Critica Sociale - XXXIII - n. 20 - 16-31 ottobre 1923

3191 CRITICA BOC:UU tesi, ..la realtà. Si aggiung~ poi, come· si vedrà me- De Stefani e Gentile, l'ecconomista prerrìercanti– glio appresso; che oggi ad uno scrittore socialista, , lista ed• il filosofo .del bigottismo atieo, · sono•, nel nel nostro paese, poeÒ, più resta che l'esporrf senza · Governo f.ascista, la netta incarnazionè df questa riguardi questa stessa realtà, sen~a foutili ìllusioni r;staurazione rurale e municipale della borghesia; . di poter agire su di essa· in altra maniera che non. che il fascismo rappresenta. Il De Stefani non ha · sia 1• intenderla. , esitazioni. .Il suo sistema di finanze è quello stesso Pur ritenendo che gli avvenimenti di Spagna, co- · ·che nei tempi· preistorici dell'Ile des pingouins il me è naturale, si radichino nelle condizioni parti- riQchissimo· Morio · esposè, al sant'uomo Mael. Disse colar i di quel paese_ latinamente solidale col nostro · dunque il ricchissimo Morio : «Tutti gli anzià!l.i 'deJ nel' diso,rdine delle sue sventure; fatto. è che venendo- •,..popolo sorio disposti cÒlJle ·me a fare il · sacrificio dopo quelli, accaduti appena négli ultimi undici dei loro· beni; e non si potrebbe dubitare deilla loro mesi, di PÒlonia, di Grecia, di Bulgatja (i quali tutti devozione àssoluta :al paèse e alla religione. BiSo- tenevano die,'tro a quelli d:Jtalia, che è stata inizia- gna dunque considerare unicamenté l'interesse pub-· trice)., essi dimostrano che il,-processo della reazione blico e fare quello che esso. comanda. Ora ciò' che plutocratica _e militarista è radicato nelle visçere esso· com8Jlda, padrè· mio;· è di non chieder rrtolto stesse della situazione storica, cioè a dire che sulla a quelli che· posseggono melto; perchè allora i . rie– transitorietà di esso non è il caso di• farsi troppe il_- ,chi sarebbero me:no ricchi e i poveri pi:ù poverì. I ·1usfoni. Assisti-amo ad uno spaventevole riflusso, <;he, pov:er.i vivo~10 del bene dei ,ricchi; ecco perchè que-sto se non dappertutto -ci ha ricondotti aùa forma. bar- b~ne è ·sacro. Non toccate• ad esso: sare,bbe 'cattive– bai-ica della rappresaglia e della tortura .inflttta per. ria. gratuita. ,Prendendo ai ricchi, voi 'non ne riti– .mezzo dell'olio di ricino, dappertutto ha intaccato rer.est/e g;r:an profitto,· perchè essi nop. son. punto ed è in procinto di sconquassare i: labili acquisti numerosi; e voi vi .privereste, al contrario, di tutte che la boscJ.enza. morale e politica aveva fatti negli le risorse, sprofondando il paese, nellla miseria.,.:, . ultimt due secoli. Un giorno anche queste cos.e pas- Grayàr1do tutti,. ~gualm_entè e leggermente, voi . Ii: seranno. L'umanità ritornerà- alle 'forme .della· tol- sparmierete i .,poveri, perchè vor lascerete la loro reiranza e della libertà, perchè sono anche le so~e.con r:icchezza ai'.ricchi. E poi ,come sarebbe possibile ' di · le quali uno sviluppo progr~ssivo dell'umanità è 'proporziooare l'imposta alta ricchezza?"· (A. Fran-, possibil'e. Per ora è pu_rtmppo necessario rassegnar- ce_- t./ile des Pingouins, 1921, p. 67). Questo·discor- · si alla dittatura, alla coazione, al dispotismo· della so, come si sà, fu approvato da tutti, gli anziani; sciabola, del ra,idello e della rivoltella, al ritorno anzi: il -monaco Bulloch propose che fosse inciso ·del catechismo e· della dottrinèl'1a cristiana, inse- nelle; tavole di bronzo. «_Esso è dettato per l'avve– gnati, ·anzichè dai ,-povero parroco di villaggio, che nirè; ·disse. Ìl monaco Bullooh.· Fra millecinquecento almeno era sincero nella sua fede, dal filosofo spi, anni i ini~Jfori fra i pingui~i non parleral)no dive,r– titualista Gentile, - che è ateo, e mostra così tutta samente » .. n monaco Bulloch e,ra modesto. Egli non la perfezione del suo essere: morale! · prevedeva che a:p,che un· ministro fascista avrebbe_ Ciò che non ·àut~·rizza un giudizio troppo_. leg~ero · imparato dal ricco uom~ ·Mo·rio, il qua.le pf.1-rlava·" degli avvenimenti è, a\me110 rispetto àll'Italia, una circa. milleseicento anni fa. Quest~ sì che si· chiama· certa -corrispondenz;:i. fra le e_speirie'nzepolitiche rea- futuriSJDO! , , · . ,- ,. Hzzate dal fasc.ismo'. e la situazione sociale del pae-· ·, n ;<,filosofo ,; Gentile .:._ insigne ;,·pwi,satore __ ;, grà> se. Quèsto nostm è, per nove decimi, un paese ru- zie- an'a ollganizzazio!le ·di una ·molto: pratlc_!!. , ré– rale, di vecchia e .stanca ag11.coltura nella maggior clame ~ fa riscontro all'« economista·» De Stefani; parte 'delle sue provincie, a grande analfabetismo, e sòddÌ.Sfa alle invidie borgh~si col duplice criterìo con scarse correnti intellettuali n{\!Ue, sue classi su- della- coltura limitata alla gente ,ricca- e,' èol cate-~-· periori, di sem:plice coltura prof~ssionale 'nei su.oi chisìno imposto agli scolari. De Stefani schiacci!l istituti superiori, desolato da ·un'int~sa crimina- le çÌ'à.ssi prolej.arie sotto il .-peso delìe imposte, Gin– lità, per cui occupa il primo poSt o iil ·Eur.opa e forSe tue _le condanna all'ignoranz:a. Nessuno dei due -. nel mondo, senz·a contrasti religiosi o etiçi, .a for- _a rip!'ova dellà sincerità" del loro, patriottismo _· si. mazione politica pressochè esclusivamente munici- pone il -quesitq che cq,sa divenga- uri paese, le cui pale,. In questo paese un Governo autoritario, di classi più numerose- sono, condannate alla denutri- minoranza,- appoggiato a· formazioni militari prtv.a-. zione · e alla ignoran~a. E sta bene p~r il caso per- .. te, che non abbiano scru'poli di·. legalità~ -decisa- . sonale, che q_ualche .fascista, sincero ed onesto, come mente oI-ientato· verso gl'i intere$si -proprietari; e. .chè i purè ve ne ha dà esser_ tà.n,ti in,, cosi. popolosa comi– anteponga a tutti gli altri gli interessi della p,ro- tiva, dpv•rebbe prendere in esame. Ma, da,1,punto di , prietà, un Governo coercitivo,_ :di.tipo militare; infa- ' vista della classe, De Stefani .e Gentile rapprèsen-: rinato di religiosismo · pratico, · che tratti le classi ·: tano -in pien~ i -sentimenti dellà nostr 4 horghesia pov~Te come ceti inferiori, talvolta da proteggere, rurale· e. municipale. L'esenzione. tributaria ed il tàr altra .da intimorire; à_uesto Gov_·•erno ·è radica:M · ·z · d zz· it 1 priv_i egio e a e:; ur!Z sono e due reali· aspirazioni nelle circof-tanze ed irupia.ntato ·négli avvènimenti. di una borghesia agraria e bottegaia. come la mo- Un tale Governo poteva ncih costituirsi, o. se .ne po- str!l,.· Non pagare tributi e· scansare,_ ai propri figli teva costituire-un altro a tipo. sociaHstico, ma paTf- la cçmc~rrenza dei' proletari e degli artigiani avviati menti· autoritario·; .tuttavia, costituitesi, esse non è agli •studi:. questo è l'animo vero -dei ceti ruì'ali ,e un frutto esotico coltivato in serra, àhzf è un, arbu- mu:ò._ictpal-i _della nostra borg~sia; in. qu_èsto si. ri_~ sto massiccio e spinoso, alla cui tristizia .l'arido .. ., ,. , - terreno· pur fornisce sufficiente . àlimentazione, ed . un altro più delicato e gradevole•,vi' s~rebbe ·morto, ·come poi è accadùto "(1). . . BibliotecaGino.Bianco f~ 11!1 fenom~~ a:rti~oi&i!l,·a. ~ a.ra. ~tere tra.nsitorio.· Mi, p:r- ..mett~ 11 -lettor~ d1 r_mna.rlo 111! m1~ h bro: « Le iwe: politiche.·– Fa,scumo e rifqrmum1,o• •1 {Na,poh,- A. Morano ed,it. <·1923/i ~ap, ,,VI : La. co:nt_rorìv~luzione'f~'cil$tn; ·. dove a.ppurito 'hò pasto . ,1~.~u,a,lto_, ~me s1 corr1apondese11ro faeo1smo ed a.tfetJ'lltil. ·w,ti•· tuz1one soen1,_le d&! .p-., " · ·•.•

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