Critica Sociale - XXXVI - n.8-9 - 16 apr.-15 mag. 1926

116 CRITICA SOCIAtt sarà una corona di alloro che si poserà sulla fronte del capitalismo. Scmbi:a a me che il capitalismo stia pas– sando una crisi elle non è meno pericolosa, perchè 1:1 sua gravità è dovuta alla sua corla vista)>. * * * Il Colr, eia quel maestro che è nello sludio del rnovi– nienlo ope1·aio, discorrendo dell'avvenire del T1·adc-U– nionismo europro, oonclude: . . ·« La sper.anza migliore per l'avveni1:e sla negli sforzi di Fimmen e delle Unioni inglesi di arrivare acl una unità •su basi non· dollrinali - uni là balzante fuqri dalle necessità dell'ora, ed accettata senza che si abbia da cercare una formula comune. Perchè, dopo tutto, i lavoratori europei hanno un interesse oomune ad agire insieme, e preslo o tardi questo in~eresse ,tro– verà, sollo la pressione delle circostanze, la sua espres– sione in una organizzazione comune la quale trascenda le divisioni tecniche. Non un operaio su miHe capisce, o dà il valore di un bollane cli rame, alle cUfferenze dottrinali Ira C:omunismo e Soclal-clemocrazia. Al pre– '.<;e11lc i capi rivali tengono separati gli operai inglesi. S1::icro che sia missione degli « stupidi inglesi», cl~<' non hanno mai lcllo Marx, e che non sono nè Comu– nisti dollrinarJ, nè « ReviS\Onisti >) cloltrinarì, di fare qualcosa p,er unirli assieme». · Anche questa battuta cli W. Kromhout sulla « nuova architettura i,n Olanda », merita di essere spigolata: « \'oglio c;itare un caso caral teristico dell,'atleggia– mento che le autoril:\ mùnicipali olandesi assumono nei riguardi della edilizia. Quando l'architetto De Klerk fu attaccalo nel Consiglio municipale di Amsterdam per avere oltrepassalo notevolmente lo stanziamento per la costruzione di un complesso di edifici, il Sin– daco Wibout, in un'energica difesa) dichiarò tra l'altro " che i quarLlcri operai dovevano ospitare parecchie generazioni, e che perciò costituivano un mezzo cli edu– cazione che doveva rispondere ad altre esigenze oltre che a quella ciel basso costo ». Nella seconda parte del volume sono citate, con com– pendiose notizie biografiche e con l'indirizzo di cia– scuna, circa 8000 personalità viventi in tutti i campi di attività pratica e teorica dell'Europa contemporanea, raggruppate ,Per Paese, e, nei singoli Paesi, :,eoo·ndo le diverse istitnziçmi nelle quali queHe pei<sonalità svol– gono la loro attività. Segue la « Storia dell'Europa in formazione)>, dove, al diario degli avvenimenti nel 1925, e a notizie stati– stiche fondamentali per ogni Paese) è premesso un suc– cinto sguardo critico della costituzione e del suo modo d'operare, che rappresenta, per la possibilit"à di con– fronti tra ·i varì Paesi, 1111 contributo originale, raris– simo, allo studio e alla comprensione delle vicende politiche dell'Europa. Non sappiamo resistere alla lenlazione di trascrivere il meccanismo della « costituzione economica )> che rap– presenta in Germania, e in Europa, una novità degna di essere conosciuta. ' L'articolo 165 della Costituzione crea una « Costitu– zione economica») consistente in una gerarchia di Con– sig1i degli operai, dalle aziende singole alla Federazione dell'intera nazione, ed una gerarehia di Consigli econo– mici, dalle Camere di Commercio e di Lavoro su su fino al Consiglio economico Federale (das Reichsi.virth– schaflral). Quest'ultimo, costituito per decreto, in– sediato nel giugno 1920, si compone di 326 membri, di- 1 stribuiti in dieci gruppi, rappresentanti ciascuno un ramo della vita social.e. I gruppi I a VI comprendono: Agricoltura, Foreste; Orti e Pescherie, Industria, Com- Bibiioteca Gino Bianco mercio, Banche ed assicurazione) Comunicazioni e Im– prese pubbliche) Industrie artigiane; il gruppo VII rap– presenta i consumato_ri; l'VIII, gli impiegati ed i liberi professionisti; il IX, le persone specialmente occupai.e nella vita economica delle varie parti del Paese, scelle dalla seconda Camera; il X, eminenti economisti scelli dal Governo. · Il Consiglio ha il potere di esaminare i progetti fon– damentali del Governo, di carallere ,economioo o so– ciale, e quindi di commentarli prima che siano portati davanti al Reichstag .. Esso può porre quesiti e fare .,domande al- Governo, e pro.porre leggi di sua iniziativa. Il suo lavoro si svolge in venti Commissioni) ed è rati– ficato dall'Assemblea plenaria che si l'aduna una volta ogni due mesi circa. I/esperienza degli ultimi quattro anni mostra che il Governo ha mandato progetti da commentare in un fiotto continuo di uno a dne la set- , lima1~a) e che è sta lo cli volta fn volt~ eUeltivamente in– fluenzato dall'opinione del Consiglio; che l'iniz'iativR! ciel Consiglio nella formazione delle leggi, e particolar-I menle nel fare inchieste e nel mancl.are Relazioni al Goven1Q, è stata pienamente e efficacemente esercitata. Essa mostra ancora un abbastanza notevole avvicl~ namento h~a padroni e operai (egualmente rappresen– tali) ed una costante moderazione dello spirito di classe pei: la presenza cli economisti e di consumatori nell;e Commissiioui. Il funzionamento dei « Consigli degli operai )>) che stanno alla ba~e del Consiglio economico per la for– mazione della rappresentanza degli operai come si è eletto sopra, è illustrato dall'Annuario in uno speciale articolo che così con!clucle: « Non vi è' dubbio che gli operai hanno trovato nei Consigli una valida difesa dei loro interessi; e che attraverso la loro pacifica mediazione padroni e consùmatori si sono risparmiate . gravose perdite economiche derivanti da scioperi im– provvisi»·. Il volume si chiude con una serie di statistiche sui diversi fenomeni, dalla popolazione alla finanza, dalle forze militari alle condizioni del lavoro e così via) in tabelle cli cifre comparabili e convenientemente com- mentate. ... / STICUS. Una teoria deiSindacati La- questione dell'ordiI111mento dei Sindacali Operai acquista ogg'i wna eccezionale attualità dalla promulgazione della -nuova legge fascista sf11dacale, i m-odi e le conseguenze della cui at– tuazio.ne s,ono una delle più grandi incognite del prese.nle periodo della politica italiana. Al chia– rhnento di tale questir0ne - cui sarà anche de– dicato un prossimo Convegno dei rappresentanti del Parlif.o Socialista dei Lavoratori Italiani - recherà indubbiamente mplta luce il seguente ar– ticolo - che a disegno non volle essere polemico - del più sperime,ntato e coscienzioso dei no- siti organi'ZZatori,oper:ai. LA C. S. Nel mio « Si,ndacalismo confedera le », presente– rò alcuni saggi, in parte vecchi e in parte nuovi, intesi a far conoscere come si sia andato evol– vendo, nel corso degli anni, il pensiero ~el movi– mento operaio italiano, ed a fissare, in pari tem– po) alcuni prineipii che si possono considerare definitivamente acquisiti alla· pratica sindacale, tanto che possono formare, nel loro insieme, una teoria. . In questo scritto mi propongo di esporre. i con– cetti fondamentali della teoria, separandola dalla·

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