Critica Sociale - XXXV - n. 23 - 1-15 dicembre 1925
CtUTICASOCIALE 293, telli. Questo processo fonde il capitale industriale, com– merciale e bancario nel capitale finanziario. Cosl talu_nigruppi -di capitalisti diventano i padroni preponderanti della economia, che. mettono alla loro dipendenza . economica non soltanto i salariati, ma tulta quanta la società. Con l'aumento della propria inflllenza, il cq.pitale finn.nziario si serve del potere dello Stato per dominare territorii stranieri come mercati di vendila. dei pro-. dotti, come fonti di materie prime e per investimento di capitali. Tale aspirazione imperialista verso la· po- - lenza minaccia costqntemente la società di conflitti e di pericoli di guerra. Ma,· con la pressione e il pe– ricolo del sopracapitalismo, cresce anche la resistenza della classe lavoratrice, la quale ingrandisce di con– tinuo_ e viene disciplinata e unificata· dal meccanismo stesso i{_elprocesso di produzione capitalistfco non meno che dall'azione dei Sindacati e del partito socia– lista. G) Il numero dei proletarii cresce sempre, l'antago-– nismo fra sfruttatori e sfruttati si fa .sempre più aspro . ) la lotta di cla~se fra i capitalisti padroni dell'eoonomia e i lorq soggetti' diventa sempre più accanita. H) Lottando per la propria emancipazione, la classe - lavoratrice difénde l'interesse collettivo di tutta la socie: là contr~ il monopolio- capitalistico. Un movimentò ope– raio, notevolmente rinforzato, ingrandito grazie al la– r,oro e ai sacrificf di parecchie generazioni, si oppone al capitalismo come un rivale in' eguali condizioni. H H) Più che mai poderosa è la volonf?J:di vincere il capit-0.lismoe di proteggere l'umanitq daltannfe.nta– men~o che la _guerra porta con sè; e ciò mercè l'As-so– ciazione internazionn.le dei lavoratori e merçè la crea– zioRe· di .uno Statuto giuridico internazionale e di una vera alleanza dei popoli uguali in diritto. /J Lo scopo. della classe lavoratrice non può essere raggiunto se non corf la trasformazione della proprietà privata capitalistica dei mezzi di ·produzione in pro– prietà sociale. Grazie alla trasformazione dell~ pro– duzione capitalistica i!).produzione ·socialista, condotta darla società e. per la società, lo sviluppo e l'intensifi– cazione delle forze produttive diventeranno la sor– gente d'un maggior benessere- e di un perfe~ionamento generale. Solo allora la società, .dall'assoggettamento a una potenza economica cieca e dal generale· diliania– mento, si eleverà alla libera ammini-straz:one dei pro– prii destini in una armonica solidarietà. L) La lotta della 'classe lavoratrice contro lo sfrutta~ mento capitalistico non è soltanto una lotta economica, ma an~he necessari~mente una lotta politica. La ciasse degli sfruttati non può condurre la sua lotta economica e sviluppare in pieno la ·sua organizzaz~one econo– mica, se non .pos~çgga i diritti politici. Essa trova nella: Repubblica democratica la forma di Stato, la cui con– servazione e il clli perfezionamento sono una neces– sità ineluttabile per la propria lotta emancipatrice. Essa non può effettuare la socializzazione della produzione senza aver preso possesso del potere politico. M) La lotta d'emancipazione proletaria è un còmpito a cui prendono parte i lavoratori di tutti i Paesi. Il Par- , lito socialista tedesco è consapevole 9ella solidar1età internazionale del proletariato ed è deciso ad adem– piere tutti i doveri che glie ne derivano.· Un durevole bènessere dei popoli non può essere raggiunto senza la ·loro cooperazione solidale. assegnare a. quelli che non lavorano il prodotto del lavoro al– trui. (/) Soltanto la trasformazione della proprietà indivi– duale capitalistica dei mezzi di produzione (suolo, miniere, alti forni, materie prime, utensili, macchine, mezzi di comuni– cazione e di scam_bio) in proprietà sociale, e la trasforma– zione della produzione capitalistica in produzione socialista condotta dalla società e per la società, possono far sl che la grande industria e la sempre crescent~ produttività del la– voro soci'ale, da sorgente di miseria e di oppressione quali oggi swio per le classi sfruttate, ·divengano sorgente del mag– gior benessere e di armonico perfezionamento in cigni senso. (Il) Questa trasformazione -sociale rappresenta la libera– zione non del solo pi;oletarialo, ma di tutta la razza umana che soffre per le condizioni attuali._ Ma essa non può esser com- . piuta che dalla classe operaia, perchè tutte le altre classi, nonostante i reciproci conflitti di interessi, sono tutte le– gate al principio della proprieta individuale e ·si propongono tutte di mantenere le basi della so"cietà att,zale. (L) La lotta della cla~s~ lavoratrice contro lo sfruttamento capitalistico è necessariamenl~ una lotta politica. La classe de– gli sfruttati non può condurre le sue lotte economiche e _svi– luppare in pieno ·1a sua organizzazione economica se non pos– segga ,i suoi diritti politici. Essa non può effettuare la so– cializzazione della produzione· senza aver preso possesso del potere politico.· (O) Dare cosciE:.I(Za e 1mità a questa lotta della classe ope– raia: tale è il compito tlel Partito socialista. (M) Gli interessi della classe operaia sono. gli stessi in tutti i paesi in cui vige il sistema capita;listico di produzione. Per l'estendersi delle rela~ioni mondiali e della _produzione per il mercato universale, la situazione degH operai di ciascun paese diventa sempre più dipendente· dalla situazione degli operai degli altri paesi. La liberazione della classe operaia è quindi un'opera a cui sopo ugualmente interessati i lavorator·i di tutti N) Il Partito Socialista non combatte per nuovi privi– legi di classe, ma per l'abolizione d'ogni dominazione di classe e delle classi medesime, per l'eguaglianza dei diritti e dei doveri per tutti, senza distinzione di sesso . i paesi civili. Nel far questa dichiarazfone, il Partito socialista tedesco sente e dichiara di essere una cosa sola con le classi operaie coscienti di tutti .gli altri Paesi, Biblioteca Gino Bianco ....
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