Critica Sociale - XXIV - n. 20 - 16-31 ottobre 1924
' . CRITICA SOCIALE 307 Utica genera[e, ci tenne a provocare g1i avver- 1sarii .suJ.terreno delila q·uestio11eCampbell anzi– cbiè ,su quelJo dei trattati con la- Russia, ciò d,ov,ette essergli ,suggerito dalil'intuito sicuro che in questo veniva a mettere a Ire·pentaigliolia , u111ità della concezione .generale deliJ.a po[itica di ricostruzione ~'IlternazionaJle, che era il primo e più cospicuo impegno della propria coscienza, il' debito che .eg1liaveva a,ss,tmto •nella a~$idua milizia delila ln,terrrazional,e ,socialista.· O' l'a– zione continuerà fino• alla vittoria., e -ne sa– ranno isollevate tutte 'le questioni di economlia na,zionale, tutti i ,problemi ohe martoria 1 no il proletariato (la 1 1,egisllazionein ternaimonale, la dh:occuipazioue,· 1,emigrazione, ile otto ore, ecc.) Oppu.r,e .sarà iqtcrroitta e spe,zzata, e allora sa;rà a,niC'hevano est®ua.risi in palliiativò. em– piri,cLnazionaH,; ·i quali tutti ,sar.efibero ,desti– nata a fallire, perohè non concretantisi in aJl– tro che in un penoso tirare in 'ffil e in giù, çli qua e Idi l_à, della scaìl~sacoperta del'le riso-r· se esilStenti, accrescendo 'gli ·spasimi di una rrui('.idia.Je concorr·enza fra gli .Stati ·,e fra i la– v:o.rafori. L'etfoità della politira labourilsta ifa blo,ooodi tutte lie questioni. E' un met9do. Ji}SSJai ha riful so d•i tutta 1a· rSUa,luoe a Londra 1e, sopra– tutto, a -Ginevra. Qui si è .sopratmtto affermata. La .Società delle Nazioni ha cominciato a vi– vere. Il ,protooOillo ·che ne è Uisci:tosegna un momento deJ.la eoscienoo del mo-nido.I ~·.rancesi nazio:n:3111sti. dicono che Ma,e Doua1d · è -stato vinto da Herriot, che ,la tesi inglese del di,93,r– mo è stata -spuntata d~lla tesi francese d,elil'31r-· · bitrato. Sono particolari ,polemici in cui si di1ettano 1Jevanità persistenti ,delle diploma– zie tradizionali. Ma dove non è stato contra– s,tat.o Mac Donald fu n,el .gramde dtscor,so dovie ha messo in chiaro la i:i.mpos,sibilità di miante– nene la pace nel vecchio sistema dei seg.Feti intrighi internazionrali ,e deue·a!Jleamze militari. Mac Donald non ha eoolUisoper nulla Farbi– trato, oon:neHerriot non -ha escluso il disarmo. Il Protooolilo di iGi'Il!evraconchiude con la· con– vocazione della Conforenza Internazionaile per il disàrmo. 1Mala ,s.fumartura della -riv31litàfra i due eone.etti - per noi 3!s.soluta-menle com– pl,ementari - del· dùarmo e deWarb,itrato) · poneva Mac-Donald ipiù vicino allia conaezione tradJizional:e d,el ,socialismo antmu11itari,sta, ad una condanna - che è di morale .ed è di ,eco– nomia, ed è di essenza ,più classi-sta - degli armamenti -e, in gener,e, delila politica, della for– za. Su questa linea opera !illsocialismo scan– dinavo, con una deci,sione mirabile. La Dani– marca postula, il disarmo quasi assoiluto, e la Svezia>la rSecon'dadappresso con le riecenti ele– z.ioni. La 1logica fierament,e antimilitadsta dei pifocOiliSt.a,ti -- dopo la conflagrazione euro– pea - non -si confuta più. Non c'è .armamento di piccoli ,Statì che valga a .regge11e alle aggres– ~doni degli Stati grandi; è, <)Uindi, amna,mento .in pura perdita; ·iesso .in t3Jllto può, in quanto si unisca ossia si asserv~ all'armamento dei g·randi Stati. E' 1.m -paradosso, ma ,è una ve- - rrtà. L'a,Nnan:oonto dei piccoli Stati, piuttosto cih-egarantire la iloro indipendenza, garantisce la loro fatale iSOgg,ezione aJlle Potenze maggiiori B 'bl' alileate . ..Essi •:tl>Jn.:POn-0 il giuoco con la carta 1 1oteca Gino tjlanco e.strema delil'iniziativa del d1sar,mo assoluto: con la quale rovesciamo tutt1e :le responsabilità sug.Ji Stati grandi, ,s.fidian_doli ad a1bbattersi, · vuoi oome aggr.eissor,i, vuoi come difensori, su· gli Stati piccoli. La tesi ha commosso Ma-e Do· na,ld ed ha contribuito a orientar.lo . Perciò Lord Par.moor ha fatto sentire ·a ,Ginevra la voce dei piccoli Pae-si_che desiderano esser.e trattati in piena ugu.ag1lianza dai gra.ndi. Fi– nita l'èra delle alleanze -miUtari, è finita, l'era d,ella oaoo·ia agli alleati) o•s,sia d.egi intrighi per cui fu famosa la politièa degli Ausburgo e dei Rom.auoff sui Balcani, e per cui tuttavia ha ,spasimato ·1a poilitica di Po.incaré in Polo– .inia, in Cz.eco.sJ.ovacchia, iiri Jug-oslavia, · in Ro– menia, in Ungheria, in iGre,ria, spesso in riv-a– [ità con ... l'1ta1Jiia.Il disarmo avvia agli aJccor-· · di gener&li, .su1pe.randola politica degli accordi ipartko11ari, ,e vince trionfalmente ile difficoltà e ~e obbiezioni circ.a 1 l'osservanz.a dci responsi ·aribit~a-H. Il -sistema è -pieno, è chiuso, è com– piuto nel .su-0 form-idia-bile attr,ezza,mento dia– letti,co ,e stOìrico... « S-e, come ·è probabile, i labouri,sti non rfo-. sci:ssero a mantenersi al potere dopo le elezioni, ne®suno potrebbe pr,ev~dere in qua.le -misura il Governo brittamnico di domani terrà le ini– ziative dii Mac Donald, quale sarà iil suo at- ,t,eggiamento, ·sp,ecialmente per quello che ri– guarda ila firma e la rwtiftca del Protocollo di Ginevra e il programma da ;realizzare per fa Conferenza dieJldisarmo. >> Co.sì il 'J1emps) eh.e sem:bra d,e,s,id.erar-e. !l'avveramento della sua ipre– vtsione, che MaJCDonal,d a bati sur le sable. Ora certo nes.suno può ,essere ottimista senza riserve. ,Si ipuò c11edere,come noi credia,mo, che fo verità dd. natura, rivelate dalla esiperienza, una volta ·che .sonQ in cammino, neSiSuna forza più possa, arrestarle. Si può anche pensare àd_ .una insurr.ezione delle forze conservatrici pe:r; un tempo più o meno lungo. Ma 110 spirito del labourismo, incarnato niella ,etica di Mac Do– na1d, ad.ieri.se- e così perf,ettamente all'intere8'Se vero diella nazione britanntoo, che difficilmente si può pensare abbia ad essere soffoca,fo. La stessa democrazia france.se è per dargli aiuto ed appoggio, e, con la; democr._ama· francese, ila democrazia ,sooiale di tutto il mondo.' L'accor– do franco-inglese e lo stesso necessario accor– do franco-germanico sono intimamente legati (salvo ,se,conldariequestioni di metodo) à,11,a vi– sione -macdonaldiaina dell,a rinnovazio:nie èuro– pea,, che l' AJDerka non cessa di sol1Iecitare. I oon,s,ervatovi inglesi, se se ne ,eocettui la pie.cola alla, dei dwri a morire, non ,si sono mai posti contro i principii -della democrazia interna~io– naJle, ,qua,ndo ,questa si affermava. Inoltre non bisogna dimenticare ohe, s,e anche i conserva– tori ,dovessero -prevalere (e non è ancora d~tto) nelle elezioni, i ilabouristi_, che certa'IIlente tSi · rinforzeranno ancora di almeno 20 seggi, co.sti– tuirebbe.ro una tale forza- da imporre loro il più grand,e .rispetto, ed, eventua1mente, ·con l'appoggi-o dei rnbe.ra11i-paci1ì,sti, da .superarli. Tutta l'atmosfera brittarnnica è ormai pregna dii ilabou:riismo; la volontà di pace vi ,è diffUisa; l'imperiaMsmo non è morto, no (nella -società ca[Pita.Itstica non mmore) ma è, esso stesso, co– stretto ad adottare n;ietodi nuovi, in conformi- '
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