Critica Sociale - XXXVI - n. 17 - 1-15 settembre 1926
CRITICA SOCIALE 257 delle Cooperative di_produzione e di ·consumo, indu– striali ed agricole, dei Consorzii economici, delle Aziende statali e comunali. Tende alla eliminazio– ne del traffico capitalistico mercè, il contatto diret– to fra le Cooperative di produzione industria:li ed a– gricole e le Cooperative di consumatori. Ampliando· della pror>rietà comunale. Diritto ùi prelazione ai Comuni sui terreni in vendita. Trasformazione dei beni agricoli e forestali dei Comuni in demanio· comunale, e nuovo ordinamento degli usi civici se– condo il Programma agrario già. ricordato. La democrazia socialista propugna la difesa le– gale degli inquilini. Costruzione di abitazioni collet– tive ad opera dei Comu:qi e delle Provincie, con sussiclii dello Stato. Il provento delle. imposte sui fabbricati devoluto interamente alla costruzione di case popolari, e diritto di espropriazione ai Comuni sulle aree ùa costruzione. Cooperative di costruzio– ne e di abitazione. Costruzione di case rurali e tu– tel~ dei coloni a sensi del ricordato Programma agrario. La democrazia socialista domanda un ordina– mento tributario democratico: abolizione delle i:Ìn– poste sul consumo delle sussistenze necessarie, im– posta progressiva sul reddito e sui patrimonii, im– posta sulle successioni ·e sul lusso. Una tassazione più alta sui redditi patrim.oniali che su quelli del lavoro personale. Elevazione del minimo imponibi– le, ed esenzione dei minori redditi i,ndustriali ed a– grarii. Politica sociale 3°) La democrazia socialista difende il diritto di coalizione dei lavoratori, degli impiegati e dei fun– zionarii. Essa pone la sua forza politica al servizio delle loro lotte sindacali. La democrazia ,socialista favorisce lo sviluppo della democi·azia economica: la partecipazione dei lavoratori, impiegati' e funzionari\, alla gestione delle rispettive aziende e, in genere, all'indirizzo economico, nei Consigli d'industria, nelle ·Commis– sioni interne, e mercè le associazioni di resistenza,· le Camere del lavoro e le Carner:e dell'impiego. La democrazia socialista difende, e vuole au– mentata, la protezione già conquistata dei lavora– tori e degli impiegati. In particolare richiede: . · - Estensione completa · della legge sulle otto ore; orarii più brevi pei lavori insalubri. Minimo legale di mercede per quei lavoratori ed impiegati che, sparpagliati in minuscole aziende, mal sapreb– bero difendere collettivamente i loro salarii (ap– prendisti, domestiche, lavoranti a domicilio, com– messi., servi di campagna).· Lotta contro gli infor· tunii d·e1 lavoro e le malattie professionali, e Ispe– zione su le industrie. - Efficace tutela degli apprendisti; controllo del loro trattamento nelle singole aziende mercè Com– missioni paritetiche; per gli apprendisti e i gio– vani garzoni, abbreviamento degli orarii e prolun– gamento delle vacanze; creazione, a loro favore, di asili e di case di vacanza. - Migliç>r protezione dei lavoratori dei campi e delle foreste, secondo il Programma agrario. - Estensione della ratifica delle Convenzioni internazionali per la protezione del lavoro. . - Estensione a• tutti i lavoratori ed impiegati dell'assicurazione contro la disoccupazione. Autoam– ministrazione delle relative Casse da parte degli in- . teressati. Contributo federale alle spese relative, che aumentano progressivamente con la disoccu– EJazione. Nelle crisi di lunga durata, il sussidio de– vo, provvedere, senza limiti di tempo, a tutto il pe– riodo .di disoccupazione involontaria. Estensione di tali assicurazioni ai lavoratori intermittenti e ai. piccoli industriali e lavoratori a domicilio che la- Bi bljoteccfY3fncf Bi~~~Òrese. - Assicurazione obbligatoria contro la malat– tia, la vecchiaia, l'invalidità e per il sostentamento degli orfani, anche per i piccoli industriali, i piccoli prnprietarii e i liberi professionisti. · - Codificazione semplice e chiara delle leggi protettive del lavoro. Decisione delle controversie dipendenti da contratti di lavoro a mezzo di Com– missioni paritetiche (Tribunali del lavoro). Ordina– mento democratico dei diritti di lavoro e di merce– de anche dei pubblici impiegati. Libero accesso, f).i veramente capaci, dalle più umili alle più alte po– sizioni. - Tutela efficace dei danneggiati e delle vedove di guerra. Imposta sugli arricchiti in conseguenza della svalutazione della moneta, a prò di coloro che da tale svalutaziolle furono impoveriti, e dei piccoli risparmiaton. · - Miglioramento della protezione locale e pro– vinciale dei fanciulli e dei vecchi, dei rnalati e de– gli invalidi. Questione femminile 4°) La democrazia socialista combatte i pregiudi– zii che ostacolano la parificazione dei diritti della donna a quelli dell'uomo. Essa chiede anche per le donne la possibilità di uno sviluppo completo del– la personal.ità. Vuole un più degno apprezzamento della funzione sociale della donna come madre e come massaia, e la sua protezione contro· il sovrac– carico che le deriva dal doppio lavoro nelle aziende e nella famiglia. Perciò essa reclama: - Abolizione di tutte le leggi che mantengono la donna in una condizione di inferiorità. Uguali ~lfritti nei servizii pubblici. Educazione in comune dei due sessi nella scuola pubbUca. Divieto dell'im– plego della donna in tutti i lavori dannosi al suo organismo. Lib.ero ~accesso delle donne a tutte le professioni; uguale possibilità di istruzione profes– sionale; uguale mercede a lavoro uguale. Allegge– rimento del lavoro domestico -mercè l'istituzione. c1i servizii comuni nelle case popolari. Alleviamento del lavoro materno mercè istituzioni puqbliche che raccolgano durante il giorno i fanciulli de1la· scuo– la, del periodo prescolastico, e nelle ore dei pasti. Pa– rificazione giuridica dei. figli illegittimi ai legittimi. Politica della popolazione Coll'aumentare della cultura delle masse, ne scema la prolificità, e ne scema insieme la morta– lità. massime dei bambini. Quanto minore è il nu– mero delle nascite, tanto maggiore è la necessità di una protezione sociale della infanzia. La demo– crazia socialista perciò richiede : · · · - Pel disciplinamento delle nascite: Consulto– ri.i pubblici circa l'impiego di mezzi innocui per prev·enire il concepimento, mezzi da fornirsi· dalle Casse cli malattia. La interruzione della gravidan– za, (procurato aborto) si combatte non con penalità, ma colla persuasione e con provvedimenti sociali. Se fatta a regola d'arte, essa deve andar immune da pena, quando sia procurata da medici, in un pubblico stabilimento, a richiesta delle gestanti; e deve ottenersi gratuitamente se i medi.ci ritengo– no che il parto nuocerebbe alla gestante, o il neo– nato non sarebbe vitale, o se la Direzione abbia accertato che il ·parto danneggerebbe l'esistenza e– conomica della madre o la sua capacità di laYoro, o renderebbe difficile l'allevamento ·del bambino. Per diminuire la mortalità, massime dei bam– bini: provrndimenti protettiYi delle gestanti, delle puerpere e delle madri che allattan6. Pubblici sus– sidi.i per l'educazione dei bambini e pe1· le madri che li nutrono (assicurazione maternità). Protezio– 'ne locale, proYinciale e dalle Casse malattie per le allattanti, i lattanti, ed i bimbi. Refezione e sone– glianza sanitaria nelle scuole e nei ricoveri cli bam-
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