Critica Sociale - XXIV - n. 17 - 1-15 settembre 1924
1 . CRITICA ,SOCIALE nere assieme. Il fascismo-Governo è quindi in– dissolubilmente legato al réissismo; il giorno che esso tentasse di liberarsene, si condannerebbe alla morte o all'impotenza. . * * * Dato ciò, è superfluo cercare una risposta al secondo dei quesiti che abbiç1,mo posti sopra. ~e il rass'i,smo non può tollerare nessuna resurrezi<?– ne dei vecchi elementi liberali, perchè l'esclusi– vità del dominio ÌOcale è esigenza indeclinabile della sua persistenza-; se il fascismo-Governo non può sciogliersi dai vincoli che lo legano al rassi– smo e deve seguire, necessariamente, la rotta di questo; ne eonsegue che una azione .fascista modellata sugli scherni del pensiero e del metodo .liberale è inconcepibile. · . . Del resto I questo è ormai pensier-0 con?ord~ d~ tutti coloro che non hanno interesse a foggiarsi una convinzione fittizia: su questo punto noi e gli ultri più inconciliabili avversari del fascismo possiamo trovarci perfettamente d'accordo· con l 'o– norev,)le Farinacci e con ·gli scrittori deW « Im:– peru >>. C'è pertanto da domandarsi su che cosa- . po:,;f:'.ano rnsere fondate le incertezze. e le aspe!: tazioni dei liberali .fiancheggiatori. A costoro, 1 qllll,li vogliono tuttavia mostrç1,rniquesta volta me– no ingenui e un po' diffidenti e dichiarano di, vo– ler attendere i· fatti, giustamente chiedeva, po– chi giorni addietro, un insigne giornalista, libe– rale esso pure, _se non bastino i fatti passati a do. curnentare I 'incapacità organica del fascismo a entrare nella normalitàr liberale, e quale serietà si possa attribuire ad una dichiarazione, se molte altrn ;•oJ'"Ìmili dichiarazioni furono costan,temeu– te seguite da.fatti contraddittorii. Molto probabilmente gli stessi fiancheggiatori sono pienamente convinti che il fascismo non po– trà dare domani una realtà liberale, come non l'ha data sin qui; e che la dichiarazione recente del capo del Governo è uno. dei tanti mezzi dilatorii di cui il fç1,scismosi serve per diminuir~ la forna degli assailti oggi. mossi contro di esso e per ri– mettersi in sella ; senza nessuna intenzione di le– garsi con impegni di collaborazione, clie sarà an– zi pronto a negare e respingere alla prima ocèa– sione. I fiancheggiatori sono alla lor volta mossi anch'essi da un calcolo utilitario.. Essi hanno so– spetto del fascismo e hanno•timore delle opposi. zioni democratiche; e, più che a salvare il pro– prio pensiero tr3cdizionale e le creazioni storiche del partito liberale, mirano ad impedire che, il giorno in cui la fortuna ·del fascismo declini, ti · timone d~llo Stato passi nelle maili della demo– crazia. Vogliono perciò evitare che un loro at- . teggiamento di resistenza e di ostilità al fascismo rinforzi ~uell'orientamento ideale che va accen– tuandosi nel Paese verso -la rivendicazione e ver– so una più stabile e larga attuazione dei postu– lati democratici; perchè essi sentono bene che il loro atteggiamento di g·ente che sta a cavalcio– ni, incerta sulla via da prendere, non può certo esercitare alcuna forza di attrazione nè offrire un orientamento agli spiriti desiderosi di uscir fuori dal pres~nte intollerabile disagio. Essi s'illudono pertanto che la successione al potere, al momento della caduta fascista, si offra loro più probabile, se, mostrando di lasciarsi in. gannare dalle promesse fasciste (per quanto sem– _pre smentite dai fatti) , essi continueranno nel loro attegg~amento di fiancheggiatori; e non pen– sano che, m qualunque modo avvenga la caduta fascista, o per crisi interna o per insurrezione delle forze che il fascismo tiene oggi compresse la suc– cessione non potrà andare se non a col~ro che n,vranno mostrato una risoluta e chiara volontà di por termine a un regime in cui manca ogni ga_ ranzia di diritto e qi giustizia, in cui è offesa - BibliotecaGino Bianco .senza che nessuna superiore necessità lo giusti– fichi - ogni norma di conviv~nza civile, in cui è lecito- proclamare che, se si riuscisse- a dimostra– re l'ispirazione governativa dell'assassinio Mat- .teottì, gli esecutori materiali e i diretti mandan– ti potrebbero ritenersi ~icuri dell'impunità. Se noi fossimo catastrofici, saremmo lieti, co– me abbiam già detto altra volta, che_i l~berali_con– servatori si mettessero fuori giuoco. Ma siamo noi i primi a pensare che i liberali potranno e do• vranno essere un elemento essenziale, perchè la crisi del presente regime si compia senza quei trapassi troppo· rapidi che tolgono la pç,ssibilità che la nostra vita politica trovi finalmente un equilibrio meno instabile._ - · . · . Per questa sola ragione il gioco di reciproco in– ganno tra liberali e fascisti ci pare un gioco di pessimo gusto. 0BSERVER. L'America ' • e ..noi' Kazional:i,,sti e co;munisti rsi sono, ta-nto in :B.,raneia quat1l.'tJo in Germania, schierati cont,ro g1i 8/00Òrd.idi Londra. Se iil ReichEtag trovò la maggioranza di due terzi per i d~s,egni di leg.ge• es·ecutivi del piano Dawes,· ciò fu soltanto die– tr-0 run'abHe mossa de1l (Canc,elli,ere Ma1rx, che · giuocò sui sentimenti più teneri. dri ogni Parla– mento, agita.udo lo spettro elettorale, onide vin– s,e ii1 duro cuore dei tedesco-nazionali. Ma il fatto r:umruse nella ·'Sua; erudezz.a: NazionaLtsti e comuntsti sono contro 1a· pace democratica– borghes·e. Ad €lSiSa ~ oppongono una d.dèntica mentalità, comecchè voltà in opposte. direzioni, dfimpero ,edii violenza. BÌISogna saiper grado ai ·nazional-fasci,sti di Italia che a Lond.ra s:i cli– me.nti,cair-oni0delle <tllbbi,e che in patria dlivi– dono la Nazi,01Iie_dalla Antinae.ione e si aic- 0Qmoda,ro:110 tr.anquillament~ dietro la dieuno– cratiieheria umanristic-a e paìI1cia:fichista d.i H,e.r- ~ riot e dd Ra!rrusay Macdonald. Un attimo di 1,i– surrezfoue delll-0stu[P'ido secolo XIX con le s,ue a,sti~amioni demagogic·he !... Vero è che· la molla di coteita rfamrrezione era costituita· daill' Am,e.r:i!ca o,· megli-o ancora, dai isuoi banchiel'i. Ni,ente prestiti senza pace! Niente prestìti ,senza priorità di ga,rantie iper i sottOtSC.rittori. O prendere o lasciarie! E tutta. decisero ,fu ,pr_endere, dando un <fieroscossone aig·lia,fillPOJlo!Si a priori ,dellà politica n,a.zionaài– sta di prestigio, tutta. co~teillata - .si sa - di ,pU:, riss.ii "me frLee ,platoniche. L'·ultimo conato 'di r,esk.tenza .fu fatto a nome dei pov,e.riilavora_ to.ri tedeschi, certa,mente votati a duro lavoro. Ma com UJ1isti e-mazionalitsti hanno di-mentica– to di -dirci « marxtsticamente >> come sia pos– sibile qualunque ag,giuistamento per pagare le riparazioni !lrenza c,he ne sianò gravat,i i lavo– ratori .tedeschi!. .. La, banca an:nericana sovviene l'Europa per motiv,i a,ssai concreti di conve– nienza, i -quali iianplioano, almeno per H mo– mento, il lor<;> aissoiluto c01IDbaciamento con runa ElllI'opa dem-0cra,tioo-, -pacmsta, economa, e, per– tanto, moderatamente armata o ... .dtii.sarmata. Ecco co1me l'America domina da Londra a Ginev,ra iLa polit,k..a ,europea,oon dei s~mplici os– servatori. Nessuna ill'tinw.~ion,e, n~na mos.sa imperiale tranne quelJa di stringere o di slac– ci.are i cordoni d.eHa iborsa. Tantum s1,1,ffiC'it. Dicono che la Soci,età delle N;a.zioni è una gran·
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