Critica Sociale - anno XXIV - n. 15 - 1-15 agosto 1924

ritica . •- oc1a e RIVISTA QUINDJCÌNALE DEL SOCIALISMO Nel Regno: Annb. L. 24 -- Semèstre L 12 - Ali' Estero: Anno L. It. 28 -- Semestre L 14 DIREZIONE:· Milano - Portici Galleria,- 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni, 4 - Milano· • I Anno XXXIV - N. 15 Numero separato L. UNA MIiano, 1-15 Agosto 1924 S:QMMARIO Politica e attualità Luce di martirio - Lùce di apoteosi. ·-, Per Giovanni Jaurès al Pantheon (CLAuoio TREVES). Il legato de11e sue chiaroveggenze (FRANCESCOC1ccoTT1). Lo storico "socialista,, (ALESSANDROLEv1), ' L'idealismo di Jaùrès (ETTORE MARCHiòLI).. · li socialismo di Jaures (GIOVANNI Zrn0Ro1). Il Direttore-gerente (FILIPPO TURATI• CLAUòÌo TREVES). Studi economie! e sociologici Prezzi e Cambi (PROF. G1No LuzZATTo). Marxismo e socialismo: il revisionismo di Baratono (AscA), Filosofia, Letteratura, Fatti Sociali, Le colpe della filosofia (PROF, GIUSEPPE RENs1). ·Niccolò Machiavelli contro il combattentismo (PROF. ALFREDO PoGG1). Annate arretrate di Critica Sociale. Luce. di ma_rtirio., Luce di apoteosi (per. Giovanni Jaurès al Pantheon) N o-n sono ,i rest-i ,inamd,n.aUdi G·iovan1vi rla,u– rès che la F'-rancia ha portatp alla glorià del -Pantheon) mia. il suo pensiero ~ lq, s,1.1,azione. Djeci anni ,dopo Vassassrinio - quello. pi.o– oolo d-i Villon) quello grancle cli Giiglielrno Il e di Nù;ola - ess,i sono viù v·iv·i che ·1nai e fia1n117zeggiano com,e iin faro su le tenebre del~ l' Eiwopa. Per gi,ungere a qtiesta, r1,lba ,bisogna· va passare ver la C'Upa'notte ,del deoenn·io 1914- 1924. A nch,e v·er il più grande orato,1:e d,clla con·. tempo1·ar~eità · è sta~o ,a Golgotha la trilnina da cui la sua voce fii 'Udita più _lontano e più profondamente. Lasciamo i ritardatar-i e gli irn,pazzUi nella l,unga e cltura . vigUia ). coloro che furono presi dalla disperazione e la loro disverazione proposwrò come im -ideale e delle cwtene àeWuo1mo voUero fars·i 'Una corona di dominaz·ione. La verità torna a Jaurès) non ha rn-ai lasc,iato ,Jaurès. Il 'rno,rido è ,wna rnaltà i– deale e tutte le siie parti concorrono ·awuwità dell'ess'ere. L)egoismo è deviazione eil -impoten– zci e pitò essere follia e cri1nine. Tiitto vive nel tiitto. Vive, cioè soffre e gioisce nel comune. I o sono tu. La patria. è, ed · è f ,UJrna,-n-i tà. La classe è) ·ed è la nazione. Ch·i a,bbassa alt,nt-i) abbassa sè stesso. Tutte le ascension·i sono so· lidali. Non è vero che ,i popoli sinno fàtti per distrugger8i 1n,nttwm·ent.e con la r1uerra,. Il na– zionalisrmo è ,iz sognQ f111m,-0so di 1m eb-ro mal· vagio. E' vero invece che 'il pro,gresso e la pro– sperità di ciasouno sono Te,, cond,izione del pro– gresso e della p1·ospedtà degl-i altri. La g,uer· ha ha preteso di negare t-wtto -ciò. Il dopo !]'lte.r-ralo riaffernia con l'~-rdore persuasioo della esperienza inooncellaòile. La Francia ha à1f5~~C~ ffirfclf per caàerle boe- che,qgfr1,nte a,ddosso .. L' I ngfoilte 1 rrc1,hci cf/lJ'Uto le colo111'ie tedesche ma ha periduto il mercato. te· desco e non riesce a dom!inare la cris,i della di· socciipazione. Un terzo sorviene dalle rive del Pacifico e de-tta la sua legge ai vincitor,i ecl ai vinti collocaxndo l'interesse a,.mer-icano come lo 'inter:esse 'universcblc delle dmno<Yraz,ie. . ;raiirès che era per tutt,i gli accordi, per l'ao– corr::lo franco-inglese ohe non fo•sse l'accercli ia,· mento tedesco) 1),er la riconciliazione frc1,nco– tedesca che non fosse -il rinfòcolayynmito della giierra secolare d'i Giovanna d' Aròo, tra frcin– cesi ed inglesi) ogg,i è a Londr~ alla Oonfe,renzci · ,oo,n le travolgenti volate di idee e di parola 'che l'rascùwvano i com-izi e i co11,rp·ess,i clel– lci lnterna.i,ionale) ver dire ohe le ripara· zfoni, le [J't6arent-igie) ,i debiti della Fra,n· oia, sono in funzione drllc riparazfon·i, delle !]itarentig-ie, dei debiti cl-itntti gli A lteati e di tiitte le Potenze. N essu:n,o è solo. La soliclar,ictà è la vi~ima d·ifes(i .e-la viù assointa c,ustodia ... H en riot esita tni la, tradizione e la JJ<:ffola 111tt0· va che "l'ha _qià convinto. Ma J'f:C:nriot 8cnfo che la stessa opposizione clel nazionalismo fran– cese è già meno .fr•t'lfente, me110 int·ransige11te · che altre ,colte. Jcwrès è la. Q,nel, J.ltfacDonalcl non è irn diplomatico dell'antico -nwchiar·rlli– sm,o. E' come Hù1riot) più cli. Henriot, 111i la· bowr,ista, ispirato dal pensiero cl i J<'f.,u·rès, che - fu con Ja1urès nei cmir1reRsi dellri lnternaz"'ìo– nalc e) corne ,la-urès) f'u vit,upernto dai fari– sei e chfrvmato trad itorc. Del resto) -il rappor· to Dowes ,urge s,u t,utti con la -irresibile forz(I, della- necessità com1ine) clell'-indispensabile ri· vr-.esa un,iversale per il pan·e .e per il lavo·ro. Il motivo d-ìventa 1t:na volontà: la volontà· un · att~ di libertà e di fidiwia. E la Gerrnf!.-niaat-

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