Critica Sociale - XXIV - n. 20 - 16-31 ottobre 1924

éRÌ'l'ICA -SOC1ALE .309 da 25 a 36 quintali; e l'anno scorso, in cui la sta– gione fu assai propizia, avean. dato da 36 a 42 quintali per ettaro. . , Si tratta, dunque, di indurre un numero sem– pre crescente di agricoltori (fino a comprenderli tutti) a sentir il « dovere » di attuare quei mi– glioramenti culturali che già parecchi hanno at- . tuato: e ciò non dovrebbe esser difficile, poichè l'adempimento di questo loro dovere sociale coin· cide pienamente col loro vantaggio econorpicò. J:i'ra i mezzì più adatti a un'efficace propa– ganda, non credo sian da porre le , accademiche cc giornate » o « settimaI).e del grano ,,. Qualche - eft:J.caciapossono avere i concorsi a premi, per sti- ' molare ad una appropriata scelta di sem·enti a– datte :;i,Uevarie qualità di terreni. Questa scelta, associata a. una buona tecnica culturale, vince il più delle volte anche le difficoltà cr~ate dalla cattiva stagione ed assicura notevoli rendimenti (4). Ma occorrerà, da parte dei titolari delle Cat– tedre ambulanti d'agricoltura, una più vigile e 2evera segrn;tlazione degli agricoltori che non sen– .tono il « dovere ,, di contribuire a questo neces– sario sforzo di più intensa produzione : troppo da11n9 si è avuto sin qui da questa egoistica e stol– ta indolen~a di propriet~ri e di coltivatori, perchè si possa usare indulgenza verso di- loro. Si do– vrebbe arrivare sino .a sostituire, cc ope legis)), all'agricoltore incapace o restio aila a,pplicazione delle buone regole colturali, un esperto agrono– mo dipendente .dal titolare ,della Cattedra d'a– gricoltura più vicina. E le Cattedre dovrebbero essere poste in condizione di compiere risoluta:. mente questa buona azione e di estendere i cam– pi sperimentali per offrire i termini di confron– to ~ei rendimenti che si possono ottenere nelle vane zone. · E' superfluo ripetere Qui che talune provvi– denze, attuate nel difficile periodo di guerra per trarre maggiore profitto dalle terre mal coltivate e trasc'urate, rispondono ancora ad una assoluta necessità e dovrebbero avere larga applicazione. Se anche guesti ed altfi provvedimenti diretti ad ottenere una più elevata quantità e una più scelta qualità di frumento per un.a buona pani– ficazione non produrranno cc immediato » bene– ficio nella determinazione del prezzo del pane ; ciò non toglie che es.si siano urgenti : sia come contributo allo sviluppo della ricchezza naziona– le, s~a come mezzo per migliorare al più presto le dolorose condizioni dei consumatori. Il mercato· iranario e l' industria molitoria Gli aiumenti portati di recente al prezzo del pane derivano sopra tutto dal rialzo fortemente progressivo verificatosi nel prezzo della farina non appena venne annunciata, eppoi accertata, la scarsità del raccolto di grano nostrano. Ch'i. aveva copiose scorte nei e< silos ,, o stava conclu– dendo contratti di· acquisto di grani da impor– tare, dispose tosto per t'inizio del rialzo che' in poco più di un mese fu spinto a 40 lire circa. N:o~ si può _attribuire_ al ·mercato estero il rapi– d1ss1mo e forte aggravm. Il raccolto mondiale non è _stato infatti tale da destare preoccupazioni e spmgere a precipitati ed allarmistici accaparra– menti. Negli Stati Uniti, col raccolto invernale e p-rimaverile, si è superata la produzione del 1922-23. Forte diminuzione si è avuta, rispetto allo scorso anno, nel Canadà, ma anche là la (4) In un concorso pel grano promosso nella provincia di Cremona per l'odierna campagna 1923-1924,su cinquanta concorrenti cne semina– ronq In terreni I più varll sono stati rlscontratì rendimenti che vanno d& qulnt. 21.8 a quint. 88 per ettaro ed In alcuni tratti di terreno Il Gentile rosso comune rese qnlnt. 40.82 e l'Ibrido semlaristato fam. 96, qulnt. 46,18 per ettaro malara4o la stagione sfavorevole. Biblioteca Gino Bianco · produzione di quest'anno supera notevolmente la produzione media del quinquennio 1918-22. .N ell' lndia britannica il raccolto è supergiù ugua– le a quello dell'annata scorsa. Sono però scarsi i raécolti della Prussia, dell' Uhg.heria e della Spa– gna, ma la necessità d'importazione che hanno queste nazioni non è tale da -destare allarmi, tan- Jo più che la ]'rancia - grande consumatrice, , come noi, di grano - ha avuto una produiione .t11leche la sua richiesta di grano ali' estero non eserciterà alcun sensibile influsso sui mercati del .N or.d America, dell'Argentina e dell'Australia. 8e - dati i tempi elle corrono - non fosse in– genuità chiedere una severa difesa della. non. flo– rida nostra situazione economica, sarebbe il caso di accertare .(e non c'è bisogno di spingersi fin oltre· Oceano) quali origini abbia il forte progres– sivo rialzo; çh1 siano 1 generosi autori ctiretti e mediati delle manovre che testimoniano così cor– diale preoccupazione di assicurare i rifornimenti di grano; quale sia la vera entità delle rimanenze nostrane già n·ene mani di questi patrioti, ·quale giovamento pertanto essi traggòno dal rialzo di prezzo che s_iverifica sulle loro rimanenze ; e si po– trebbe altresi rivolgere al tesoriere dello Stato una domanda circa le provvidenze preparate per fi– nanziare i larghi acquisti all'estero, senza tutta– via produrre una ulteriore pericolosa svalutazione della nostra già troppo povera moneta. Dato il predomimo preso '!mi mercati da ristretti gruppi di speculatori, che non intralciano soltanto, ma paralizzano i benefizii che potrebbero derivare dalla libera concorrenza, si imporrebbe, tempo– raneamente, un'azione intesa a disciplinare i ser– vizi di provvista del grano estero,. una attenta vi– gilanza sui mercati, una non intraldante ma illu– minata_ sorveglianza degli stabilimenti di macina~ z1one, cbe permetta di accertare m qualsiasi mo– mento le gisponibilità di magazzmo, le miscele normali, i t1p1 di grano ui maggior renµimento e più rispondenti alte esigenze ct1una buona panifi– cazione. 11 Dipartimento di agricoltura degH bta– ti -Uniti cl' America ordina frequenti indagmi ed e– sperienze ctf macinazione e panificazione allo sco– po -· tra l'altro - di diffondere e rendere obbli– gatorio 1 uso di tipi utticiali d1 grano da macinare, e di contribuire al miglioramento delle qualità di grano da coltivare. _Lo specialista per il mercato dei cereali collabora coi tecnici selezionatori alla distribuzione di varietà migliori di frumento. Ap– positi tecnici governativi fanno esperienze fre– quenti per determinare il valore compar·a~ivo dene varietà di grano classificate secondo i tipi ufficiali e per additare i mezzi più adatti ·per una buona . macinazione. E nessuno protesta per questa abile e proficua azione di controllo statale. Un ben org::i,nizzato lavoro ispettivo potrebbe fornire anche precisi elementi di controllo sul co- _ sto reale delle farine e dei cascami, togliendo così anche ogni pretesto al lamento mosso dai fornai, che essi soli sono soggetti alle piii minuziose .in– dagini per l'accertamento delle spese di produiio– ne, mentre ai mugna_i (come anche ai macellai, agli osti, ecc.) è lasciata ampia libertà d'azione nello sfruttamento dei consumatori. Le condizioni eccezionali in cui si trova il no– stro Paese non lasciano· sperare l'attuazione di siffatte innovazioni e nep{mre la seria effettuazione delle modeste indagini previste dai vigenti regol~ meni annonari e d'igiene. Mi è capitato, or non è molto, di avere precise informazioni sul servi– zio di vigilanza annonaria in Milano e ho dovuto constatare che, se per qualche genere alimentare (ad es., il latte) si compiono indagini attive, altret– tanto non avviene per le farine (che son quasi tra-• scurate) , per il pane e per la pasta. Nel 1923 il la· boratorio chimico di Milano ha esaminato per •

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