Critica Sociale - XXXIII - n. 23 - 1-15 dicembre 1923

CRITICA IIOCIAU già uehboJ10, d:i ,8"cetl&·e · uogmaticallle,11té i frutti di col.est.o laVO'l"O di lnterpretaii()Ile e di revisione. Ora ix> cr,edo, fermamente che l'idealle sociallista, 1 metodi prop'l"i: aJ- gradua,ill;t,i, possano, amzi debbano 'i,n,. ~go.arsi e di,ffom.dersLt.1-.a Le mrusse (ed ,a.n,che- peoohè no?• - tra glt « mt.elie1ituali. ») con urgorrumta.zio.ni più sempl"\ci, più aderenti a.Ila vita e ~a .pratiica.. Un po', pJù d'i: !ed•e ,e un po' mano ct.i smenza. Og:gi p airtloo1ar– Ìnente •è nec~s.saxio torruaa•,epiuttosto a que.l.la ccmcez10- ne, a quel senso ;r,e!iigi,Ofso del socj.al' i smo, che ca.ratte. t'~zarooo la p.cilrna fl.ammat,a, icleal~. ,AJJe ct,tmostraz!o rii sc~ent11f!!che si può credere sino ad un certo punto (4). Allil:orohiè l'.al(Versar.io vi1ene iderutilftcato · non tanto iln un ceto, iin u'llJa ,classe,· quanto, d,n un regime oomp,osto citi cornjplessfl elel'l]iemiti' eC0111:ooni<:t, ,e ici, morali, .gi'urMi– C'.!, ,regiQne che.vive anche in illCl.il medeisitmi che 1o com- . b.a,tttilamo,l'esi,genza graduaùi.sta ,(c.h~,aijgmiilflc.a voler co– struire sui !atti ,e non .sulle p,a,!'01e),l'esigienza libera;le (-che si~niflca !eiducazio,ne!. 'OO!Lleram.za, vit~m-ta su sè stes$il priIIlla ,che sugli avversari1), l'esiJgen:za rnOTale,, tt– ll!Il'81Il'Tl-O per 1nn:porsi loigroamente, dJn modo el,ementare, aµche agli occhi del più incolto. Non v'è bi.sogno di gr;,agi,qeIP'l'eJlaI8!Zione p,eir comprenicllere che l "opera s,e– oo).are d•eila &tori.i., di ,cui a.n.che ill nostro spi1ri.to - o}rtre.che l'rumbiente soc:Lale - è dl!Ilibevuto, no:n potrà st.aib1lmenrt,e1a11mu1J.a,rsi cOI], semplLilcer.ilcorso •alla viol,e;n,. i1;1, o·, .ad oig,n,t modo, COOl una llll'lJprOVvisàtrasfoinna– ZÌOiThe, Oggi ailirneno. questa rettifl.ca, n~ senso di cta1· più pero aJle ,esigenze ffic OiraJi,,ed alle tend,e'llZ,e,voiJ,ontari– sttche, is.'il 'jm:pone. Esigenze e tendenz.e che abbiamo tut,t,f., ch:li più, cht meno, trascurato. E ti dopo guer:ra ne costituisce Ull'lJa prova belll tra,s,te e rude .. In questo s,en,so almeno s,t v,o,rrà riconolSCere Jia neces. sità di affidare a.l marxismo una nuova e pi,ù modesta funzione i1nseno al rnoviroen,to SOO;iJalilSta. n marxilsmo nel suo v-aJor-e 1ntegrrul.'e, in un IPrurtito Sociali.sta chie ,non voglia ridursi a setta o chiesu0t1a, non può essere c.he i-J: 1)6ll.Siiero dii una fo:azione, di un grup'p-0, di un uom o. Liiber-il .all,/ai gruppil, iind;i!Vidui, f,raztorui, purchè oonoordi geinerilC8IDenite nei! fine e nel ,metMo, cti1 pen- sa.rè ,a modo loro. , Eco o iJn br•eve crò &he in,t,e,nd,evo ,di.re •colla frase: 1ù Partito - ,come oo.te - ha da esser-e mm più sociallista. m!a-rxi,sta, ma s emp1 iicemen,te sooi,alista. S'i:11tend,e che non !aoev-0 questtone di· nomi. N,oin v',è t~mo,re, no, ,come ne1la sua. replica ritiene i'Il,V:ece il MOl!lidolfo,cne i! IP-artito perda ln tal modo se stesso col perdere. }a sua bussola miracolosa. · La b,ussolla • materialism-0 sto1ri;ca » ha un v;alore relatilvo, perc:hè è andhe sotto l'tnflusso ma,gnet~oo dei ll,()6tòl'ÌJ Oe!l'– velli e dei nostri sentimenti. Il marxismo può dare. o, meg,li'o, può ,con,corr~e a dare una uti1e ooscienza cri– ttca cl,e,i: Jimit1, delù-e •p01SsilhiHtàd•ell',azione soci 1 aJ.ista ; ma l,a oollldizion~ se per a1cUilli è necessaria e suf.fl – ci.EmtP., !IlOIII ,è detto si,a, 1ale pe.r -tuttil. Il problem a che ID, marxismo non rtsoll:v,e (ma ·che può concorrer.e a rt– solv-eire) ,è propri•o qu,eùlo òella. « consapevolezza che 1a lotta, di c,l.asse•deve avere d.iise stessa, delle saue possi, hllità e del ca mmim .o progre19s,i-vo· delle su~ conquiste•· Da qulstione è tut.ta qui: qual'. sono, in -Qgnt momento storico, qul;lStl lflnr' possibili? Pe.rchè .tanti sono i mar– Jii,&H, ,e.ncbe seguaci dell'i,n,te.:rpreta,Z'ÌOIDJe o revisione del Mcmdolfo, e tante sono, o possono essere, l1e soluzioni. r Contesto risolutamente che il mairxismo sia l'indispen– sa.b.tle chiave ,pesr la wmprensi-0ne e, quindi, rìsO'luzilo– ne .deii grandiosi problemi conc:reU ,ed attuali, coi quali ci tr01Yje.rno faccia a faccia. Ho dato wnche degli ese'mpi-i. Se è vero, •come ,Engels ha amm.onJ.to, che i:l marxilsmo-non è ricetta buona per tutti J e.asi, ,è •anche vero che H marxismo iè impotente a da.TiCi uno. rispOl!ta sola avente vaJooie lnd!scutlhite ed (4) 11:nrioo Ferri ebbe ., dichiara.re (eo ll,OD erro), in un an– tico re/cnndum, d'.,_. giu nto al IIO OÌalismoper puro eonTin– c,imento aoientilioo. Come si à 'nato di rect>~te. i prinai9il l!ell11 ~i&p." ~110,-. son? 11bi.i~ *"~ici I • ..,. ·og_get.tivo. ilJl ord~~ a 4.u;sLionj ill!.vo4·ta.uti.8&iwe.Non ci fuxO!DoO m_ai dtspute tanto accanJ,te cor;ne qu.elle t.ri. marxistit intorno at]ia q ue.st ,\.o:Qe, dei b\occht, 3$Setto do– ganale, gueITa, violenza, collabor~ione, ecc. Non l)iù tard,i, del,l'ultimo Convegno vennero pr~ttate da au– toTevoli leaders concezioni addilrllttura runtitetu:oo intor -. no ai rapporti tra: Sindacato e Partito. Per fortuna si ebbe jJ buon senso dli llltOn ricorrere al f.orrrni.lalriomar-– xista. :Col cli.Jr oiò nan it.t_erl.do negai-e J;a. funziom.e storica chte esereita ,e ,che, -soprattutto, ha eser,ciJtato ill marxi.. smo . .Riconosco ama:i per primo 1a ooneiflc.a profonda in,. fluenr,,,a che può esen-cttare sul singolo una. educazio– ne mamiStioa, .1m.t,esa inel! sen:so più largo d,eHa pa,rola. .Basta aS&i,st,eread una dilscussio.ne tra u.n mane-i.sta e un ,socialista sentimentale, magari di marca italiana (ed anche quest'ultimo è necessario), per rendersi conto del– la ,su.periorità del primo, ,si nell'impostaziQ.Ile che ,nehl'I ,riisoluzìooe della qu,èstione. .Nego :iinvece la uti!i,tà diJ un ,Partito miarxist,a,, che codifichi ciiOtè ,ect ianponga (ptù o mellQ chitaramente) a tutti :i suoi aderenti un,a, detenminata flJoaofla, una de– terminata vilSione della vi.ta e delle notte politi.che. Dob– bìamo rilflettere nel tParti:to la realtà ·socia'lisita .(sempre --con quei Jilrrnti generici di .fl.ne e dii metodo) in tutte 1e sue manid'·estazioni, i'Il tutte le sue tieru:len.z.ee non chiuderci nella. torre d',avorio mail'Xis t.a. Ogg:i· è assa:I preferibl'le un utopista pr~maTxi,sta, purchè antifascista, a tutta una tribù di marxisti in fregola di collabora– zicme. A.I d•ogmati,sÌno deve ruccedere JJ: ·cr:i.ticismo, al monopollio la wibertà, la COn.colfl'eilZaitnteJlettuale. Per– chè teme il ,Mondolfo la concorrenza di scuol~. quamlo è ·cosl si'ouro <lena sup,erioritA marxis.ta .? Fra•si vaghe, mi' si di,rà. Qu alche ese mpio si può ci. tare. Quello che ci v.i'ene da.i, socialis,ti. illlglesi è som– mamente istruttivo, rruantunque sarebbe sci.ooca anche sdlo l'idoo du volerlo p,edissequamen,te ,co,pi,are. -Nel Lal>om Party coesL~ooo, Otltre at. grupp'i1 econo– mici, tre -società s,ocialiste che si ilSpira'llo a metodi e priinlciipii dwerstssimi. Sii va dall'-evoluziootsmo spein.ce .. riano al marxismo integrale. Obbiettivamente pare pro– pri~ un mir:acdLo ,che cotesto blocoo di forze disparate , neisi1sta.cosl bene da vent•a;nm,i alle tendenze disgre– gatricL ·iE se pur-e il danm non mancam.o, i' vantaggi . so,no notevolissimi, ruè sembra che la costituzione che il L. P. sii è data, Lo pCYn.ga in condizicmi: dr inferiorità di, fronte ai! Pmrtitil .SocialiE,ti ma·rxlsti con.tilllentali. .A,mma,,estrat.ida,lJ.a triste e.speTienza cootimenta1e i la. bouristt con.serv.ano -in se.no al raggruppamento un così lairgo spfrito lilberale, e l:ascia,n,o -ai. grey_pi c,omponenti una oosl ampìa lilbertà di movim.e!llto e dit criti,ca, un.a cosi emOO'IIle, talvolta esagera1a autonomia, che la ne– ceissi1à dì u.na scil!'&;one si dimostra gr<l,Ildemente irrr– probabiJ.e. Sii , p.ref,erì 1>r-P1nder 111.tos;n dall'inizio della esist,enza di varie. fra.z.ioni, accordandosi chiaramente in ordime a rnetoc;lo e fine, limitando b'a.ttiviltà dell'o~ga– nizzazione federate .solo entro f confinll dell'accordo, anzi,chè conda.nma:rsi ad una fatale e logorante J.otta· imterna. par ti pr.edominio e per l'impost.zione di .ooa filOSOtfiaufflciailie. Ogni ,gruppo, ogni !razione cerca di far tirionfa.re J,e ·sue tender..ze e le sue soJuzioni, e nel t.em ,po stesso svolge prOtficuamoote la sua attività i'll un a llilibien;te deternu.n,ato, <fa'a oetil particolari. Tut1e le fone sono in tal modo sfruttate al massimo grado; tuUo fil va.sto cam'Ao esplorato e messo a coltura. E' la divisione del lavO'I'o che fili ili -suo img:resiso nru c.ampo politico, po. tenzia.r.ido 1a produttività della organizzazion.P politica. Si dirà: l'Italia non è l'Jngoilt.erra. L'Inghilterra però !JlO'll ha visto la. clisfatta: che ha sof– ferto in ltaruia ill movl.men.to socia.li.i.sta.Con ciò non Jn tendo a trerma re , che il fascismo sia fl.glio u.n ,i.co o pre– valente oogJ.t e.rrori oocialisti, nè che la debOle.zza so. eta.lista sia solo .in fUI\oZionedella cr!sl intellettuale elle b,o iClll,"<;11,~o d:i ;porre in lu.<» neJJ•a rticolo precedeil- 14! ,Piè, mllne. elle s.j ~Jl8Il(l < ;opia.re i metodi· la.bou-

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