Critica Sociale - XXXVI - n.18-19 - 16 set-15 ott 1926

OlUTIOA SOCIALE 285 sperano cli risorgere, non fossero alla mercè <l_iog·ni provvedimento statale che ne decre- -ti _la_spogliazione e l'eliminazione! - (cfr. Mi-· gho~1, P; 1~7). Sen~r~chè nel duello, impegna,– to fra 1 az1011e politica e le tendenze econo– ~ic-.he, la prima ha, limitate e in parte impe– <hte le sne mosse. Se la, minaccia di confisca rivolta ai k,1,1,laki tentasse di tradursi in atto la legge <li spogliazione sarebbe stmtita com~ nna minaccia diretta da tutti i contadini, che producono sotto lo stimolo dell'interesse pri– vato: e la conseguenza sarebbe un nuovo ar– reRto di produzione, analogo a queJlo che re– :.;e necessaria la Nep. Tanto meno credibile app~re il ricorso a 11n tentativo così pericoloso, ora che la clas– R(>dei contadini agiati va c1·escendo cli nume– ro e di influenza; la testimonianza cli Kar– pinski, già ricordata, dimostra che tale in– fl nenza, va ,dal terreno economico stendendo i snoi tenfacoli anche sn quello politico, dal (Jnale prima era esclusa; nei ceti abbienti di campagna si sveglia e si accentua la coscien– za del valore dell'azione politica, che negli i-t1·ati proletari e semipr-0letarii sembra im1ar– r-i1':.;isficlnciata; e la stessa, azione dello Sta– to, oggi lottante contro le tendenze economi– che borghesi, potrelJlJe via via perder cli vi– gore e modificare il suo indirizzo fino a vol– gersi anche in senso oppot-ito, quando le nuo– ve forze politiche, oggi delineantisi, giunge~-. N(lI•o a,d affermarsi vigorosamente. La poRsibilità di arginare le tendenze in– trinReche a un'economia borghese appare per– tanto imperniarsi sulla formHzione cli .una 1·e1-:istrnza efficace. della, grande massa conta– dina, <lei meno abbienti, ossia nella posRibiJit.ì ('}w il movimento C'Ooperativistico, stimolato e favorito in ogni modo dallo Stato sovietico, i-ie~wa, a rencleda. preponderante per forza e– c·onomica, <' politica, e sopra tutto ad orientàr- 1w la coscienza in senso socialistico anzi ch0 individualistico. Questo il problema, che an– ehe per l'Occidente europeo ha interesse, in quanto significa per i partiti socialistici un elemento decisiv o nella controversia tra fan– tori ed a, vver.sn, ri dell'esempio rnsso per la df'– terminazione de l loro programma agricolo. 7. Il problema cooperativistico: Cooperazione. piccolo ..borghese e Cooperazione a tendenze socialistiche. La coscienza di classe ·e l'antitesi fra distribuzione di terre e program ■ ma socialistico. Il problema, che ai socialisti d'Orcidentè si è p1·esentato dietro l'esempio e l'incitamento rnsso - :.;('.'dovessero inserire nel loro pro– gr~tmrnn la rlhitribuzione delle tene ai conta– dini (« la terra a c·bi la lavora ))) per aYere nel– la masstt di questi un alleato cla,YYeroformi– <labile per una rivoluzione proletaria - si con– V<-'rtenell'altro: a quale mèta può metter <.:a– po una, distribuzione delle terre, quale in Rns– sia, fn attuata dalla rivoluzione dell'ottobre HH7'? Pu ò veramente rssa rappresentare, non diti.a.mo nna misura soci;11istica, ma almeno un utile e sicuro avvia.mento all'attuazione di BibIidt1ècffi'~jtffi11~i ~~ ~iSUco '? Il Miglioli, gmudando al regime politico 1·usi-;oe al moYimento cooper·ativo, non ef-<ita a l'ispondere affermativamente. « La forza del 811ccesHodella C'onduzione l'Ontaclina assoda– ta, Rta nel rrgime, ("he le consente <'li espli{'a– re tntte le proprie (lllergie 0 di avviarsi qnin– di sicm·a. Yerso Je espressioni più perfette (l('.'l– la Hotializzazione )) (p. 128). ì\Ia intanto il fatto, da h1i stei-so dichiar;1- • to (p. 193), ehe « un vero movimento coope– i-ativo agricolo, nella Rusf.lia sovietica, R' i II i- . d(I, con la nuova politica economica >>, sig11i– fita l'he questo moYimento vero trova la :--11;1 base e condizione nei princip1 ai. quali la N('JJ si informava,. Difatti l'estens;ione della C'OO· pernzione non si ebbe affatto nella forma :-;o– einlizzata clella Oomttne) per la quale anzi'fo N ep ha segnato mm, diminuzione della moch•– :-;ta penent1rnle da e:.;i-a1·appi-esentata ; ma, Jt(>]– le fonne ,dell' 1lrtel e :-;opra, tutto delle U II io– ni) nelle qnali restan distinti gli a,ppezzarn011- ti e le appartenenze dei singoli membri clel– la i-ocietà, anche se venga organizza,ta in .<·0- 111 n ne la coltivazione, o la produzione zootc•c·– nien, o la hworazione e vendita dei prodotti. Ulw la base e il punto di partenza <lf'lla attivit;ì, rooper,ltiva resti la <li:-;tinzione (l(>~li appe½zamrnti e dei <:apitali dei singoli rn(•;11- bri (01-1-i,1, rlelle diverse economie farnilia1·i). signifiC'a c·he, anche nell'atto dell',H;soda½i01w– e nelln, conRegnentc azione co11nme, la m0Jh1 propnlsiv;1 rimane l'intereRRe prin1to. Fino a rhe pnnto e fino a che momento quef.<to in– teress0 privato resta distinto e diYer:2;ent0 (lnll'intere~i:,;e c·oll('ttivo gen('.'rale, e in qnal<· mii-m·a o (lmrndo Yif'ne snpPrato <' aRsorbito ,la fllH?sto·t Che il teRto nnieo clelln leggr t''wl11 (la l'f-;presRnrnente <lnlla gr:-;tionr clell'.l1·tr7 ogni. idea <li specnht-zionr, non basta : più c-hr lé disposizioni statutarie ronta 1a prassi effrt– tivu; per \a qnale è signifkatiYo il fatto già rkor.clnto, C'he l'avidità, clei rontadini nel 1·ial– znre n vantaggio proprio e a, danno cle11arol– lcttivHà il prezzo drl grano, a h\)ia nel J !)2:-i impedito allo Rtato ROYi('tieol'attuazi011e <lrl sno programma cli ei-:portazi.one e rli rc;c·t1mM con l'JiJstero. La possibi.lit.-1 che la ricerca e difesa del– l'inte1·esse partitolnre Rignifichi conflitto C'On l 'intetrssr C'Omnnc degli altri, ossia hl poi-– :.;ibilità cli mrn nntiteRi fra, proclnttori e c·on– Ntmrn tori, carattei-izza nn rC'gime inclh-iduali– stic·o, opposto cioè a q nello socialistico, in eni l,1 (listinzione ('.' il contraRto fra prorlntto– ri e c·on:-.nmatori :-:on Rnpernti nrl sf'no clelln C'ollettiYitù, ehe, in q1rnnto tale, i· insieme 1-:or– gPnt0 (lelln pro<lnzione r sboec·o del (·onsn– lll O (1). J )'altl'a pa1·te, n rn,rntr1wre in nzi01w il p1111golo clf'll'in t('.'l"<'NNf' pa1·tiC'oh11·r cli:.;1into f' diYr1·gentr cln quello c·ollt"ttivo. <·orn·ont' ,111- (I) ("he nrìlo SYiluppo storico concreto il prineipio in– di,•idualisLico P il socialistico noli siano mai da presu– mersi nrttanwntr rli,·isihili fr::i loro rr0nolog-iramr111e in rasi surtrssiH• _ rhe. in aliri termini. i11 ogni a sello so– ciale si possanu riscontrare pn'senti in partr rosi l'uno rnrne l'altro. e -chr anche una sot·ietà socialislira 11011pos– sa prPsumersi mai pura del 111110 da elrn1enti inrli,•irlua– listici _ 11011esclnrie .-Ile la disti11:1.io11e sia pos ibile. Il pri uri pio che cosi i II isrr ta re!:ol a pn,po1Hler!'ln te cara tre· r:zz:.i le cpr,l'l,•' ,. le 11;1111c stunchc e tlà loro 11 11ome.

RkJQdWJsaXNoZXIy