Critica Sociale - XXXVI - n. 16 - 16-31 agosto 1926

CRITICA SOCIALE intern'~zionale, e lo_ Stato nazionale diventa vassal\o. delle· ''Potenze ·capitalistiche mondiali. · · 6.o) Le çlassi capitalistiche degli Sta_ti del gran– d'é· càpitalismo tentano la conquista dei terrìtorii èèonotnicamente arretrati e ancora estranei alla ci– \►iltà europea, per trovarv-i dei mercati di compra e vendita di materie prime e per il collocami:into di · capitali. La concorrenza per le Colonie provoca continui contrasti tra le Potenze capitalistiche mon– diali: · La penetrazione del capitalismo nelle zone èxtra-europee rovescia tradizionali ordinamenti so– dali e -provoca lotte di difesa contro il aominio . èapitalis1'ico straniero. Conseguenza di ootes~i sov– vertimenti, un costante· perioolo di guerre. Con lo :svilupparsi della tecnicà delle grandi -imprese, si trasforma anchè la tecnica bellica.· Così lo svi– luppo del capitalismo minaccia la distruzione di tutta la civiJtà con guerre· sempre più terribpi. I • IL LA LOT.TA DI CLASSE n-ista delle lotte di tutto il popolo lavoratore con– tro il grand-e capitale che domina l'intera società, tanto più i piccoli borghesi, i piccoli agricoltori ,e i lavoratori intellettuali si :raccolgono intorno alla classe lavoratl'ice. Si amplia così il còmpito del' Part-Ho Socialista, che riunisce sotto la propria gui– da masse ~empre più folte di tutte le classi ·.del lavoro in lotta contro la borghesia, diretta dalla classe capitalista. 4.o) Questa lotta di classe non è soltanto una lotta tra ·opposti interessi di classe, ma altresì tra opposti ideali di classe. La lotta tra il capitale e il lavoro è \la lotta tr~ l'incubo della tradizione e l'impulso delle masse popolari verso un· rinnovamento della vita sociale, ci_vile e politica; è la lotta tra il dominio dell'auto-• rità e l'anelito del popolo alla libertà e all'auto– decisione; è la lotta tra la ! classe chè fonda il suo imperio sulla oppressione e sullo sfruttamento delle masse, e la classe che, 'combattendo contro il proprio sfruttamento e la prop1ria pppressione, combatfe tutti gli sfruttamenti e tutte le oppressioni, ·siano dirette contro una classe o contro un sesso, -contro una nazione o co'ntro una razza; è la lotta tra . 1.o) II capitalismo ha ammassato gli operai nei suoi stabilijllenti, nei quartieri delle grandi città, nelle. zone industriaH, e lì ha costretti a lottare uniti contro l'oppressione· del capitale. La classe operaia della grande e. piccola industria, del com– mercio e dei traffico, si è raccolta nel Partito So– cialista dei. lavoratori.. ·Questo partito. ha spezzàto ·'il monopolio delle classi abbienti in · fatto di diritta , · politici,· ha conquistato il diritto al lavoro, l'assi– curazione dell'operaio e la previdenza sociale; ha favorito lo sviluppo dei Sindacati ·che procurarono agli operai migliori condizioni di lavoro; ba frenato !'.arbitrio deglii imprenditori e ha dato un;i spinta poderosa al}e Cooperative di consumo, che s'ing-e– gnano di aumentare l'influ.enza della massa operaia sul mercato dei prezzi. , l'ordine sociale che sacrifica ia salute del, popolo e la fehlciità umana all'avidità di profitto, e un ordìne sociale che trasforma l'economia per metterla a servizio della salute del popolo e d,ella felicità umana; è la lotta tra un ordine sociale· che ,fonda la civiltà dei pochi sull'avvilimento delle masse. sfruttate, e u.n ordine sociale che il patrimonio della civiltà diffonde su tutto il popolo, riunendolo 2.o) A pooo a poco, il movimento operaio socia– lista· ha anche raccolto masse imponemti di dipen– denti e impiegati da una parte, e di operai agricoli e forestali dall'altra. È còmpit,o del Partito' Socia- ' lista riunire ed organizzare tutta la classe lavoratrice ._, i favoratori della grande e piccola industria, del commercio_: e dei traffici coi lavoratori agricoli 1 e forèstali; · gli operai manuali c~i dipendenti e im– piegati - 'attrezzandoli fisicamente e spiritualmente ed educandoli a condurre le loro lotte solidalmente, subordinando , sempre gli interessi •particolari delle singole professioni all'interesse comune di tutta la classe opera.fa, portàndci -così alla massima eff.idenza . il loro valore oombattiV'o; e convincendoli dell'incom– patibilità qe( 'ioro v'itali interessi colÌ'ordine so- ciale. capitalistico. · 3.o) · Quanto 'più' tutta la· classe lavoratrice si ,11s– so:cia nell'a, lotta\ contro: il capitalismo, tanto più tutte ie' classi interessate allo sfruttamento del la– voro altrui si coalizzano contro l'assalto della classe lavoratrice .. Gli· antagonismi storici fra la borghesia e l'aristocrazia feudale, fra il grande capitale e la classe media òorghese, scompaiono d'innanzi ali'anta– gon~smo comm;ie di tutte le classi di speculatori con– tro la classe lavoratr-ice. Tutta la borghesia, cioè i .in una sola comunità civile; ~ la lotta tra un ordine sociale che pone il lavoro int~llettuale e manuale a serv,izio del' capitale, e un ordine sociale che li eleva ponendoli al servizio della collettività. UI. LA LOTTA ,PE_R IL, POTERE l.o) Il Partito Socialista austriaco ha rovesciato la monarçhiai e i privilegi elettorali d,~Ue classi ab– bienti e ha fo:r,mato la :Repubblica democratica.- An– che questq, per orai, è dominata dalla borghesia; ma essa è la for,ma polHica cbe sviluppa al massimo grç1.do le forze collett-ive spirituali della classe la– voratrice, abilitandola alla .lotta per il potere e· ren- . dend0gliela possibile, .fino alla. vittoriai, con: sacrifizii. relativamente minori. Nella RepubbJ.ica democratica il domiHio politico della borghesia non sì basa più sui privilegi poli– tici, ma sul fatto che essa domina ancora la mag– gioranza del popolo mercè il suo potere eoonomico, la, forza delle tradizioni; la stampa,. la scuola e (la cMesa. Se il Partifo Socialista riesce a vincere que– ste influenze riunendo alla classe operaia i ceti- af• fini dei piccoli borghesi, dei· piccoli agricoltori e 'degli intellettuali,' esso diVierrà l'espressione della maggioranza del popolo e, mercè il suffragio uni– versale, conquisterà il poteFe. La Repubblica de– rnocratdca si trasformerà allora da strumento del dominio borghese in istrumento di liberazione dei lavorat©r.i. · . grandi. capitalisti e la classe media borghese nel1e cH- , tà) i latifondìsti e i grandi agricoltori nella campa- . gna, ·si u:niscano oontr9 di essa. Tra la borghesia. da un lato e .la classe lavoratrice dalQ'altro stanno· 2.o) Nell'accostarci a questa meta puà incontrarsi una fase· nella quale la borghesia noH si.a più abba– stanza forte per domimare, e n0n lo sia anoora abba– stanza la classe lavoratrice. Può darsi che in tale ·fase di equilil:Mo, la Rep'blbbHicanon possa essere governata .nè protetta dal pericolo d'una 00ntror.i– voluzio11<fmonarchica o fascistica, 'se. non con la divisione del potere tra ~rghesia e classe lav,0- ratrfoe. Ma tale collaborazi@ne ·di classi avverse, . ., ' la piccola borghesia, i piccoli agricolllori e le- cosi- dette professioni libere, le qual.i ·non hanno altra scelta che accodarsi alla borghesia o allearsi alla ~1asse lavoratrice. _Quanto pii:1 quest'ultima, lottan– do per emancipare se stessa, div:enta la protago- 8 iblioteca Gino Bianco ·

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