Critica Sociale - XXXIII - n. 23 - 1-15 dicembre 1923
CRITICA BOCIALB 363 ---..;=---..;_ _________ _ }'oraggi: (1) , , , 1 pro<luzione medi&: quint&li 225 milioni . · Frutta· e orJaggi ; · produzione media: quinta.li 32 milioni . Bozzoli: produzione medi,a,: qu inta.li 450· mila .. ·Oanapa: _ . produziono media: quintali 1 milione . , Ba,·babietole : produzi.one media: quinta.li _20 milioni _,, , Lana: pr,,d,uzione media: quintali 250· mi.La , . Suin·i: numero: 2 milioni o mezzo: . ..... ·: . Uova e potli: · · . , ' ' (su. 60 milioni di galline) ... _,...... . Aynelli e capr etti e latticini ovini e caprini: (su 15 milioni òi ca.p i) . , : ,. , .· ... _ . -'-- .. .. ~ 12 • 6.4 _. . 1.4 Ò,5 • 0,6 0,2 2;s 4 .. 0,4 ---'---~ Totale Valore 48.9 milioni' numero di ampliamenti di· costruzioni vecchie non sono ancora censiti per il ritardo, spesso·molto lun– go, dei rilievi catastali; inoltre vi sono le esenzioni decennalf, ed ora trentennali, che sottraggono un complesso enorme di fabbricati dall'acce1 tamento catastale. Se an·che tutti questi fabbricati, come pure i ru– rali divenuti nel frattempo urbani, fossero· censiti, . il reddito catastale censito, comprese le nuove· pro– vincie, si· avvicinerebbe probabilmente al miliardo. Ma in quale proporzione sta questo miliardo con la realtà del reddito? Per rispondere a questa do• manda occorrerebbe che fosse fatta una ·sincera revisione generale che il Governo della velocitd comp·rende essere necessaria e lascia intravvedere, di tanto in tanto, di voler effettuare, ma per la quale, dopo un anno, nulla ancora h·a concretato, se non, forse. le buone intenzioni. Non rimane che rimettersi all'esperienza perso– nale, base che certamente può essere fallace, ma che, nell'assoluta mancanza di altri più positivi ele· menti, è l'unica che po!isa aiutarci nel calcolo che ci prdponi_a.mo di fare. , . Ora, per parte mia /gli altri mi controllino con le loro· c0noscenze singole), per la conoscenza che h , , del reddito imponibile e del reddito reale di molte case in località assai diverse (piccoli paesi, grosse borgate, città di provincia e ,capitale) 1 credo di po– ter affermare che, in una grossa media n· red– dito imponibile sta oggi al reddito eff;ttivo· là Ma l'elenco è ben lungi. dall'esser completo; mai:i– ca, intanto, un prodotto importantissimo: quello dei boschi in legname da lavoro, legnà da ar,dere e car– bone· dolce, sul quale non -si hanno statistiche ma ohe .si può presum!lr~ trattarsi- di ·'Un importo i~gen– te,, di almeno un miliardo e mezzo. Infatti le, foreste demaniali, chè · sono appena dell'e"tensione· di lì5 mila ettari, (mentre la superficie a bosco di tutto il regno, entro i vecchi confini, è di 4 milioni• e 600 mila: ettari e colle nuove provincie supera i 5 milio– ni}, hanno dato nel 1919-20·circa 32.000 me .. di le– gn_ame d_alavoro di conifere, 54.000 di lat"foglie, 250 mila qumtali di legna da ardere e 388.000 di car– bone. Di solo carbone doJce la produzione è di 500 mila tonnellate, pari a 200 milioni di lire. • · dove le contrattazioni sono libere. come 1 sta ~ 12: si~chè: dato che il reddito imponibile (se tu !ti i fab'." bncat1 fossero censiti) $arebbe o ggi, c ome si è det- Mancano poi _alcuni prodotti minori: tabac 0 0 su· ghero, semi da olio, vimini, ecc., ed infine mari~ano i pro~otti _dell'estr~zione. dalla terra e- dall'acqua: marmi e p1~tre, ignit,i, aTgille, metalli, zolfo. pesce, sale, coralli (complessivamente da un miliardo e ·mezzo ~ due); possiamo dunqne affermare con per– fetta sicurezza che, se qu,alche c'fra del p~od.,tto s.~pra~steso potesse ·~embrare esagerata, tuttavia l 1_1nporto totale· di 50 miliardi è ·pienamente giu– stiflçatq. FABBRIG:ATI. Il redrlito imponibile to•aie dPl r~nq si avvicina ora ad 800 milioni, ma questa ci– tra no,n ci dice nulla. o ci_ dire a!':Sat por,o, rPla– hvamente al reddito che· i proprietari rii fa'-b•·icat; effP.ttivamente godono. Vi' sono vari e grqvissirni e'e· nienti perturhat.ori, per_ cui la rifra lea::ile a 0 cert"b del redd;to dei fabbricati è immensatnente lontana dalla cifra reale. · · 1., L'ultimn aècetf.amPnto ricale a, molti anni ari– dietro: al 1890, e !!''à pr;ma dPlla g-u 0 rra era nrmai lontanis,~imò qal riflettere il rPd-lito n,aJ 0 : c"ll'a•1• me>1to enol"ll)e, poi. avvenuto, alméo per i· f<>bbri– cati liheri da vincnli. ourctnte e dnno ·1a ·g11prra. Ja distanza tr~ i~ rerldito ,Jeg<1lee cr•ell'l rPale ~i .P, P"r lo meno trmhrata. Man m::ino ~he i fìtt.i vRn...,o rli– ventan<'lo liberi per tutti. i fahhrica+i, natnralmentP llJ: distanza si accresre sempre più. ai17.i. -sircom" ciò è ÒPstinato a verificarci rrm"i ""'tro po"hi a...,n;. fo cred.o opportnno l)rOcPdPre al ralco'o · d 0 i reilrliti ,come !'e i vincoli fMSP.fo e-ià. rlel tutto sromn::i.r1Si. 2. Dall'impnsta sono colniti !i'oltanto · i f<i"'hrirRt,i -com;irleri:tti urh<1ni: tntti q,1P]ll. inver,P, arlrfet'i alla coltivazione dPlla terra e· ::ill'al·dtazion" d•i roWva– tori ne sono P.SPnti. R' naturale p<>rò eh" un rert.o numern di tali fa'-brir,iti. rial tPmpo n"l'R .formR– zione del catA~to in pni. ::ihbiann cpcs'¼to <li ann<1r• tenere ai rurali e tuttavia continuino ad escerr .esenti. 3. Moltissime nuove costruzioni e un non minor ' (1) Tn quèst& :voce s'intende j!1$:luso·. il reddito. proyenie11te ,~ll'allevarnento del beatiam'} ibJ1otéca Gino Bi~nco to. di circa 1 miliardo, ne viene r.he il reddito to– tale dei fabbricati dovr'ehbe ora C'omputarsi, sup· posto cessato ogni vincolo di fitti, di cir<'a 12 miliar– di: per essere molto prudente, nerò, lo fisso in 10. Io n·on mi dissimulo che questa conclusione sem– brerà a qualcuno esaaerata, 'ma anche il ronfronto coi, risultati a cui sono giunti i più diligenti calco· latori della ricchezza nazionale mi conferma nella mia opinione. Il prof. Gini, ad esempio, nel suo important;ssirr10 st.udio rnll'ammontare e composi– z;one della ricch.PZM drlle nazioni (Bo'cra, 1!114.), calcolava, riferendosi all'anno 1907 in cui il reildito imponit.ilP accertato non ragainngeva i 600 milioni. che il rPddito reale fosse di 1 050 milio...,i. Partenrlo perciò da un reddito accertato di un miliardo /come ahhiamo <'letto sarebbe ora con le nuove provinrie e con tutte le nuove costruzioni esell'uite dal 1907 ad _oll'gi),il orof: Gini rlovrPhhe, <'Onla st.essa pro– ponione, port'¼re la cifra del reddito rPe.le a quasi 2 m_iliar<li d"lla VPcchia moneta e qnindi, con gli aumenti g;à introdotti o che saranno introdotti pros– ~imamente sopratutto per il rinv;J;o dPlla moneta rlovrehhe giunqere alla cifra di 8 miliardi di monet; <leorezzata. Ma l'Pminente statistiro ha ritenuto tronpo liPve la· differenza tr<1. il redd'to reale e cr•el– ln cafa~tRle: anche prima dP!la roerra (mi appello alle conoscPnze personali di chi11nq11emi logll'a) non vi era casa di cui il rerfdito netto che effettivamente !'-ene oot.Pva ritrarre non equivalesse ad almeno tre volte l'imponibile. Una riprova, del· resto, che il mio calcolo deve ri– manere ancora al, di sotto dPlla realtà derluco dn nna. notizia rhe leP-go nello stesso sh1<lio del 'prof. Gini : il rPdòito imponihile nPtto dei fabbrirati dolla ritt:'l di Pariai fn valutato, nel Hl03, a 6~0 milioni. Allora la nopolarione della capitale franc 0 se poteva corri~n0nrlere alla donirpsima narte della attur1le nonnl<izinne urhana <'l'Italia /'79% doll'l, po1JOla?io11e totale\: in nronor7ionP. i fahhrira+i d'Ttalia rloVTPb– _h<>ro <'larenn reddito di circa 8 miliardi e.. colla sva– lutazione della Tl"oneta. di ~- Teniamo pure il più _ largo conto_possibile della differenza tra i fabbricati di una grande e ricca città come 'Partgi, e quelli.
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