Critica Sociale - XXXIII - n. 23 - 1-15 dicembre 1923

terra, abbiamo detto che 'iJ numero degli operai si puo riténere di quasi 6 milioni attnaimente. Se tqtti ·fossero retribuiti come la Commjssione per le ta– riJi.e dogan11,li,ha· cal:co\ato pe:r i IJJecpanici e me– tallurgici (per 400 mila operai, 2 rniliarqi é- 800_ mi– lioµi c).is<!,lari, e cioè 7000 lire ai;mue p!')r.ci.ascuno), si dovre]we, <!oncl\ldere che tutto. iJ i:ed~ito d.el la-. voro· manl}aJe, S!lnza 'l'agricolo, è d,i 42 IIJ.ili~rp,t al– l'anno. Credo ili1vece che il salario me,d-io si aggiri , tr-a le 4 e le 5 miJ'a, lire, e quindi ca:lcol-0 il reddit-0 totale ii:i 27 nriliardi. Anche il Mortara (Prospettive, 1922, p. '350 in nota), si avvicina, a questo calcolo. « Calcolando. egli dice, 15 milioµi, di lavoratoJ:i, a 15' lire· q1,10tidiane pf!r .250 giorni, si gilmgerel;>be !.\d @a S-Omma di 5!> miJJl!.rQ.iper le so.,e ret.ril;>.uz;i.p,f\i d!illlavoro manu.aie » (compreso q\liI.IQ.:\ a.ncl).,e l'agri· colo). ~:X··l IMPIEGHI. Gli stipend1 ed ass~gni degli im- piegati dello Stato,· compresi i maestr;i elementari,. super,mo i 6, miliardi. Vi sono _p,oi tl \l.ti gli i~pie· gati degli Enti locali ·e deUe AlllJJli11istrazi9nt pri– v01te, i quali devomo godere complesstvamente di un importo di stipendi almeno doppio. Infatti, secon-– d.o il censimento del 1911, gli addetti all_e Amniini· l'ìtrazioni, alle professioni e all!'l ap.i ~rano 1.4,H.000, compreso l'esercito: pra, sia perTaumentata popo· lazlone, sia per ·10 sviluppo enorme de}le funz~oni governative e degli Enti locali, sia per il progr.e!;!S..o pure ingente ._delle industrie, non. si possono calco– lare a meno di 2 milioni.: basti pensare all'aumentò _di~Omila sofo nei ferrovieri. Di questi, gli impiegati stats;i.H sopo 53(> mila, e, c_ogli insegnanti elem~ntari e i lil?-~ri'proi.e~i@nisti e l'esercito, circ.a un milione: gli imll)-iegati loçaji e privati, adunque, stair;tno cogli statali nella pro. porzione di circa 2 a 1 e, se la pl/oporzione fosse anche da ritenersi àlquanto inferiore, bisogna pur ·ncordare che generalmente gli stipendi cortjspo~µ d,àlle Amministrazioni iprivate s.ono alqul).nto più -ele– viti «;liquelli dello Stato. Una riprova sta negli stipendi corrisposti agli im· piegati delle industrie meccaniche e metal,lurgiche_: 600 milioni sopra una produzione di 1'2 miliardi; in proporzione le sole indu,strie devopo djstribl!i~e in stipendi 5 miliardi circa. e vi sppQ pol t,utti glj im· piegati degli Enti localt del commercip e delle pro- fessioni. . Non è duniue. punto esagerato il. calcolare che il .còmplesS-O degli stipendt raggiunga almeno 18 mi– liardi, *** PENSIONI. Le pensi,OI).i or~arie .de).lo Stato ammontQ:~10oggi (:esercì.zio. '23·'24\ a 255. n;iilioni. In pr@porziorie degli stip.endi deg,l.i Enti focali e d_ell~ Amministrazioni private, l'imp.orto complessivo s1 deve elevare ad almenò 750 milioni. E' vero rhe vi sono An;miinistraziòni private che non corrispondo– no pensioni: in compenso però ve ne so:g.oaI).ch.e di quelle che pensionano-certe cate~ç,d,e di' OJ\erai oltre agli,impiegati, e d'altra parle è d.a tener con,o delle -pensfoni che dipendono da assicurazi~ni s.U,llli!, vi~a ~ contro gli infortuni. Sono da aggiungere le- pens.1om de"ì maestri .elementari e 'dei sanitari, p.er le quali esistono fondi separati; sicchè in tutto, colle ag- . giunte per caro-viveri, ci avvicinia~o ç1.lmiliardo. Ma la guerra ha dato luogo a.d una cl!,tegopa pi~ importante di ·,pensioni, che ora SQ~ano a 1300 m1~ !ioni circa (esercizio in corso). E' vero che trattasi di una éifra che andrà diminuendo ògni anno, ma d'altra po.-rt.e bisogna ricordare che, al contrario, le pensioni ordinari.e, attualme11te affatto insµ,fflci11n, ~i, vanno sempre più aumentando. ~onQ èQsi_, p~r <J'l.f!St.9 itolo, _ ~ mQlQnj, ~ioteca Gìno Bianco I. PROFESSIONI ED ARTI. - Secondo il censimen _to del 1911, le professiòni: legale, sanitaria, tecnica, artistica annoveravano, solo per il sesso maschile, 161 mila persone, e cioè 51.773 medici e farmacisti. 37545 avvocati e notai, 36658 i11gegneri e periti, 35700 addetti alle arti belle. ·Anche senza ·ammettere aumei;iti, colle sole pro– fessioni non specificate (che contavano 25.173 per· sone) e colle nuove provincie, i professjonist_i devo– no ritepersf ora per l~ meno 2(,)0 Illila- AnGbe con una me<lia di g1,1a,<tagnodi r. 15.000 a;nn'Q.e(chi è quell'avvQC!j.tµcolo () qv.~l mediconiplo cbe non g1,1adagn.a m9lto di più?) i;Qno 3 miliardi. .l;l.ENDITE PU:13BL,ICHE. - Gli interes~i che grn· va.no s.ul bilancio dello Stato per j vatj de_hiti pub– blici ammontano a circa 54()0 mUioni. Vi sono poi p·r.estiti di Comuni e Provincie, cartelle fondiarie, rendite estere, ecc.. per cui gli int~ressi si eleve– ranno a circa 6 miliardi. Tengo conto però del fatto che buo'na parte di tali interessi vanno all'estero. oppure nelle c11,ssedelle Banche o de2'li Enti locali f! q1Jindi mi limito a c!tlcqla,re a 4 miliardi il red– qit9 dei privati per quest9 tito)o. RIMESSE DEGLI EMIGRANTI. - Sono c'erta· mente un reddito cospicuo, evidentemente estraneo a tutti gli altri .. di cui bisog-na tener èont-0: è .lst parte che viene in tta}if.1 (ji riò chr i cittadini itnlinni gua– dagnano all'Estero. Il reddit-0 di questi nostri con– na,zionaJi, sarebbe veramente rappresentato dall'inte– ro }Qro ,guadagno; ma poichè una buona parte di qµesto è p1;1.recop.sumata €1J.!')l:sterQ,possiamo tra. scurarla. Di una parte solo -delle rimesse si hanno statisti1ohf' .ma sfuii;g"Onotutte quelle che gJi emi– grapti, specialmente temporanei, portano a cas.l!-pPr– so.n:;i,ln ;um.te . quelle che pas,,-,ano attraverso. Banchi privati. Le rimesse per rnezr.o di'l Bap.co di Napoli e q\lelle che risultano dai depositi nelle Casf<e Postali _furono nel '20 di oltre 2 miliardi; poi diminuirono, ma, essendo aumentata di molto l'emigrazione tem– pgranea ,e qui~di le rimesse che non si possono controllare, è da ritenere che per lo meno çli due mi– liardi sia ·,ancora l'imp_o_rtototale. AZIONI INDUSTRIALI E COMME'RCTAU. CRE– DITI DI PRIVATI VF.RSO ALTRI PRIVATI, INTE· RESSI DEI DEPOSITI NEGLI ISTITUTI DI· CRE· DITO sono altre iµlportantissime fonti <'li reddito. ~e aziont industriali ammontano !I- più di 20 mi· \iar1i, i depositi presso le Banche principali ·(ora 15 ipiliardi) e le Casse di 1isparmio post~li e ordinarie e i Monti di pietà (ora 20 miliardi), coll'aggiunta di quelli giacenti presso le innumerevoli Banche pri– vate, sommano in complesso ad oltre 50 miliardi;· i crediti dei privati verso altri privati sfuggono· a qua– lunque controllo, ma rappresentano indubbiamente 1,1_n importo en9rme. I re(,lditi ptovenienti ·aa giJeste fonti non possono dµnque essere inferiori a 4--6 miliardi, ma, quantun· qu_e sia convinto che, almeno per una parte note· vole, costituiscano guadagni a sè stanti ed indi– pendenti dalle altre f@nti, tuttavia li tralascio com– )'.tlet~mente per timore che possano considerarsi dei duplicati . Riassumendo, ecco il risultato· finale del presente abbozzo di calco~o : Terra Fabbricati Industria Commercio ..... Lavoro (escluso l'a~icolo) J!llpieghi , 1 miliardi 50 10 7 28 Z1 -Jft

RkJQdWJsaXNoZXIy