Critica Sociale - anno XXIV - n. 15 - 1-15 agosto 1924

236 èRÌTI0A SO0iALE , , Quesfo è il nudl'eiOicentrale · del revisionis;mo baratonianlci•, che m:erita _qualche chiarimento. , Prome~o Filodemo rimproverava nella, Critica Sociale (16 febbraio) · a Bara~ooo di dimentica.re coone l 'in1leress-e ,ecionomico di una classE:'l·si tramu:ta per essa, nel pens,i,ero marxista, in principiÌtoJ di equità e di giustizi.a, onde rifiutava. in pie11!0{ la conceziione baratonia111a. La critica non coglie comple– ta;menle nel segno. N,o,n s,olamente · l'interesse e– conolnuoo di una classe si tramuta per essa in ideale di equiLà e cli · giu,stizia, m;.:1. ogni 1classe, in quanto lotta per un interesse eoono– mic,o~ non può non lot:ta.re per un ideaJe e_tioo, (è questa, mi sembra, l 'es.ig ,enza alf.ermafa dal Ba– ra Lonto ). E' ~ ppunto, qui la caratteristica e i'esig•ènza di ogni loltta po}iti-~1, (e lil socà,a,lismo vuol pure !Operare in questo cam:po): do~r srup,erare il pro– pri-o eg10iis1n1t0 individuale per aff.ermarsi in qual– che · cQsa che trascende. l'individUlo~ dover supera– re quindi, H propri,01 impulso economico p<er tra.r– ne un pri;p,cipio che,, perchè Pio-litico, p,oss:lJ. va– lere gener,aJaniente nella società. Fuori di questlo: super.aJm,ento d,elil.'astratta po– s1zi,one 0CI01110miica. illOil so vedere alcuna p,ossibi– li.t,~ d,i ia,zione pio1ritica. Non basta che nella co– sc.ienza. di una classe l'intieresse. e<:.OOOIIlUCO divenga ideale etioo: oon ciò n,o:n sarebbe ancorai ris·o,lto nulla. Bisogna che l 'interessc eoo.nomico sia. eUet– tiv.am.ente trascors10i nel l?Uperi,or,e principio- P!◊'litfoo e sia con ciò sup:eratiOi: ossia, ciò che era. origina– ria;m1ent,eimpulso e~,onomico va -affermato come e– sigenza. etica. In questo c1ontinuo super.am "?nto è l.a caratteristica deirla lotta p10Jitica, appiunbo pier– ciò cosi.retta, ,cioritinuameinl.e ;ad oscil1lare tra i due Òpp1ost,i termini deU'eponornia e c,lell'etica, donde prende l,e moss-e ,e <loive torna. a risoJversi; la lotta. piooitic.a, acquis.ta . un ca,ratlere che può dirsi asfratbo, della stess,a astrattezza · della legge cui ogni 1otta pollitica fini,sce per mietter capo, quasi a.cquet.andosi neila ,fissità del diritLo·. Forse, spingend10 alle sue ultime conseguenze logiche tale 1osservazione, potrebbe affertrn,iarsi" che ogni inf:.eresse €<C'OJlOilllCO, in quanto si· fa valere, si pone .necessari.ame.ntJe c/Qme politico e giuridico, e quindi si brascende; e che viceversa, ogni ideale et.ico, nel imlO!menlosfìçsso in cui si pone, è. lato sensu, anche vol0inl:à economica. l\fa a.nche a pre– scindere da tale conseguenza ù'1ordine più schiet– tamente , filos:oifico, rimane· Ja consta.tazi-one della necessità che l'interesse eoonoì'nico si ponga come ideale e1foo p,ar farsi v0l11erepiOllihcamente. Di tale necessità, del re.sto, è una qu 1otidian.a. confer'ma la po]emica politica c.he continu.amenla teinde ad· o– perare qU;es'to superamento, t1·ascinando sul terreno el'ÌQO-ciò che !<»"iginariam:ente si 'poneva corne con– trasto di interessi eooo,oimici, ~ -ciò per .l'esigenza stessa di valutare questo 00~1trasto, altrimenti privo di conseguenza per il po)itfoo. La politica dunque che, per. definizione, atti.ehe ~ Ha società e noo all'individuo, ;o meglio all'individuo in quanih è ~:ociel'à, ruòn può non. implicare •il superamento del– l'astratto eùon.o,mieismo. Questo è, del · resto, ciò che vien0 al'iìermato qwotidianamente, quando si scri– ve che la po]itica è problei.m,a di educazione e di coscienza. So.tto questo pt1nto di vista anche il ~ociahsm10 non pqò n-on farsi valere che qua.ndo l'interesse di di.asse del proletari,at0i viene ,1,upèra,.to in una più a Ha determ.inia,zione di norme politiche ed etiche. Col c11a no,1 si nega il fondamento rea- Bibliof~a ei;,1i;1'Eff1n~oom.ici, qualle il marxismo ba ---- :r:::, solidamen'fe piosto, ma si aff@mà la necessità ohe essi siano superati nel momento st-esso in cui si affermano aOilne fine politico. *** In quesfo senS10:, m.i seanbra., può intenders:i la tante volte ripetuta aHermazione che il pro:leta– yi.aho, liberçindio ·se stessov· 1ibera tutta la società; ~fferrnazione che, altrimenti, può rischia.re di di– venire espressione dell'ingenua credenza in una so.– cietà socialista paradis,o terrestre, libera di tutti i trnali che . afflig.gorno la Crav.agliata umanità. Essa va ti: ntesa, ci101è,nel sens•o che il movimento cli classe del proletariato; non può non riuscire a,ll'af– fermazione di un principio, etico, _qual€ a,p,punto è quello della abolizione della -a!Ppropriazione pa·i– vata degli. stru.menti di produ.ziP,ne. Tale principio però (e qui è appunto la già noitata astrattezza. deJ'la, politica) si .pione come ta,le, non in visba di una: propria• assoJufa, ra,zio,J).alità (c.iò non sarebbe pos– sibile che per un principio m.erà.mente torniaile ), ma, per considerazi'Oni. storicamente determinate, in con– tr.asto oon i principi delfa società borghese che ormai più nion 13.i presentario oome p ,rovvis.ti ·di v.alo,re ~c10· aill.a nostra coscienza- di socialisti, che li h11oggi supera;ùi, e pn.ò quJndi di nuojv.o risolversi ne.1- f economJa. Il ·sociaJismÒ, si pone, a.ppunVo perchè mo-. vi;rn,entìo politico, come. 1medi.ato,re di, questi due ter– mini; come l'inverame:nlp; di un idealle etiC:o in una situ.aziioille storica, come la possÌbiil.ità di realizzare sforica.mente \m imperatiV10 moralie: di __ qui il suo crudo realism10, come H suo cos!fu.nte ed innega– bile fascino e4:ic!(),. Fuori di ciò il socialis,m~ non avrebbe alcun va,1,ore, ~n;a rimarrebbe un fatbo1 bruto '– di salaril, assoJutamente infeoO!Ildo: esso non è tale appuato per. .l'idéaJe etioo. irryplicito nella su~ ri– vendicazione di clQ,sse. Appunto su questo terreno divien~ logie.a e pos– sibile unà adesione a;I sio•ciali'smo d1;1paroo di quei borghesi cpsidetit:i- inteUeUu 1aJi che pu.r non trovano in esso il pmprio 'Part.lbo di classe,. e il cui atteggi,a– iment,o può. semplicemente spiegarsi con oo vago um,.anil.arislr'no io. oon .una semplice ·.adesione ideologica per quanto spess:o, in pratica, noo si v.,a_,da l di là di ques1ìo.· · Appunto perchè il sociaJ,isÌrn!o imp1hca l'affer– .1n.azi,o\1edi m1 principi!o etico, gli intell-ettuali 1 o, per m.e_glio dire, . i · non prole'Cari, ·ohe lottano p.er il s ocia,lis:m,IOi, non lottano, _per qualche c~a che è estraneo io indifferente alla p·ropria spfritualita,, ma anzi per la realizzazione di· UJ1a pmp,ria intima e profionda esigenza. Appunto pierchè La, classe non è un. puro clauo eéonomioo, ma è la coscienzai :che si viene f.orm.an <lio,nella civiltà. nuova,. tutti· i ~:oo.ialisti possono, con 1,0 stesso dir:ittò, dive– !).ire oomb.attenti per una medes,i(ID.a, idea e per una,– medesima classe che è sepipre ila tono; classe,. ~u– perando·. l'astratta divisi•orte tra lav.oro materiale e infel1ettua1e, divisione, posta la qualei; non p,uò non ginngersi aHa oonsegue:nza che il laVIOl'o intlellet– foale non il Uavio;ro. E' questo il terreno su cu~ può anco·ra rioolv-ersi queUo eh~ è pofuto sembrare un pa.rticolarismoi settentriona[e del movimento s,o– cia;lista, che, secon<l!O il, Salvffil;in~. si sarebbe sv;olto per opera .e a iIHloifittodei Sindacati opierai del Nord contro. il proletariato agrioolo del Sud. Anche a prescindere da altre considerazi,oni è qui evidehfo come tale oontrasto si possa su,perar-e (e si debba superare qualora il socialismo, come è esigenza fondajlll.entale de,1 suo avvenir.e politico, vagli.a ri-

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