Critica Sociale - anno XXIV - n. 11 - 1-15 giugno 1924

166 CRITICA SOCIALE più :tecn.iicodellia. vita costituzi,onaile,. !Non forse è una eisi.o-;enz.a ,dei .teimpii,,c:he al p01sto d~l rwpp,resen1,ante ae:eri·co veno•a il ,rappr:esentanite che possegga an- · ~he attttud:in1i tecniche? E ,quéste non si ,sviluppano attravooso le Co,1nmIBSiooi? L!uJl.gi dunque dal so:p– pJ"i :me.re l'eSJ)e,r:ienza, vo,i av.reste dovuto vivificarla e co,rre,ggenla! . La generka iinc,ompeb0nZa che ,og.g.1 l'ono,revol.e Grandi ha· vamtato :nei, rap,presentanti, è -conce,tto ,che mi siba,Io,rdi>.siee. La ,cr.i,tJ.ca ail .Parlamento- è Bovratu:t~o una ,c.fliti.caall'incompetenza. dei dearntati. Il sugge,rL m'®to p,iù oomun•e· che IS<i sente ,pronUJlz.iare a que– sto ;ri1guairdo, è che hi,s0igna sviluppare la comp,eieITTza dei dep·uta:tri. Cammino a ritroso. Anche .in .quetSto la v,ostra ;r:ivo,luztomeoonsiste nei! toml:LI'e indietro! 1Pare a me· :ch'e: noi tutti avremmo· dovuto· preoc: cu,pa.rci dei1la nece,s,s.ità sentita dal Paese di av!ial"e un mig·lioramento delae istituzioni .ra-pprekStentatrve e d·eÌ.le~istitu~ioni :pa,rlrumentari. No,i senti.a.mo, tutti, c-ia:scuno di. noi sente che le istituzi,o,ni p,aJ'l.a.mle•ntar.i,co,si come sono, hanno, jn sè -un viz.io ,c,he vi è in e•21Se una tara ohe· tra.d,isce l ma i-na,deo-~a.tezz·a loro, ai tempi. E no111 v.olete porvi o . il ·còmp:.ito,di riso.lvewe que·sto ,pr:oMema? P,e:ra~tro 11 problema ,lo· avveirti:te, ma .Lo, riso,lvete im una ma– niera- stranissima: voi ,trasfer,H,e gH 1Ste1S1Si p-ote,ri del l'A,ss·elJillble,a ne,l ,GoV1erno. A;h! iStgno,ri, ,c-01Jne è veic– cihia la stor.ia ,degli uomint! ,I Parlarrnern.ti is.ono,nati apipunto pe-rchè si ave-va la <pro:va, ,si, aveva ,l'espe– rienza .. chè.,que,:s:to a,coent.r:amento, d.i poter.i net Go,~ verno era il :peggi,o,r male .clrei poteva- ,cadere !Suilla ~:;o.ci.età.Q-µ.ante riy;ofozi,oni non hanno• fatto gli uo– mini p,e1rfrenare ,l'arb-itri,o e l'ecce1.9s.o ,del ,poìtere ese– c-ut'ivo! Il regime :parlamentare è n:ato, ,co:me r:imeidio con– ,tro simili aib'e,rraz.ioni. ,E v,oi y;o,lete.trova.ire 1 1.m r.i,me– dio .pro1pt'i10, neJ ritG,rno, .al ma.le ! Questa vo,i 1 èhiamat_e g·i,o,vinezz.a?Eld è ,questa. la novità che vo.i pio ,rta.te nella ,so,cietà ,iJta1i,ana ?. 1E' questa l:a rivoluzione che voi .rapipresentatei? Ma f-Oìnse. queste co,se n,on s\in– :bendono. bene ·f3,enon ,ponendo me11Jte a ,ciò ,che. ha detto l'ono,revo,J.e Grandi, ,cioè c-he ,per condurr'e g1d ·uormini e{ vuo1le un poc-o ,dii foùlia. GR.Al1~1nI -DINO. Feide•, non ·f.oil.J;ia.. · LABRlIOLA. Mi è p:ans:o,,cihe egli. sattriz.zasse H suo :p,rop'I'io mo,vimento, perohè, - ,da ,questo. ;pUlil.to di v:is:ta - molta. •folli.a è •e:n:tra;ta newle cose: po,li– tkhe .ttail tane,! ( C'om.:m,e,r1iti ). Il. r.imerdio, ,a,gl,i aibusi. del ,potere e,sec;utivo isi è tro,va,to ne1l'i,stitiuto ,p,arla.rn.entar,e. O,ra, ·Cihecooa fate voi? Co-n ,questa mesahina r.if.or.metta de1 ri.toirno, al sistema de 1 gfii, Utfficii vo,leite ,aippunto, ,adoperarvi a ninf.o.rzare tl 1po,tere esecutivo-. ,Ma s-a'J)ete voi vera– mente ,che ,co,sa fo. questo sistema de-gli Uffici? E ,p,o,ssooo eooi. -funziOillare nelle p-reisenti condizi,o-ni de1la vita ,dei ;pantiti? Il sistema degli_Uffici e i Partiti. Sono morti i Partiti? Si,g,wri, ,gn_.Uftfìci po•tevano funzionare in un pe– vi.o,donel ,quaJè i pa :riti.ti er.ano scarsi e, deboli. Era po-ss,i!biùe ottenere una vita noomale de.g.1iUfiì.,ciquan– do i. ip ,a.r.ti :tinon preme·v·an.o i lom ~aip,pres.entanti nella··,camera; ma da quando i ipartit.i vrennero, as– so,rbenido tutta l'attività politi•ca .del paese, fu ne– èessa:rio Ull; sì.sterna. ,di org·ani.zzaztone del Jav-0ro inter:no della ,Came-ra,, .che ai !partiti ,desse una parte pfo ilarga: ·na .qui Ja ,coshltu.zion:è de'i gruppi, da .qui anc,h.e .J,a necessità •co-rrel.atJi-vadelle Commissioni p0ìI'!rilianenU.Vo,i eo,sì ri,apli!te i.I problema del z,iais– setto dehla -vita .parlaméntare. Biblioteca ·GinoBianco ,L'ono·revole •Mu!siSOtlin.i diceV'a, norn è moll.t.o, ,in un'a1S1Seml:Jilea •del proprio, partito, che questo, è l'u!– timo ,es,pertn).ento di :parlame.n~•arismo,. ~•O!inon d1~ eia.mo l'ultima; neille ooo.e U'mane non hLSo.gna mai di-r'~ l'ultimo•; è l'ultimo, fOil'Se'rhspetto a noi. Ma,. inteso ,co,sì hisogna fare ,questa o.siServazio,ne: c:he• a, -far ben funzionare il si.starna rapp ,resen.ta ,tivo,, oc– cor.re ,girurenti:rgH .i,l IJ)temo, !unzi,onamen:t?' ·di ,tut:t.i .i ►3UJOi oirgari'i. :Il ritorno all ,s.istrorna.degli Uiffici è in. ìI'eaJ,tà :un impedii.mento al buon funzionamento deJ. regime. Così rp,r.e,parate v-oi stessi .~e ,condizioni, da cui deve ri-su1ta.re il :farhlimen:to d1 queisto ,che• vo 1i chiamat.e uit:i!mo ,esperimiento! Il che 1po.i n,aisce, :da questo. Con l',intenis.ifioansi della vita dei p,arti,ti si era. tro– .vato un modo, ,p,~r far :bene. .furniionare Ila Camera: R~tornando a,d QJ.n1.s.iste.ma ic he ;suppone .l'.assenza dei prurtiti, che COI.Sa .ac,cadrà? . .Ma ,già, prer a,p:riirsi,la -strada a ,questa ,condusio,ne, l'cmoirevole GI'andi ha ISentenziat.o cihe .1part ,i.ti O•non ce ne sono p,iù o no,n ce ne :hanno, ad essere, anzi che son tutti morrti. o mor.ituri·. •Ma noJ, noi. almeno·, mo.rbi non oi sentii.amo, r.i.iflet– tendo che tùtte le. grandi co ,nsulta.ziocn.ia :vvenute ne~ gli ultimi seJ mesi: in Ing.hilte•r.r:a, Finlandd,a, _Dafli– marc.a, Francia, a non p,arla;re de1lG.iap1p,o,ne, hanno se.gna,to• sucoe:ss.i fonn:tdaìbili ,deil'soda:l!i-smo, -e de,l,la de:mocrazi.a. In J:ng,hilte-r:ra il lrubur.iemo· è al po– tere: è :prlOp•rio, in qi.iteisteciricosta.nze che l'ono,revo;Je Grandi. ,p:u.ò fi,ffemna--re che i par.ti.ti rapp,reisentali su que 1 s,ti sett.o.r:i :si.ano, mor.it~ ri? Aih!, onorevole :Gr.andi, •eil.la è troppo giovane, e fo.rs.e ;ha vo,luto in qu,eista maniera semp.Jicemente da.re una p,ro,v-a dell1a. sua 01Strema i;n.g-en.uttà nel o·-iudica!'e .certe si1tuiazioni ,storiche. Ma, onoreiv-ol,e o . Grand;i, elJ..a lo ,_de:v,e .sa.pere e ,lo, sa fonse quanto me; v,i sono necessità _OO'gani ,c.he . della vita {;he &Si esip,rimono :nell'ordine :poJiUco, ,con :p,airtit.i i quali po-.s-sonosubi:re, in que1Sto, .•o quel piaese, le paren– tes,i do1orose dieJrla violenza, ma :per ;r:i.prendere la loro vita no,rmale oon novello e più isa,}utevo.J.evi– goir-e. De.Ha dem.o.cra'Zliae de:1 socialismo italiano oosi dtrei. Sono ,cose, 1'1.ell r.esto-, accadute anche altroive. Dua mH:i,ooi ,di voti, n.eHe c.irwstànz.e ,cihe ella sa, on.oil'evo,J..e G:ra,nd,i, vo 1 glfono, ,_dire ·assa.i, assai ,di p,fù c'he non la eis:presSJi,0•11Jei n umeni.ca fa,reJb.be ritene•re. (Ap,plaust vivissimi ~awes,t1;ema). PRE.SIDEINT:E. Onorevole LabrioLa., noin ,divaghi. LABRLO:LA. Io l.f.acc.1 0· ridleitte.re aJll'oni:>r•evoTe P.re – stdente ,c:he ritsjpio,ndo ad ;arg,omè.ntaz~on,i ohe non fur0010 tr,o•n,cate sulla bocca ,dell'.onorevo1le mio· av~ ve,rsa:ri-o. · PRES'IDENrI'E. EJila parla da tre .quarti d'ora ! (Interruzioni). · LABJ:U.OLA. Jn un morm. ,en.to ,in cui i .par.titi di _ estrema sinistr:a :po,sso1no vantare nel m0f!1.d,ovitto-· de s,e,gna1ate, J 1 essere ,qui noi una numerata mino– ran7.ia è Ja iproy.a .alle ISli.amostati vittime, d'una vio– lenza, n0i!1 di una, s·cemata ifiducia. Irn ,oon,di2ioni ,di libertà, .il fatto, verilficatosi fuar:i ItaJ,ia !Si sare.bbe verificato ·anche in ItaJ!:i.a. Libertà é viplenza : la menzogna della vittoria fascista. L'onorevole 1Grandi può esser.e- oonvinto di aver.e egH ,coi· suo1i amwi J>a-pipJ'es,en:tato una s.ing0tlare rL vo~.uzi:one nella -sto,ria de'l nostro paeise; .egli dovrà permettermi idi d~senttre dalla opinione sua. Quan– do ne.1 noist:r:oP.aese, le fo.1·.zepolitiche e,s,pree;;e daile ooigen2-e ,economiche ,deUa nOtStra S{)lcietà potranno ave.re :tibeT.ogiuooo, ;poitrà anahe ,darsi ohe iJ fa,s,ci. smo conservi il sopravvento; ma soltainto alilera noi saremo autorizzati a: ritenere pe.I' vera ,ed .autentica la sua vttt-0r~a.

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