Critica Sociale - XXIV - n. 4 - 15-29 febbraio 1924

CRITICA SOCIALE 51 .... democra,t,iZ!zazfone europea; ,e ciò è tutta la for– tuna, è La ~t,essa, .salviez7;a ch,e ,splienda · aLl'Ita– li.a,, ip:roprio m,ientr,{:.'\ il destino, cbr si div,erte dei ,paradm"lisi, con quest 1 e ·elezioni geniera1i _can– celil.a vfa !l'Italia dal' -movimento d,emocratico ùi Bnro1pa. Il girav,e 'Penips, iu u11a ùieUe sne 1•,ecenti ra,ssegn.e1di -p.o1'iti-ca estera,, poneva, ~ia pure d-i foga ,e co_npal'Ola ca,nta, sorv-olant,e con grazia diplomati-ca gli scogli dell'argomento, tutta la nostra qnestioll'e. Commentan:do, in-. fatti, e co,n granùe ol':ls1Pquio, il p1:ogramma diel ruinist,ero 11a:houriist 1 a, ,Hcrfr,eva: « I mc-,fodi di pacifkazione che1 a,ffa,cda Ramsay Macdonaild sono metodi ,eisS:enzialmrnte d,emoc1·atici. Es~ii no11 1R-ara,nno compirnt~1 ,nwn.te ,eff:ica,ci, •sienon qna.ndo tutte l,e niazio_ni int•er,es~mtr adottiPnrn- 110, ·sia pm~e con qnaJ,eh<>~fomatura, tlII r.eigi– me prettament,e democratico. Ii'.rancia p Belgio ad 1 empi1scono que~ta condizione come l'ad,empi– ~cono gli Stati della Pk-c.ola Intesa e come la grand,e R,e1pubblica deg1i Stati Uniti. l/lta;lia 1)1'10oede-rà presto alle elezioni che permetteran– no di ca?·atte'Y 'izza.re meglio il suo ·regime>>. Il giorrnal,e francese ,poi continuava ,e;spr-imend-o j ~noi duhbi .sulla consistenza d'.el :rirg,ime demo– cra,tiico 1 i.Q. Germania, argomentando dallo stato <l'a.1sseidfo che v.i riegu.aim, -eooncludeva col chie– -d.ei ~si: « quali isono 1,eltl,ertà pubbliche che ;sl1.1s– si,stono •i,nRu1s1sia? » 1 Si può rispondergli c-he lo stesso giorno che •esso pnbblicava• il suo arfi– c-0!];0 io stato d'ia1ssedio in Germania era s,op– p:r.e-sso 1 e, probabilmente,· proprio per effetto diella, ,s01s,p ,ems.io -ne .~,ella pressio·ne "franc-es,e per lo ,smembramento d,elil'unità terlesca ueUe re-· gioni di occupazione ,sul R·eno, cont:riaccolipo evidente a :sua volta de-lla nuova .forma data a,i. rapporti anglo-franc,e~H ,da11Gabinetto la,bou– il'ista di Londra. E quanto alia -RUJssiai, .i dis– sensi ma-nif,estati tie1stèal Cong1,esso <lleicom.n– ni1sti"circa il mantenimento della dittatura di guerra., lasiciano intenid,el'lè che la Nep, la nova economia ,pubblica, così radk.almente 1ievisio- 111Ìista d1e1l commliisrno di gtw.rra, non mancll-e– rà, -come è natnra1e1, di I'€'agÌI'le ainche sulle forme pollitkhe. E isi deve aiggiung,er,e che i. rkonoiscimenti de i111'e della Thepuhbli-ca isovie– ti-sta, di cui l'Italia •e l'Inghilterra hèlnno dato l'iesempio 'in questi gio.rni, ,e i .tJ.'aittati -dii. com– mercio ,e di amkfa.ia che li ha111noseguiti, fa– ranno proba,bi:lmenue il resto nel ~en.so di cat– turai-e la Russia 11f•lle sue ri,nnovate !l'efazioni con 1l'Ocdd,e1nte, sottra,endola al sno fiero iiso– J.am~ .to ,e lhne}lawJola all'amb1ent,e istorico po– litko· delll.a c.iv, i.ltà -ùernocratk.a ,europea., Co- , munque, anche se iSi cved.a che queste tendenze siano 1em.ti.ssime a svol~e1'Si, ,non ba-sta 1-ai Ru,s- .sia, che vi,ene da una rivoluzione prol-etaria e che pur risentirà sempre di questa origine, a mett,ere in foroo chie ['oggi e più il domani d,elllia ricogf;ruzionie ,europea ·si farà in un cli– ma e iper un duna essenzialmente democratico e 1 1albo'll'rist,a,, cioè v,ir.tuaJmente socialiista. Se .ne conclude eh.le , i se la d.emocr.azia. d.ta11iana BibJiotecaGino Bianco vuo1e viver,e ,ed op-eDare ,in Italfa, ma con l'oc– chio e il cuore,~w·erti al!la soci,età europea, essa deve rifar,e molto del proprio cammino per au– daI'ie incontro a.Ue cla,ss,i 1lavoratrici che si re· clamano dal ,sociali'8mo. Tempo è ch,('Inl'i d-e– mocra-tici ç-e818-i ogni i-ng-i11,ri01so -0,1--pefto sul·pa– trio.ttismo -a,ei htvora,tori 'i1talia,ni, •p·c>rd1è qu-P– sti v 1 ivono, ·con arcl,c>ute ,sp~rito, la Yita ùelila, Iu– tern.a.zional,(l. Rarnsay l\la,cdonalù, ri,i,;poudendo alla ·int,errogazione ùi un •deputato dw for~·c si Cl'edeva imbarazzarllo (,e fao~va torto .alla, rara dirittura ùd T'renUer la,bourista),. rlk:hiarava altem,m,ente l'affilia.zionr del labonriHmo ailla Internazionale, che è, PgH .i,;pi,egaYa, per i par– titii proletari, c.iò eh,(' è - ,p deYe_ fl~,sPr1! - 1per i Gov ,er.ni '<'gli.Stati,, la .Sodetà dellP Kaiioni, cla i ntegrar,<;i opportunaime,nt,e con 11egra.Jl(ti ar,,.;– s,enti, la R-P1pn-0blicak-d,esca, la Repubblica so– ciali1sta <le.i-Sovi,eti: Tiempo è che la democrazia italiana, rimprov,erando 1egittimamente i gran– di •errori dei parti-ti socialisti, cominci a rico– noscer.e i proprui; che cessi di vedere la feE4tuca nell'occhio d,el partito .sodali-sta sen~a accor– g1eir,s.i -del trave che le O'stru.i.soe ,i1lproprio. A1l cH là d1eUe1p0isizioni, ·,per 1:utt,i di's,pe1rate, <dteUe attua-li elezioni - disperatr. al 1punto che 11-on fu poissii•bileuna intesa n-è per .1a partec·ipazio11e rnè iper l'cisten.Yfon1e fra tutti gli oppositori, co– me d,omandavai-chiia-rameut,e l'intuito detl11e fol- 1e: e fu p,rincipalmente colpa degli est-remisti del mitico blocco proletario - un'òpera si di– $egna !Il.€Clessariaper fa,r :rii 1 en.tra:-re l'Italia nel nov-ero dielle nazioni che •conijano per la •Dealiz– zaz.ione dei « metodi democratici » nellla vita in– terna, e -nella vita internaziona1 1e d-egli Stati. Qweista opera jmpoirta 1a so,ppuessfone della legge ·elettorale vigente, -il ristabiliime-J1to del– l'autorità legiSllativa d,~ Par1amento, il rip1+ sti-no della uguagl:iianza ,civile, l'imparzialità della -1,eggie ,e del,110magi,strature, la rosponsu– bi1ità e i1lcontr01llo diel •potere 1 esecutivo; la fiine delle m'iliz·i,e partigiane e la riconsacrazione della 1 scuola avvilita, profanata. Hoc potro U,num est neoessariiim. Tutbe 11,e me.baifiisfohe de– finiziorni della libertà, cui oi as5i.llano i v-ecchi, i decrepiti « intraITTJsig,enti )> frazionati nell!le<li– v,el'!se liiste di tutte Le 1scuole rivoluzionarie, .non pos~l<)JJ.0 attualment,e 1 e.spdmere di più drl– J.a praxis conc,entrata in cotesti ovYii postula.ti di vita, premesse indeclinabili di. tutti gli a v– viamenti veMo l',avyendr,e. Un decreto come qu,ello c,he meitte le ,a,ssocia-zioni operaie sotto IJa tut,eila, meglio, ,sotto la « vigilanza ,"!peciale » del prefie.ttoJ disonora la ciYiltà italfarna c-;enza possibilità di •sof,istkazioni scolastiche, sui li– miti d-elile attribuizioni dello 1Stato o d,ei grup– pi o d,eUe persone. Tommaso Hobb~, il princi– pe degli aipolog-eti dell'a.ssolutismo, lo rinnc– ghier,ebbe. La ragione ,e la materia di una int,esa per un'a'1ìione comune tra l1eopposizioni al fa– scismo per il ri.stabiliménto degli ordiini 11-iberi, esiste, innegabilmiente eshite. La cont~tano re– ipubblicani, comunisti; rm.a1ssimalisti, perchè

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