ti alla Co111federazione;in ql!lanto. le funzioni del– le due organizzaziopi debbano intendersi· circoscrit– te rispettivamente a:gli interessi generali e naziona– li per le prime. e a qlilelli locali dei g-ruppi di me– stiere per le seconde >>. E si cbiudeva con quest'-altro proposito: « .. • di abilitare, in condusione, la massa pro- . [eta:ria direttamente e per mezzo dei suoi organi ,I

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