Critica Sociale - anno XXXV - n. 7 - 1-15 aprile 1925
c:nrrtc,A ,SOClAt:m nizzazioni ~ntiche e battagliere, come quella di Moli– nella. Il proletariato è· con voi - esclama Mussolini - benchè ora sia'. distratto da altre cure. Io vi ga– rantisco e vi assicuro che, -quando la borghesia proterva vorrà colpire voi, per darvi una di quelle che essa chiama leziomi, · il p:role,tariato insorgerà e farà solidari et~ con woi.». · t•osservanza dei ·patti. Si dice, ancora, che cotesti organizzati imponessero ai. proprietarii, contratti di lavorò ònerosissimi, e ma– gari che li stracciassero quando ciò faceva loro -comodo. · Iò leggo in un ordine del g~orno, vbtato dal- 1~assemblea generale degli organizzali molinellesi il 29 gennaio 1921, queste significative parole: .,•. Le -organizzazioµr ecc. ecc., riunite per esaminare le conseguenze economiche derivanti al proletariato dai con- · tratti conclusi nel 19!8; . • pur rilevando che le tariffe in essi stabilite sono del 50 per 100 inferiori a queHe vigenti .e si ad(liinostrano sempre pi_it inadeguate al prezz-0 attuale dei generi di prima necessità; · « delibei•ano che, nonostantè_ questa evidente spropor- zione tra la medfa dei salarii ed il costo della vita, il pr,qfet-arjafo debbq, .mant,qnere, {eqlmente i proprii impegn,i morali e tenere fede ai contratti conclnsi 1 qualunque sia per essere la ·conseguenza contingente di questo suo allo di probità; · « e, allo scopo di stimolare i pro.prietarii ad foiziare ed intensificare i lç1vori cl i preparazione delle colture agri– cole in tutto il territorio di Molinella, onde nemm~no 1111 palmo di terra rimanga improcfuttivo, ciò che sarebbe delittuoso -mentre il paese si dibatte in una è'l'isi tremenda cli carestia, e, conseguentemente, ·di disordine sociàle; · • si impegnano ,di cpnservare anche per i contratti che scadono il 31 corrente mese le tariffe in vigore; · · · • invitano inoltre gli attuali proprietarii ed ammini- . stratori della tenuta Durazzo, che gode della tariffa 1918, e della tenuta Eredi Malvezzi a prov,•edere alla coltiva– zione integrale di quelle vastissime tenute, che potrebbero costituire u11a fonte cli ricchezza per l'inter0 paese, e 'si augurano che allo sforzo unanime della classe lavoratrice cerrisponda una· più ·civile e degna comprensione del pro– prio dovere d'a parte , del capitalismo terriero ». . Non faccio commenti. Ricordo soltanto certe· pa– role del mio vecchio Grozio: «· cum. juris naturae sii stare pactis ...., ab hoc ipso fonte jura civilia flu- xe!'unt ». ' · 1 · Il giuramento del 1921. Ma di un altro òrdine del gforno, dell'esemplare giuramento di Molinella, voglio, devo rinverdire il ri- cordo. , , Bisogna promettere che Molinella, la quale trovasi .circa ad eguale distanza da Bologna e da Ferrara, e dove le fior:entissime ·Cooperative e la ben desta coscienz.a di olasse degli ·organizzati suscitavanq da tempo le profonde antipatìe e le paure di tufti i rea– z.ionarii (erano proprio queste contadine, se io non erro, le · quali, ad un antico Congrèsso della Fede- -,:r~r,_i(),ne,, det la,v9ra,tori ~ella t~rra, per la preci~ sione con cui sapevano· esporre le loro ragioni, stupirono .più d'uno dei miei eminenti colleghi del– l'Ateneo Bologneset), che Molinèlla - dico - ;fu tra i primi luoghi -che ebbero a subire• le cal'ezze dei fascisti, non· appena essi, dopo gli sciagurati fatti. · del Palazzo d'Accursio e del Castello Estense, ini– ziarono le loro spedizioni punitive in grande stile. ·Ebbene: fin da. quei primi mesi _della reazione fa– scista, e cioè fin dal marzo 1921, i m::>linellesi pre– sero una grande decisione. Sarà litolo imperituro di onore per Molinella di avere pronunciato quel volo r di averlo incrollabilmente osservato, a prezzo cli inenarrabili sofferenze. · Solevano gli organizzali riunirsi all'aperto, in quello che era il Foro -Boario, all'ombra cli un grande albero -,- chiamato. per antonomasia l'alberòn - che ora è ·stato abbattuto. Mi fanno vedere, con -ri~pianto nostalgico, il luogo di quelle libere r'iu- nioni, alle quali partecipavano talora migliaia di persone; mi parlano dell'« alberòn » sradicalo, come ... di ·un caro .amico sc~mparso. E, se si ri@orda quel Biblioteca Gino Bianco passato, e lo si paragona al triste présent~, nòn. è retorica, no, il rievocare, in questo luògo, in que- st'ora, i versi di Giovanni Pasooli:. · E' un gran deserto, tutte, cose in/rànte, sotto la nube che sibila e va, , la terra àove tu sla1Ji gigante, · albero morto della libe!'tà! Mi dio0no cfte, più d'una volta assisteUeto. ,'alle assemblèe, èome spettatori, .anche uomini dell'altra sponda, e perfino taluno di quelli che poi div.enhèr.o i· più feroci persecutori d·egli ;organizzati. Pt.oprio all'i°nizio della reazione fascisra, in quell'a memo– randa riun~one della Prima\-_era ·d,el 19-21, i_Co11fede– rali molinellesi votarono unanimi un, ordine . del giorno su le direttive da segujrsi nella_ kHt:.i che' già si era impegnata con metodi ferocem!?nle. nuovi: erano in quell'.ordine del. giorno le parole esprùne·oti l'austero propo·sito, che fu, cbe è, che sarà il mo.tto di codesti lavoratori, percossi, imprigionati, seviziati in mille maniere: NON. PROVOCARE, NON ACCETTARE PROYOCAZIONI. Uomini· e donne,, fanciulli, vecchi, mi narrano. episodii della caccia spietata data ai Confeàèrali,· delle sofferenze patite, senza reagire. Mì raccon~anò che più volte ragazze sorprese a spigolare per . la campagna ed anche semplicemente a girare 'per le strade fur,ono tinte in faccia di nerofumo in segno di disprezzo; che talora uomini fatti, vigeros1 ! e capacissimi di dare esemptari lezioni,' furono basto– nati -o schiaHeggiati, perfino da ragazzotti. Ogni rea– iione, per quanto legittima, avrebbe potuto· pr~vo– care conseguenze più gravi per i perseguitati, per· le loro famiglie. E' poi c'era il ,giuramento del 1921_, e lo si -doveva osservare. La civil-tà dei molinellesi. Io chiamérei cristiana, nel significato' più a1to e più puro della pai'qla, codesta - non· vile acquie– scenza - ma Virile rassegnazione al · male che · è subHo e non reso, rassegnazione sorretta da· ù'n duplicé proposito: di ten.er fede alla pa:rota da~a, 'di non fornire •pretesto a future rappresaglie. Ma, poi– chè questa gente in· maggioranza non_ andava in Chiesa, òontraevà il solo matrimonio civile .'e non battezzava i figliuoli, un prete, che non ha · saputo troxare vigorosi accenti di biasimo per i• bastonatori e per gli uccisori, ha fatto un pubblico sfogo contro i perseguitati. Non odo, tuUavia, alcuna parola grossa all'indirizzo di tale prete; mi si vuot far notare soltanto oome le sue -accuse ai · « bolsce– vichi » molinellesi ed alla loro intolleranza fossero ingiuslific9.te . Una vecchia, fedele all',organizzazione ma non im· mèmore delle pratiche religiose, mi ass-icura, !nel suo saporito dialetto, che lei è sempre andata a messa senza che nessuno si sognasse d'impédirglielo. Un uomo anziano, attaccato· alle vecchie mode ·(p6rta un orecchino d'.jro all'orecchio destro) come alle .vecchie idee - i suoi compagni 1o -dicono un : bi– gotto -, mi dichiara con tutta schiettezza clw egli è organizzato, sì, ma devoto· a Dio ed ai santi, e che non per questo ebbe mai a subire coartaziont o dileggi da chicchessia. , 1 Questa gente, che manifesta -'- non senza una punta di vanlerìa - il proprio · assoluto - dista·cco dalla Chiesa, ci tiene a mostrarmi ·le prove tangibili della bwrna· civiltà che, sotto i rossi, aveva rag– giunta· il paese. Ecco gli asili infantili, con annesso impianto di· docce, per · allevare: una prole sana eci' educata;:·ecco le pulitissime case popolari; ·ec,co il ricovero per i vecchi: tutte creazioni dei r<?Ssi. Nella costruzione cli un Asilo fu impiegato l'importo · delle famose taglie (che, con termine · e concetto giuridicamente più corretto, dovrebbero chiamatsi «penali») imposte a quei proprietarii che non ave-
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