Critica Sociale - anno XXXV - n.14 - 16-31 luglio 1925
112 ORITICA ~OCÌALE all'esame della Conferenza la Relazione del Dh'ettort' dell'Ufficio, la Relazione generale sulle Assicurazioni sociali, la proposta di modifica del Regolamento, oltre uaa serie di pfoposte di singoli delegati (sull'insegna– mento professionale e tecnioo, sulle ·condizioni dei la– voratori agricoli, sull'unificazione delle condizioni di lavoro dei minatori, per un'inchiesta sulle C:Qndizioni di lavoro nei Paesi dell'Asia, ecc.) Delle deliberazioni prese, un gruppo notevole riguarda i Principii generali delle Assicurazioni Sociali · Come oorrclusione ad un suo libro su questo argo– mento il Rey ha scritto pagine che consuonano con l'opera a tal ·riguardo della Conferenza e dell'Ufficio. ,, Non basta - egli dice .-- che preti e pastori si sforzino· di elevare lo spirito degli uomini con la let– tur.a dei piu bei passi del Vangelo, col canl'o di commo– venti inni che esaltino i sentimenti più nobili. Intanto,· sul marciapiede, un vecchio· cieco,· coperto di cenci, .guidato da un cane, chiede la c'àrita al passanti; più innanzi una madre ·« canta ,, mentre il figlio trema cli freddo ,e ·raccoglie i pochi soldi gettati loro; alla porta stessa della Chiesa una vecchia domanda l'elemosina. Tutte queste sono·· piaghe sul nostro corpo, che de– oono scomparire: questi miseri devono poter trovare da sfamarsi, vivendo liberamente e ·degnamente. · « E quando IJoi· glorifichiamo il lavoro ed esaltiamo la bellezza virile del gesto del fucinatore, la delicatezzai del lav9ro· del diamantai•o, la 1ierizia' artistica della produzi,one artigiana, la potenz~ che lri,onfa nel lavoro delle macchine; ricbrdiamoci che· tutto questo è op~ra clell'1iorno, il quale non può mai arrestarsi nel suo · laYoro. e. facciamo che, dopo 30 anni durante ·i quali egli ha udito senza requie i,l rumore assordante delle macchine e ha sofferto la disciplina severa delle offi– èine e la specializzazione, che abbrutisce, dél 1-avoro, possa godere un po' di riposo e avere - mercè le assicurazioni sociali ~ sicurezza di una vita tran– quilla>). L'infortnniq sul lavqì·.o è un l'ischio, come la 111.1- . ' lattia professionale, come la malattia in genere, la morte precoce, l'invalidità, la vecchiaia, la ~naternitù, ·la çli– soccupazione. Contro questi rischi non è più adeguatà difesa lo spirito di carità. L'industrialismo moderno ha fatto uasce:re, con le prime formule della rivo– luzione francese, la mutualità, la solidarietà, lo spi– rito 'cl'i difesa colleUiva, 11 sindacalisµio. Di qui è sorta l'idea delle assicurazioni sociali, che in alcuni Paesi (come la Germania, la quale . le ha aato un contenuto dottrinale. ~ ha sancito pe1: prima la responsabilità collettiva dei datori di lavoFo per gli infortuni), ha fatto passi da gigante; e altrove cam– mina lentamente e_faticosamente, fra l'indifferenza ge- nerale. · Oggi il problema si è fatto urgente, e conviene esa– minarlo e agila~lo in tutta la sua ampiezza: ciò che fece appunto la recente settima Conferenza del La– voro, neBa· qiiale tutti i rappresentanti, governativi,', padronali, operai, furono chiamati a dire il loro pen– siero sulle Relazioni preparate dall'Ufficio. La deli– berazione presa impegna l'Ufficio stesso a iscrivere all'ordine del giorno della Conferenza del 1927 la que– stione dell'assicurazione per le malattie e, possibilmen– te, per la invalidità, per la vecchiaia, per Ia morte; frattanto alcuni importanti voti furono emessi. lo. Uguaglianza di trattamento dei lavoratori na- ' zionali ed est~ri, vittime di infortun'i. sul lavar.o; ugua– glianza a cui debbono essere tenuti tutti gli Stati ade– renti all'Organizzazione I. del L., sulla base del prin– cipio di reciprocità e mercè eventuali accordi parti– colari. A questa formulazione di pr-incipio, di cui ognuno intende la giustizia e la saggezza, la Conferenza ha aggiunto alcune Raccomandazioni sul modo di ren– derla prattèa ed efficace. Fra l'altro si chiede che, ,, nel caso di contestazione per mancanza o sospen– sione di pagamento, o per riduzione dell'indennità do- Bibiioteca Gino l3ianco vuta a persona non residen,te nel Paese in cui. si è maturato il suo diritto all'indennità, l'azione giudizia, ria per farlo valyre possa essere introdotta senza ob– bligo per l'interessato d'esser presente do persona ». Principio ragionévolissimo e sommamente opportuno per molti casi; che non basta lodare e applaudire ma occorre far tradurre presto in leggi nazionali e accordi internazionali. · 2o. Riparazigni per gli infortuni sul lavoro. Sopra questo punto la Conferenza ha votato una Conven– zione e due Raccomandazioni. La Convenzione CQntie– ne principi che i là.vora'tori cli molti Paesi eut'ppei non troveranno superiori alle legislazioni già vigenti nei loro Stati, ma l'importanza sta nel fatto chr essa apre vie nuove in :Paesi, in cui la man;o d'opera fu sin qui abbandonata a sè stessa, senza difesa. Eccone alcuni pu~1 ti fondamentali: Ari. 1. - Ogni membro dell'Organizzazione Jnternaziona.Je. del Lavoro C'he ratifica la presente Convenzione si obbliga ,ad assicurare alle. vittime di infortuni, o ai loro aventi caus_a, condizioni di risarcimento almeno uguali a quelle previste dalla presente Convenziorie. . Art. 2. - La legislazione ,e •i vegqlamenti 1·elalivi dovranno applicarsi a lutti gli operai, impiegali, appF.endisti occupati in imprese, officine e lavori di qnaL~iasi grnere, pubblici e priva ti. , Gli art. 5, 6, 7, 9, 10 stabiliscono che, nel caso di morte o cli inabilità permanente, la indennità sia normalmente pa– gata sotto fol'ma cli. rendita; che, nel caso d'incapacità ,,tem– poranea, sia pagata a cominciare dal quinto giorno dopo l'infortunio; che un supp'lemento d'indennità sia clo,•uto a quelli che, per l'incapacità derivante dall'inforltmio, hanno bisogno dell'assistenza continua cli altre persone; che gli in– fo1,Lnnali hannd diritto all'a,ssistenza medica e, ove occorra 1 all'assistenza chirurgica e farmaceutica,• agli apparecchi cli protesi e d'ortopedia. (o, in cam1Jio, a 1111 adeguata indennità supplementare). · · li lesto della. Convenzione, approv::ilo · contro un emendamento dei rappresentanti del Governo inglese (associatisi mi rappresentanti padi·onali d'i tutti i Paesi per far abortire tulle le proposte di riforma presentate nella Conferenza), fu.accolto da grandi e significativi applausi. Alla Com~enzione fu'ronp aggii.mte due ~~c– co111andazim1i: una delle quali specifica che le inden– nità siatio dovule per incapacitù (permanente o tem~– poranea) t0lale e pavziale, e per morte; che. sian clo– v~1te agli ascendenti e ài discendenti e, a determinate condizioni, al coniuge; che atl'inforttinato sia dovuf~ la rieducazfone professionale; l'altra stabilisce le giu– riscli7Joni competenti a giudicare in materia cli infor– tuni e l'obbligo dj far intervenire hel giudizio, in qua– lità 'd'esperti, a domançla di una delle parti, operai o impùenditori. Anche su qu~sti punti balza all'occhio l'interesse e l'obbligo delle Organizzazioni sindacali operaie di ado– perarsi e lottare perchè questi principi siano accolti e fatH poi rispettare. 3.o Riparazionf per le.. malattie professionali. - Tutto un passato ,d1 do1ori si affaccia alla nostra me– moria, sotto imagine di vetrai colpiti da piaghe a1'lc labbra e da cataratte, di vernicia.tori avvelenati dalla , biacca, di donne e uomini intossicati dal p:,ombo, dal mercurio, infettati dal carbonchio. Quanto tempo c'è voluto per far riconoscere, ·per i colpiti da queste ma– lattie,, .il. diritto all'indennità! La Convenzione testè votata a Ginevra stabilisce l'ob• bligo per tutti gli Stati che l'accettano di assicurare alle vittime d e-I.le malattie ·professionali un'indennità . coflforme ai principr stabiliti per gli infortuni sul la– voro e non inferiore, per l'ammonta1·e, a quella dovuta per tali infortuni. Una tabella apposta all'art. 2 sta– bilisce èhe sono da considerarsi malattie professionali: intossicazione per mercurio, per piombo e loro com– posti (con indicazione delle varie categorie di lavoro da cui essa puo nasèereì e infezione carbonchioi;a (per contatto con animali affetti da carbonchio, o per ma– nipolazione di resti d'animali carbonchiosi o per sca– rico e trasporto di merci contagiate). Gli esperti della materia potranno citare altre ma– lattie professionali. Benissimo! Sta ad essi fare che l'e– lenco sia, completato. Comunque, una Raccomandazio-
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