Critica Sociale - XXXVI - n.8-9 - 16 apr.-15 mag. 1926
_120 CRITICA SOCIALE grazi,osamenle alle mass·~ J,e= arin~ ~,ell~ 10.~0. li1~e– razione. Il Sindacalo unico, ·obbhgato11?, m?poslo,, d'autorWi, creercb'bè inim.odialamente _11 _b.lsogn~ di ooslil uire entro di esso H Sindacalo o 1 ~wda~al1 Yolontarì, perchè il sindacalismo è_pens1el'o, _v1la, m9vipienlo. Inserzione del Sindacato nell'o Stato. I Sindacati e i Partiti Il plurisindacalism~, dunque, non ~scl~1de l'u– nità sostanziale della classe, purche, nal~1ral- mcn, 'e tu!te lcoro-anizzazi,oni si trovino nelle iden– tiche ~ondizioni di libertà. Perchè l'unilà s,ostan– ziak~ sia è indispensabile che il movimento ope– raio si e~nancipi dalla Lu.teladei parlili e dei Go– verni. Lo Slalo che- è sopra le classi, può svolgere una sua azion~ intesa a limitare i danni econo– mici delle lolle del lavoro, crcandd islituli arbilra– men lali e di conciliazione, ma è assurdo preL~n– èl.ere che crei il Sindacalo è disconosca in .pari lemvo la sua prima e _più impor~a~lc_ fu1~zionl~;1 che è quc-lla di migliorare le cond1z1,0_111 dei lavo– ratori· snlvo non si Yoglia fare del Smdacato un sen~piioe malerial,e pe~ il r!facimenl? dello Stato su basi Lecnico-profess1-onal1. All0ra 11 potere non emanereqbe più dal popolo indislinlo, ma uscireb– be da·i Sindacali professionali di tulle le classi e prol'cssioni: tanti inge~n~ri, t~nti ~nedici 1 tant~ proressori, tanti meccamc1, lanl1 agncollon, ~ cosi via, Tutt'al più, oltre alla rappresentanza d1relta dei Sindacali «aclassisti», q nella Camera ~ quel Senalo, che fosse chiamato a funzionare da-potere lcgislalivo, polrebbc essere complelato da un cer– lo numero di membri nominati a vita dal Governo. Co11lr·osimili Lesi si levano due caLegorie di op– positori:· cÒloro i quali non ammettono che i Sin– dacali debbano assumere funzioni rappresentati– YC di carattere pol_iticoi e coloro aJ1e vorr,ebbero inserire i Sindacali nel tessuto dello Stalo. senza, però, distrugge-re la base democratica di ·questo. Alfredo Poggi appartiene alla prima categoria. Secondo il Poggi, l'attenzione dei politici e ~e_g1i sludiosi sulla trasformazione dello Stato politico in una o-ere-nza sociale sar,ebbe stata richiamata in parli~olar modo, dopo l'armistizio, tanto dalle nolizie sull'orclinal'llento russo (che pareva tutlo impernialo sull'azione, politica dei Sindacati), · quanto dalla nuova costumanza dei. « ConsigJi di fabbrica », come organi anche di controllo. I molivi che il Poggi adduce a dimostrazione del– la fallacia dei progelti sindacalisti sono principal– mcnle dedotti dalla passata esper~en:za. 'I ,Sinda– cali si sarebbero fin qui mostrati incapaci di al– largare 1-eproprie vedute fino all'interesse gene– rai~; ta1chè, in Rt>s&"h~ per esempi<;>,si ravvisò preslo la necessità di immelteve negli organi cor– porali vi anche rappresentanti puramente politi- ci per impedire il particolarismo sindacale. . · « Nè può accadere diversamente - precisa Alfredo Poggi - dato lo scopo ris'tretto per· cui il Sindacato è sorto c ha avuto sino ad ora ragione d'essere; le abi– tudini mentali non si possòno certo mutare in un « fiat >1. Se esso pqtrà quindi essere organo adatto per dar consigli tecnici e per proporre leggi tecniche ano Stato, dall'altro lato sarà, per la stessa sua natura, im– preparato a formulare leggi, a fissare dirHli, a porsi cioè da quel punto di vista universale, da cui il legi- slatore giudica o... dovrebbe giudicare. - «Le competenze sindacali>-se sara•nn,0·assunte ~ BibliotecaGino Bianco . • (! funziGrn,epolitica, faranno pure una politica, m~ la « loro » · mentre il partito polHioo, che parte da fma- • litù 1111i ~ersali e trascende se 11011 è fazione o ·c;9_n~-or– teria, l'interesse particolar~, pt1r servend;o~idei è?i-is_igli dei competenti, è più adatto a cl,are delle quest10m la soluzione " politica»· -nel·.senso étimologico della pa– rola cioè interessati~~la generalità dei cittadini». . ...'" La cellL1laattiva della collettività sociale è pur sempre l'inclividtro sociale con i suoi o~sog!1i ·e_ i suoi senlimenti'politici l'« homo polilicus » di Anstotile, an- ' r· zichè la corporazione, la quale nel suo me non con- tiene, (come contiene, per· esempio, la famiglia), l'uo– mo nella pienezza della sua-natnra morale; ma ·tende alla soddisfazione· di un preciso e limitalo s~opo,·che è poi il mezzo per il fine vero, per quello moral,e;»... ,. Se lo Stato, per riconos.cere la «società», dovesse solo riconoscere queste corporazioni economiche, fi– nirebbe col non riconoscere la vera, la concreta cellula del suo organismo, che è l'uomo nella pienezza_della sua vita sensitiva e spirituale e non l'astratt.o individuo, nè ii '11011 meno astratto homo oeconomicus. L'uomo, che come tale, tcnùe a trasformare lo Stato, non è l'uo~no sindacalo, che, come tale, ha un limitato ~CQpo ulililariò, ma l'uomo politico, organizzato cioè, nei par– tili politici detti dal Jellineck necessar1, che ispirano la loro co;1dotta ad una concezione universale della 1 vila sociale. Uno Stato dei Sindacati (che poi sarebbe lo Stato dei Sindacati maggiori 1 con sacrificio di quelli minori)· dovrebbe essere uno Stato come... ,gli altri, dovreb6e cioè fare della politica corp.e gli altri;· per auardare ai aruppi e non agli atomi, costringerebbe forse... Dante 0 ad iscriversi nell'arte degli speziali, per valer qualcosa; ma ridurrebbe la sua politica ~~ una piaHa, materiale e utilitarlstiica routine am1mmstra- tiva ». . Noi però ·non condividiamo lutta la sfiducia del Poggi verso il Sili1dacato, o, pe,r dir 1~glio, tutta la fiducia che.egli ripone nei partili politici. Quel– lo dell'inserzione dei Sindacati nella costituzione politica dello Stato è un problema che va consi– deralo in rapporto allo' Stato capitalistico ed in ,rapporto alla S•ocietà soc~alista., , .. · - , L'esperienza della Russia non e dec1s1va p,erche in Russia il sindacalismo• politico è tramontato ool tramontare del comunismo. Alfredo Poggi ha ragione se e finchè allude al · Sindacato presente. In regime· capitalistico il Sin– dacato è necessariamente un'organizzazione asco– pi limitati e particola:ri.. Il Sindacato non si -forma, -~videntemente, per decideve se lo Stato debba es– sere laico o confessionale, oligarchico o democra– tico militarista o pacifista. Ove si pr,efiggesse scor)i di questa natura, verrebbe a mancargli la base dell'esistenza, dappoichè i membri di una società non hanno bisogno, per risolvere siffall-e questi-oni, di schierarsi in Sindacati pr-ofessi,onali dislinti. A ciò sono senza dubbio più adatLe le ·formazioni di partito, .le quali permettono agli individui di schierarsi secondo le proprie convin– zioni e non in vista di difendere f 1oro particolari interessi p,rofessionali ed econom1ci. Noi, però, non ci sentiamo di trarre da questa premessa tntte le illazioni che ne trae il Poggi; noi non as-segnamo ai ·pàrtiti tutte le· virtù uni– versaliste che il Poggi loro assegna, sia Ji)Urecon la riserva che non diventino fazi,oni o consorterie. L'individuo, cioè la cellula attiva delta società, non sparisce nel Sindacato più di quanto·non spa– risca ne1 partito; il partito può diventare parti– colarista come ogni altra forma di organizzazione·. Le burocrazie politiche sono· anch'esse soggette a trasformarsi in Sindacati misti per il rnonoipolio e lo -sfrultç1.mento del potere polilioo.i la~mde la
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