Critica Sociale - anno XXXV - n.2 - 16-31 gennaio 1925
OR1'.i:1CA ,SOC!AL~ ' . mondo. Noi abbiamo bisogao dell'esercito .come istituzione stabile durante tutta l'epoca- pros– sima»: Ora, se nel moment0 attuale Trotzky si tro– va alla opposizjone contro i ditt~tori, che af- · fidano al salutare terrore (salut public) la lotta contro i1 passaggio dell'iniziativa dal Governo alla massa (borghese, contadina ed operaia), il fatto è siugolarrnente sintomatico e significativo. Ma è un indice; e da questo indice a noi in– teressa volgere lo sguardo più addentro,- al tra– vaglio .e al fermento delle gral).di forze oscure, che hanno ben più valore degli individui rap– presentativi, e costituiscono anzi• la ragione vera , dell'importanza di questi. In queste forze o– scure, anonime, in questi movimenti di massa sono gli elementi essenziali per la soluzione fu– ·tura del problema della class~ dominante ·e del' regime politico av,·enirc in Russia. · La rivoluzione compiuta che, sotto la ban– diera e le apparenze. del coinunisn1o, ha in realtà rappresentato, come la rivoluzione fran- -cese -del 1793, la liberazione radicale dal feu– dalismo e la soddisfazione della, fame di terra dèlle masse contadine, ha · creato, eon la spar– tizione '(per quanto ineguale) delle terre, una grande massa pi~colo-borghese di contadini pro– prietarii al posto della vecchia nobiltà latifon– dista. E questa massa di _contadini è stata in un primo tempo la grande forza difensiva della rivoluzione russa contro tutti i tentativi dei Koltciak, dei Denikine; dei vVrangel ecc., lfietro i cui , eserciti i contadini vedevano pro– filarsi il ritorno degli spodestati feudatari. Ma è inevitabile che in un secondo tempo questa, che fu la forza della creduta rivolu– zione comunista, diventi la sua debolezza, per l'antitesi in cui viene· a trovarsi 'col Governo comunista. Il quale, di fronte ·_alla nuova classe piccolo-borghese, che,· per svilu.ppa_re la sua economia e far- rifiorire quella ll!lZIOnale, ab– bisognava di un regime cònsono_ ai suoi in– teressi e ne affermava l'esigenza efficacemente .con 1a'. resistenza passiva, dovette piegarsi- alla· nuova politica economica; .ma veniva co~ essa a porre, più che la soluz10p.e del co~fli_tto, le condizioni del suo futuro approfondirsi. « Il ·nuovo regime dell3; economia (pre".ed_eva già O. Bauer) richiede anche un nuovo regime del- la politica »• . - .• - • Quindi o .. la dittatura comumsla s1 piega nella sua azione e nel suo indirizzo alle esi– genze della nuova economi~ in forill:azione · (_e non può rimanere più nè dittatura ne comum– sta · e viene a distruggere - la forza del partito co~u.nista che la sostiene), o si trova -a cozzare di nuovo irrimediabilmente con .essa. Il proble-. ma che io ponevo ·nel mio libro· (nii si· con– sen'ta questa citazione), era ~ppu~t~ quest~: « il . problema di forza economica ~si_mcammi– « nava a diventare- ahche problema d1 forza po– « litica: fra· la dittatura comunista e gli ele– « menti in formazione di una democrazia bor~ «. ghese chi vince~ò.? La doman?a, che ric,or– -« reva. come un ritornello nel discorso dell ot– « tobre .1921 di Lenin, anche su quest?. ter– « reno politico risorge. Potranno_ le lassi do– « minanti economicamente oggi (la piccola bor– <<' ghesia rurale) e quelle che -si svilupp~ran_no . « doJllani .Da · pi~pla e arande botghesia m- 81bl1otecaGino l::)tanco ,. « dustria1e) non diventare · alla fine anche do– « minanti politicamente? Vorranno o 'dovran– « no cÒntentarsi anche nell'avvenire di un man– « datario che, ·apparentemente, sia il loro pà– « drone e nemico? Il prob.lema storico è del « massimo interèsse ». · La dittatura cbmunista ha creduto sinora di dominare il problema, escludendo dai diritti ;politici j nuovi capitalisti, e tenendo ih condi– zioni di inferiorità i ~ontadini, i cui voti con– tano solo per un quinto di ·quelli dei prolefarii di ·città. Ma i nepmann; tenuti nell'incertezza del loro domani, non possono iniziare e svol– gere un'opera efficace di sviluppo della eéono– mia industriale; e i contadini, toccati nei· lo– ro interessi dall'aziòne del Governo, cominciano. ad aggiungere al la resistenza economica anche quella politica. 1 nepmann 1 tenui i sempre ·sotto la spada di' Damocle di una sorte, che il Serrati 'el~– ganteme~te paragona_va a_ quella non so se dei capponi o dei suini, ingrassati per ·ammazzarli sotto N alale, invece di dar. opera feconda allo sviluppo della produzione, han cercato solo di guadagnare nelle speculazioni per godersi . la vita. Il Governo, in qualche momenl<?, col prete– sto di favorire la cooperazione, riprese a pers.e– guitarli, ottenendo solo che il capitale priv~to si celasse nelle speculazioni proibite: i recenti fallimenti delle Cooperative,· mancanti di capi– tali e di capacità direttive, lo costrinsero poco fa (come riferì.va un articolo di Yugoff, pubbli- , cato nella G.iustizta· del 13 gennaio) a far di nuovo appello ai commercianti privati. « Si può guastare qual siasi congiuntura- favorevole (com– mentava· la Economiceskaiq_ Zisu) per asineria o co_nuna politica economic'.3-errata ». E) a quel che appare da recenti notizie, messo sull~ via del riconoscimento dell'iniziativa pri– va,ta e del capitale privato, ,il _Governo ·sovietista ha eompfoto ora uri passo ulterior.e, col ricono-• scimento legale delle società anonime. « Dato « l'aumento di partecipazione (comunicava la .;< Ros'ta· del ·9 gennai0) del capitale privato nel « movimento commerciale, si sono costituite, per « la prima volta _nell'Unione delle R~pub?li~h~ , « sovietiste, società anonime con soli az10msh « privati, oltre ad alcune còmpagnie miste, al~e « quali partecipa lo Stato. n_ G?verno _ha rat~– « ficato lo statuto di due societa .anomme pn– « vate, che hanno "un capitale sociale di 150 mila « rubli .ciascuna ». Questa ratifica o riconoscimento de. jure po– trà certo favorire l'estendersi dell'azione del ca– pitale privato a nuove forme· e a nuovi campi di attività_: dalla speculazione esso pot,rebbe gra– datamente rivolgersi alla -ricostruzione econo– mica e allo sviluppo della -pro~uzioner pur-che si sentisse garantito nella sua- esistenza e- sicit– r-ezza. Ma, dipendendo questa dall:'azione d~l Go– _verno, il problema politico si porr~ al nuovò,c~– pitalismo con crescente urg~nza e impellenza, m proporzione delle espansioni future. Vorrà_-e yo– trà la Nep restare· di fronte allo Stato s0V1et1:sta, nella posizione di' .Gi~bbe di. fr?D:te all'onnipos– se·nza divina-, priva di qualsiasi u:~f~usso e r~s- . segnata a qualsiasi evento? La dedizwne passn:a del· « Dio me l'ha dato, -Dio me l'ha- tolto: s1_a benedetto il suo ·s·anto..nome·», non ha c~rto 0 11 suo posto -o,,e·si- tratti dL ~ttività · economica. E, .
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy