Critica Sociale - XXXIII - n. 21 - 1-15 novembre 1923

/ '_33_o_· _ _;__:___~· _' -------~-~--~_.l\_IT:1:.:·c::A::._· ',:..::8:.::0:..:C:.:..1~::.:L:;E::- _.:__:_ ___ ·~·-:---'--'---..-----:-- cui condizioni, cioè, si trovino, se n?n. già 1':1~~iunt~, almeno nel processo del loro- divemre, cos~1tw~Fe 1~ norma fondamentale di ogni prassi storica; ~ ba– sterebbe da sola a giustificar.e l'ispirazione JTiarxi– stica •del moderno movimento proletario. ,Per giudicare quali siano, storicàmente, I i prob.~e- 1Ùi risolvibili e i fini raggiungibili, il cano•~e e r:el materialismo storico. Il quale non è _per il par:,1to sociaJi.sta. so.Ua!fto un criterio diretti~o pèr le neo-. struzioni degli storici e l" interpretazione delle um,~ne vicende; ma, .è (qui il suo immenso valo,rè pratic?) ia coscienza stessa delle condizioni della propna azione storica, coscienza necessaria per fare la sto– ria . anco-r più che. per ricosteuirl'.1-: giac?~è. lo stu– dioso. che sbagh n_ella sua interpretazwne ncos~rnt– tiva, non va incontro 8.d altro r,eri<;olo che di eom- , piere lavoro p~co pregevole; m,a le masse, ·che errino • nella direzione della loro a21one, vanno a. cozzare contro le· tremende v,endette della realtà. 'Le espe– eiemze dei 'nostri giorni insegnano, c0n le .tonse– ,guenze terribili che per il proletanato di ·vari pae~i– ha avuto la traduzione· m ,n°.m11a uni versala di nd– cessità particolari, che la ri \ToJuzione russa, avPva seguit~ _per le specialis.;;ime condiziop.i ·storiche del pn.cs ~ · · · · · · .E il marxismo significa anche questo: che, come dit:eva Engels, « le. pillole di Morrison, le_ ricette , buone per tùtti i·-tempi, non sono ~are, .µostro». E il fatto che negl'i scritti e nell'azione di Marx i se– guaci delle pi~ varie correnti socialista possano tra-. vare il versetto o l'esempio che Ja al caso loro,. di- ' mostra, meglio di qualsia-si· glossa, come lo spirito. de:l mai:;xismo fosse ·in quella co.scienza cr•itico•pra– tica, la quale dalla critica de):le con.dizioni r'e.ali vuol . prender s~mpre, norma all'azione,· alle sua' possibi– lità, al suo ind-irizz'o - variabHi quindi a- seco.r,ida ùelle condizioni stesse. E' il · caso di_ repudiare questa cosc·ienza· c-ritic9- pratica, quasi che. potesse essere elemento di debo– lezza., ·anzichè di forza e di 1>icùfezza a'l. m9vime:nto prolètario?,Marx avrà po,tu,to, più che una voJta, co– me individuo, ingannarsi-: che importa.?. Avere un· buon criterio d'orientam~nto ·Il.On vuol dir e.erto 'es– sere infallibili; ma no:n av:erlo signiflca andare pii+ ~he mai soggetti all'errore. E nel· marxi.smo non. · gli atti o le parole dell'individuo si devono _ricercare; rna lo spirito vivo· animato-rei che il movimento SQr cialista. non ha alcun interesse a repudi.are, co;me il navigatore non ha interesse ·a gettar via là 'bussola, o l'artefice• a buttare lo strumento del· suo lavoi'o. E tanto piu ciò vale per i socialisV gradualisti. Sono essi, come il Ross'3lli afferma, in pr?fondo con– trastò con tutto lo spirito informatore marxista? Ma che ~QS' è il materialismo storico, che _r:os' è la con– cezione critico~pratica, che: cos'è la dipendenza sem– pre riaffermata dei problemi e dei fini dalle co;ndi– zioni raggiunte o in pl'ùCll'ISO di divenire,. se nbn· la teoria entro la quale ii gTa1lua.lismo trova il suo più 'organico e coe:ente inquadra~e.nto? Il pericoJ'o, dal ,quale bisogna guardarsi, non è qlli; n'on è in quel volontarismo- concreto, che,, ·melil.– tre riconosce l'importanza e la funzione delle cond-i-. ziòni esistenti, afferma· insieme il valòre e il- compito delle esige,nze· di cl~sse: e della azione ·v0lontaria agenti_' su quelle; non è, insomma,• _neU'acc·ettazione della concezione .critico-pratica; ma è nella. separazio– ne dei due termini che il marxismo congiunge ~ '1a volontà (azione po.Jitica) affermata, indiperide,nte dal– le condizioni del suo operare (sopra tutto eeonol9'i- /BibliotecaGino Bianco ero.e); e. lo svo•lgimento dei processi 'econ~rrucii _sup– posti auto•:natici, fatali e. inflessibili; _do~11:1ator1 de-_ gli uomini. L:esenipio, che il R~ss_elh_richiama, del .,fata1'ismo di taluni pseudomarx1sti d1 froRte al fa~. scismo, egli stesso dichiara deri~ante. da una e_rro~ iìea interpretazione del_marxismo,; e non può qumdJ • corroborare una proposta· di ·:çip.udiò: · .. n socialismo per essere, còme deve, una forza sto_– r-ica, ha bisogno di una ooscienza storica: questa e la funzione che allo spirito marxistico spetta· in es– . so - allo spirito e non al:la parola; a ciò che è vi– tale ed a.ttivo, non a ciò che è caduco ed· inert,e. R. MONDOLFO, · Dùe punti di vista. Il probl:e.ma è un po 'complicato, quantunque il nostro .R, Mandolfo abbia molto contribui-to a chii!,– ~irlo. Questa chiarificazione ha grande imp?rtam;~ pei· ttitti no-i çhe tentiamo ia ·revisio11e, critica dei ' fon:damenti filosofici dell'odierno, soc:alismo. Perciò , itimo utile offrire, un: qua,dro se.mplicei ed evidente . del'la questione, anche ·se depauperato di qualche sottigliezza tecnic.o-filosofic'a. · · ' s'ar~ me,glio distingtiere da prima· tlNe _pqr,iti di vista opposti, che spesso conduco.no a opposte con– clusioni. ·L''\ino· è il pumt0 di vista storico, che ri– gu,arda il Marx· e· l'Engels (inscindibili fra loro) nel– lo svolgimento del loro peRs_iero; (!ual esso appl'l,ri– sr,e di fatto e nelle lOJ' malil.ifeste intenzioni rispetto alla filosofia del tempo e dell'ambiente. L'altro è il punto di vist,a c;ritico e' ~nterpre~ativo, che valuta 'per p'roprio conto·, e 'sec'ondo le correnti dei- tempi. . nostri; ,l'intima e mifgari inconscia ess~nza di ·qu~l pensiero e la portata ed'féttùale "di quelle- intenzioni. Dal primo; pun'to di vista, abbiamo ,un Marx :e un · Engels che s'.allontanano -sempre più dall'hegelismo, anzi da ogni i!fealJsmo, col (!uale. la_ rompono defi– nitivamente intorno -al 1845,· per gettarsi alla .sponda opp,osta; 0 pre.cipitando in pari tempo la decad~nza, della scuola hegeUana, ·e fond;mdò _ in tale opposi- zione la nuov1;1.'dottrina socialista, i_~materialismo storico. Dall'altro punto di vfata, si c@mpie, il-. cammino inverso, e anaìizza.ndo il presunto materialismo di )1 ' ' Marx, ed EJJgèls si risaJe a un lor non voluto, ma presente e necessario hegelismo• ,che ne farebbe cJ.ei · fatsi materialisti, almeno per la parte della lo;ro fi-· losoifia che rig'uarda !la prassi- rivoluzionaria. ·Il principale i.µterprete del Marx in s~nso 'hegeliano, è· Johan Plenge di Tubin,ga, il guale considera il'Marx come un « èript<'.>·hegeliano », un. peg_eliano latente. e inconsapevole~ Vediamp, dunque. ·~ · Dal « divenlre » hegeliano 'ai1 socialismo « scientifioo ». •Vn recente sintetico ·studio di É. 1 Groethuysen, che coposce di p-rjma mano la lette:i--atura dei « Gio- : vani he_gelianil,, nonchè, di Manç ed En;gel:s, e· tien conto · dèlÌe· 'ricerche, di Dli,vid ,Ko-igen, di Gl}stav Maye~ e d'altn intorno·. al movimento. della, estre– 'fila sini.stnf hegeliaha e alle origini det socialismo in German~a, espone nettamente il' punto di vi~ta storico de}la questfotie.' · . ' Dù.ra:nte. i1 dece,n'I1/ipdi gra,n voga;· della fllosòfia (1830:40), veimJro attmtti,•verso · di e,ssa· alnob.e gi0y'a-

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