Critica Sociale - XXIV - n. 17 - 1-15 settembre 1924

GRiTIOA ·SOOIALID • 260 regole, se ad ogni concorrente d'importanza non si desse la possibilità di far vede:r:e quello che ef. fettivamente può é sa fare. A questo vantaggio iniziale, enorme, che permet. terà al Governo laburista di essere giudicato se– condo _quello che avrà fatto e non secondo il n..p. porto fra quello cl)e avrà fatto e quello che da ec,so si attendeva, aliri se ·ne sono aggiunti via via. Gli uomini nuovi saliti al Governo non hanno av11to · neanche una di quelle incertezze o di quelle viola– ziqni di forma che avrebbe costituito il principio della loro rovina e del loro discre9,ito in un arn,. biente come quello inglese, eccessivamente forma– listico. Saliti al potere per le vie seguite da secoli, senza alcuna rottura -violenta, non hanno voluto dare neanche l'apparenza eh.e questa vi fosse sta– ta; no)l si è avuto neppure un episodio come la an– data in giacca di Bissolati al Quirinale; che qui avrebbe assunta un aspetto ed un'importanza as– sai più. grave e sostanziale. In questa rinunzia ad atti appariscenti è stato uno dei .segreti dell'inne. gabile successo iniziale dei laburisti; che ~ubito, fjno d~i primis~ìmi giorpi de~la lo~o -~ce~a '.11p~– tere, ha guadagnato loro le simpatie di molti, i;n– ma incerti o paurosi. In questo senso, il massimo trionfo è stato raggiunto quando il minatore Brown è stato, per una sèttimana, il rappresentant8 ciel re ad EdimJ::mrgo 1 nel; Concilio della Chiesa ~i $co. zia:- e, come tale, ha ricevuto gli omaggi di tutta la nobiltà scozzese, la più altera e gelosa. Anche · in quest'occasione ogni forma è stata perfetta– mente osservata: il .che non ha tolto nulla al c,i. gnificato del fatto che era un minatore a rappre– sentare il re; µia ha permesso che questa novità fosse accettata da tutti. Senza alcun dubbio, una parte del merito di que– sta abilità consumata, che i laburisti ·a1 potere han. no dimostrata fino dai p-rimissimi giorni( e si noti che la grandisJ,ima maggioranza di essi et·a · asso– lutamente nuova al Governo, anche se dietro a lo. ro era l'antica ~apienza di Lord Haldane), va at– tribuita all'accoglienza benevola di molti dei (( Ci– vil Servants », cioè degli impiegati; e questa è.– un'altra delle condizioni favorevoli trovate dai la. buristi. Fin dalrinizio, il laburismo ha raccolto n9- tevoli simpatie ed appoggi fra i «•Civil Servants », ed è da ricordare che da questi provenivano :r.,a. reechi dei più eminenti Fabiani, di quelli cioè rhe sono stati e sono ancora gran parte dell'intelli– gentia del laburtsmo: da Sidney Webb a Sidney Olivier (ora Lord Olivier). Ultima, ma non la minore, fra le favorevoli con– dizioni ccm le quali si è incontrato il laburismo nel suo avvento al potere, lo •stato nel quale esso ha trovato, gli altri due ,partiti: i conservatori, dist:a~– ti in una lotta elettorale, impiantata con una ina– bilità pari soltanto alla onestà. politìca, e senzà capi degni di questo nome; i liberali, con alcuni uomini, senza dubbio notevoli, ma quasi tutti lo. gorati dal potere, impotenti a éontrastare lo sgre– toJaµiento pro_gressivo 'delle proprie.masse. In que– ste condizioni, l'avvento del partito laburista, ron i suoi nuomil!i nuovi, è potuto, a molti, sembra.re un tentativo per ritornare ai t~mpi aurei della po. litica inglese. Ma, forse, tutte queste condizioni nqn sarebbero bastate perchè si giungesse ad una infrazione della regola dei due partiti (che sempre era stata ta.:>ù) e perchè i laburisti sentissero dietro a· sè, più po– tente che le migliaia di voti, l'atmosfera che li sol. levasse al potere,. se questa regola non avesse rià sofferto, in epoca recente, una interruzione, sorta per la guerra, ma prolungata per quattro anni dopo, sotto l'egida di Lloyd George. La coalizione, nata per la guerra, con la guerra doveva finire: e non ci volle meno che la personalità di Lloyd George, ed il favore che la circondava nei g~or:ni dell'im- BibliotecaGino Bianco mediato dopo-guerra, e l'atmosfera infocata delle elezioni del ·1918, p.erchè essa potesse prolungarsi per quattro anni ancora. Fu· quello il primo tenta. tivo di sottrarre la vita pglitica inglese alle leggi che la:regolavano da secoli: ed in questo senso le elezioni del 1918 e la coalizione sono gli antecesso– ri immed.iati delle elez-ioni ·del 1923 e dell'avvento dei laburisti al potere. Og:q.i infrazione alla legge è se– guita da nuove infrazioni: e questo · specialmente · quando si tratti di leggi ·non scritte, l'unica forza delle quali sta nella tl'adizione. Nè vale che ad un certo punto la coalizione- si sia sfasciata, sotto lo impulso 4ei « Die Hards », l'estrema ala destra conservatrice,· conscia, _finalme:ate, del periçolo che incombeva: le elezioni del 1922, ·le prime avvenute immediatamente dopo la rottura della coalizione, non sono che una battut~ d'aspetto: l'ultimo tPn– tativo disperato di tornare alla tradizione, da par– te dej partiti più vecchi; la prima. raccolta per la avanzata, da parte dei laburisti. Poi, l'anno del Governo conservatore; la tragica sorte del suo ca. po, Bqnar Law, che sacrifica la vita per il partito, se-:nza riuscire ad impedirne gli erro-ri;' l'assunzìo– ne1 al Governo del Baldwin, assolutamente impari alla ·bisogna; la sua sequela d'errori, fino alle ~le. zioni. In fine, le elezioni del Dicembre; la battaglia ben combattuta e ben vinta; e un mese dopo, a mez- zo gennaio, il Governo. . Lo sconfitto del tel8, Ramsay Mac Donald, sali– va al potere, e Lloyd George, il •trionfatore di al. lora, se riusciva a salvarsi, vedeva però cad~re quasi tutti i suoi amici più fidi. *** Orbene, sei mesi dopo quest'avvento, le rispoc,te che si possono dare agli interrogativi che pone– vamo al principio sono ancora, in gran parte, da venire. Una cosa si può dire: che ancora questa costituisce un'epoca di transizione: e che, se il laburismo ha da rappresentare qualcosa di nuo– vo e di essenziale _nella vita politica inglese,· e~so deve evolversi, non solp oltre le sue posizioni at– tuali, ma anche oltre le sue po~izioni iniziali. Per– chè questo si può dire a grande lode (o biasinn 1) sua e dei suoi uomini: ·che in poéo o in nulla il , programma del laburismo al potere differisce dal ·programma del lalforismo all'opposizione. Ma q:.ie. sto, --se àa un lato rappresenta un documento deJla sua serietà e della sua preparazione dimostra an– che quanto sia scar~o e insufficiente in esso l'e. lemento « mitico », che è poi quello che trascina e crea i grandi rivolgimenti nel inondo. Certo; q:ie– sta interiorità e questa insufficienza, eh.e sarebbe assai più sensibile nei paesi nostrali, qui si fa sen– tire meno; m4, se essa rappresenta l'elemento che permette e favorisce l'adesione al laburismo di mol. ti elementi tecnici, essa ne se·gna anche i limiti ;n– superabili. In più di quello che ne sapevamo pri– ma, il laburismo al potere ci ha rivelato di po3se– dere alcuni notevolissimi uomini politici; non ci ha rivelato, o solo insufficientemente, lo spirito nuovo: ed è di questo che esso oggi soffre, nonostante la apparente iloridezza. Qualcuno potrà ritenere che, se questa rivelaziune è mancata e' se la politica inglese non si è disco– stata troppo dall'usato, ciò è dovuto al fatto che hul. ·1a vi era, nulla vi è, da rivelare. Non crediamo così. Ancora una volta fra tante condizioni favorevo– li, ne è mancata u'n.a, la suprema: quella la cui a.s. senza, nel dopo-guerra, ha costituito, in tutta la Europa, ~1 massimo pericolo ed il- massimo osta– colo all'attività dei partiti socialisti. La mancan– za di un partito liberale, cosciente e saldo, ha r.-o– stretto, anche qui, il partito laburista ad - assu rne. re la difesa di molti dei principii liberali. La bat– taglia è stata necessariamente spostata; e la situa– zione, grave di pericoli, è stata in Inghilterra ;m. cora peggiorata dal fatto che il partito liberale,

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