Critica Sociale - anno XXXV - n. 15 - 1-15 agosto 1925

ORÌÌ'ÌCA SOCiAtE 183 dro, un poema o un sistema nuovg. Forse è- an– che troppo presto per attenderlo. Le grandi sin-. tesi richiedono tempo, meditazione, calma e si– lenzio; bisogna allontanarsi di assai da un even– lo come la guerra per tirarne una parola nuova e vei:amente suprema finch.è l'assestamento :non è venuto. Finchè i cavalloni rorribano e flagellano un mare di burrasca, l'esperienza è, per forza, tutta di dettaglio, di particolare, nè offre le ali ad un volo in cielo per abbracciare l'universale - il passato, il presente e l'avvenire. ' Alla Rivistà repubblicana, che si appella alla guerra per la chiamata dei giovani ; :i.ll 'espugna– zione dell'Aventino, chiediamo soltanto: Vi pare che la guerra abbia distrutto la ragi,one d:ell:;t tra-: dizione r..epubblicana, secondo Mazzini? Se analoga domanda· si rivolgesse a noi, non esiteremmo un. istante a dire che, secondo noi, la guerra ha tragicamente conformato tutti i mo– tivi del socialismo secondo la tradizione marxista. Sarebbe pure interessante poter dire le ragioni di questa proposizione: la c,orrcentrazione finan-- . ziaria superiore alla stessa concentrazione tecni– CQ-industrialè,. ta spropriazione dei mezzi ceti, l'antagonismo dichiarato tra democrazia e pluto– crazia, la lotta di classe esasperata tra Io sforzo nazionalista e lo sforzo internazionalista, la rea– zione che ·sfugge al controllo dello Stato per svuo– tare lo Stato degli acquisti democratici e render- · lo alla_ esatta natura, estremamente classista, co– me la v,idero nei loro· schem-i ideologìci i classici nostri di centocinquanl'anni fa. Ma l'esemplifica– zione diventerebbe una d:isser~azione nè breve, né facile ... in questo agosto. · . «Ringiovanirsi» ! Sissignori! Oh! Noi vedia– mo le lande impervie, Je regioni nuove dove i giovami possono, debbono portare arditamente la febbre delle lo·ro ricerche, la fiaccòla illuminatri– ce del loro pensiero. Vediari10 anche un'azione necessaria, impetuosa,. pronla al sacrifizio, pro-· pria di quelli che si sentono così ricchi di vita, da · poterne essere prodighi... Ma questo nei quadri dei partiti' formatisi nel plasma delle idee e degli interessi che la natura, l'economia, il sentimen– to hmm.aotracciato nella realtà che è al di là .di noi; realtà che è olimpicamente indifferente al– la nostra effimera vicenda vitale, alla nostra ... fede di nascita. · Ci furono, sì, degli autori che preteserç> di sta– bilire una fisiologia dei partiti politici in base alle età dell"uomo. Nulla di meno serio di questa teorica che ha confuso un modo di milita,re, con la natura della mi]_izia. Certo slancio, certa ir– ruenza giovanile fu già messa come un appan– naggio peculiare, distintivo dei partiti, diciamo co– sì, di' avanguardia. Quanto ciò fosse fallace si vide non appena i partiti di. .. retroguardia pro– varono a giovarsi di quello stesso slancio e di quella stessa irruenza. Tutti i partiti di estrema destra ìn Europa - dai monarchici dell' Action française- ai .populisti tedeschi - non sono' af– fatto partiti di. .. -vecchi. Alla scrimin.azfone dei partili, lra destri' e sinistri, propriò l'età non dice più nu11a, al tempo presente. Giovani e vecchi si .trovano mrsrolali in Lutti i partiti, i quali si distribuiscono e si armano secondo una logica sentimentale di idee-interessi che uguaglia tutle le età dell'uomo. Anzi. Se· ci pungesse vaghezza di inseguire la BibliotecaGino Bianco contraddizione alla tesi della Rivista repubblica– na per trarne tut_to l'intrinseco contenuto, po– tremmo anche, senza ombra di paradosso, soste– nere che l'influsso ,dei giovani nei partiti, mal– grado il loro slancio e la loro irruenza, o :magari a cagione di qùesti modi di essere, non agisce nel senso di ringiovanire i partiti, ma nel sen.so. .. opposto. Avviene infatti' che i gioyani, entrando nei pa'rliti col fervore dei neofiti, richiamino i partiti alle loro origini, cioè, si inscrivano contro le esper,i,enze storiche che hanno determinato le modificazioni e gli adattamenti dei partiti. Si di– rebbe quasi si tratti di un'applicazione partico– lare del celebre principio di embrio~ogia, per cui l'ontogenesi ripete la filogenesi. In certe discus– sioni avvenute nel nostr.o partito ci è toccato di osservare appunto come al. grido di « giovinez– za, gic.rvinezza» ci venivano •ripropostè posizioni ideologicl1e e tattiche che il partito ha già S"Upe– rate da assai tempo. Con che· non intendiamo, in via nè generale nè speciale, infirmare il valore di questo apporto giovanile. Anche per i partiti in crisi ben può a volte essere. salutare la mas– si.ma terapeutica del grande Segretario fiorènti– no, secondo la quale spesso gli ordini e le istitu– zioni guaste si salvano richiamandoli ai loro prin– cipìi. Ma·_ bene o mal:e che sia·.- il nuovo, il « giovane >> è 'l'antico. E l'antico è' quasi sempre una risurrezione di rigida intransigenza, piena · di coraggfo e di audacia, di cui l'espressione pra– tica immediata è l'insofferenza di ogni azione bloccarda, alla ·quale i giovani chiedono di solito quello che non può ~are, senza tene:r alcun conto di quello che ha dato e può ancora dare. Appunto, l'insurrezione, giovanile c-ontro l'A– ventino, di cui la consorella repubblicana si fa ·pa-. ladina nella nota con cui adèris.ce alle elucubra– zim;ii, diciamo così, goliardiche di N. Massimo Fovel, è lipica~ e perchè non mette in essere che aspirazioni antiche e tradizionali dei partiti di avanguardia ,le quali non recano alcun carattere speciale di giovenilità, e perchè le teste aventi– niane che si dovrebbero decapitare non sono, nel– .la grande maggioranza, di. anziani, e - ahimè! - neppure sono slate estranee allo spirito di guerra. Quasi Lutti i maggiori aventiniani furono per la guerra e vi parteciparono « servendo con fedeltà ed onore », come mostrano anche i segni sulle loro carni, più significativi delle stesse me-. · daglic sui loro petti. Mancano quindi le stesse condizioni onde si vuole r,endere razionale la de– rapita:ione. Le; ragioni della tesi che a noi pare in sè assurda non tr'ovano neppure applicazione secondo le circostanze onde è proposta e si fa valere. Or dunque, irrequietezza, impazienza, disagiò intimo, ardore di rapide soluzioni! Ma si, ma si, Lntlo ciò è giovenile. E· non soltanto giovenile. Però tutto ciò non fa un'idea nuova nè di par– tito nè·di metodo. Largo ai giovani! Amoroso gri– do avvincente. Cambiale tirata con grande. sic11- rezza di onore sulla simpatia generale. Chi può ribell[:lrsi ·? :Ma, finchè non resta che nn « grido 1> -- dietro il quale non si scoprono davvero oriz– zonti nuovi, ma soltanlo rimugina.menti giovanili di pensieri anziani -- esso suona vuoto come una perorazione retorica, o come il trucco verbale di una grossolana demagogia arri vista. Ah! sì, perchè non dirlo"? Fate attenzione. Tra • ' ·.

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