Critica Sociale - anno XXIV - n. 11 - 1-15 giugno 1924

.. CRITICA: SOCI:NL[ID 175 coII11Pren<le,propaiga.ndisti ed agitatori che raippresentano «l'inor.gMlico, ,j,l virtuale, l'inconscio, qua.iri, delle mà.sse JPO– polwri, •n,e1Lequa,li oolio latenti immensi e torbidi movL menti, che non ·,si _.mJaDif-esta,no a;}1a ,superficie _se non ec- cezionalmente». . Insomma, ooncl-ude A. Siegfried, .il L.P, è 1l:Il pa,rtito che, conformemente a,l genio britainnico, si pr ,oooou.pa del– l'azione pratica ·e mim ,a r.i.solv,e.r,e i problemi JP.0,n mano che si ,presentano, .senza prete.sa , aàcuna. -di ,soluzioni <lot– lìrin,a,rie. Ma, se la ffila azione iquoti ,dia.na , è -perciò assai poco diversa ,da, quella, che sarebbe .J 'azio.ne ,di un -par– tito radico~rocia,ìista, esso risente .in modo particolare ,Je inlfluep.ze della olaJsse lavoratrice e, ,attuailmenbe, l'influen– za moderatrice dei vecchi tra.druinioni.sti non è ,predoip.i– nante nel Partito, a,} quale tende ,a -dare .invece il tono Ja · faLange attiva e ar-dente d-el1' I.L.P. L'IDEA 61LDISTA. Il momento laburista ee.g-na· unari.presa, ,nel movimento o_ peraiio inglese, di qu~ll'azione 1 po:it:ca ·-di classe, che &_ era a.fferl_'.Datanel «ohart~smo» agl,i ;inizi, dopo il, fallimento. delle grandi. aspirazioni oweniste del ,18-30; _però, .già 1pri~ ma, ,della ,gue:r,ra, ,e ISQpratutto dopo la g-uerra, si è andato .anche pairoJ.lrelam~nte aJfei.,mando, col «.gi'.dismo», un mo– vimento per ,la «democrazia industr.i.a.le », che ooercita una influenza crescent,e sul movimento opern,io e trova i suoi preoedenti storici :remoti .nel « ,s.indaca.hsmo òwenista » <lel -1833-34 e i suoi· prooede.nti ,più prossimi nel .SindacaJ,i_ smo franoooè e america,no. Ln q;uooto momento di r6pr~.Sll, del movimento sinda,cale <loM 1a .staisi :prodotfu . dalla . crisi economica, i,l Cole ne Q-jaJferima nel.La sua Rri_v1sta la vitale importa,nza per 11 tradun.i~mo; che non ,dev~ ]i– mitarsi ,alfa fonzione corporativa dehla difie.sa quotidiana ,degli o{Yerai -contro .i ca,pit.a'li<Sti, ma deve ;prqporsi d,i ao– sostituir,e il oa_pitalismo, 01wa,i al .tramonto, con le, ·rico– struzione del ,s:Btema indu,striuJ~ su nuove ba;si. (o). _Rico_ struzione ohe, per i ,gi1disti, non può avvenire ill.e11.a forma <li llllla ,gestione statale burocrati.ca <l-elia produztionre, desti– nata a diventare àn :pratica runa oliga.rcha di •direttori sti– .pent(Wliti,~eg,n31nti1soprn,,una ·c1aisse di opero.i ,poco meno asservita .degli odierni -schiavi-saJ.a.riati, e _imp0tente a far naooere nei lavoratori quello .spirito di libero e volontario «servtizio», che è iii. aolo capa-0e ,di d01re buoni frutti. Al crupita.li €-m.o pmva.to, come ,_alcapitalismo di Sta-to, le Traile Ùnions, ohe ·so.no -già, per qllaJlto timper.fetta,mente, una associazione cooperativa. di ugua,li ,a,ri,imati daJilo spido di f.ratella.nza, devono opJ)OIT,e il ,pri,ncipio del controL lo e <lel1'amm.iinistrazione delle .ind11st1-iee· dei :servizi ·della comUJnità da ,pa.rte degli o,perai associati in essi ocoupa,fi. Naturalmente - aff.erma 11 Cole - ilra ·questi ai;:,sociati v,i saranno ditf.ferenze di· gra;do e di :funzioni; l'uno sarà \'a pace 4i 1funzioni su,periori a,ll'altro; ma · in queste cl i f- 'ferenze ·di ,gr.a,do e <li fon:oi:oni ID.OD v.i. è nègazione a,lcuòa del ,p.ttiin'Ci•pio d'ugua.gli.a.nz.a: .iin qua.nto le 'poaizioni ffi.lpe– •ri01-isara.n.no coMeguite. iper merito e ,per -la libera .soolta consensuaJe da :pa.rte ,dei colleghi. La .diffor-enza, in quei,to ca,so, è una difforenw d,i fonzioni, ,non di diritti, e non 'è quin•di una dif:ferenz;a ·ai olasse. Naturalmente, la cootruzione definitiva. di questo nuo– vo or\:làne economico .presuppone la ,distruzione del caipi- ' talismo; ma - aoggiunge .i-1 Oole, - ,possiamo fin ·d'ora, metter,ne le basi; e ,perciò .gli sforzi ,e .gli esper,imenti pr.a– tic,i :per 006lìruire il nuovo aroine sul vecchio devono a-p– pun to, secondo i ,gildi.sti, costituiire iJ .prinoipo ispiratore . della politica tra.d.unionista attuaJe. I ,gi,~d~stinon han.no da ·offrire u,n _.pian~o schema d'azion,e; essi presentano a.i Sin. ._da~ti opera.i,. non u:n;i, .regola, ma un princi,pio ,di .1z.ione, e .le vie per l'applicazione di qu€1Sto_principio sa,ra ,n.no . ta,nte quante sono le situazioni diver.se cui si trova.nQ di fronte le singòle Traile Unions. Così in aJcune industrie sarà ;possibile sperimentare la costitu~ione <li .gilde iSU ,pic– cola .scala; in a,l1lre, fo Trade Unions lott.erain.no per con- (5) COLE: 1'he guild idea. - In New Standard, a,prile 1924. BibliotecaGino Bianco q u.istare ,il oontrohlo <lemoor,a,tico dcli' in<lustr.i:a, in,aziona- lizzaita; ~ aJtre ancora, nelle quali non vi è ·IJOl;ISibilità .im– medti,a,tii,, nè d~ costitµzione di igi_;l-d~, . ,n,è ,della, ma– zionaJ.i.zzazione indrw;triaJizzata», ,gli operai perfezioneran– no le loro organizui,zion.i, ,promuovendo :J.a. :un:i@ne ~ delle forze o:per~e per la futura aiss.11nzi0Be•de.l :patere %OUO– mico; in ,parlicolar 11Dodocercheranno ·di strappare 3j c,a_ pitaliaili [a ma,g,g.iorqu.amtità :po.ssibile ,di, « controllo dell'in_ duatr.ia .», che, se non ,basterà a caJl!biare il isi.stema· i.ndu- . stria.le 'Vl!gente, renderà p.iù -agevole iJ trapasso e attenuerà agli opermi le d,ifficoltà -della ,g.estione <le!,l'i.ndu~a dopo Ja conquista· del -potere économioo. Le esperienze nd c:t,m,po del-Lagestione -industriale >Sònooggi una, :vitale nooessità ~r gli operai. Questa ,politioa. dlig~ natural-mente - sogg.iun_ g,e il Cole - il1D ·gener:e spèoiale di orga.nizza.zaone. Pire- 811ppone Ja oolida,;.ietà di tutti ,i g,ràdi di ogni indu.stria in una. sola -organizzazione, l'incl11Sione ,neLla medesima. oosì dei 1a,voratori non malDÙali come dei malllurui, mediante l 'organ.iz ~azione anch~ -del persona.¼ tecnico-amministra– tivo, Ja creazio.né <li !Uirn, orga.n.izzàz.i·òne <li fab:b.rica sUJl mode 'l.lo creato- -dail movimento -élegli shop stewa,,.ts, mi: _.glior.imezzi di. diretto contatto tra dirigenti e -soci e miglior, ra,ppre..sentanza <l,el,le· .categorie, nel:le singole Unioni. · L'idea ,g.ild.ista, <lel controllo mdusti:i-ale -' oonbrollo ai– retto e responsab.illità da -:parte -degli operai, non in m~– sa come una. da;sse Ìl;l<lilfferenz.iata, ma .in ogni in-dootr.ia e ;ramo d'industr,ia - è il iprindpio d.irettivo in:diepensa,~ bile ,alla, formulazione . <li una politica iudustriaJ.e pratioa e· <io.struttiva - conclude il Cdle - e ,la ipolitica g,ild.j,gta non è solo il ·desi<ler-ik> ·di creare gi,lde, ma· è un princi~ ·pio.' ,destinato a riianm:i :a.re , con un fine conore'to, tutto. 11 movianenbo industriale ·degli o,perai. · · Questo movimento ip~· il.a <<.deIQ6orazia in-dustrÌ!aJe» inite– gra quindi il movimento :per ]a « ,democi ;az.ia politica>> i·a,p_ presentato da,l Partito del Lavoro, e e,ntrambi sono meri- 1;evo11della [Più :atténta '(X)nsiderazione, come l'espressione di un mov,ì,mento operaio, J'-on-d~topr001pU:aJil.OOte suJb. or:ga,_ nizzaziione ~dacale di un ,gmn,de Paiese !indl18trfaie. · f. p. PUBBUCAZIONI PERVENUTE IN DONO. VIGiL OONSTANC10 C. : Oa,mpò incolto (Evial); versione itaJ .fa.na. daJ.1a 3.a ediz. ,arg%~a,; a (1lll'a, di Folco Te• stena. _ Atlantide, Casa Sditcice• in Nervi, 19,24 (L'. 8)-. · E 1 wnèora a Fo'.oo Testena che dobbiiamo la <:onosoenza <lì questo origooal:i.ssimo spirito arge.n:tino - wnzi ur-u– :guaiano - che fa riechegg,:,are nelle sue <p.a,gine(scritie gi11Btaimente il .tmdm:6tore nella 1pref.azione) « la ,profonda armon'Ìa de,J S0Ùnone -del-La.Mo.1_1.tà ,g.na e la let;.z,ìia ·aei F:ioretti <li &n Fr,a,n,oe.sco », ma <lÒll il:!,nto brio di -pa,– radOBSi che :i~ rSUO volume appa;re al temPo stesso. a.ntico come ,il Van.gelo e moderno ,come iuno ooritto di Ana,to~ Frainoo. Moderno, anzi a:v-veniriistico. «- Mentre mng,ghia la b.ufom .di tutte le sopr,a.ffaziorci - è ancora il traidui– tore che .scrive -, ,di tutte le violenze; e Abele ·s'aioco– vaocia codar<lo ed invi.do , e Ca,i,no fftml.una gli ooohi e colrp.iisoe l!i.vido d'odio, diffondere -una ,pa,rol·a d'esortazio– ne e di protesta, d'iincuora,moo:to e ,di per,dono, lllila ,pa– rola che inciti a la,vorare e a. sperare, 1può essere o:pera doverosa. di buon oittadino ». Gli esasperati Jag1i inga.n.ni. dalle brutalità, <lalle <lèl:u.sioni,della vita :u.soiranino daTa · mediiazione .di queste rpagi.ne, come l'affaliieato daJ so~e a-l'den:te dru.rante una .salrita 1un.g~ ed aspm ffice da un tuffo ohe abbia fatto 1D.e.1l'a frescura mvvivatric,e di un 1-ago alpino. Questo- volume <lel Vigi,1 dovrebbe essere iJ primo di una « Biblioteca <li autori sudamericani». PAOLO VEDI: ·Un nuovo d.iritto delle genti a fondamento deUa, pace, oon q,uestionà.rio-.reforendum fra lettori. - Sa.g-gio in 1i.mita.to ,numero <li· oopie, .a :SJ)e.Se dell' A. per farlo oonoocero a quanti vogliono, con mezm. mate.ru !.li e spirituali, ruiutarne J.a ,ma,gg,ior ,diffusione in I.talia, e all'Estero. - Paolo Vedi, editore, Botticino-ma.ttina :(Bre– scia) 1924 ·(L. 4,50). ~ L'Autore voleva fare la sua te.."<i og.g-etbo ,di art:ooli e d,i conferenze. ma non ba trovato nè gàor,n.aJ.i che -gilioffrissero le 1oro colonne, ne Università popolwri o Circoli che ,gJi consentiooero le loro a,ule. Per– o 'i.ò.si è faitto braV'a.1Ilenteeditore <li se .stesso. Egli pensa che sarebbe facile ,e. ;rel,a,tivaime.nie rapido arrivare ·alla pace ,perpetu-a :pen:rua;denido la ,~ente che il bucarsi roo..ipro– camente :la :pancia_a vantaggio <lh:eti <lini.genti, di isti– tuzioni od.i ipMtiti,_è semip.lioofollia. Vuole ,perciò l'aoo-

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