Critica Sociale - XXXIII - n. 20 - 16-31 ottobre 1923
~ CRIT.ICAIOClALI miei e aw0lge.re il concetoo. e fatto ·d,eill<!, prote– zione entro lfargenteo scudo del misticiismd? ,E' un isolamento che permett e di fare la guerra oc– culta, l,a qu ale f inirà per sbo coa.re nell la' g-uerra palesè: E' s, av.io, .è utile un tale i[µ•p! i.eg< {deLia pro: pria libertà? , E' . savio, è utile farlo ... p er' ,i primi? -W ,savio,· è utiJ!e f,a;rlo come secondi? E' sa,vi'o, è utile ·u cliirilo? .. · . ·1,a; ,_franicia pr:o,fleggefa')u,gosllavia e no-i la Bul– ,garia, !Eooo la .stoirioitià del gi11,ndeJpen~m;enlo d~ Rastignac, spo,ghato dm veli del su o asl-rat bi– s'm'O diplomatico. E poi? •E- poi resta da vede.re- se .quelfa benedetlà espansione ·.balcànroa. e m editer– ranea dietro cui sospira l'Italia e che, :insostanza. • si dovrebbe tradurre in esportazii.on.i di merd, in · assunzion:i·di lav:ori pubb'Lici,· ini di,fiusion.e deJlla nosLra 1ingua e dell'a nostra coltura (i:nd'luenzéi.) è_ favoirila o danneggiata da ·p110cefd.irÌrnnLi d,i unà ·parte e dell'altra -che servo-no a tenere in sovrec– ci'tazione natLion:alis-ta le ·popolazionJ, ·ad este– nuarle in arm.ameintt pazzeschi,· a eJlevare ·una selva di° baionette che va.' dal! 'À-driatioo al. Mar ' . Nero, attravers:o, la quaJ.e non passerà più nulla e nessuno. -AStpirare a i-aire all'.Mleato• quello ·che egli f-a a 1J10'i, non: è peir slè unlà grande aspi– riaz.i.one. ,E noni è questione di invocare pe·r cosi p-oéo i diritti deJlla indipendenza dello Stato e fare it chi·a.sso « nel nome dei grandi principi.:i, ». La ,co,nsiderazione da farsi è se, per rag.giunge- · i'e d 'nostri 1fl1ti! legittimi e scartarè le op press ive &pposizioir,ri, .non Gi sia nulla, ·di megl'i o ·e.ne fare altrui quellOIstesso che dà noia a 11.oi. Rendere la pariglia è il modo· più ingenuo· con -cui ci .si ri– V.ela. j,l idtr.ifu nostro;. E' furberia primitiv,a, a cui si ,ferma,È.dugùalm:ente i bambini, i selva,ggi .e i dip~dmatilci, per risprurrnio di spese di imma– ginwione . Ad una certa: età e ad un certo svilup– po della cosci:é.nza indiivjduale e conettiva si può d·omandare · u.n'omiginalit~ più viva, -ul!la visione ·sistematica pròprià - e non dii •semlplioo riflesso ' ~ della ·sos1lanza degli interessi e d:ei modi p:er farla-valere. A 'ciò contrasta 1ta-t1·adizione e l'imi– ·tazione, che è la tradizi,qne di chi non Ile ha. Al Quai' d'Orsay, per esempfp, sono fieri dei loro metodi <Jhe•ni.,s.algono a Luigi XI\r ·e più in s.u. An– che -il, Foreign Office perpetua con as1Siiduitàal– quanto fossilizzata, i· metodi conr,acrati, le ruses ve.Iiararuli. Aìla Consutta, una v~lta, e_~e&;,~. a Pa1a:zzoChi-gi si tè ieMcLquancto si riesce ad imi– tare ;qtrni metodi, Bel ch e si pone ill più- grand,e slJUìdio. 1E' universalm.en~ aocettato ohe la poli– tica es,teJ.'aè un; giu oco) cò,n un certo numero di combinazi,on,{, a C\li ,rispood'ono, regole beo fisse. • Colà ~ ,itgnioraa,ncora cihe c'è un .gìuoco molto più oomplesso con: un: niumero· illimitato· di com– bin1az:ionie che non ha; quasi regole, ,ed è la vrjta, -Ia..:qùala bisogna conquistare attraverso l'istinto e lta ciiflessiione d~He mutev.oìi c,ontin:genze rofet– tuali-. .Al sens,o _.schietto della .vJta' il postulato cc ·proteggere i nemioi degli amici » -apparirebbe una asswrtHJ,à ed .una mosbruosità ~solu.tament-e irragionevole, come l'aiuto dato a chi ci voglia , fàr .del male. . . r , Liberata dal camuffamento lettei;-ario, l'idea,. si corregge sostibuendo -il suo •senso proprio a quel– lo _traslalo, ed allor a Sii int ende che debbasi ~a.r a,iufo ai nemici dei nos t.ri nemici. Ciò non è nep.– pute _inolto peregri,nlO. E' l'isolamento che· On'i- · Bianco .. sce fa_ una all'eanza Gon~ro gli aHeati dii prima. Ve.cchia storià . .Cas o l,roppd p ·reveduto. Il punto però da coglie.re è. un altro: Chi as– sume l'ioizi;atirva? L'Ìnizialiva non è quella che fl.a,sce· dii 'rilles-so ò in replica nella gara;,mà quel, :\a che nasce da una p,recedente e originale v-i– sione del sistema degli interessi nazionali' in fun– zione della v1ta internazionale. Allora la garn. e la ·rivalità si a:ppalesanOl.non più come una tattica_ di ,guerra, ma come -una lattica di pa{Je. · Appunto il vizio c.h-e-guasta tutta la politica presente degli .Stati è precisamenle_ qu,est'.): che a tutta Là polit1oa s.i premette· una pregiudiziale· tattica di guerra; lo strumento, invece cli servire, . subo~dinato al fine, .lo soprai1fà, lo signoreggia,• ' '10 tirannegigia .e lo fa degenei:are. Acquislar for- za e incutere timore è -più importante che con– q_Ui'Stare · i fini di espansiion·e vitale, ai quali la forza ·e il limore·dovrebbero essere ordina.Li e.omo mezzi in extremis. 1 Da. Czarnovitz ohe d'eflniva la guerra: u: na.po– litica che si continua c on un altro mezzo (eri er ,1 o paireva : abbastan.oo. duro agli spiriti teneri) sia– mo arrivati all'inversione paradossale del motto, ·ossia che è la guerra che si co11tinua,con un altm mezzo che è la politica. Tale è veramente lia presente politica, tutta per– vasa d'i superstizioni e furori bellici, nazionaJisli. una.1guerra ohe si continua nei ,rapporti deg,li al– leati f!oi vinti, wi:a guerra ohe si pT.eannunzia nei rapporti degli Alleati f-ra loro. Rastignac ne elci– bora con grazia le fo.rmole furbesche nella ~oro antitesi formale: l'isolamento e l'alleanza, il no– stro interesse in prima linea e i"indipende/!.Z,'I dall'interesse comune, obbietto pr:esupp-oslo del- ,1 'aHeanm; l'amico che si sostituisce al nemico, oomè soggeLLo più debol•e s.u cui è chiamala ad es:e!'lcitarsi lélifor.m -dell'Alleato più forte, il ne– mico •deLl'amico Ghe diventa l'amico che dob– biamo · proteggere, ecc. : ecco altrettante figura– z.iorui di equilit>rii tattici che sopraf.fanno, rove– sciano, ignorano l'esistenza di corrispondenti ob– bie_tLivi,di equilibrii sootanz1ali. Ahimè! Ahimèl Le borghesie che governano gli Stati si esauri– scono negli aintagonismi fa.ttic.i, perchè non san– no darsi il programma della politiffi dj merit.o per la ricos.trwioiie nazionale e internazionale.· Andiamo alla. deriva: l'ambizione del grande muore; sii esaspera la gelosia, l'invid,ia del micro– mane, e Ra,stignac ne· disvela -i metodi nelle sue f.ormul-ette spregiudi'cate ·e bi:zanLine, eleg,anti c-0· me panegirici mo.rtuari. Questa è ben sempre 1 ·1. ta.Iia, :Che diede alla paliria letooratura ,i più gran– di politic.i , quan do! gli strani-eri facevano di essa tutt,0 quel è.he volevano, stupra:ndola persino nel. suo cataletto magnifico come un mausoleo. 0 (iLA UDIO TREVES, Avvertiamo i lettori che ai rivolgono .: noi per avere l'dpu· 10010-diacoroo di FILIPPO TURA TI IIBivaccofascistaalla. Camera , oh'eai devono indiriuare le riohiene e l'imporlo (Lire una) ; ali' Amminiatruione del Giornale LA GIUSTIZIA (MiJane, ' Via Kramer, 19).
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