Critica Sociale - XXIV - n. 24 - 16-31 dicembre 1924
CRITìdA_ ,sòC!AiLE 373 Ora, o la Confe<;}erazione per esseDe pantito veramente ipolitico ed ef:ftcient-edovrebbe con– globare in una visione integrale della vita pubblica i problemi .sind8icali opera.i, rinun· ciando a farne il çentro e la pr,emessa di ogni sua attività, e dovrebbe porre la sua azione contingente al servizio della :Sua idealità fina– listica, ,e allora mancherebbe al ,suo compito e alla sua natura : alloTa non !potrebbe ,più es– sere unione di tutti i lavoratori per il miglio– ramento graduale delle loro condizioni, ma un.ione solo di quei lavoratori che aspir,ano a nna, certa finalità lontana e la ritengono ✓.rag- . giungihile solo p,er determinate vie, e solo per queste, :quindi, intendono di procedere. OJ)lpnre la Confederazione rimane ,nell' aan– bito della sna specifica attività ,e allo.ra , per quanto siano vasti e gravi i probl~mi del la– voro, essa non può_ essere nn vero. partito po– litico: perch:è un ,partito politico non •solodeve av-ere una visione integrale ,ed organica _di tut– ti i problemi della vita pubblica, ma deve poter faJr perno della propria azione quello o quelli che, nei singoli m~Hnenti, sembra.no sovra.sta.re a tutti ,gli altri e determinarne la ,soluzione; il che ,può solo in quanto nessun problema sia estraneo ,al suo esame e alla sua attività, e nes– suno a1bbia; rispetto agli altri, una precostitui– ta priorità e preponderanza. Ma, .anche prescindendo da ogni teori-ca di· squisizione sulla- diffor,enza di natura e di me– todo foa 1Sindacafu e Partiti, sta il fatto che quelLa -stessa libertà che la Confederaizione ha creduto necessario di riiservar.s,i in certi c.a~i, distinguendo (e non indaghiamo ~ esattamen· te ed o,ppòrtunamente, o no) fra ,collaborazione · t,ecnica e ,col1a•borwzione politica, le sa:riebbe contesa il giorno in cui, divent31ta Partito, ogni sua collaborazione ;Sarebbe nec~s-sariamente po– litica. Oppure dovrebbe porsi sul terreno di un po,ssi~ilismo sconfinato, cercando di cogliere tutte •le opportunità; ,senza esclusioni ,e senza ' riiserv-e,·e cioè rinunzierebbe ap,punto ad essere un Partito.· . * * * Affatto diversa è l'altra concezione acoen· nata dal Ba1d~si, la quale si richiama all'e– sempio dell'Inghilterra, dove il Partito del La– voro si formò nel 1006 per una intesa avvenuta fra le F~derazioni di mestier.e (Trade Un-ions) e alcuni gruppi politi~i (Social Dèmoé1"atic F'e-_ deration) F'abian Society) lndipendent Làbo'Ur Party) che erano, pìù o meno .spiccata.men.t,ee· intransigentemente, ,sulle dire_ttive socfaliste. A un'id•ea ,siffatta noi non avremmo ·da, op– porre 1~ stesse obiezioni che all'altra. (~uesta non presenta il .pericolo di ricad,ere, dalla fase pol·itica cui il movimento operaio è ,pervenuto, alla fa.se corpora,tiva. ~fa, non ostante. l'alta · sugg,eistione d 1 ell' esempio ingles~, noi credia,,mo che prima ùi agìta:r,e una siffatta· idea per i Congre~si si debha i ndag.a·re ron ponderate.zz.a. s-e essa ~ia, attuabile (•d utile fm. noi. ,Senza richiama1:ci a tutta ~a diversità,· cli origini, di natura, d1 me.torlo del movimento sindacale in– glese ri~petto al nostro, ossei:viaJno ch,e que~to accosta.mento delle Trade Unions ai gruppi politici socialisti si e,bbe in Inghilterra, appun– to quancfo esse avvertirono l'insufficienza della Biblioteca Gino Bianco loro azione sindacale ,e sentirono il bisogno di 8!prirle uno sbocco sul terreno ,politico, sul qua– le esse non ritennero tuttavia op,portuno di s.cendere diDettamente. . ' Ora in Italia il moviJn.ento ,sinda.cale ha a– vuto _uno ,svolgimento a,ffatto diverso. Esso manca ancora (salvo rarissime ,eccezioni, come quella dei tipografi) di <1u-ellacoordinazione fra le varie forme d'azione .per l'elevazione pro– letaria (resistenza, mutualità,, cooperazi-One, cultura), che formano in Inghilterra la glo· ria e la forza del movimento traide-uniontstico; ma ha avuto una coscienza politica precoce, se anche f.atta :Sopratutto di formule vaghe e dot– trinarie, e non, come in Inghilterra, 1 matur.aita attrave1~so -e. ip,ereffetto di nna lnnga esperi,en1,.1 sindacale. In Italia _il ,problema del Partito del La,voro è sorto solo in s,eguito alla divisione del par– tito socialista!, e come conse.guenza di essa. Si tratta solo di cercare come la 0onfoderazione possa valersi delle forze di due partiti, oggi f.ormalmente divisì, ma che in materia ,sinda· calè, come il .recente Congr,es-so ha messo in luce e Rigo1a ,e P.aigliari rilevano più oltre ot– timamente, non hanno nessuna sostanziale dif– f.erenza nè di :finalità nè cli metodi, alme.no quando si ,pongono sul terr,eno dell'azione. E per raggiunger questo intentio si ipo-ssonoesco– gitare accorgimenti opportuni ed efficaci, sen– z.a bisogno di suscitar.e turbamenti ,e allarmi con la proposta di creare un nuovo Partito aoc.a,nto ai molti che già e~isfuno. Ma di dò avTemò ancor tempo a parlare, e parleremo. Per o,ggi ci •sembra di poter chiu– dere con l'esipressione d,el -nostro compiadmen· to ·per 'i segni evidenti, che il rece11te Congres– so ha da,ti, di 1ma, maturità di coscienza i;;inda– cale di cui i buoni frutti non d-0vranno tarcla:r-r a v,edersi. · IL VICE. Per l'importanza del suo contenuto e perchè serve a meglio chiarire i commenti nostri e ~ei nostri collaboratori dia– mo qui il testo dell'ordine del giorno approvato al Con– gresso con grar.dissima, ma.ggioranza di voti : Il Cong,resso, udita b relazione sull'opera svolta dalla Confederazione generale del lavoro dal 1921 ad oggi; constata con viva soddisfazione che il Ccnsiglio diret. tivo e il Comitato esecutivo hanno saputo, nonostante le difficoltà dei tempi, mantenere inalterata la fisionomia dì cla~sè dell'organismo: e apporre una intelligente e tena. ce resistenza all'azione disgregatrice di nemici del prole– tariato; ritiene suo primo e imprescindibile dovere elevare una alta protesta còntro il regime di violenza che ha portato alta distruzione di gran parte dei presidii operai, alla sop– pressione delle pubbliche guarentigie e al perpetuarsi del. la guerra civile; . convint?. che non vi sarit nè pace <?Pe~ts_a,nè pro,;P.erità nazionale smc. a che non saranno np;nstrnate le hbertà costituzionali e non anà termine la dittatura del partito che si 1è impossessato del Governo con la forza armata e sulla krza fatta strumento di parte si regge, persegui– tando coi mezzi legali ed illegali tutti quelli che non lo • servono ciecamente; mentre proclama che la Confederazio. ne del lavoro ha ben meritato della fiducia in essa riposta dalla classe lavoratrice it:iliana, riafferma la sua decisa· volontà di proseguire la lotta per la riconquista di tutti i diritti manc.messi e, salutando l'alba della ripresa sinda– cale, invita la Confederazione stPssa ad attenersi per l'av. venire alle segun1ti direttive: 1) Il sindacato professionale libero ed autonomo f' il mezzo di_ cui. 1~ classe ]avoratrice si serve per compit>re 1~ pro{lr1a ~1ss1one .stonca la r1uale adduce al la propria liberazione di tutto 11 lavuo soc1ahnente utile. intellettua– le e manuale, da ogni forza di aS<:.ervimento. Il sindacato lotta sul terreno di classe contro il sistema capitalistìco. Esso eleva gradatamente la posizione morale e materiale del proletariato, e, in pari tempo, gli, c,nferisce le capa.
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