Critica Sociale - XXXVI - n. 10 - 16-31 maggio 1926
J CRITICA soçIAL_E 155 La tieconda conclusione. pratica è que_sta: Al modo stesso che, alla fine dèl III secolo, gl.l Jm·pei•atori oosi– detti ,ilHrici, pur uon riuscend,o a rirnediare a tutte 1,e cah~e, · èhe oramai concorrevano a. demolire l'edificio dellit civiltà antica. tuttavia. per qua\110 fu in loro. re~ stauraroì10 Il•· sot·ti deWlm:pero e gli ridiedero un:i. nùo~,a era di ahb~no 'relatiy~ prosperità, 01:dine e paèe; così a:nche ora 'il' Socialismo, pur UQff, potendo certa– mente anticipare il lavoro di secoli còl portare d'un balzb ,!Jumanità alte vette di quel.lo stato 'di. cose. éhe Marx chiama il regno della Libertà e la vt:'i·a Storia umana. può dare lo stesso in tutti i casi u11 notevok' con-tribut:o. perchè si riproduca al più presto-ùna nuova con:giuntµra:eguàlmente o magari ancora più favorevole · al benessere· materiale ed. alla elevazione morale di .q.nan(o 10. fu il periodo detto oggi del4'anteguerra. Così. · ·per· esempio, un·a disastrosa coincidenza. not1_ · ultima causa dei mali che ci affli~gono, fa sì che la BorglòJ.es'à -"quel-la grassa, s'infonde - pèr fare argine alle idee socialiste. ·nòn ha trovato finora null'a di megCo ché' aizzare ·ed esasperare le passioni nazionaliste. 11 Socia- · lismo; conquistando definitivamente il Potere. rendé-– rehbe i11Ntile questa tattica dei ceti plutocratici così esiziale alla pace del mondo,· ed eliminerehhe con ciè1 non l'unica e forse neppure la principaliss:ma fra le cause di dissidio fra le nazioni, ma certo una dell:e più importanti e più subdole.· Con ciò st sarebbe già com– piuto un gra11de passo verso l'unione dei p9poli eu– rap:ei e-qtÙndi verso la loro prosperità: e il loro miglio– ramento· morale e culturale. Quod est in volis. FRANI,', WEISS. '.TRA· LE RIVISTE GliAnnali dall' Economia Collettiva . . I . Eclgar~l i\li-lliaud, appena compiuta la poderosa e po,. derosa rela:t.:ione dell'Inchiesta sulla Produziorie, per conto. dell'Ufli:io ll1ternaziona'.e ciel L:.irnro. ha ripreso, cou .riinnoYata lena, la pubblicazione dei suoi .lrwa!C:'s de la ,Régi_e clirecle, che ha trasformati in .4.rrnaf.es cl:! l'Eco,wmie collective (1), pubblicati ii:;iquattro lingue: frahcd;e in•rlese, tedesc0 e spagnuolo. L'Italia, pur-,es– senèlo il 'pa~se della legge sulle municipalizzazioni più anti<;a, e, per il lempo !n cui fu em'.'1-nata,più progi:e~ita, non ha nè l'onore, ne l'onere, eh avere un_a echztone · italiana di questi Annali, i quali tratlano, ev1dentemen– le,· di una materia tr0ppo anacroni•stica per -trovare cor1sensi e lettori, in quest'ora, in questo Pa~se. . Il volume, di ben 38--1pagine, or ora uscito, e rom– prendente tutti i fascicoli dell'a11_nata 1925, si ~p~~ <:01: una premessa spi.egativa del Milhaud, che mer,tri di. essere riportala in gran p:.irte, perchè dà ragione_d~lla evoluzione del princip:o orga.n~zzativo dell.'l_mum~1p~– lizzazione e della naz;onat:zzaz1one che. de]meatas1 fm dal primo decennio del :;ccolo, si è acccntuatà _c011la <ruerra ed ora va fissando le nuove forme e 1 nuovi , ~aralleri de°tlc istituz:oni a servizio della collettività. Da .uu !alo - ~erive il Mi1haud ~ le az:ende co11- dotte direllamente dalle collettività pubbliche hanno riveslil-o sempre più caratteri ?lél:o'vi, conform:mclo i loro oru·ani cd i loro m-!lodi alla natura purameitte economica della loro funzione. Dall'altro: accanto ad esse si sono moltiplic!:ile con una stupefacente rap> dità' nuove forme di a'ziende pubbliche - lalvoHa. • di ;zicnde semi-pubbtid1e: enli autonomi ilalian_i, of– iices Jlubblici francesi, socielà na~i?nali ~el~lw.- a?ende comunitarie austriache, e, in tutl~ 1 Pae~1: Societa_ ano– nime c~n pa_rteciI?a~ione pubblic.~ _o ,, az1end~ mis_le ''· ecc. l": ancora. almeno, nella magg1•or~nza d_ei cas1. _l~ ,restione pubblic\:1; ma la g.estiqne d; corpi pubbhc! ~uovi, specializzati,· di corpi pubbli.ci ad _lz?c: n~rn e più l'azienda delle antiche collettività ammmistra-ti,•c.». Questo è un aspell0 dell'evoluzione; .ma ,~ç. n'~ un altro·. rap1)resentato ,da un secondo 01:dme di falli. (1) GE;;JL\:e, 6,· rue Pécolal; 25 francs s~izzeri'rahbonamenlo Bibliffl1~<ta Gino Bianco « Questo vasto movimento di gestione_pu.J;iblic;a o §~-· m'iptt~>bfiéa· si è venuto -rico-nnettendb ~ uri ç1ltro mo-· viménto. di orig,ne affatto diversa, ma orientato versb fini analoghi od identici. cioè il movimento cooperativo. La sua importanza balza fuori da queste cifre recenti: · più di 80.000 ·Caoperative agricole di acq uislo e cli ven– dila; piw di 105.000 Cooperative di credito; più di 90.000 Cooperative di consumo. comprendenti circa 40 mi- ' lioni di fami.gHe. Durante la guerra. nella 1naggior parte dei Paesi, i' poteri centrali e locali si. sono valsi dei servizì ·pùbbliéi delle istìtnzioni cooperative. Tra .Coo: :peraliv-e e aziende pubbliche s: stabilivano dei· rapport~ 1 ora di collaborazioue, ora di 1•ipartizione melodica dei .còmpili. Padicolannente serrata è stata l'i11terpJ:!netr.1- zio.1H~. cJ.ella.ooorèraziòne e del municipalismo. nei mò– cli piè1 svariati: creazione di aziende sen1i-coopera~iv~, sf'mi-mtmicipali. colla vartecipazione delle Co0Dera_l1- Ye di consumo alle· aziende eomunali o con I'ades·one ·dei Comuni alle Cooperative di ·consumo; ·p~rtecip·l– ,zione delle Cooperative al rifornimento dei serviz-i muJ ':nicipali · i11tervento cl elle Coòperative eclific::itriei nell::i. politica' municipale dei le abitazioni; aggitlllicazion.e iii laYori municipali alle Cooperative operaif' di p_rpc!u: zione; organiz-zazi·one cooperativa ciel lavoro._ merce l'opera cli Cooperative cli lavoro o cli accomandite, ne– ·gli stabilimenti o nei cantieri di aziende' municipali, fece.». . Finalmente cade sotto l'osservazione dello studioso il fatto che " l'azioné economica della collettività non è soltanto gestione; è anche regolamentazio-nr. e teMJe. sempre pii:t. a diventare organizzazi·one. L' , organi.zza– ·zione dell'economia», ecco il còmpito primordiale del 'tempo nostro o, più esattamei1Le, la condizione ·pri– mordiàle per ar;solvere i suoi còmpiti più urgenti e più elevati • .. Ora. gli , Anna_li » intendono occupar~i anche di ~ue– st'ordine di problemi. cl•alla cl:soccupazwne alle ass1ct~– razioni sociali, e di tutta la grande opera della l~g•; slazion.e sbciale poichè - proseguì il i\lilhauc.l - •l'~– speriei1Za di questi u'ltimi anni ha dim?st~alo _n qua) punto l'asprezza della concorrenza tra 1 d1verst Paesi sbarra la.strada al progresso sociale e. -specialmenle. tiene in iscacco la ratifica .delle Convenzioni int?rnazio– -nali del lavoro -più importanti. Crisi grave. Per cui si Yiene comprendendo sempr:· meglio che. per svi– luppare la solidarietà sociale in~e~nazion~le. hiimg~,~ cominciare a far solidarizzare gli rnteress1 ecouo1111c1 degli Sta-ti, organizzando l'economia mondiale~- . Drlla fedeltà a questo programma la Rivista dà proYa fin da questo volume. G:he contiene artic_o(i di Gite1:– mann su "l'azione. çoll~ttiva contro la cns1 delle l).bJ– tazioni in· Germani:i, 1> e di Levy (Emm~nuel) su "l'a– zione municipale per le abitazioni a, buon m_ercato a Lione».· Lo stesso .Levv illustra " l'azienda municipale dell'acqua a Liooe », Ro.th parla dell' «. econ,omia col– lettiva del carbone bianco in lsv:zzera »; Grimm del «· serv4zio -municipale degli autobus a Berna•; Seeli– ·O'erdella « 'Mutua, incendi delle Amministrazioni ·pub– bliche belo·l1e.-e, in un.<\ Relazione del Comune di Zu– rigo, si dànno ampie notizie delle Aziende induslriali che questo conduce direttamentC'. . . . Inoltre. Leroy tratta del ,, Consigho nazionale eco– nomico cli Francia •; Milhaucl de la pace. la coo– perazione e gli accordi economici tra gli Stati ». e della « cooperazione nell'ordine internaz(on~l~ »; Levy ~à al– cune ; definizioni per un Codice cl1 Du·1tto collettivo», Poisson riassume la « Settimana parlamentare france– se della cooperazione (31 marzo-5 aprile 1925 a Pari– gi) », L<:wy (Gas ton) esamina « Ìa politica. di c1:edito e cli emissione della Banca delle Cooperat,ve d1 Fran– cia». e \'inck spiega qual'.è ., il còmpito dei_Comuni nel– l'oro·anizzazione sjstematica della produz10ne ». t, • • Gestione puhblica. cooperazione ed orgarnzzaz10ne dell'econemia: sono questi i tre modi di azione conver– genti e connessi, le tre forme di ec~no!°ia collettiYa. ai quali la Rivista intende dedicarsi fmo da q_uesto primo volume. che è il diciassettesimo della serie. st. Dott. Giovanni Zibordi - Redattore responsabile Off .Tip. fftRICO UZZJRI - M UffD (24) Yia Barbma, 2-T~. Jl-124
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