Critica Sociale - XXXVI - n. 10 - 16-31 maggio 1926
1n2 CRìTjèA SòèIALE · 1 • ' ' .· In Mercato operano anche i·« rappresènfanti », in numero pe,rò assai limitato. Ricevono merce da produtt.ori e la•,distribuiscono fra i· Coinn1issio- nad-ne.aozianli, controllandone. l'operalo e trattc– nepdosCJ'uno per cenl<!> sull'incasso, indipenden– temente dal diritto che sp,ctta al' Cornmissionari.o– negozi.ante-. Il ~omone moderno e i Mercati. r;iò ,il Comune 'modernQ persis'~ere nell'anli– , qualo ordinamenLo dei Mercati, che divenla s,em– , -pre-pJù incompatibile e-on gli interiessi dei consu– matori? La situazio:cte·economica gen(eral,e, rnt,ta.: . , I-asiracdicalrnente in causa del sanguinos,o confiit- 10 europeo, non è essa tale da indurre una buona wJ'l1a - le I.Amministrazioni co:inuna1i a ~·nnovazioni fondamentali in queslò importantissimo ramo di pubblici, ser•viz1? È· possibile ritenl('re ancòra i I con,sunrn:t-orecome· un 'estraneo alla funzione eco– no1ùica:.cl9e i mercati devono compiere •ed esch1- derlo dall'accertame:rtlo degli clemc1,ti c6.c devono ·senrire-· alla determinazione dei prezii, qnaµ– do una,inffn'itàc.cli interferenz.e, non'som:prc lie– gittirne; equé ed utili, contribuiscono not,cvolmenlc · ad elevare-i··costi della _maggior parte dei g,ene1~i di i.ndispensàbile consumo qùolidiano? Non igno'l'iamo le differènzieesistemti Lra mercati e mercati - il mercalo delle frutta e Yerchire non può ce1:lamenle aviere identica strutl'ura cli quicllo ... del .bestiame,·,o cti quello· dei g,rani e farine - e · riconosciamo ,J.e consegtlenli diverse valutazion.i che d-eYonopresiedere -m~l fissare le ing,crenzc 00~ . inuuu1li per la difesa degli _interessi dei co11suma– t9ri,·--:\fa., se prm:vid(1mze varie devono int,eryenire per· meglio 1•,egola-1',e'- i ,var1 servizì di approvvigio-– na111enlo a seconda delle lo~·oparticolari caratl'e– rishche, uno solo clo~rre-bbeessere ,e rimane.re il prin.cipi6 informalii·é dell'attività comunale in materia cli --,_pubblici nie·Fcali :, la strenua difesa degli· interes.si della celldti\'ità consumalric,ç ed il ·più largo ,conlribulo, di oper.e praticamente effi- -.caci per accderarc la soluzione del proMema del- . l'alto costo della ,·ila. . . . . · Tutto .ciò por.ta ·ad infrangerè comode- consl!l:elu– d ini, a sopprimere:sup1·emazie, a turba're inlei·ess.i • .ecle~iminarn troppo facili guadag:ni. Ma il radicale ,mutamento è _imp9slo dalJ-a necessità ass@lula di meglio regolare la vita economica del Paese, ne– ,ce~s_iU~ che. sl_imola_ 'a, l'are ogni sforzo .,per _'Ja el~– mmaz1one dei prof~lt:1..-smodatamente go<:lullda n– str~,tlissimi · gruppi 'di inlermediad, dai quali . na,sce pn .progressiY-0 e- setnpr,ç- pi.ù p,ericoloso ~stendersi. della contrazione dei consumi dei ge: nt;ri: di ,più grande e quotidiano bisogno fami– . ghare. Un tale mulame11to radicale-renderà seria– ~e ~J.te possibile.e ,proficuo il desiçlerato stt~ello av– _v1c~n~menlociel prQdultor-e al consumatorç; darà .facile 1:rio_do per accertar,e le reali occorr,en,i.,,esta– gjqnali q.i !11QltiprodottLe per ~Hrarnc la migliore con.s'.ery~z1one,;oonsen\irà ma fa,'cile accer-tamento çlei co.S:Li:~·eial:i e la del.er ~ninazione di un vero equo fll'CZ?:O· cl,~ l}lJ-nuta vendita. \'~ ricord_at~ come u~a rilevante quantità cli g,c: nen portati a1 mercati dell,e frutla e verdure ri– ~ ~n.ta di quotazioni che sono da seltc a ben qi,1in– d1c1 volte St\periori ai prezzi del 1913 e 191'1 · ~proporzionale quindi allo stesso mutalo valor~ della mone-la. Ciò arreca squilibrio nello stesso campo del. fabbisogno monetario, acutizza il con– trast~ tra 11costo della vHa. e la media reale dei salar! 1, rendendo sempr,e più grav,q. an_che s-e ve– l~lo, 1 ma·l~~mtenlo della enorme maggioranza dei cohsumaton., · . T~luni se~plificati<;> il ,problema sostenencfo che Il rtbasw dei prezzi è strettament,e kp;alo a'lla ri-' ~uzione_ dei costi di produzione, che hon ·p\1ò ef- . . -fottuar~1 senz~ un taglio nei salarì ~ ma dimen- B1bllotecaGino Bianco ,ticano .che prima di tutto - caso mai ':.._ 'biso– gnerebbe controllare i costi effettivi di produzione in rapporto alla entità reale dei sa-lar:ì, per accer– tare se questi hanno assoh~ta preponderanza n:ella elevazione dei oos.ti e nei prezzi. di v•endita. Se, in seguilo ad iniparziale accertamento.._ apparissero sproporzionate incidenze sui costi e pr,czzi, si po– trebbe - nell'interesse generale - riconoscere anche la necessità di proporzionale riduzioni sa– lariali, non-al di là di un minim© sala.rio vìlale, ma a patto però della eliminazione dei pro– fit~i attribuili alle superflue funzioni intermedia– rie, che nulla hanmo a che vedere colla produ– zione. _La pl'oposta ci sembra .più che ragione..: YO]e ... Chi poi non ignora i rapporti che intercorrono cla anni, lr'a produttori, incettatori gr0ssisli, nego– zianti -e·Co1mnissi,onar1 di mercaU, può benissimo affermare che non sono i salar1 attuali dei Jayo– ralori dei l'rnlteli e ,ortaglie, e neppure una mag– giore spccil'icazione di ,·-oci servienti alla com– pHazione dei bolleltini giornalieri dei prezzi da parte dc-lle amorfo Direzioni dei mercati, gli ek– mcnli fond~memlali che producono gli enormi sbalzi cli cerli pr.ezzi dei più comuNi prodotti .e che pos.sono consentire una migliore approssima– zione analitica alla. r,ealtà. Nella stc,ssa Monografia che esaminiamo non lrovansi elementi concr.eti ,e sicuri alti a giustifi– care - ad· esempio - le incompr,ensibili varia– zioni dei prezzi cli taluni prodotti, le· quali si ve– rHicano talvolta da un giorno all'atlro nel passag– gio çlaHa cosidctta produzione al consumo. Pe1;– ~hè? Semplicemente perchè « le difficoltà che si incon~rano in indagini di quésto genere sono in– luitirve »; pe,·rchè le costumanze speculatrici del periodo di guerra e del clopo-guierra hanno sem– pre più acutizzato il male, proprio dello stesso Yecchio ordinamento cli questi mercati; perchè i cil·tadini non hanno a loro portata mezzi oratici alli a eff.e·lluare una efficace difesa dei loro inte-' ressi qua I i èonsum a tori. Bisognerebbe che Amministrazioni comunali animate da spirito dernocratico, nella loro vesl~ di legali rappresenlanti della collettività consu– matrice, si applicass•ero a istituire la radicale .ri-' forma degli ordinamenti dei mercati e la appl,ica– zione di provvidc>nze pralicamenbe giovevoli ai consumatori. · . Come trasformare utilmente gli òrdinamcnt'lai-– tuali del· Mercalo del le frutte e verdure? . Non è int,endimento nostro dettare norme tali da C?nsiderarsi le meglio· indicate a raggiung,ere praticamente lo scopo. Il problema è complesso e gli studi' già compiuti possono fornire indicazioni appropriate alle necessità. D:el resfio, anche in norme provvisi,onali emanate nei -secoli scorsi dai nostri ·Comunì, possono rinvenfrsi alcuni indici più che appropriali a megJi.o disciplinar,e la fun– zione sp:ecifica dei mercati ed a dimoslrar,e come· _Stato e Comuni, ciascuno con particola'I'i attività, abbiano il dovere di contribuire energicamente alla diminuzione dei costi di produzione, non se– parata da quella de·i prezzi di vendita, per giovare alla grandissima ma_ggioranza dei cittadini. La gestione del Merca~o dev,e diventare altro dei rami importanti del_Ja vita oomunale, e ad essa deYe presieder,e apposita Commissione, com– ;oosla oer metà di C'Onsumatori e per m,età di pro– duttori e rivenditori, presieduta da un Ass,essore e da rinnovarsi, in tutto o in parte·, ogni anno. Il Mercato delle frutta e vertlure dovrà godere del dirilto assoluto cli privativa e proporsi l'ac– certamento dei fabbisogni, la ricerca dei prodotti nei varì e più appropriati centri di produzione la migliore conservazione dei vari prodotti, il se: v~ro conlrollo · igienico, la determinazione dei
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