Critica Sociale - anno XXXV - n. 9 - 1-15 maggio 1925
C~ITICA ,SOCIALE 127 derasse con.maggior larghezza di idee che non i recenti rifor– matori il problema del soverchio affollamento delle scuole, che pare preoccupasse sin d'allora gli studiosi del problema scolastico. II Rosinini riteneva anche lui che si d.ovess.e cercar ~~ evitare l'avviamento. agli studi di un soverchio numero d1 alunni; e parla del pericolo che le classi inferiori aspirino a cercar nella istruzione un mezzo che le eguagli alle supe– riori e si preoccupa degli spostati che si v.engon.o-~n quesLo modo a creare, anticipando l'allarme che i reazionari fautori della ·-ri-forma Gentile hanno recentemente ripetuto: II Ro– smini crede· tuttavia che « non possa esser cosa prudente il reprimere direttamente e assolutamente tale tendenza· agli studi•, ma che si debba .·invece compiere una repressione indireUa, c0! cercare che da una savfa direzione .degli .studì venga naluralmenle l'impulso a diminuire « jl numet'O dégli studiosi perniciosi allo St-ato ,. II mezzo più acconcio è, se– condo il Rosmini, -quello che tende ad elevare il livello degli studi e, quindi, a renderli più difficili; ma il Rosmirii rico– .nosce che Io Stato ha l'obbligo di offrire altri mezzi çli giu– sta soddisfazione a coloro che vuol tenere lontani dagli studi e cui non può tuttavià contendere di elevarsi in qualsiasi· mo– do dalla condizione in cui si trovano. Naturalmente il Rosmini risolve il problema secondo le sue idee e secondo le possibi– lità ·del suo tempo, infinHamenLe foferiori a questo riguardo a quelle dei tempi nostri. Ma è tuttavia notevole-che egli abbia ' sentito impellente una preoccupazione, che non pare aver agitato con altrettanto impulso le menti dei moderni legisla– lor'i, i quali non peusarrmo che bisognava creare scuole pro– fessionali per i rejiciendi, priina ·che questi fossero. cacciali via dalle scuqle di coltura, ristrette di numero e ridotte di classi. · Tra le opinioni dei liberali interess 4 conoscere cruelta del çavour, fautore di libertà anche nel campo scolastico, mentre altri della sua tendenza (per és. ·Bertramlo Spaventa) si • preocçupavano •del profitto che da questa libertà avrebbe trattq la Chiesa; al che il Cavour rispondeva, in un memo– rabile dibattito svoltosi alla Camera né! 1851, che gli ripu– gnava di • adoperare a favore della libertà le arini del di• spotismo •; ed egli po leva legittimamente addurre un argo– mento siffaUo, perchè in lutti i campi" ·dell'attivitìÌ dello Sta– lo egli ritenne che il regime di libertà fosse, non solo il più consono ai doveri e alle funzioni dello Stato, ma il più adatto anche ·a salvare Io Stato stesso dalle mitiacce rlei parpli reazionari; desta sorriso e sdegno sentire invece men– daci invocazroni a una mendace Hbertà sulla bocca dei recenti fautori del viit aspro e odioso dispotismo. Delle idee di costoro fa un'ampia esposizione e ·discute il Poggi nella seconda parte del suo libro, che può sembrat·~ forse meno interessante, perchè parla di cose più vicine al ricordo di quanti si -interessano delle questioni scolastiche; ma eh.e è invece utilissimo, come Lullo il libro, a chi da un· esame accurato dell'atleggiamento tenuto in quesla 1nateria dalle varie scuole politiche e filosoficl\e-pe'~agogicbe voglia trarre una più esatta valutazione del '<wn~emtlo essenzial<i ciel problema e di Lulle le sue dirette e indirette connessioni.. MuG. PUBBLICAZIONI PERVENUTE IN DONO. Bureau Inlernational clu TravaÙ: Enquéte s11rla production: Happorl géneral; Tome JV, II vol. .- Berger-Lénault, éditeurs, Paris (VI), 5-7 Rue cles Beaux-Arts, 1924. - Un volume di pagine grandi 1236 (fr. 7,50 svizzeri, 35 francesi o belgi). - [Questo. volume dell'Inchiesta, la importanza della quale per lutti gli sludiosi di materie sociali fu messa in bella luce specialmente dal nostro Gino Baldesi in differenti articoH e sludii, prosegue la « spiegazione dei fatti • con l'esa)nc dei coefficienti relativi al lavoro, e tratta in distinti .ca'pitoli: della salute degli operai nei varii Paesi; della funzione dei faltori psicologici e morali, anche questa nelle varie nazioni e1J.ropee ed extraeuropee; del1 1 oppo:5izione degli operai ai sistemi di salario proporzionali al rendimento del lavoro; degli scio- . peri e delle serrale; della disoccupazione;· della riduzione, legale o contrattuale, della durata. del lavoro; delle ore sup– plemenlàri, del sistema delle squadre, delle vacanze operaie; . dei risullati di tali cangiamenti o riduzioni avvenute n~i varii Stati, ~~ma e doiro la guerra, secondo i rapporti uf– ficiali, le risposte delle organizzazioni, le inchieste padmnali, ecc., traendone delle conclusioni generali e stuclia:ndo parti– colarq:iente le conseguenze della introdotta giornata di 8 ore su1le condizioni tecniche della produzione, sul rendimento del lavoro, sulle condizioni fisiche e morali dei lavoratori, sulla crisi di produzione del dopo-guerra. Seguono spècìali alle- • gati e tapelle sulla ripartizione delle diverse formé di salario, Biblioteca Gino Bianco - • su l'atteggiamento degli operai di fronte ad essa, sugli ac– cordi relati-vi al lavoro nelle miniére inglesi, sulla percen– lualità della mano d'opera nell'insieme del coslo di proclth zione, e sul~a. ripartizione professionale degli uccisi e dei lesionali negl_i Stati Uniti.] Giovanni Zibordi: Studi e ricordi carducciani. - Milano, 1925, Edizioni ·« Corbaccio •, Corso Bue11os Ayres, 69. - Vo-lume VII -della « Cultura contemporanea», Bibliolecà di let– leralura, slor_ia :e filosofia. - Pagine 164 ·(L. 8). - fQuesto volume di. «.studi e ricordi•, .preceduto da una introduzione e che tratt;i: -pàrtico.Jarmente del « Carducci maestro •, del « come esso fu maestro all'autore•, del « Dio del Carducci•, de "la campggna nel Carducci •, con un'appendice su « Fe– lice Orsini -.e Giosuè Carducci a Bibbiano ». e precedulo da questa· af.feLLuosa ep·igrafe: Alla mia cara Cesira •- fida compagna d'ogni .fortuna - fior di bon{à ·- semplice forte serena; è un.a concello5a- rievocazione, anch'essa • semplice, forte, serena.,,• del Carducci. della nos~ra giovinezza .. Per noi, anziani, ·il poeta maremmano rivive schieUo ed inlero. in una luce a1119rosameNte apologetica senza affellazione. rime– scolando dentro di noi tutte le nostalgie e i rimpianti cli queila poesia,. di quei tempi, di que1le battaglie. Pei gio– vani riuscirà una rivelazione e un incitamento ,poderoso a tuffarsi nelle pagine dello scrillore civile battagliero, ciel poeta ·dalle µiolle vite, che non fu potuto e non si pot-rìi,. mai più sostituire nella. cattedra, nella letteratura. nella storia d'Italia; di colui· che cantava di sè ed.i noi tutti: Diman morremo come fer moriro quelli che amammo; via da le memorie; viq. dagli affetti, tenui ombre lievi dilegueremo. Nel volume di Giovanni Zibordi la Lenue ombra lieve• del Càrducci risuscita e sarà conservala alle memorie e agli affolli.:.) ·' Br~nno: Arnpri in gy.erra. Nel X anniversario: Maggio 1915- maggìo 125. - Palerq10, 1925, Casa edilrfoe «l'Attualità• (fuori c01111nércio). - [Come opera letter~ria, versi dt ·valore scarsissimo. Notevole, invece, .cqme dooume1ito della bruta– lilà e del luridume 1110-rale che la guerra risveglia c coltiva.) Prof. Arluro LalJriola: Sliidio s11 lllar:i.;; JJ ediz. corretta, co_n appendice cli Giorgio Sorel. - Napoli, 1926 (sic!),' A,. Mo– rimo edit.; via D. Capitelli, .26. - _Un voi. .di pagg. 282 (L. 14 in Napoli; L. 15 nelle altre città del Regno). - fÈ ·urra !de'– dizione, molto. ampliala, ma inalterata nel fondo, cli altro lavoro pubblicato fin dal 1908 col lilol0: Mar~;nell'economia e come teorico del socialismo, e intende - come avverte l'A. nella pi-efazio11e - « a dare i caralleri della ricerca economica del Marx e ;i.cl esaminare le conseguenze che dalla sua cri– tica dell'Economia politica· Marx ricavava in sostegno delle proprie conclusioni di eeonomisl·a pratico •· « Pubblicandosi - soggiunge I' A. - in un fosco periodo d_ireazione politica, questa ristampa è anch'essa un piccolo contributo alla bat– taglia che si combatte per i liberi destini della civiltà ita– liana•· Ad Arturo Labriola, scrittore fecondissimo e sempre interessante, siamo debitori di parecchie recensioni, per i suoi ullimi volumi - e anche per questo, di cui per oggi ci dobbiamo limitare all'annuncio.) . Generale Filareli: In margine del fascismo; sluclii e saggi. - Milano, 1925, Società. Editrice « Unitas •· - Pagg. XVI-42,t , (L. 16). . LHigi Slurzo: Pensiero antifasrisla. - Torino, 1Ò2.3, Pier0 Gobelli edit. - pagg. 284 (L. 12). Enrico M. Fusco: Il ·martirio di S. Lore11zo. -- Miste.ro in lre alti. - Lecce, 1925, Libreria eclilr. • L'llalica •· (In Lecce L. 8; alrrove nel Regno L. 8,80). Demetrio: Casi d'Italia, 1925. -· Coop. Grafica Operai, Milano (L. 1)_- Minislero dell'Economia Nazionale - Direz. Gen. della Sla· Lislica: Elenco dei G,om1111i del Regno secondo la circoscri– zio1ie amministrativa al 31 dicembre 1924 e loro popola- . ::ione residente e presente (Censimento 1921). - Roma, 1925, Tip', dello Stato. Lo- stesso: Risulfali del Censimento della popolazin11e ese– guilo il 1. 0 dicembre 1921. ! 0 Umbria; l/ 0 Venezia Trid.enlind. - Roma, Soc. Anon. G. Scotti. Giuseppe Galletti: Sull'apprezzamento del caro-vita; parli'. II; Considerazioni e pròposle. - Pubblicazione N. 5 del– l'Ufficio Sludt statistici della Camera del Lavoro di Milano. - Milano 1925 (L. 2,50). Giuseppe Galletti: Per ·1z coordinamento e miglioramento dei calcoli dei numeri indici dei prezzi al minu1o in Italia. -
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