Critica Sociale - anno XXXV - n.14 - 16-31 luglio 1925
166 CRITICA SOCIALE Parlamento tedesco» (1876): questi titoli bastano a dimostrare in qual mòdo Engels svolgesse la teoria marxista. Molto al di sopra di tali piccoli lavori s'innalza la sua polemica col Diihring: Capovolgimento della scien– '!a per opera del signor Eugenio Diihring (1870). La occasi{!)neonde nacque questo scritto è oggi dimentica– la, la parte polemica ha p~rduto ogni significato; ma lo scritto ha acqui1,tato un'importanza fondamenta~e per i) marxismo. In quest'opera, per la prima volta e sottQ i più sva– riali aspetti, era messa in evidenza in modo profondo ed esauriente la caratteristica del marxismo, special– mente il suo materialismo dialettic9 e la sua concezione storica materialistica in contrasto col dominante socia– lismo eclettico. Già fin d'allora avevamo tutti il mas– simo {ispetto per Marx e Engels, per il Manifesto ' comunista e per il Capitale. Ma soltanto dall'Anti– diihring dall'Engels cominciammo a penetrare più ad– dentro nel pensiero marxista, a pensare e a lavorare se– condo il sistema marxista. Da allora soltanto ha inizio una scuola marxista. Accanto al Capitale del Marx an– che l'Antidiihring dell'Eng.els rappresent?- un'opera fondamentale del marxismo. V. Con la• morte di Marx incomincia l'ultimo periodo dell'attività pubblica di Engels; periodo caratterizzato da due momenti. Da un Lat,ola costante ed in.stancabile devozione all'opera del suo. grande amico, che s'imme– desima~a per lui con la caus~ del proletariato e della scienza. Dall'altro lato il pr0seguimento nello sviluppo teorico e pratico della lotta di classe, il suo adatta,tnènto ai nuovi rapporti sociali e alle nuove esperieze. Egli curò una nuova edizione del primo volume del Capitale ( 1883); poi si, dedicò al còmpito di racco– gliere' e pubblicare il secondo e il terzo volume dello stesso Càpitale dagli scritti postumi del ·Marx, lavoro, questo, oltremodo faticoso ed as!ìorbente, che richie– deva la più perfetta conoscenza e _la P}Ù profonda · percezione del pensiero del Marx; cosa che nessun altro, fuori che Engels, avrebbe potuto intraprendere. Anchè _quest'attività fu possibile per ìl suo grande ' disinteresse e per la sua grande devozione all'am_ico, quantunque si trattasse di un'attività ben diversa da quella commerciale del 18.50-70. Essa infatti rendeva necessàrio ad Engels di ritornare alla sua creazione personale e p1,oduttiva, per poter aggiornare il pen– siero del suo morto amico. Solo chi è personalmente e attivamente ·creativo può misurare il valore della fin un zia di .chi, per anni ed anni, deve reprimere la sovrabbondanza dei pensier~ che potrebbe sviluppare pe:i:proprio conto, per rendere invece accessibili quel– li di un altro, sia pure questi il più intimo e degno amico e compagno. Perciò se, anche in questo tempo, la pubblicazione di. cose di Marx fu più copiosa che quella di scritt-i proprì, dobbiamo attribufre ciò a_duna libera scelta di Engels e alla sua· ammirazione per l'amico, non già a sua minore capacità creativa. 1 In altro modo ancora, ma sempre con creazioni per– sonali, egli adempì il testamento letterario del suo grande compagno di lotta. Egli stesso disse nell'Origine della famiglia (1884), d'avere così eseguito un legato lasciatogli da Mar?(:.· Non fu precisamente lo stesso caso per lo studio su « Lodovico Feuerbach » (1888). Ma anche questa Engels considerò come una gradita eredità, di pubhli- BibliotecaGino Bianco care le « Tesi » di Marx sul Feuerbach, che si tro– vano in un antico mano.scritto del 1845. Nè con ciò si sarebbe compiuta l'attività di Engels per la pubblicazione dell'opera postuma di Marx. Egli icleava di preparare per la stampa le teori.e del plus– valore, come pure di. trarre una storia della Internazio– nale dalle carte lasci~te dal Marx,· storia che sarebbe stata al tempo stesso cruella dell'attività di Marx. Ma la morte impedì ad Engels d'i fare ancor più in me– moria del suo amico. Tali occupazioni editoriali ridussero fin dal 1883 il tempo per la produzione di lavori 9riginali. Tut– tavia Engels era troppo legato l=tgliavvenimen·ti de'l suo tempo e questo era tr,oppo movimentato per po– tergli permettere di rinunziare completamente alle creazioni personali. Sulle questioni più importanti del tempo presente egli espresse il suo pensiero nel So– cialdeinokrat di Zurigo, nella Neue Zeit, più tardi an– che nel Vorwèirts di Berlino, come pure negli organi francesi_ del partito. In tal modo venne spesso a trovarsi nel.la condi– zione di dover mutare antiche concezioni. Così, per esempio., ancora negli anni 1860-70 egli non apprezzava al suo giusto val-ore la questione militare: ulteriori esperienze gij fecero mutar parere. In utt suo' scrittç sulla « questione militare prus– siana», èh'egli aveva publilicato _nel 1865, pensava an– cora che uno Stato oome la Prussia avrebbe preso un grosso granchio ... se avesse· ulteriormente accor– ciato, di punto ih bianco, il periodo normale di ferma militare (meno di due anni• per la fanteria) ... '« Perciò non prendiamo affatto in considerazione - .scriveva . - le fantasie intorno a;d un esercito militare, privo, per così dire, di periodo di servizio » (pag. 21). Vi furono, prima della guerra mondia-le, alcuni so– cialisti tedeschi, i quali si entusiasmavano allo stes– so modo per· la splendida milizia di guerra, come per gli ariname!ilti della ·flotta o i .dazì sui cereali. (Max Schìppel). Costoro fu.rono ben lieti di poter àppellarsi al periodo sopra riferito dell'Engels, ostinandosi ad ·ignorare che Engels, nel 1893, aveva 'pubblicato uno scrittarello: « Può l'Europa disarm11i-e? » .nel quale trat– tava del disarmo e della milizia· e incitava la Ger– mania ad esser la prima nel proposito del disarmo che le avrebbe assicurato le simpatie del mondo, che gli armamenti le avevano fatto perdere. Sono veramente parole profetiche quelle che Engels scriveva· allora, rivolgendosi ai suoi compagni tedeschi: « Andate dove volete, 'troverete dappertuttò simpa– tie 1 per la Francìa, ma diffidenza verso la Germania, ritenuta causa del pre~ente pericolo di guerra. A tutto ciò si porrebbe fine, se la Germania si decidesse ad accettare la nostra proposta ... Tutta <liuanta l'opinione pubblica dell'Europa e dell'America si schiererebbe a fianco della Germania. E sarebbe questo un vantaggio morale che da solo compenserebbe 1esub.erantemente lutti i presunU danni militari di vario genere che, sotti– lizzando, si potrebbero temere dal trionfo della ttostra tesi» (pag. 28). Engels pensava che, oltre che del proletariato in– lernazionale, sarebbe così stato guadagnato il favore dei « filistei » d'Europa, che sono « la più grande po– tenza». Ci si assicurava pure, in tat modo, le sim– patie d1:1i liberali 'inglesi, alloi:;a onnipotenti. E perciò si sarebbe quanto mai reso impossibile it1 guerra un'u– nione del Governo inglese ooi nemici della Germania ». « Non dimentichiamo: nella prossima guerra la de~ cisione toccherà all'Inghilterra. La Triplice, in guerra contro la Russia e la Francia, come pure la Francia,
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