Critica Sociale - XXXVI - n. 10 - 16-31 maggio 1926

CRITICA SOCIALE 143 qùidarsi -sottovalutandole, e la riduzione hnme- · · diafa dei salarì coll'aumento degli 01'arì, che cosa 1 deve avere Ja .prieoedenza? I minaLort lemono che, se si eomincia da loro, poi, le oose restino cor.nc_prima, che, cioè, le cause profonde della crisi restino inalterate, ed essi sia– no soli, come sempn\ a pagare 1Yerlutti. .,·Di qui la proclamazione dello sciopero - se.io – pero di clifes-a dei salad - di fronte alla deli– berazione di serrala dei propr~etari, allo scadere della data per la corflesponsione dei sussidì fin qui largiti·dal Governo alle mini,ere in perdita. C'è stata troppa-fretta nel Groverno a precipitare la situazione, rifiutandosi a una· proroga del sus– sidio lino . .a che .si concludessero le trattali ve in · wnà atmosfera· meno arr,oventata? C',era. in quella fretta,. un fine recondito - voluto dagli el,eme·:nti 1< estremisti » del Governo - di mctter,e alla prova, 'a dura _prova, la compattezza, la saviezza e !a resisJenza dell'organizzazione operaia? ,È uR punt0 che non è affatto chiaro e che, ·cosl come.- è stato narrato, conferma i dubbi che bi'. energia precedente del GoVierno,e il rifiuto a con– tinuare i sussidi finchè le trattative avess•ero ap– prodato ad un accordo, aveva.no diffuso. (2) Questa impressione doveva essere già penetrala anche in alcuni strali dell'opinione britannica se, fino dal- 3 maggi·o, in una lettera al Time.s, i Yc– scovLdi ,vinchester e di Southwart pot•evano scri– vere, dolendosi che il Governo avess,e cessat'() su- bitaneamente il sussidio-, qUJeste parole:• - -i< Noi possiamo essere voci clamanti nel dieserlo: ma; in questa undecima ora; noi vorrie1runo pre– gare il ,Governo. di ricordarsi che vi sono•conside– ra.zioni più larghe di quelle puramente economi– che, e che vi sono momenti nella vita di una na– zione in cui il sacrificio di prindpii sttettamente economici a considerazioni piiù alte di giustizia, di misericordia e di umanità è, ad un tempo, un atto di saggezza e un dbv·er~ spirituale » . · Qual'era, infatti, il i;lUnto cruciale delle tratta– tive, nota vani> i due prelati? Questo: « La difficoltà sembra consisteJ·e in ciò, che ai minatori- si do– manda di fare un sacrificio per una ricostruzione che, . secondo 1oro, è inadeguatamente garantita, mentre, se vi fosse la oertezza che ad essa si pro– cederà, occorrendo, con un'energica legislazione, la questione dell'allungamento deU'iorario e di una temporanea riduzione del salari,o_ sarebbe consi– derata da un punto di vista affatto diverso » . Orbene, mentre i minatori ,erano disposti a esa– minare i diversi punti della Relazione Samuel dalla prima all'ultima pagina, cioè, tutte le di– verse proposte che ivi erano fatte, i proprietari di miniere esigevano che, pregiudizialment~, essi dichiarassero che avriebbero acoettato una d1 quel- (2) Alla Camera.dei Comuni, n~lla seduta di gio_ve:.lì U mag– gio, Thomas e Macdonald hanno raccontalo le ·vicende della undicesima ora così: - Alle 11 di notte della domenica 2 maggio, i negoziatori elci Consiglio delle Trade Unions sta_vano disculend_o coi capi dei minatori in una sala cli Dowmng Street, residenza del Primo, Ministro, su qu,e3la formula ~ropos~a dal ~linistro Lord Birkenk-eae che 1 rappresentanli degh operai avreb– bero. dovuto accettare: « Noi insisteremo perchè i minatori <:i aulo_rizzino. ad en– trare in discussione, coll'intesa che essi e noi accell!an~o la relazione Samuel come base di un accordo, e che v1 c1 ac– cingeremo sapendo che essa può coinv<;>l~ere q_ualcl!e ridt~– zione dei salari •: quando furono avvert1l1 che· 11 Pnmo M!– nistro Balclwin e Sir A. Sleel-Mailand desideravano vederl1. Andarono, e il primo mostrò una lettera in cui si diceva elle • ,, tulio era rollo • e cl<,imanclòloro di sconfessare qualche cosa su cui nulla sapevano (cioè il ri.fiuto del pers~nale cli ,tipografia del giornal~ Daily ili/a il di_s,a_mpar~ un a~l1colo da esso giudicato contrar10 alla causa _deimmat?n), e « 1mme– diatamenle noi lo sconfessammo, Decidemmo d1 mandare una delegazione ai rappr,esentanli del Governo per. sapere come stavano le cose ma quando scendemmo da una camera al– l'altra un com~esso ci avvertì che Lutti erano anelali a lello, BibM~~~i ~inoos1l31%nc~e non avremmo potnlo vedere le proposte, la riduzione dei salari: E nella mi– stira estrem~u:nentc « drastic » - notava il r:– dattore per il lavoro del .Manchester Guardéan li– berale (23 aprile) - di 5 a 6 soellini per sterli:oa. Per l'intervento, nel 1ietroscena, dello slcsso presidente della Commissione reak Sam ud~ dopo nove giorni di sciopero generale, dal -1- al 12 mag– gio, le trattati ve per la risoluzione del· conflillo carboniero, saranno ripr.ese su questi capisaldi: 1 ° - Rinnovazione del sussidio governativo fi– no a conclusione dei negoziati minerari. 2° - Nessuna revisione delle basi salariai i sen.za: assicurazioni sufficienti di effettiva adozio– ne delJe proposLe della Commissione per la rior- ganizzazione dell'industria. . 3° - Nessuna riduzione delle paghe dei mi– natori meno pagati; per. le atlre categorie, fissar~ cifre ragionevoli di salario per settimana ordina– ria di lavor-o, irriducibili in qualsiasi circostanza, ,1° - Revisione successiva di salarì a doman– da delle parti. 5° - Istituzione di un Consiglio nazionale pei salarì, co_:1 le due rapµrescntanzie e con presidenza indipenden~e, per diri·mere k vertenze industriali. 6° - Impegno dei proprietarì di non assume– re altri operai nel1e minierè finchè vi sono disoc-, cupati disponibili-. 7° - Ai minatori che rimanessel'O disoccupa– ti in seguilo alla chiusura di miniere antiecono– miche, si provvederà, sia trasferiendoli ad altre miniere, sia occupandoli diversamente, sia for– nendo loro un sussidio più alto dell'attua1e sus– sidio di disoccupazione, restando la differenza a carico del Tesoro. A queste condizioni, ,evidentemente autorizzate dal Governo, altre se ne sono aggiunte, proposte dal Govenio stesso alla, Camera tlei Comuni e che investono altri aspetti della questione mineraria, cioè: Organizzazione dell'industria seoondo Ja propo– sta della Commissione d'inchiesta; - acoetta– zione da parte dei proiJrietar1 di _qualche sacrificio nella ripartizione consueta fra profitti e salarL e da parte dei minatori, di restri-zioni da stabilirsi degli elementi mobili del salario, non però del minimo di sussistenza; -;- impegno del GoYerno di far approvare subito le seguenti Leggi: - a; per l'amalgama delLe aziende minerarie, che ora sono antieconomiche; · b) per la tassazione delle proprietà del sot- tosuolo minerario (regaUe), destinando i prov•enti al benessere dei minatori ; e) per l'istituzio:ne obbligatoria di bagni al– l'in gresrn delle minie:r,e; d) per l'istituzione del Consigliio nazionale del combustibile ,e dell'esercizio, per il coordina– menlo della utilizzazione del carbone e per la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica (con rappresentanza mista) ; e) per la creazione di un'azienda nazi·onalc di Yendita di carbone; · /) per un nuovo reclutamento dei minatori, per aiutare i minatori a trasf.erirsi da miniera a miniera e per procedere alla costruzione di nuove abilazioni civili per i minatori. . La ripresa e l'csiLo delle trattative su questa trama diranno se i minatori inglesi, appoggiati dalla formidabile solidarietà di tutte le altre cate– ·gorie della organizzazione !rade-unionista, sono riusciti, senza perdite, senza vittime, e senza un peggioramento della loro condizione, ad imporre davanti all'opinione pubblica, agli organi gover– nativi ed alla -stessa classe industriale, il proble– ma d~lla riorganizzazione e del ringiovanimento . della macchina mineraria industriale, e a dar l'ab- brivo ad un principio di soluzione. · Come già il loro contegno durante la lotta e co- ·

RkJQdWJsaXNoZXIy