Critica Sociale - anno XXXV - n.16 - 16-31 agosto 1925
20:1: CRITlCA SOCil\_LE diverse in cui si compie il loro lavoro, a realizzar~ un'economia di mano d'opera, sostengono tuttavia per questa una spesa non inferiore al 50 per •Cento del prodotto lordo. · . -. In confronto alla mezzadria l'impresa a salanat1 spende acÌunque oltre il 10 per· cento in più ~' ciò nonostante, mentre le aziende in economia non riesco– no a guadagnare e le Cooperative a conduzione unila difficilmente si salveranno, il mezzadro riuscir~ invece a formarsi le sue brave riserve per salire al gradino più alto di fittabile e·, via via, a raggiungere l'agognatn co~dizione di piccolo proprietari-o. Ecco la ragione di natura essenzialmente ecoi;iomica,, · per la quale ia grande impresa a salariati va cedendo man mano il posto· alla piccola conduzione famigliare,, e prin'Cip.alinente alla mezzadria, la quale ha anche il ,•antacrgio di mettere il conduttore al coperto dai rischì o . delle agitazioni e degli scioperi, così frequeati in Italia nella categoria dei braccianti. Se pertanto la socializzazione della terra non po- ' ' tesse venir.e se non attraverso la grande impresa indu- striaÌizzata, il processo di trasformazione che va c9m- . piendosi nei sistemi culturali darebbe· ragione a coloro che !,lffermano la impossibilità della socializzazione, in quanto tàle processo dissolve anzichè diffondere la grande. impresa a salariali. (Continua) BIAGIO Rrnuzzr. Il ~o[ialiimo D!~li avv~riarii ~~I ~o[ialiimo in Inghilterra I. - Come penetra. un'idea. La forza di penetrazione· d'Ùn'idea, volta a modi– ficare l'ordinamento esisténte della società, si può _sag– giare, prima ancora ciel suo trionfo,. dalle concessioni che ai suoi postulati si vengono via via facendo dagli avversari, e dal consenso che va sempre più irra– diandosi e allargandosi come macchia d'olio nella co– scienza pubblica, che prepara l'atmosfera in cui quel– l'idea potrà concretarsi nella -realtà, co~1solidarsi e mantenersi. · Queste concessioni che via via le fanno ·gli avver- . sarì, e questo suo impregnai.·e cli sè la Opinione della massa che assiste neutra ma giudicante, è la ripro– va della rispondenza. dell'idea alJa nuova realtà in fieri, della consi-stenza della sua negazione dell'ordina esistente, dell'adeguazione dei suoi postulati all~ n·ec cessi tà. ;ptresen li. · Le concessioni da parte degli avversari o dei neu~ Lrali possono essere déterminate o da vera convinzione che le soluzioni da quell'idea preconiz.zate ai proble– mi affaticanti la società apporteranno una )Ilaggio1: somma di -beni e ·di frene agh indivtdui uli singuli e nel loro insieme; oppure, dalla oonvenienza. di sce– gliere, in un punto· critico e davanti a· un pedcolo– imminente e grave, un male considerato minore (an– che se la sua ammissione porti in sè un principio di attuazione di inevitabili e più larghe, ooncessioni fulure),_evitando un d:.tnno immediato, sictiro e pieno èli incognite; oppure anche da una considerazione di opportunità: che valga meglio concedere qualche cosa per conservare la sostanza del tutto, nella fiducia che,. per via, con transazioqi e adattamenti, l'idea e gH uo– mini .perdano nitidezza di contorni, virulenza cli at– tacco, spirito cli combattività, oosì che il nocciolo del-– l'ordinamento esistente rimanga immune e inalterato. Naturalmente, quelle concessioni, ideali o materiali che siano, non si avranno se non vi siano le çondizioni esteriori che· le rendano necessarie, se non vi sia, da un· lato,. una parte della società che, soffrendo di- Bibiioteca Gino Bianco sagi non sopportabili a lungo e considerali penosi o in sè o in confronto al benessere dell'altra parte, od anch~ alla concezione· della vita cui la prima è per– venuta, prema per una trasformazione delle cose esi– stenti e dall'al(ro, clJe i mali presenti, pur toccando clirett~rn'ente una parte sola della società, siano tali, come risultato obbiettivo dell'ordirte di cose. in atto{, da riverberare indirettamente i loro effetti anche sul– l'altra parte, cagionandòle o oompassione,. o timore, o :malessere. La Gran Bretagna, in questa fase del suo processo slQrico in cui la sua egemonia industriale è mess[~ a dura prova, e nella preoccupazione della situazion~ attuale è adombrato il timore che non soltanto d1 una crisi Lemporane::i ·o passeggera si tratti, ma dì una crisi ph:Ì profonda - ·seppure lontana - e più pericolosa, ci offre un campo di osserva_zione oltre– modo inleressanle ·per giudicare della permeazione ~he le idee 'socialiste vanno facendo nella compagine della nazione. Non che Collettivismo, Socialismo, e meno ancora Comunismo, .siano. parole e idee colle quali la men– talità delle classi dirigenti inglesi vada fanì.iliariz– zandosi oosì da presumere che esse le considereranno, per il futur.9, accettabili e realizzabili. Esse sono tut– tora giudicate errori dottrinarii e pratici, e sono 'in an– titesi col carattere e colle qualità del Briton, per cui sorìo condannabili e ripudiabili. Ma, appunto per que– sto, e perchè, _sopratutto, masse sempre pil'.1 larghe nei varii strati ·sociali fanno leva di quelle idee per la loro a~ione, certi frammenti di Socialismo, come cor– rezioH.e di malanni derivanti dagli sviluppi del pre– sente ordinamento economico, vengono, bon gré, mal gré, discussi, ammessi, adottati, a misura_ che non già i principii generali, ma, in confurmità all'indole degli Inglesi, i problemi contingenti lo esigano pe'r le loro momentariee. soluzioni. Articoli di riviste e di giornali, discorsi di politici in Parlàmento e nei Comizii, Re– lazioni di Commissioni inquirenti, irisp·ecchiano preoc– cupazioni, concessioni, ammissi<mi, in questo stermi– nato campo soci:lie nel quale· gìova snigolare. II. - Definizione e postulati del Socialismo. La concezione -del soeialismo oscilla Lra l'etica e l'e- , · conomia, con uno scarto molto ampio. Ii Maggiore Attlee, dando valore preminente all'i– deale etico e social.e, definisce jl Socialismo « un atteg– giamento _verso la vita, che riconosce potersi la libertà e lo sviluppo della· pèrsonalità individuale. ottenere solo con l'armonic~ ,cooperazione con altri, in una so– cietà fondata sull'eguaglianza e sulla fraternità•». Prevale invece il lato eoonomioo 'in questa defini– zione di Bertra11d Rus.sel: « Il Socialismo hnplica la produzione· per i'uso, non per il profftto, e la distri– buzione del prodotto o ugualmente a tutti o, 'in ogni caso, solo con quelle disuguaglianze che siano deci- . samenle nell'interesse del pubblico» (1). I varii aspetti, etico, sociale ed economiGo del So-· cialismo sono concentràti i.n sintesi- in questa domanda formulata al Congresso dell'lndipendent Labour Party (t2 aprile 1925). dal suo presiden.te Clifford Alleo: « Un ·salario di vita, universale, dettat<;> dalla ne– cessità di un'esistenza civile e non dipendente dalle va– riabili fortune ·di ogni industria». . Ecco il perno sul quale gira l'azione delle masse 1avoratrici inglesi, partendo dal problema della distri– buzione per arrivàre al problema della produzione, e, ,per essa, deUa riorganizzazione della macchina indu- -striale. . La iniquit.à della presente situazione, çaratterizzata daJla enorme disparità dei redditi di chi ,lavora' e • cli chi non lavora, cioè della distribuzione della ric– chezza, è il fermento dal qua•le lievitano le ribel– lioni. (1) Definizioni raccolte da Grant Richard nel volumetto « What is Socialism ~-. (Ed. '.Dan Griffithy).
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