Critica Sociale - XXXIII - n.18 - 16-30 settembre 1923

<.:!UTI(';A 80CIALJt campo -clella procluzione, basta pensare alla necessità cli rendere meno (tna:rchi.cn la attività dei singoli. \n , molle regio11i italjnne l'individualismo è clistruttivo. più di quello che nou·è ritenuto teor'icainente, in quanto con– trapposto rii soli{larisrno, sociali,smo,. ecc. Vi influi,sce la particolare psicologia clelle popolazioni. C'è lHH\ bella differenza tra qurslo pernicioso e -!letes!abile individua– lismo,' fatto cli misoneismo, cli egoismo cieco, cli hsol'a– rnento, di spirito tenaceniente retroga-clo .e cli mental'ità :\•~·,solutarnl'11le refrntt-nria, e l'i.nàiv'icllwUs1110 Mnerinmo, di cui è stnto apologi.,sta Herber·t Hoover. Il M,ini,stro. del Commercio tlegli Stati Unili, infatti•, ben disse: Non è l'inài:vidnflli.rnu, de(Jli altri Paesi che io sorgerci a pa– tmcina.rc . Il .rnciolismo dl'llc vari.e 'maniere puè>racclri1i– àr'n: c1va.ld11: cosa, chi: lo raccom~mdi, come un invito . ana. mente II uwu·dan•, sosl,nrc, a.scollare, m,ci cùi .v1ile specialmen!.,• di f rontt· n.ll "individiw.Usmo del vecchio. 11wnào. E ciò, mentre affermj'lvn che ncssùnci ci.v'iltci . pi1ù rsserc 1•di,(ica-tao· durnre s1.itici sola ba.se àel torna– conto ·indiv'iduale. Per eliminnre, clunq11c. questo irillividualisIT)O antiso- · ciale, occone l'azione dello Stato. La concorrenza intei:– rrnzionale non si vince ~enza l'organizzazione, e lo Stato rleve consig·liare,. stimolare e, se occorre, costringere q11elli dei suoi cittadini che non l'intenclono. Ebbene, c5i è parlato e leg'ifernto spesso di Consorzi per le più diverse attivitì1 prod-uttive, ,sociali e civili: ma il singolo irnfiuganlo ,ha vinto sempre sull'interesse generàle e anche .s11quello proprio. Crediamo c0n ragione, quimli, che, fn luogo di idee originali, occorrano uno spirito e una !finalità cliversi in chi agisce. Lo Stato, ·senza volere. attuare piani utopis!'ici, senza voler anticipare l'avvenire, può e molto deve fa1•e per accelerare l'i'ncre, mento della ricchezza, per meglio partecipare alle rela– zioni e ag_li scambi internazionali. Ciò è ,nel nostro prop;rarnma come le altre cose vec– chie e... semore nuove ricordate -ila. Franz w·eis,s. Così il carattere del no,stro paçi'fìsmo, al· quale le circostanze 'presenti clanno particolare Tili-evo.. cos·ì il non demi;i,go– g-icoconce-tto che abbiamo-della polit.i·ca interna. a.1 quale proposito bi.sogna ricorda.re la risposta che Tura.ti; al Congresso '{li Roma, diede ai profondi pensa.tori òe-1 massimalismo, i c1uali temevano il morto in piazza du– rante un Governo sociali,sta o. con partecipazione di• 6Ocialisti. Così, i111flne,per quanto Franz Weiss giu,sta– mente vuole nei rigun•·rli del problerna costituzionale, del liberismo e clella. que.stion_e finanziaria. Circa que– st'ultima, ormni è no-to a fotti come- le .spese militari costituiscano il ve·ro çanào del bilancio. Ma, se vo– g-liam:o viver'e nella realtà, d0bbiamo considera.re che questo è un tmsto in'ternazionale per la .politica 60Glà– lista realizzatrice; e che. nel ,campo internazi 'ona.le 60110 i più forti e potenh quelli che debbono dare·l'esempio, - e non splo in ,questa ma.t~ria..· 1( programma, in conclusione. c'è., ed è preci6o e or– ganico-. Cornprencle anche cmè'lla tàl « ca111.1J,a.11na f l.lo– sofìca » proposta da Franz \Veiss e che, mentre ci sembra ingenua, la consideriamo implicita nelle premesse teo– riche della nostra azione e non già, da c9mprendersi in 1,11 concreto programma, che deve alimenta.re la oot– tag!ia. politica e l'eventuale opera di. Governo. Que6to programma, poi, dive-nta ogni giorno più. completo e... urgente,. in quanto· costituisce la. negazione, pr_atica e dottrinale, -cli tutto cio o clel1a maggior pa.rte di ciò, che va realizzanclo il Govern'o fa,scista. Non c'è necessità rli .PaPt.icolare elencazione. Infine, su ogni aspetto e. c0ro, blema · particolari, gi·ganteggiano due questioni, due principi i: quello ·che mira a crea'!'e in Italia una vera ed effettiva. clemocrazifl a larghissima base, rendendo og-ni giorno più partecipi tutti i cittadini italiani alra vita dello Staio, e determinando in e.ssi una consa,pevo– lezza ·e un senso di responsabilità a cui s·olo in parte '(e non p-oteva fare cli più) li hn avv.iati la propaganda ·e la t-rentennale conquista socia~ista; e quello che consiste nella. affeymazione •cli una- ,superiore moralità politica, ·per clii gli uomini cli Governo non credano -pi'ù impu– nemente ·po,ssibile di rinnegare sè stessi, ·dopo la. con– quista. •del Potere, e quasi di ricalcare le orme dei propri avversari, per abpattere i quali a ogni più demagogico mezzo e alle più ,strane promesse -ricorsero. Vedi il caso attuale, in politica e,stera, riel rra7,iona1-fascisti ·italiani. In ciò è: veramente, la maiteria atta ad alimenta.re - e che ha alimentato ~- l'csperlr-nzai realistica dei con– .clott1ero di for~e potttic/J.e, pel' quanto. fra. un paradosso BibliotécaGino Bianco e un altro, dice ii contwa,rio ,proprio in q1:1est'uJ_tin10 nu– ìnero cii -R-iv,o-liizione Libem/.e (26, clell'll settembrf'.) Pie– tro Gobetti, il ·quale .attribuisce valore storico e C!lPl!,Ciltà cli,viofondi ri1111O-vameniispirituali· e politici, non a· -r1u€,stapazierite pJ"ofoncla dùrat-ur'a. 'azione'cl'i Filippo Tu-. 1·ati, ma solo rù fantasiosi iriorgan'ic.i irreali progetti di 1:c,-11.,,uista del potere clei letternti comunisti- piemontesi! Si consoli, du•uque, il no,stro ·brillaute Franz Weiss. Il nostro partilo ha la convinz·ione si.cum ài sé, che occorre nella non facile piattaforma politica che offrono- i tempi nostri. • Il d"isorientmnenlo è più nel .campo nemico che nel · 11ostro, se si tiei1·conto delle i.dee e {lei propositi d'azione più che della forza improvvi,sa. e...· provvisor'ia costituita dalla ,clebolezza. di coloro, che ieri. avrebbero -dovuto ra·p– presentare· la. cla.sH à'i'rigcnte. Il nostro partito, oggi, · d·op_o la l'l/JC'/',CtZione costituita (!alle clue saiutari ,s-cissioni clai comunisti e dai massimali,sti, non soffre più della pnralisi derivante -da.Ua contraddizione tra i pr,incipii' e l'azion'e. I suoi Convegni e Congressi, quando potranno essere tenuti, non si esauri:ranno in accademiche e in– concltdenti discussioni, ma esamineranno gli. aspetti at-. tuali 'e concreti dei problemi t~c11ici e politici. E le fot:ze così disciplinate, che la violenza non potrà c0mprime.re a lunfIO, intervreteranno fedelmente, più di ogni altro aggruppamento politico, gli intere&si e le a.spirazioni ciella stragrande maggiorant.a degli ltaliani. . ' ---- . li solo problema deJJa libertà, quindi, è quello preva- lente in· quest'ora .. E, per riconquistarla, è p.roprio ne– cessario iÌ· fronte unico dei partiti e degli uomini vera.– ,mente. democratiei. Le obiezioni di Fra.nz Weiss sono arti,fi,ciose-e contradittorie. Infatti, a pa.rte •l'ossetvaùone che la fìsionomia propria di partito non si perde con– oorrenclo- con altri aggruppamenti alla -difesa. di principi fonclaméntal1 della vita politica e civile, non ci' rendiàmo conto tiella richiesta d'i 11.na_certa àose d'i. 1li.gidezzn in chi propugna un a.tte,aaia.ment.o c0Uabor1izionista in oran- ·/ dissimo stiLe'. · Poi, menti:e non sono da ritenersi affatto lecite,. almeno n~i rapporti ,politici <li gente non primi: tiva, ·1a mala fe-de, l'esag~1·azione e il bluff, come può dirsi. che di queste a.rini è fatta -Ia .protesta c0ntrò ìl , regime fascista? Mussolini non sair.à un. « b,abau »; pro– babilmente, più ~ungimìrai:ite -d-ei suoi, tende a ristabi– lire la normalità, m·a sta cli fatto dl;le-la libertà politica in Ifa lia ·è tuttora un mito. Solo- qualche giorno f.a. al capo -cli Gabinetto <li un Prefetto, accanito fautore di ·ine,si1Stent-i _-co,rpo,razi,on i -sincla,c_ali f.a,sci·ste, .ponevo il_ se- guente quesito, .,rove<scia.ndo. per comodità di discus– sione,:i termini della vera situazione di fatto:·« Se, neHa f.ale città, sÙ' tremila op1;rai, ne. ad'erÌ,sèono 29QO: a,lle vostre corporazioni, è a noi consentito di organizzare ·gli altri cento? » ed ebbi questa· risposta. mon equivoca, anche per suocessive e diverse espressioni del fùnzio- · nario: « A vostro rischio e•pericolo, sì »: · · Se co-sì è, e _se, altresì, al'la tradizionale prudenza dei partiti itali-ani,· cui ba. accennato Turati, <Siaggiunge il perdurare delle •inquietùdini nei rapporti internaziona4i dei vari Stati, n che favorisce qual,siasi regime dittatorio, può accadere che la questione di t~mpo, eirca la caduta di 'e<5'SO, diventi questione di lun(Jò tempo. La. lotta per_ la libertà. appare, quindi, preliminare· ad ogni altra. azi9ne. Nè fa prevedere battaglie di dieci · contro uno, mentre quasi tutti i partiti italiani hanno rinnegato .se stessi per a,ccodarsi al carro- deI irionfatore. E,ssa consentt'tà al nostro partito di sv9lgere nel te,mpo e nel modo più opport1:1no quella. attività, voluta da Franz Weiss, intesa a<l educare le masse a.I rispetto àella: legge per poter esiger.e e _imporre ti rispettq dei- . - !'individuo. S<!>pratutto ci farà partecipare a quella es- . senziale e-preliminare affermazione dei fondamentali principi della vita: civile e politica, affe:rmazione da cui non è <possibile straniarsi senza perdere uno. clei titoli m~~iÒri alla· vita -ai domani (1). • ·ANGELO CORSI. (1) bai ,cappello stesso che i,! rÌo.stro Direttore antepo$e all'ar– ticolo del Wèise :risulta. ohe noi sia.mo concordi in molte cose ohe·l'Mllico Corsi" ottima.mente scrive. )Ma, non consentia.·mo ohe ogni' opera. ,<!irevisione sia. inuti,lè: tanto e vero ohe, ben vQlen, t,iel'i, pubbl1<)hi4mo qui oltre J',i;rt,ipq.)Qqi O]Jserver. · · (P Qta; d,el/q QRJ'l'WAf,-

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