Critica Sociale - XXXIII - n. 19 - 1-15 ottobre 1923

CRITICA l!IOCIALB contro la concezione volgare e corrente cui si è sopra accennatò. Facciamo un esempio,, peT illustrare meglio il pen– siero. Poniamo, da una parte, un pro·prietario (individuo o ,società) di industria o di' terra, che per neghittosità, o per eccessivo t.imore di rischio, o .per grettezza men– tale, o per altra con<lannevole ragione, con.servi nell~ ,sua inclustria un macchinario vecchio e antiquato e sistemi ar.fetrati di lavoro, o :si rillu,ti di introdurre. neHa ,terra quaLsiil.siperfezionamento di metodi di cpl– tivazione, e ,si contenti anche -=-- come solitam~nte av– viene in questi- casi - di ri,cavare dalla industria o.dalla ter,ra che po-~siedeun mediocre p:rofltto. Poniamo invece dall'altra parte un altro propri.etario accorto, intrapren– dente, audace, che introduca continuamente nella sua industria miglioramenti tecnici e disciplina ,più razio– nale di lav-oro, o .pe!'fezioni continuamente il metodo di coltivazione della sua terra accrescendo,;ne la produtti– vità, e da questa sua accorta intraprendenza riesca a trarr-e, come pure di ,solito avvi-ene, un pro.fltto,'sempre qi.aggiore. Se lo sfruttamento consistesse isolo nella quantità di prOifltto, (plusvalore) intascata dal capitalista, non c'è <lubbio che esso -sarebbe maggiore nel secondo ca,so,che nel primo. ·• Maè evide nte c'he la stessa critica · soci.a.lista.non può non rico.no, scere la funzione social– mente utile ,che· comp ie il ca pitalista imaginato nel secondd caso, .sia perchè, pr.omovendo o, incoraggiando o, comunque, autorizzando· perfezionamenti dei ,sist.emi produttivi, egli non esercita una funzione esclusiva– mente parassitaria, sia perchè riesce a soddisfar.e, in– ,5ie11rn col ,suo interesse particolare <li avere un maggior profitto, l'interessè collettivo -dii una ,più abbondante produzione, -di ricchezza; mentre consi•dera l'altro capi– talista, anche ,se intasca minor somma e saggio di • .plusvalore », degno .solo di ·condanna,· perchè compie funzioni esclusivamente di parassita nel processo eco– nomico, e perchè ostacola, per -un suo ego-~smoperso– nale, il conseguimento .di un maggior utile collettivo. Ora di qu,i appunto .si deve trarre il criterio fonda– mentale •J?B'I' la critica che il .socialismo miuove alla società capitalisti-ca. Il ,socialismo· non nega le bene– merenze del capitalismo· nello, sviluppo: ,storico della so,ci-et/1 :e della civiltà: il primo, capitolo· del Manifesto dei Camunisti è,· nessuno• l'ignorra, la Pi\! alata parola di glorificazione phe sia stata elevata ali'« ufficio rivo– luzionario » che nella· Storia ha avuto la 1 bo:rghesi.a. Marx ed Engels riconosco-rio e proclamano che senza questa classe e iSenzalo,,stimolo,dell'interesse in-dividuale da cui essa •è mossa non si sarebbè potuta compiere quella trasformazione di metodi produttivi èhe creò la manifattura prima e; più tardi, la macchinofattura; ri– conoocono ad essa H merito: di aver perfezfonato gli strumenti di produzione, allargato e accelerato le rela– zioni e moltiplicato t traffici, att;rl:l,tto, nell'orbita dello sfruttamento dell'uomo ,sulla malteria, nuove terre, nuove energie, nuove fonti di ricchezza. L'e,sempio della Russia dimostra con plaiStica evidenza che, neHe condizioni di sviluppo economico-sociale in cui quel paese tutto•ra si trova, l'esistenza della borghesia capitalistica, perciò anche dello st.ruttarrÌento che es,sa esercita ,so.pra le altre classi di citta{lini, è una ne,cessità .per· il funzionamento e per la vita steissa dell'organismo sociale. Il danno diretto o indiretto -che tale ,sfruttamento, reca ai vari ceti sociali è largamente compensato dalla .'funzione SO• cialmente utile c'h~ la ,borghesia esexcita: perciò il Go-, verno comuni,sta ,s'è trovato nella necessità di :risuscitar'e. un ceto capitalisti-ca dopo aver dispe~so e di.strutto•quellÒ che p.rima esisteva, e di fare appello alle forze dell'ini– ziativa e 'dell'interesse individuale, dopo aver cercato ·e s perato di comprimerle, subbrd·inandole alla disciplina ~tata.le e all'interesse collettivo. Quello che in Russia moda, attuata in c·erte !-orme -di statizzazione. e di muni– ci:pa,lizzazionè. Dunque, secondo l'insegnamento di Marx e di Enge}s • confermato dall'insegnamento c:ontinuo dei fatti, ·la ra– gione storica del predominio capitalistico. è data dal vantaggio, che la borghesia è capace di arrecare alla 'società con l'impulso, cl1c imprime allo ,sviluppo delle forze produttive. La giu,stiJficazionedel ca:pitalismo, viehe a mancare, quando lo ISf ruttamen to che ·la. borghesia esercita sopra gli altri cet-i socia.li si compi-e senza -com– penso di alcun adeguato va ntaggiq. Viene inf,!itti,un mo– mento in cui la borghesia non solo non ha interesse e forza di imprimere al processo•produttivo alcun impulso nuovo, ma anzi ha interesse -di frenare· quello sviluppo della pro-duzione che spontaneamente scaturirebbe dalle forze già Mistenti. I trusts, i kartezi e le -i;i.itre forme di «sindacati», che vogliono -disciplinare 1a produzione sot– traendola allo .stimolo della concorrenza, segnando ad essa dei limiti per assicurare il prOifl tto capitalistico che sarebbe ridotto o eliminato dal ribasso dei p.rezzi del.le merci •prodotte ove di que,ste fosse g.ettata sul me rcato 'una quantità _esuberante - non già (alm;eno non ·sempre) al bi,sogno dei consumatori, ma alla loro immediata ca– pacità d'acquisto, - mentre paiono• essere _la massima espressione -del capitalismo· e del suo do.minio sulla vita economica della società, sono, viceversa, iSintomi del 1Suoiniziale -decadimento, perchè indicano che esso•non è più adatto, non,chè a ;promuovere, neppu:re a secon– da.re e seguire lo ,sviluppo delle .fo-rze, -produttive, la cui padro nanza è condizione. e l:Jase del predominio nella società. E' ,questa assoluta, fondamentale antitesi che na– sce fra int.eresse 'I)articolare e interesse pubbÙco che se– gna la condanna morale e storica della. borghesia; è questa la- forma dli .sfruttamento che .rende intollerabile l'ultetiore suo pr6dominio-, il quale è a :presumersi sus– sist,a·solo in quanto quell'antitesi non è ancora generale, e in quanto non .sussi,ste ancora un altro ceto atto ad ac– cogliere l'eredità dellà !,unzione -attualmenrte esercitata dalla borg'h'esia. ••• Queste· consMerazi-oni no·n: conduco po, soltanto .ad af- fermare che ·il ·partito .socialista deve fa.Te·un _diverso ·apprezùamento sulle funzioni delia borghesia e correg– gere parzialmente la nozion'e di ,sfruttamento che è 'con– cetto ,fondamentale del!a. sua propaganda, ma conduce anche ad una conclusione pratica, r.~lativ·a alle -finalità e ai metodi dell'azione ,s0ciaHsta.. II concetto più voite ripetuto da Marx e da Engels che il proletariato, lottando per. la 'propria libexazione, 10-tta per il vantaggio e la libertà di: '1.tti i ceti so'Ciali, non è .,soltanto, una constatazione· o J)fevisione. stm.'Ìca, m~ deve anche essere acco1'to come· nori;n.a d'azione: nel sen,so cioè <:he il proletiiriato in tanto ·prepara e compte opera di elevazi-one, ''Per .sè e si. ,addestra e si acco,sta ad as,sumere la gestione della società, in quanto ,si -dimostra capace di far ca.incidere il ,suo interesse· con, quello della collettività. L'azio~e del partito socialista, come anchè quella dei ,sindacati• operai, ,è rivoluzionaria a,pp1mto entro: questi -limiti. La· 1otta' :per l'elevazione dei salar( per .citare un esempio-, non sarebbe rivo1lu– zionarta (non .sarebbe, cioè,, socialista), se, av~,se l'ef- è stata ed è condizione generale per· tutti i rami del– l'attività produttiva, esi,stè negli altri Stati, anche nei · più progredttt per una parte almeno dj, essi rami, men– tre .per,un'altr.i, Parte ?i può ritenere possibile sin .d'ora . fetta di stroncare- l'iniziativa borghese, inducendo la classe capitalista a ritrar,si dai cimenti d'ella produ– zione-, prima <:he il proletariato sia in grado di assu– merne la successione. Ha avuto ed ha· invece valore socialista' per il fatto ehe .!ha costretto e costuinge il· capitalismo -,- per salvaguar-dare il ,suo proftitto pur con gli aument'i di e;alanio che ha dovuto e deve concedere - a perfezionare strumenti e metodi di produzione, aumen– tandò la quantità· delle merci prodotte, con· i:iduzione anche del ·costo, e rendendo quindi pos-sibile un amiplia– m'ento''.del consumo, .nel mentre che c ~rit.ri :buiscead ac– crescere lJa. 11icchezzasociale. Questa i-dea che, l'azi:One di classe del proletariat(l) dev-e, p_er.essili' ver11-m~~e · ~oci!l,lfsta, pi;0wedere· ~- ]11. ~eslioI}e <ì~Uettfva,che pµò di:rsi arnc'he in quii'lc~e BibliotecaGino Bianco·

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