Critica Sociale - XXIV - n. 18 - 16-30 settembre 1924
/ 278 otHTlOA SOOÌALm SINDACATI, E PARTITO Considerazioni intorno alla·Prima Internazionale_ Perchè l'Internazionale di Marx, nata in sì o·ramde fre.mito di ,siperanze operaie, otto anni :pperna più tardi, ail Oon,g·reissoidelil'-f\ID: (~872), non era IJ)iù che tm ·ca.,davere che s1 dri.sfa:ceva, per un prooes,oo di nec·r?si interua? Le ~ertbe lotte fra Marx e BaJrnmn, fra 1"1arx ,e ~ Lws– sallifflni fra Marx ,e ,i pa;rlaunenta.risti, l'urto deille t~nd(}uzr J.e ,incomprensioni di tedcsrhj e latini, ,sono; come . se:mrpre, ,sintomi' ·diella malattia: non ne sono le cause. Ohe aoc:;adi– menti esterni e so,pratutto l:a .guer,ra drel '70 e le .deilusioni' ~ornnesse. mina,ssero la vita del– l'Internaziona1l,e, inii.zia:.t34si co-sì fresca e 1se– rena, sotto la saggi-a guida del primo Con– siglio generale, ciò non spiega, .anzi pone un, a,ltro ipr01blema,: .perchè la I..-1, Inte. :rnazion.al ,e (c.ome.oggi la II.) non influì minimamente su: o·li eventi ,politici inte1·na:.donalli, be.ncllè !fLeil Oon:O'riessidi Br1uxe1lleis('t'.ì8) e lli BasHea ('69) già tanto -si p.a>rlas,se di « !SCiopero dei popo– li'contro fa ;o'uerra ))? Tmrnaitur'lità? Ma nessun ~-emrpo fu mituro come -quello, dHl '48 al '70, in cui lo stesso ro.manti<Cismo borghese, cl.le spingeva alle .formaizfo;ni 1n.aiziona11i, essendo de– rnocra,tico) spingeya anche ve:r:sogili istituti in– ternazion,a,lli solia condizione .perchè [,a nazio- ' . · ne, a u,che pfocoLa,, po.ssa sussisterr•e coone Sta.1to naizionale. D.eibolezza? Sì, ima perchè debolezza? Per mc, .si tratta;v.a, pro-prio di un ,errore i– nizia,lc : la concezione .sinda,calista, (ossia sin– cla-ca,]e-polH .i.ca) diell'lnterniazionale, che, seioou– do H nostro L.a,briio1La (quando vubbli,cò il «So– cia,ÌiSJmocontemporaneo))), -sarehhe imv,ec-e:un grande merito di Marx. Ma fa ,stotia, ,si giudica dai riisulbati. L'Associazione interJ1Ja,zion,a,ledel '64 esicJLudevatutti i ipartiit.i po1itki è aoc-etta– va inv-ece tutti i sirndacati di mesitier,e. Essa a- . veva dunque una batSestrett,ame.nte econom,ica, il -saJwriatio. Il movimento pcUtico ·sì doveva srnhoNLina,re a quello e00110mico; questo, vrrce– vie-rsa, em, . nel tempo ,stesso investito di vaJlore politioo, come partUo ovcraio rivo[u- zionaru•o (1). . Tale cornc,ezione sindacalista è· evideutissii– Ilk'l, nell'indirizzo lirnaugu_raledi Marx, il quale vuol conciliare i :fimiimmediati di un'associa– zione di carattere econoilllfr:.oe utilitario, come assooiazione di mestiere destinata a sollevaire gli o,peraj dialil,amesc.imta miseriia, e ti fini l,on– tani e statali del oomm;ii.smo; •e q1ùnd'i vuo[ concitlia-r-e i mezzi transitori del tradunionismo e del coo1peràtivismo, pur dichfa,randoli ine,f– ficaci, con i mezzi della cunquista politioo dei ' vairi Statj. Ma la conciliaz.ione il Marx non l:a seippe r.aggiun1gere; anzi, l'equivoco <liottriinafo e lia coutr.addizione pratica dvi na1SCosti, do,v•e· vano 1ben presto 1s-ca,vare il dissà.dio del[e ten– denze, <' portrnre i foro frutti, alJora, e anclle aissa1i dopo d'a.llom, consisteuti nella diebolez– za, 0ip,pu11to, e nel1la inèf:fir,acia dei metodi. (1) Ve,g.gansi nehl'a:rti,colo di fondo le controossel'Vazfon,i <li Olia,udi~ 'Ireves. (Nota della C. S . ). / BibliotecaGino Biarco L',equivoco dottJrinaJ.e .sta neWusa.re H con– cetto dì « •economia n e di « politica >>in dne senJSi div,emi. N,eill'uso corrente delle parole - e l'uso corrente r-igururcliasempre La Mè!,ltà di fatto) e qlllindi ile ,condizioni a.ttuia-1,idelila sodetà - un'associazione economica è una società comrpo.sta d'individui che ha-nno un e,o– mune ,e r,e-ci•p:roc,o interes~e ,ee,o.nomi-co,e per– c,iò si un~scono a queRto ,:fine. In t.1ì senso,_ 1rn?' Int,r,r.nazfonal,e di s.ala,r.iati ha .ill mede1simo ,~n– o·nii:fkato di un' lnterna,zion131]e di banchieri : l"> come ,i banchieri di vairie nazioni ,PQisso.no sen- tire il bisogno di f:ormair-e un <( .c.artel1o >>1in– ternazionia..lc. •p.e1· -meglio· contro[l-ar~c il c~pi ~-I.e d.ndms.triale che 1c1i .sua, volta (come tutti gli 1- stit1nti mocl-erni) tende ·a inte.rnaz.ionaHzzarisi, OISlSia .sostituire l'accOJrdo alla c,oncorr('uza; così i -saìlruriati per meglio 1 difender 1 si d,a[lo sfruttamento pa,ckonal,e. e Pf>..J.' -e'1imi-naa·ele concorrenze dei salari e orari minori, ten– d,o:no a,d a1ssociHrsi in org·anizzazioni nazionaJi e :iinternazionali. Ona -simile a.'3.socia.zione :raig– O',i•m1Jo ·e.rà tanto meglio i ,isuoi scopi, , •quanto ~en; sair-à •essa, mede.si.ma un ,pa,rtito politiieo con :frni e pro,O'ra,mmi rpre-staibjJiti. La « ipoliti– ;c-a o,per-ia,ia>>per eoceU~nza è -0uen~ che n1~n ha alrcun mefo,d:o escih1,s1vo, e che .s a1p!I)og,g.N1 (o ~~g;Uo l'appoggia) a 1 questo ? quel ~1-tito · pohtrno a seconda d,elle -0onven1en~e. C10 0he più -0011 ta, per i :fini economici, !ll!On è la « 1 Lotta di classe>>, ma « l'aqione di cfaisse )). . Posta nettamente ,su questo rpi1ede, l'lnterna– zionaJle ,di mestiere, esclusi giust.aimeute i prur– titi potlritici, av,rehibe prosperato e in breve ora tutt;:i, l' Eur·oipa media e occiden tal~ -sareil.rbP ~tata la;burizzata. Via chiara, semplice, aper– ta. ,Se il Marx fo1s;s,e iStat0 quel rea,lista e ,quel– lo isto;rioiista che molti credono, non aiVI~ebbe assegmato a una interuaziona1e si.n;dacaJe di dif,esa ooonomioo il còmoito ,p,olitioo d'imip01s– .sessa,rsi dewli Stati. e ili ir-ealizzarie il c01mu– niiiS1JI10 ottenendo questi due ,effetti 01pposti. : lo aillon~naimento -di ,eniormi masise ·di Lavorato– ri e del.le maggioranze rurali, pr-ev,edibile ckt, ~ 0h•i 0ome il Marx poneva :nel1e con,dd..,ziolili ,e– co:n'omiiche [a ragi~<ne della coscienza politica P 1 :1ol1etar.ia :r,,erciò utilita1:1ia e oontirugentista; ' '.t' • • e :iilntsorg,ere 11~1 seno ~tesso die.1Jl'•all:,'S01Cmz110ne economica d~l,la ,1-0ttà,tra le tendenze politi- .ohe, per ciò efrernata e in balia dieiipiù aJUdiad e -vioJ.enti. ' Dalla prem~a .marxista, che iJl ,proJetaria ~ bo è t-endenz.iallun,ente comunista, perchè sol– tanto il com11ni:snnopotrebbe abolire totalm;en– t,e lo .sq,uilihrio e.conomi,co idi cla.s.se, non tsi de– cl11.1ic-e 18!ffa.tto: _eh.e tma organizzazione di me stiere abbia convenienza economica a svolge.re ~ma politica 1ivolu.zionaria, se non nel mo– ment0 in cui ,sia .storiicamente ma,tura questa pos,si,bilità reaJlizzatri,c,e: momento di cui il pai·tito •politico, non l'aJSso,cfaz,ione economie.a,, . è C.OUI11Petente_ a decidere. ·E daJl fatto, che un ,p:a•rti to clas.sista trovi :nella 0la,ss-e ,eie-0nomica h1 forza, e la matN-ia ,su cui far leva nel mo– mento oppo,rtuno, non :si inJfìeriJsceche ,iil si<r100- ca,to possa in o.go.i istwnte mimre al ,suece..~– so po!litico finaJe e i.spirar.si a idealità avv-eni– ri1ste. senza risc•hiare di distrugg,ensi (X)[Jles,in– daoaito e di dover rinu:ndare al.!la difesa econo-
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