Critica Sociale - anno XXIV - n. 7 - 1-15 aprile 1924

CRITICA: SOCLALE 109 a r~zza,re non è ·il'ègotista, eib:bene è « J'uimile coope– ratore nellla. soqietà, che ·,oorca, Ja ,paice ncl prestare i suoi servizi alla ·società e ceroii. éLi ,por.re m vaìlore se stesso 001- parteoi,pa,re ahl'azione oomun.e ». !L'obbiettivo a cui si deve teilldere -è perciò quello <li mettere iu, -grado Ja 1"ocietà di funzionare iper l' eLevaanenlo del i1ivello moraJ.e de.ll' iudiviid-uo. A ,èiò occprre il dominio della. oomun:ità sulle :forz.e meccaniche. « La' definizione migliore che, in termini .gener.ali, si può dare, del SooiaJismo, è di ,di:rieche esso tende aJla, òr,ga– nizz.azfone delle .forze economiche materiali ,della oocietà eJ ·al àoro domin,io da iparte d,ehle forze umane; fo, mi- 1glior cri;tilea che si :può fare del Ca.pitalismo, è ,di dire 4le esso rtende a •una tale organizzazione ,delle forze um!ll'– ne ,d,elfa oocietà, :in oui esse .si.ano dominate da1le forze economiche e materiali ~> ·,(.6·). E oome si ,può rea.lizza.re ,questo obiettivo? Con J:a per– suasione e con aa educ.azibne. n 1Sooia11ismo è « un'id,ea, che deve ,essere ,reailizzata con una serie d:i •mutamenti aperimentaù.i; il su0 strumento · è la ,persuasione ». Il iprimo .compito •del P,a,r.tito non ,è tanto di mostrnre la sua ribellione contro ,il GaipitaJismo, o J.a ,sua, simpatia ,per fo ,yittime d,i questo, quanto ·di convincere Ja maggioranza dei civta.dini che esso ha -un -piano di •or,ganizzazione mi– gliore ,di, quellb contro cui ,insor,ge'.e c'hè -è Hi .,gtrado. 11i ·fonµiarè 'llll. Governo, e, qiuindi, di fare qualche .oo.<iaper · quelle vitti,me. · . « Il ,Sooia.)iamo. jpUÒ, ,per,suaidere gil.iuomini solo con l' equ– ca.zione e con fidealismo moratl.e; ila sua critica economi9a de1le claissi ,deve essere aidop.erata· come il tizzo, onde divampa 1a fJamma ,deH.'€.IltrusiasmomoraJ,e ». . Il SociaJismo dev.e ;essere la continuazione di 'Ulla evo– luzione socia.le razionale; oolo in q:u-ooto senso esso è ine- . vitabiile. , « La, inevitabilità ,del iSociaJ.iemo, come effetto mecca.-· nico dello .sviluppo in,dustr.iaJe e ,socia.le , è .semplioemen(,e fantastica. Il ,Socia.li&moè iiuevitabiJ.e soltanto se la intel– tiigenza lo r.ende tale. E'· inevitiabiLesoUanto. se lo sviiup– p1a,mo su Linee ra,z.iona,Li; è fu.ev• itab.ile,iD.On in quanto ,gli uomini sono sfruttati o .in· qua,nto l'edafizio ,del ca,pita– J:ismJO deve cro1lare sotto il \SUO :peso, ma·!I)erchè igli uomini sono razionali. E' l'azione •de1la.ira.gione oo:tainto che fa dei nostri maJi una ca.ooa di ,progresso, e non il fatto che da essi 1po.ssa n-asoere il. crollo della ,società esistente. Inte1:J.i,genza e moralità :indicano ila, mèta 0, cui ;f;ende Ja lotta per: sfug.gi.re ai! pur.gatorio ~te. V.evoluzione u:mana · è oopansione ,dall'in;f;emo all 'ester.no, non effetto ' di una spinta che ven,ga daJ ,di fuori» (7). • -Solo quain-do«aJl'or.ga.nizzauone delle cose si accompagna fa oooperaa,ione ,dellé menti », il Socialismo oom.incia •veraimente aid essere: J.a C<X1,perazione del,le menti è, anzi, Jo .strumento col quale quelil.'or,ga.nizzazione può v-era– mente effettuarsi. La necessità immediata è l' or1ganizza– zione oociale del !l)Otere eoonom:ico e r educazione dello spirito a- servire aa comunità. « [/ oDganizzazione socia.le deve essere ora guidata verso uno ,stailio ipiù elevato. E qua.le ·deve essere iù oog,getto di questa or,ga.nizza.zri.one? :Non può ,e.ssere che una cosa: :iJ. ipotere economico. L'el)oca individ·ua,Li.staha creato que-· sto . .-potere, Jo ha- ong.:i;m:zzato,e si ep$zza, ora, sotto il suo ,peso. Dome il ipeocatore de1la favola orwntaJe, , che scatenò i demon,i, così J 'i.nd: i,viduali.smoè Ìmpotente a, pa- di:oneggiare. Je for;re che e,gli s~ ~ create» .(8). ,. . ·« L1 ISocialàst.a,cerca di educare le IIIlenti '.al,1'.idea-della· oomunità e ,della ooo~razione, i.per far sì che, nei diyersi campi di 0,tti<v•ità,ognuoo veg,g.a,dei compagni, non dé subordinati o deg.li impiegati. ,Siffatto CMllbia,m.ento di valuta.zione ,por.terà ad -una rivoluzion,e nella orga.nizza– z•ione .sociaJe, e.o! paissa.g,gio •dalla ,subor.d.ina-zione del,:a o1a.6se :proletaria al controllo operaio sull~ fabbrica. Twle ri<vol.uzione è ,già oomÌiD.ciata. Può ,essere o.sta.colata e 1·i– ta.rdata, non può essere impedita nè iricaooiata addietro. Ne.Ilo stato ,oa,pitalista è ,già il -gem1e de1lo stato socia,– tl.ista. Lo spirito ohe do anima ,può oonce,pire • ill.Il servizio or.ganizzato nel vanta,ggio ,della comooità, non com.e un Javoro ohe deprime i.I vi.gore mora.le , quasi Mnpon€1sse una diooiJ?lina,,di adepti reli,giosi, ma come una coordi– nazione d1 sforni umani .per Ja ,produzione, per la d·istri– biuzione e iper la cu !itu.ra» ·(9). *** Questa concezione etì,ca, del socialismo esclude, na,tu-. rah:niente, ogni dogmaiti.mno: « Ll Soo:iaJiismo ,è una ten– denz,a, · dello spirito umano, non un dog,ma irivelaito, e perciò si modifica, ne1la .sua, .for:rna di espressione, <li generazione i,n generazione». (6) Sociailùmi ctiticai a,nd coostructive, pag. 43. ,(7) Socialism a,nd Society, iPag. 142. 1(8) The Sooia,Listm-ove<rnent, ,pag. 248. Bibliot~ct~nb ~tahc& consttructfoe, ~g. 479. tEd ,esclude iMlche ogrn JJIDpazienza, ogni fretta, a cm rJ,pugna, d:el:re.sto, Ja s·teBsa concezione biologica, a1la quaJe - come wb oiairoo visto. - M,a,c,- Donald si i,ngpira; daccbè ·i m11taJmenti ,biol(')gicisono :un iprocesso Jento e graduale d, trasformazione. Ll sociaJismo non iè un verbo da imwrre, ma un .patrimonio morale da accumulà,re. Ci wol ;tem,po; ma l'aooumula.zione avverrà: Mac Don-aJd vi ha fede e., perciò, 1 1a. sua, pa.zienza ,è :piena •di ottiimi,smo. •Egli ~i co.IllSÌderaun sernlin,atore, non un mietitore, ma un semi– natore [a oui opera è ,destinata a dar frutto. « Io sono •un ,democratico - scrive egli neRa sua Lettera. a un comunista, - e •perciò -debbo credere ,nella ·op;inione pwbiblica e i11e1l.a. educazione; oono f\ID socialista, e ,perciò 1 debibo credère neUa continua trasformazione della sòci.ètà secondo 'llil ,piano ,di ,g-raduaLe ..sviluppo, anzichè iper obbe- ' dienza :ad ordini Tioevuti. Io dèbbo mantenere una certa ,proporzione tra a. f:ini e i mezzi, ,e a,v~r ·'l'igua.r-doai~la,na– tura. id.elilostrumeruto e a.1 suo J.av◊ ro. Io non 01doprerò un wltello ,da· !!)alle ,per far la ipunta a una. -matita e non mi iermrò di 11na ,spazzola ,da scaJ.11)8 -per 1P11lir.mi . i denti, 1Non b-atterò i miei ragazzi per farli ,diventare savi, nè !farò foro soffrir ila fame Jt)er farli diive11. tar morali, ,poichè :1a r.a!!ione mi ,dice che ilr.a :Le ibattiture e Ja, saviezz,a,, tra la fame e 1'a mor,aJ.i,tànon vi sono rap– porti, di sorta». « In taluni oasi, l'obbedienza ,è buona in sè e g1i ordini po~no, allor:a. esser. dati con ~n~r:gj.a, ma credere ch:e una motèra società ipossa :progr,edire ciobedendo -a coma.n,d1, e a.ttu,are per ·questa via id,e;a;li e nor.me ,di ,g,iustizia come ha mostrato, nelle rp:µ-ole e coi fatti, di ritenere àl Go– verno sovfotista (che ha 1poi.dovuto ,abbandonare il sovie– t:smo. oonsentire à'a,-ppropriazione individua-le della terra, sopprimere il contro:lo nelle fabbriche, far Jar·ghe oonoe&– sioni ai .finanzio&.iamericani) è cred,ere che ogni Scozz.eise che s,a, a memor,ro, il Catechismo sia ,proprio immune dal cadere in ,qualsirusi in,ga.nno ,della vita. Mezzi violenti e obbiettivo socialista non vanno assieme. 'La I>assione dice « vio:Lenz-a », ~.a itesta -dice «Socialismo»; l'uue, dice che es.si ooopemno; l'altra dice che :sono -in co:nfli,tto. · . « Il •prim0 ,dovere ·dli un uomo che .vuole -ricrea,l!e. la. Soc~tà non è di ,p~gliar j.n mano -un'arma, ma .è quello di oercar di. capire quel che ,c',è da fare., •Fatto questo, ,può alJora scegliere un ba..ston.e, un.a la,noetta o un sermone; O.bbeden,do a.d inveterate aibi,tudini ooquisi,l.e da antem1,ti di. •dubbia inte1li.genza, può anche -da,D,si. che corri;wno a 'Pigliare ,prima cli ;f;utto un :ba.stone. Quello che ci impor:t<1 pei-ò di rag.gi 'll.D.ger,e si è di stab.ilire r,aipporti interaroont,e · , nuov;i tra le funzioni ,de1!a Società, di considerare i valori sociali sotto un, .aspetto affatto nuovo. iQuest_o ~ il ~ocia: lisrno. Ma questo -non posso farlo con .qu~lsia,,<J1 specie di armi. [,,e mie a.-rmi, io le 1soe.Igooocondo rill ~av1011·9' che debbo fare : una iPeÌma per scriv;ere, una, forchetta :per .mangiare, una i.sciabol!l(, per far d~ me ,un. id.iota, 000, :rivo– luzione 1(oosìcome la mte,n<lono ,i oom:urn.st1 ),per .roVl.Ilare il.a mia vita, .e. que!J.a,di tant'a1tra gente». « Per i miei fan.i ,soci.ali -io ooe1go [a ra,gione, ila trn,sfor– mazione ·dell' ovini o:µ~ ipu~~lioa, iÌJl. oonoonso ~cl !P<;)POlo. Così faoonllo, 10 arrivo pm ,presto. ·dove voglio 8/rrr".·are. Li, .sang,uin?~ r-ivoluzi.çne · il'~, la ~trao1:drnaria çl:ifesa ,dei Bo1scev1ch1 contro 1 iD.6IIll.Ol esterm, ,gJi oplllSCOh e 1 maniiesti ,per !Provare che .}av.io1en'.?8! e. la repr~sione era~. n-OCeSsariee che non vi ariano ,dmtt1 uman}, ·ma solo 1 diritti ,de.llo Stato, non iportano alcun oontril:ìuto aJJa solu– z.ionè del iprobl€1ina 1più elementare del SociaJ•ismo.: ~'. controllo deg,li operai ne.l,:.a ,fa,bibrica. Il meooani~mo econo– mico della società è costruito, non con materiale econo– mico, :ma con materirule ,p.sicologioo ... ·una ,il.'ivoluzionè no~ a,ge-vo:~ . ia~cuno dei . n,ootri !{>l'Obl~, leooettuat1, .\qlUell1 superfic10Jh e mooca,mc1, che 10 aJ:fronto ,per ultl1lll, non ,per ;primi. Una ,delle cose IPÌÙ deboli nel mondo è una legge -del,Parlaanento che non ,risponda al oontime:nito dell'o– ,pimone p_ublioa; forse Ja_so1,a. cosa pi 4 ,qebole. è ii.I~~reto di una dittatura. Io prng10 J opera .soc1ahsta d1 Lemn non ,tanto jper quello che ha fatto, ,quanto ,per i'esperienza che ha fatto fii,re. In di-eci an'ThÌ. l'opera del Governo bol– soevico, Jiberato d-a attacchi c1a.11'estero, e sotto Ja !pres– sione· -delle necessità ,della, vita, condurrà la RuBsia. dove (e non oltir,e) cinque anni di Governo dèl. iLavoro ci con– dmrn-nno in questo nostro pa,e.5e con J'a.ppog,gio dell'o,p.i– nione _ ,puib.bJica;,due O.J?.Ili di Bolsce.vism9 in questo. pa,e,s~ ci porterebbero dove ,s1trovav,a la iRus.s1anma dozzma di anni ,prima deRa Rivoluzione» .(10). !MM-Dona.Id è dunque :un -idea.lista.,IIIla- il .suo idealiamo non ,può esser respinto oome ir.reaJ.e. E' un :i,dealista pra– tico, ;per .il ·qua.le « l'attuaibilità » è .soltanto « J'inattua.bilith 'V'enuta a matur.azione ». Ll ,suo idealismo morale ha, .sero,pr.e, questa maturità. E' un uomo ·in cui il cervello è a servizio dcl carattere, il -cui :potere ,in~ettua,Le è ferrato <li convinzione mora1e. E ,qu,es!;a è i!.a sua forza; qu.esta è la, forza del mo'vi– mento ipolitico di cu,i eg1i è ,in-ter,prete e guida. ALESSANDRO ScBIAVI. (10) The Venturer, fobbni,io J.921.

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