Critica Sociale - XXXVI - n.8-9 - 16 apr.-15 mag. 1926

124 CRITICA SOCIALE nasce la speranza della possibilità di f.ar a me– no dei capitalisti. Non è ancora dimostrata ma potrà esserlo fra qualche anno, e il socialismo ne sarebbe rinforzato nell'Europa intera. In Russia non v'è ancora il s•ocialismo, ma non vi è già più il capitalismo. Il Paese traversa un~ fase transitoria Ja cui economia è mescolala ,d1 elementi capitaÌisti e socialisti. La grande indu– stria, il commercio estero, gran parte del com– mercio interno, appartengono allo Stato od alle Cooperative· il capitalismo è escluso da gran. parte dell'e~onomia. _Oggi il capit.alistno .e.uroi;>eo può dire ancora (ed e esatto) che 1 prezzi m Rus– sia sono. alti, i co_stiecoessi~L ecc.: .1n;aun'ev~lu– zione è m cammmo e, se a1 Russi s1 lascera la pace, quei progres~i prov,eranno che. il cap~tali– smo non è necessario. È dunque del più alto mte– .resse che il formidabile iesperimento non sia tur– bato dalle potenze ostili del capitale: ciò che giu– stifica il nostro costante punto di vista, del grande interesse di tutti i proletariati a difender,e la Re– pubblica Sovietica. Quali che ~iano i nostri dis– sensi, di fronte all'ostilità capitalista dobbiamo es– sere solidali. Perciò a Marsiglia combattemmo l'antibo1scevismo unilaterale di certi partiti, e non altrimenti si contennero i nostri compagni dei Sindacati nella Conferenza di Parigi e il cittadino Hueber ad Amsterdam. Con t'utto ciò sarebbe suprema stoltezza tacere le nostre critiche. Lasciatemi dirlo con franchez– za: non si tratta soltanto dei nostri dissensi teo– rici (ve n'è anche fra gli stessi socialisti). Il terrore contro i socialisti. mocrazia integrale, io mi permisi di dissentire, r,e– putando ancora pericoloso - dopo quanto avven– ne..,con tanto cumulo di odii feroci - restituire in pieno, di colpo, la libertà di a;;sociazione e di stan1pa. ( 1) Ma, <lacchè la Rivoluzione è abba– sla·nza consolidata, si può ben r,eclamare àlmeno la amnistia per i socialisti carcerati e Ja cessa– zione di una condizione ex lége per i partiti socia– listi, che dovrebbero poter avere i loro giornali e le loro organizzazioni. Gli' stessi Stati capita– listi consentono questo diritto ai comunisti e, se glielo rifiutasser:o - questo sia ben chiaro a tutti - no'i socialisti protesteremmo. Quando, or non è molto, una delegazione te– desca e cecoslovacca era 'in Russia, la si condusse in un carcer,e e le furono fatti sfilare davanti dei socialisti rivoluzionarii e dei socialdemocratici, perchè essa constatasse che non sono maltrattati. Non iBvidio affatto la posizione di quei delegati: mi sarebbe morahnente insopportabile se mi fosse presentato un socialista russo prigioniero che mi dicesse: « io e tu siamo socialisti; come talie io slo in carcere; e tu,· compagno, ti lasci invitare, ospilare e condurre a spasso a spese del Governo che mi ci tiene perchè sono socialista ». A questo socialisla non mi sentirei il coraggio di alzare gli. occhi in viso. Alla Russia non chiediamo dunque la demo– crazia formale, ..ma il riconoscimento dei parliti socialisti russi. Non l'abolizione, ma l'applicazio– ne della sua stessa Costituzione. I So'vieti - i Consigli di operai - sarebbero un'oltima istituzione, se fossero eletti liberamente. Ciò, nelle condizioni attuali della Rt'lssia, presup- Due cose sono decisive. L'una è il terrore che pone lo scrutinio segreto. Uno scrutinio, nel ,quale infierisce ancora contro i nostri compagni socia- ciascuno deve proclamare per chi v,ota,,non è uno Jisti russi. Un aneddoto significativo: nel 1920 scrutinio libero. · ·• · andò jn Russia la prima delegazione operaia in- Ci com piacciamo dei progressi effetluati in Rus- glese,. e fu visitata da un gruppo di compagni sia, crediamo alla l 1 oro importanza per il -prole- russi sotto la direzione di Deviatkin, ex-tipografo, tarialo europeo. Ma dai bolscevichi attendiamo leader e organizzatore dei tipografi. Questi (si era che alla ripresa eçonomica facciano seguire la a,n~ora al tempo delle esperienze rovinose, ab- ripresa politica;· che la libera determinazione del bandonate poco dopo) criticò la politica bolsce- proletariato si compia, e che i varì partiti socia– vica,. Partita la delegazione, Devìatkin e gli altri listi e pro letarii ottengano piena. libertà d'azione tipografi socialisti che erano con lui, furono ar- e di concorrenza a vantaggio del proletariato. ·,:estati ,per aver denigrata « la Russia >;' davanti a strariìeri. Pel nostro vecchio compagno cominciò GonLI 1 0 lo scissionismo comunista. un lungo martirio: carcere; campi di concentra- L'altro fatto, che ci se.para dai bolscevichi, è mento, esiHo, ecc. Liberato, venne ricercato di ch'essi tentano ancor sempre di .seminane la scis– nuovo per arrestado, dopo cinque anni dal suo sione nei Partiti e nei Sindacati, sistematicamente, gran « delitto » e- 1 poichè era costretto a vive~ artificialmente ,e sovente con mezzi sleali ( vive sotto falso nome e la Ceka non lo trovava gli approvazioni). ai:restarono la figlia, tubercoloticaJ per costrirr- Ne abbiamo un piccolo esempio in Austria. Non gerlo a costituirsi. Si costituì, fu caroerato, ma la v'è regime, per quanto ottimo, che non offra qual– figlia rimase sotto chiavistello .. Per costringer,e a che deficienza. Fu così chie una volta uno chèque liberarla, ègli cominciò lo sciopero della fame e da Mosca arrivò a Vienna in ritardo. Immediata– dop,o sei giorni, ottenne lo scopo. Chiese .al1or~ mente, la R,othe Fahne (Bandiera rossa)· ,cessò di di essere trasferito in un carcere dove erano altri pubblicarsi. Arrivl:l.to il denàro, il giorna1e, riap– socialisti; gli fu ricusato; 'riprese lo sciopero della parve (ilarità). Nel 1918-19 i bolscevichi crede– f~me, per 18. giotni e, -solo quando fu quasi mo- vano ancora che la :pvoluzione seguirebbe nel ribondo, lo s1 esaudì. Ecco un piccolo contributo mondo intiero lo stesso corso che in Russia. Ciò alla storia deUe delegazion~ operaie... , eta impossibile, poichè la classe agricola sostenne· Per la legalizzazione del socialismo in Russia. nelJe rivoluzioni dell'Europa centrale una partf affatto div~rsa che in ~ussi~; perchè l'Europa Non ho mai rimproverato ai bolscevichi il ter- centrale dipendeva, economicamente, assai più r~re che instaura_ron? du_r~1;1te la guerra civile. V1 hanno momenti ne,1 quali i metodi democratici non valgono. Ma la guerra civile è terminata da cinque anni, il Q-~verl?--o è conso.lidato, l'opinione .del Paese non gh e ostile; tuttavia esso continua i m~todi terroristici contro, operai e socialisti. Noi ci sdegnammo quando il Governo italiano sciolse il Partito socialista e pose i suoi affiliati fuori della Legge.Ma v'è un altro Paese ove l'affi– liazi~ne al Pa~tito soci~lista è un delitto, ed è la Russia comumsta ! Quando se n~ discusse a Mar-– siglia, e taluni invocavano per la Russia la de- · BibliotecaGino Bianco (1) Facciamo le nostre rispettose riserve - anticipando . quelle ~el compagno Garvi ,eh~ seguiranno - su questa ... ri– serva _d) Otto Ba!-le:. lj: le faccia1'!10non da un punto di vista m~taf1s!co-mor~hst1co, ma propr10 per un concetto pragmati– stico. Cessato 11 momento acuto della rivoluzione - se vera rivoluzione ci fu - la libertà di stampa e di associazione torna ad_esser~ il diritto ed il dovere supremo: è la sola prova che la nvo\uz10ne no.n fu una truffa e il solo pegno del suo normale ~viluppo. In questa materia ogni concessione - ri– messa poi ~l p~udente arbitrio dei dominatori (prudente ... nel : ,loro esclusivo mtel·esse) - significa rinuncia completa. S'in– tende che queste cose le diciamo riferendoci unicamente alla Russia. · · . · (Nota della « Crit1~ »).

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