Critica Sociale - XXXIII - n.18 - 16-30 settembre 1923

CRITICA 8òeIAL& timi e i meno confessabili, noi avremo un rifosso di quegli spiriti verso il nostro mov}mento. Ma occorrerà che questo sappia e possa vera, mente soddisfare quelle aspirazioni. _Nella nastra · propaganda e· nella nostra azion~ noi dovremo far tralucere sempre meglio quello che c'è di univer– !!ale, di umano,, nella natura e negli scopi del no– :!'ltromovimento. In due diversi modi, per un eccesso di operaismo piccolo-1iformista da una parte, p_er un eccesso di intransigenza nella concezione. del– l'idea-lotta di classe dall'altra, la propaganda no– !ltra degli ultimi anni ha trascurato di mettere in luce questo suo contenuto ideale. Gli uni· hanno fatto conisistern il socialismo in una ricerca .quoti– diana di beneficii per i lavoratori manuàli o, p~ù spesso, per circoscritti e ristretti gruppi_ di essi; gli altri hanno tenuto di mira e prospettato• il riscatto ' finale lontano,, più che il benefizio immediato, no.n curando però ne,ppur es.si altro ceto che quello_ doi lavoratori. ma,nuali, e proiettando, . per giunta, ne-I futuro quell'antitesi di classe. che nasce dalla pre– ~ente situazione sociale e conoependo, cioè, la ri– voluzione socialista, non come una conciliazione, in un I assetto solidaristico, del conflitto, di interessi che dilania oggi la società umana, .ma come-una se,mplice inversione di posizione· reciproca fra op– pressori ed. oppressi. Il mito bolscevico, ·nella tra– .duzione pratica che esso aveva avuto (e non poteva non avere) nella. realtà sociale d.ella Russia del 1919-920, ha aiutato questa seconda pe·rversione. deUa propaganda e dell'azione! socialista; mentre l'a pri– ma era stata naturalmente determinata aall'in– coercibile tendenza di tutti a ricercare per le vie più facili e_più rap'ide il massimo di' vantaggio. . L'esperienza dolorosa che andiatno ora .facen<fo· deve storzarci nella. ricerca di una via che eviti l'uno e l"altrd errore. Essa c'insegna da uria parte ·che le conquiste più facilmente consegµite sono· quelle che pil\1,difficilmente si mantengono·; che il cercare la via 'della mino:re resistenza per conse– guire più rapidamente e con minor sforzo i1 tìne. proposto significa lasciare pressochè- intatta la po– tenza di assalto degli opposti interessi,, sempre. pronti ad insorgere per riprendere ciò che' in un primo momento hanno dovuto concedere; che il re– stringere a piceoli gruppi i benefici conseguibili con la. lotta rende,_ sì, più facile la _vittoria, perchè è meno vasta la ·compagine degli interessi c.l)e si tur– bano e, perciò, più ristretta la resistenza da vin- . ,cere, ma ha anche l'effetto di costituire posizioni avanzate difficilmente _difend.ioili·, perchè isolate· e necessariamente prive di ogni possibilità d'aiuto solidale; crollate le quali s'attenua, per naturale effetto psicologico, la forza di resistenza anche nelle linee più arretrate, in cui sono - o potreb– br,n·o essere - più compatte ~ falangi. · la lolla di classe ; Il proletariato manuale e i ceti medi BaJl'altra parte l'esperienza di quest'ora c'inse– @'.Jl;S, che l'aver voluto irrigidire e ischeletrire il ooncetto della lotta di classe, negando l'esistenza qi · OIJili interesse ~olidale fra il proletariato manuale · e gli altri ceti, l'aver trascurato, h,e.Ua propaganda e nell'azione, il beneficio cbe da una .rivoluzione so– cia.le è dovuto anché ai_ ceti di lavoratori intellet– wi&li, non in qu~nto s'adeguino, helll! forme del– )' av;ion11 Jtnda~~lp, !I lll¼B'li ½1-}teg:gi!!-n+énti politici 1 li-i BibliotecaGino'Bianco lavor11,tori manuali e si cònfondano e.on questi, ma in ragione delle loro funzion_i e con rispetto .del. lo-ro posto nella gerarchia dei' valori sociali:... tutto ciò non solo ha inutilmente e ingiustamente accresciuto le o~posizioni e le avversioni contro cui deve lottare il proletariato, lasciando credere che il pregio di certe funzioni e il compenso per e:sse dovuto .non . av~ebbe, nel socialismo, unà: giusta vaJutazione; ma ha anche offuscato la luce ide'ale che emana dal-, l'umanismo socialista, facendo credere· ·che il socia: Jismo abbia invece· ad essere un~ · sommersione o· un disconolScimento d'ogni valore •intellettuale. Ciò· è, in part_e, ·provenuto dal fatto che non si poteva evidentemente creare un movimento socia- . lista se non chiamando alla vita e all'attività poli– tica il proletariato manuale - delle · ckttà ·e delle campagne - che in Italia è, al)cora ìn gran parto ' ·(e più assai er11, 30 anni addietro), in un grado poco elevato di vita intellettuale. E' naturale quindi chr dalle condizioni di esso il movimento dovesse trarre metro · e fisonomia; 'che a tali condizioni dovesse adeguarsi il metodo di propaganda e, quindi, il . contenuto spirituale della predicazione socialista. ·. Elevare le condizioni i:nateriali dovev·a essere, ol– trechè compito essenziale per l'instaurazione di una migliore .giustizia, anche prem_e:ssa nece~saria per ' ogni alt.ra forma di elev:i,zione .civile; e divenne, in .certi casi, 'compito assorbente ed es'clusivo . Anche le idee dovettero essere adattate alla men– talità di coloro ·in cui si voleva trasfÒnd!lrJe,' sempli– fleate, schematizzate (in modo da subire una vera deformazione), perchè solo lé idee. semplici; che si .esprimono in poche parole, senza ·sfumature, con contorni' netti e taglienti,· riescono a penetrare ·nelle menti incolte. - . Così fa « 'lotta· di classe ·.1,, una -realtà la cui esi– stenza' i fatti confermano in maniera sempre più .chiara e d0lor0sa, e la stessa negazione degli av– ver,sarii pbne in luce sempre più .evidente; ma· una realtà comple~sa' ,piena di interferenze, pér cui' son possibili, insieme, ·alleanze e l0tte accanite fra le _stesse persone su que.stioni diverse 'e son itequen– ti,;sime le lotte f.ra gli alleati d'ieri e le allèanze tra_ i nemici d'ieri; ebbene. la lotta di classeJ ·si è,, nella predicazione socialista, per re necessità .della più fa.· cne· comprepsione e del più facile· e! largo· 'proseli· . tismo, trasformata in una figurazione schematica,· in un. «. mito »: di qua il pro,Ie~ariàto manuale, di là. tutti gH altri. ceti, compatti 'e concordi' fra lo-ro, al prole~ariato eternamente nemici, senza po-ssibi• lità di · coincidenze e di accordi, neppure .tn que– stioi;ii contingenti e particolari:, . Dal che è · derivat13c, insieme con una deforma-. zione concettuale,, anche una conseguenza p-ratica. importante e '<iolor.osa: che la .. predicazione soda.– lista, così foggiata per. uso esclusivo déI proleta– riato• rnanu ·a.le , ha p.rivato questo dell'aiuto (esse.11- ,. zialissimo in certi casi, speci_almente per· quanto- ri– guarda l'atmosfera di idee e di sentimmiti in mezzo a cui si svolgono i fatti sociali) di ceti i cui Jnte- . ressi erano e sono molto affini a quelli. del proleta– riato manuale e. in ogni, modo na::a hann0~ iaulla da . temere dal trionfo di questo, ~e non p_er altro per– chè . esso significa valoriz.zazione: 'del lavoro come . forza sociale; e ha• re-spinto questi cèti .da:M'altrÒ lato della metaforica barricata, .,regalandoli gene- / ·. l'OSamente ai ceti p1utoc;ratjci cpe Si SOiilO a.ff ,rettii,tj a tr11,rnè tqttp. il possibile, v'11,ntaggio;.

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