Critica Sociale - anno XXIV - n. 13 - 1-15 luglio 1924

• . OlUTIC.A. SèC1At1'l 201· mandato . parlamentare dedicano,. ~ecessariamente, i ritagli di tempo, la fuggevole comparsa a Roma fra due notti in tren~; e alla propaganda destinano (o d~stinavano) il pomeriggio domenicale, con sfoggio di eloquenza·· comizievole e « parata » di trombe e bandiere, Matteotti aveva avuto la fottuna e la buona volontà di poterc dedicarsi « ex professo » al– l'esercizio della polifica. Egli, che la maligna imbecillità indicava come il « milionario » che faceva la politica socialista per spo,rt, era uno dei pochissimi che potesse e volesse farla come una vera e severa_ professione, in mez– zo a un ,pantitio ,e a un movimento ,do;v,e, oon q>e!r malv~lere o ~olpa di i;tlcuno, ma per fatalità non riparata certo dalla istituzione della indennità par– lamentare, troppi sono costretti a « praticare » la loro attività politica, e-gli uffici di cui iJ Partito e il movimento li carica, come uno .sport S'U/4 generis,' sp,o,rt penoso e faticoso coltivato ai margini qi al– tre attività più urgenti, senza possibìlità di appro- fondire i problemi senza tempo ed agio di- ponde- - , h rate e serene preparazioni.. . tivano espressamente quelle ·umili od eccelse ma sempre diffi,cili mansioni. Antitesi che ha la sua radice anche ·in natura perchè è raro che l'uomo di studio meditativo pa: ' ' cato, dubitoso, in cerca sempre. del vero più vero, sia anche nell'arena 'della vita e della battaglia l'uomo di .opere, risoluto, ardente·, prorito alle ra– pide decisioni e all'attaccò; è raro che la bella cc ari– stocrazia dell'intellettualità » che ragiona e non grida, che discrimina e non sentenzia, si adàtti alle necessar-ie impulsività e demagogie che 'sono proprie del çomizio, dello sciopero, della lotta èlettorale. Chi ha visto Giacomo Matteotti in mezzo alle fol– le,. pur negli anni ·app~ssionati del dopo-guerra, mep.tre si stupiva di quel raro esemplare di inte,llet– twaLe ,cihe agiwa n.e.bLa1·eaUà pr-ati'ca, ammirava dib maestro, l 'èducafor.e cri.vile. che, sotto apparenze fri– gide e in una veste asciutta e a,Iiena da sentimen– .talismi, combatteva e vinceva neHe ,masse la fatui– tà c'ianciona, la impulsività e il fanatismo ingiusto e tristo, .e inalzava alla ragione alla verità allà unianità. . ' , ' · *** Era l'uomo incline per semplice dirittura di in– dole ·all'operosità, al dovere, alla rigidezza: una di • Lo studioso d'economia guidava braccianti e boa- quelle nature che noi padani, o almeno. mantovani, ri alle loro lotte per il miglioramento dei salarii, lo usiamo. definire l'è un todei5oh, in contrapposto alla studioso di sèienza dell'amministrazione conduceva volubile, chiassosa, verbosa vivacità italica ... o gal- per mano i nuovi Sindaci, i neonati Assessori dei •~ilca:; Wl uomo, che - ,avev.ai rpotuto·, Jibeto, dia ou:rie piccoli Comuni rurali, ·perchè entro le linee segnate e obblighi personali di lavoro, sviluppare e sist'e- ~alla: legge rinnovassero la vita munic:J.ipale , perchè mare quelle sue doti studiando e metodicamente m quei vecchi schemi e ordinamenti versassero lo ordinando la sua attiv~tà. ' spirito giovine e il fervfdo sangue della classe lavo- E qua11do dico « studiando », non mi :riferisco a ratrice. Quel professore degno di università sapev&. profonde immersioni nella filosofia e nella inùa- farsi maestro di scuola per quegli « analfabeti_ del- gine dottrinale, a scopi di revisione teorica, studii l'amministrazione » che dovevano affrontare tanti pur ~antissimi e utilissimi, ma remoti da quel suo problemi e compire silenziosamente una cosi pro- bisogno di tradurre in app1icazi,one immediata il fonda sebben capillare rivoluzione della vita ita- pe11siero. Egli era come uno di quei medici, che, liana. dopo av:eir nudrito l'ing,egino ,di sani ,ei serii e .j'olbusti Diventò deputato, e qu{vi la sua attività, la capa- studii, si dedicano alia pratica, sempre tenendosi cità critica e la combattività politica, quelra « li- coltivati e al corrente del movimento scientifico nea » cosi poco nostrana di lotta, quello stile così con costante riferimento però alla realtà professio: simile ai modelli di Ùna tradizione parlamentare nale; e « digeriscono » e trasformano il cibo .della solida e fattiv~, rifulsero jn luce troppo chiara per- loro diuturna coltura in applicazioni vive alla mul- chè occorra rammentarla. · tiforme attività che la cc condotta >ì esige da essi. Ma volli piuttosto ricordare o nqtare, come a q~el- 9uel ~iovane che aveva solidamente e< studiato », l'alta tribuna politica Egli fosse giunto attraverso e che viveva nel centro di una provincia di lavora- una preparazione, una disciplin;;i,, un'attività che tori agricoli, era. diventato il le,adevi; della loro or- aveva ccmosciuto e non aveva disdegnato alcun gànizzazione di classe con una conoscenza, c;on una esperimento e alcuna pratica di umile vita prole- serietà, con una- praticità in materia di 'contratti, taria: così come al martirio sublime e fecondo ·Egli tariffe, condizioni delreconomia rurale, da stupire era arrivato attraverso~'un costante apprestamentò . e da commuovere. Da commuovere, pe..chè, fra tanti dell'animo consapevole al cimento supremo, una de- « agitato/i» poco· responsabili e improvvisati, era dizione totale di sè alla_ fede socialista. bello vedere quel giovine, ché avrebbe potuto avere, GIOVANNI ZrnoRDI. una catt,edr~ d'economia, divulgare praticamente il suo utile insegnamento ai capi lega e ai bifolchi per lè loro battaglie con gli Agrarii, perchè le impo– stassero bene, le conducessero saviamente, e le con– cludessero vittoriosamente. Era un uomo che aveva potuto fornirsi di dot– trina, e ciò non lo alienava dall'azionEl, Risolveva l'antitesi che vi è cosi spesso fra il tavolino e il campo di opere, fra il Hbro e la vita; quell '.antitesi per cui gli uomini di studio restan chiusi nei ga- Disiecta membra. I discorsi e ,gli scri,tti di Giacomo Matteotti saranno un giorno pubb1ioot4 ,in volume per cura dieJlil,a, Diriezione del Partito. l!l valOTP-iin– telilettuale 'e morale ldell' .opera Sua a,ppar.irà a.Jliora in tutta la :s.ua rnobHe .efficacia. . binetti, e gli uomini dell'azione sòno ... troppo di~ ginni di studii. A·ntitesi di ·origini varie, tra cui, in Ita:lia, il fatto che organizzatori, condottieri di masse, amministratori, deputati, si « formarono » finora a caso, o per autodidattismo con tutte le sue spontanee virtù e con tutte le sue inevitabili la– ,çune, o per « del~a » a professionisti che non· col- Biblioteca Gino tiianco. Qui vt0.gùiamovi:produrre alcuni passi di di– scorsi che Egli pronunciò nel 1920, duramte la discussione dei provvedimenti ,fi.nanmarii .pre– senroa,t 1i d.al Miuisitero Giolitti, perchè si veda con quanta senietà ied austerità E.gli trattasse sin d'aJ.lom-, pur nuovo a,lll'a,r,ringo parlamein– oo,re, questi delicati problemi; e come, ,nel mo– merrto delJa massima esa}ta,ziione ·boliscevioa, Egli, che ifu ipiù tar.di .accusato dia avv,er.siari

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