Critica Sociale - XXXV - n. 4-5 - 16 feb.-15 mar. 1925

' r. CRITICA ,SOCIALE 51 u:na sentenza del tempo veramente scuUo– ria: ·« Una particolarità dei Governi deboli è quella di mettere il disordine anche nel- 1' ordine,. quando _vogliono farsene i guar– diani » ed è richiamata la frase di Champ– f ort: « si lasdano in pace gli incendiari e si processano coloro che suonano le campane a stormo »; frase. che ha perduto il carat– tere ·di metafora in un processo- or , ora svolto davanti a un tribunale di Lombardia, dove fu processato tra gli iltri un campa– naro che· suonò le campari.e per svegliare la gente contro un'aggressione notturna.· 11 campanaro fu assolto. Ironia e simbolo del– la· tragedia nostra, della tragedia del pensie– ro italiano traccheggiato per i rintocchi di · allarme. contro un regime di oppressione. Ma n.oi non siamo as.solti; noi non siamo neppure processati; noi siamo soltanto con– dannati, .s,enza gi~d~zio_e ?enza. appello. ~e– co perc'he trascriviamo 1n ep1gtafe senza vergogna il documento della « nostra ver:. gogna». Crediamo che esso conferisca ai • •fini della nostra ideale battaglia quanto la dis·..:orsa che ci fu _soppressa. Anzi, di più. OLA UDIO TREVES. . \ L' anno millenovecentoventicinque Addì unò del mese di dicembre in Via Barbavara N. 2 in Milano Noi sottoscritti Saba Pasquale V. l3rigadiere dei· CC. RR. SS. addetti :J) Commissariato di P. S. di P. Monforte . . in data di cui sopra · abbiamo notificato copia de-J seguente decreto Prefettizio del .sequestro della Rivista quindicina\e CRITICA SOCIALE · N. 4 del 16-28 febbraio 1925 al Sig. Enrièo ·Lazzar,i editore della Rivista stessa N. 5445. IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI MILANO Visto il periodico quindicinale CRITICA SOCIALE in data 16-28 febbraio 1925 N. 4 edito a Milano per i tipi della tipografia Enrico lazzari & C. in Via Barbavara: ·2 Considerato che l'articolo ·<Unità Aventina• contiene asserzioni ed argomentazioni tali da eccitare gli. animi e. da produrre turbamento dell'ordine pubblico • nonçhè apprezzamenti che costituiscono · vilipendio dei .pubblici poteri ·, Visti gli articoii 4 del R. D. 15 LtJglio 1923 N. ·3288 e 3 del R. D. 10 Luglio _1924 N. 1081 DECRETA il sequestro del periodico CRITICA SOCIALE in data 16-28 febbraio 1925 N. 4 · edito a Milano · per i tipi della tipografia Enrico l,ai;zari ei C. · in Via Barbavara N. 2 Il Signor Questore di Milano è incaricato della e~ect,tzione del presente decreto che dovrà essere notificato per _iscritto all'interessato. Milano, li 28 Febbraio 1925. Per copia conforme. Li 1 Marzo 1925. IL PREFETTO f .to PERICOLI B .b 1 . 1 G. 8 . · IL coMMISSARIO DI P. s. 1 ~oeca mo 1anco Due g.ra.nd.imorti A distanza d{ pochissimi •giorni, il 24 feb– braio a Stoccolma; il 28 febbraio a Berlino, mo– rivano il Presidente del Consiglio dei Ministri svedese, HIJALMAR BRANTING, sessantacinquenne, e . il Presidente della Repubblica tedesca; FE– DERICO EBEH T,- di .soli cinquantaquattro anni, capi riconosciuti del · partito socialista demo– ·cratlco dei rispettiui Paes-i-; il primo, ùenuto al soc.ialismo dagli studii astronomici e da quel movimento idealistico a cui si ricongiungono i grandi nomi di lbsen e di Biornson., fondatore .anzi, fin dal 1890, del Partito socialista sve– dese, primo deputato socialista nel ,< ·Riksdag » .e per lunghi anni direttore · del « Socialdemo– kratichen •» ; il secondo, salito alla concezione socialista dalla modesta condizione';. prima di ' sella.io e poi d,i tipografo,. amico e successore di Bebel nella Direzione. del Partito, e· che trasse , dalla sua partecipazione attiva dl movimento sindacale tedesco quel senso pratico e gradua– lista dell'azione di partito, che il Branfing aveva ricavato dalla filosofi« da lui abbracciata ~ dalle stèsse. condizioni geograficbe e demogra– fiche che fecero e fanno anéora della piccola Svezia una specie di oasi della ragwnevolezza nel turbùie · tempestos.o della politica euròpea del- secolo nel quale v.iviamo. A dispetto della d_iversa origine, uh carattere saliente avvicina i due uomzni, di cui oggi pian– giamo la - perdita. Essi furono essenzialmente gli uomini della ragione e dell'equilibrio tenace. La loro fede socialista, anche nei momenti più torbidi suscitati nell'intera Europa dalla guerra e dal dopo-guerra, anche, anzi. specialmente, nel reciproco azzuffarsi e dilacerarsi delle na- . :doni e dei partiti, non tralignò mai in passione settaria, permise loro, - forse impose . loro - di. proclamarsi e di mantenersi superzon dlle fa.•• zion"i. Sèbbene, nel 1914, Ebert sia stato fra que.i socialisti di destra che, sotto la pressione· delle circostanze, a differenza di Liebknecht e di Haase, votaro_no i crediti di una guerra che pareva allora dffetta sopratutto contro lo za– rLsmo mentre la situazione privilegiata della Svezi~ consentì a questa nazione di trinceran$i .nella neutralità da Branting animosamente pr0- pugnata ; .in . realtà lo spirito di entrq.mbi era fondamentalmente « neutralista »,. avverso alle avventure belliche caldeggiatè dal nazionalismo dei due Paesi, convinti che la guerra; in regime . ca'f}italistico, è sempre, comunque• camuffata, uno strumento di reazione plutocratica in danno dei popoli, i quali rì.e escono tutti disfatti quan– d'anche i bollettini militari li annuncino vinci- . tori. · Cos-ì fu che Branting, dopo dvere favorito, nel 1917, un Gabinetto di coalizione di sinistra, in cui entrò come ministro delle finanze, nel 1921 saliva alla presidenza di un ,grande Mi– nistero tutto socialista, che egli rappresentò .per– sonalmente alla Conferenza di Genova, 1Wini– stero di grandi provvidenze sociali e di attiva ricostituzione economica e finanziarfa; è. caduto poi perchè battuto sulla questione della. proì– b.izione dell'alcool, dopo la breve parentesi del Ministero Trigger, liberale, costituì nel 1923 il nuovo Gabihetto, coll'appoggio del « Partilo popolare liberale » e del « Partii? ~ei "!edii ceti » e con un programma audaclSszmo dz dz– sarm~ internazionale· e dz riforma agraria ra– dicale. La proposta della Conferenza di Stoc– colma che se non fosse stata respinta da tutti .i Gov~rni 'ad eécezione dei Tedeschi, avrebbe o •

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