Critica Sociale - XXXIII - n. 16 - 16-31 agosto 1923
Critica So-ciale RIVISTA. QUINDICINALE DEL SOCIALISMO Nel Regno: Anno L. 24_ ~ Semestre L. 12 All'Estero : Anno lt. L. 28 - Semestre L. 14 DIREZIONI:·: Milano • Por!ici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omenonl, 4 - Milano Ann~ XXXIII - N. 16 li· Numer,o separato Lir~ UNA MIiano, 16-31 Agosto 1923 SOMMARIO Politica •ed Attualità, Lo Stato-partito (CLAuo1O TREVES). Aprè~ nous ... (IL YIOE). . La disoccupazione nelle campagne e l1organizzaziont dei UJ/Vora- tori della terra (OLINDO GoRNI). · La religione dello Stato (LELIO BASSO). - Studii economici e eociologiçi Il p,,oblema soci.ale vn. Mazzini e in Marx: Ili - Il progr{J/Tll,ma sociale ,(RODOLFO MONDOLFO). . Moventi 11.at; ,rìnli e ·spi·ri,tuali nel socialismo: Il - La posizione del proletariato, secondo Jaurès; La moralità del soc-ialismo secondo G. B. Shaw; L'uomo nhe deve sempre obbedire; Lo spirino dlel lavoro; Il controllo del lavoro , Postilla: La disu– manità del l'xworo macchinale, secondo Rathenau (ALESSANDRO SCHIAVI). . . . _ Lette:-atura, Filosofia, Fatti sociali Pensiero ed azwne ,(RUGGERO FIORILLO). Oi?Jche si stampa,: Un libro d'arte di Rezio Buscaroli (Ellegì). · - « La crisi socialista •• di A. M·alatesta (Mug). Lo Stato-pàrtito E' strenuamente cliflìcile s.(1everare un 'idea d:i– rettivà nella concezione e nella pratica déllo «,S~to,n da. parte del fascismo Ad as.co,lta,receriJe voci sii direbbe che il fascismo p,mceda dal'la lte· geliaha « religion:e dello ,Stato » e che nulla gli_ stia più a cuore che estenderne ed app·tofondime , l'autorità. ·Ma se appena si volge la pagina e dalle proposizio:~i teo•retiohe si scenda alle pratiche, ognuno direbbe che lo -Stato secondo il fasicismo derivi piuttosto da Adamo Smith e dai r:adicali individualisti inglesi, Un'incoerenza che è v.era confusione di idee· e di p,ro,p.ositidomi~a Lutta·la . . ::maaz,ione e dà l'imrllagine di un emprirismo in· tuizionista, oscuro e s.enza bussola. La dottrina. tedesca_ dello Stato postllilava, la somma discipli– n~ per-eh-èlo Stato era la gran sintesi vitale della na~one, con tendenza a incorporé!Jl'la tutta uel– l'e.steJ11Sione sempre plù ,grand,e e, teo·ri_camente, 'infinita del'le s,ue funzioni. La ~ottMna inglese per wntro -rivendicava tutta la libertà dei sin– goli, riducendo al minimo l'attjvit.à dello Stato, la quale aRpun~ si -restringeva alla tutela della privata intrap- reru:i.enza .L'individuo contro lo Sta. to. Lo Stato contro l'individuo. I termini erano semplici, ~che troppo; categorie di scuola più iblioteca ·Girio Bianco· che forme della ,realtà organica. Spettava al so– cialismo rompere coteste dighe idea.li e tentare attraverso l'a critica 'spietata dello .Stato di clas:se la oos-truzione positiva di uno Stato s.enza classi, ·in cui alla fine si fondessero armonicamente le concezioni avversarie; uno Stato in cui la libertà e lo sviluppo di. e- iascuno fossero Ja. condizione della libertà e dello sviluppo di tutti; uno Stato in cui venisser-0 a combaciare tutta I ''autorità e tutta la libertà. i,e-ntamente, !aticosamente, con esitazioni e pentimenti continui, ·con llJl continuo affannoso andirivìeni, she secondava la fortuna della lotta .delle classi e dei partiti, lo Stat,o moàerno, demo· èratico, aveva rotto gli schemi scolastici e. si av· viava, wn molti ztg-M:~, verso I~ Stato socialista. ' Nessuno più al'dwa sostenere che le funzioni dello Stato si -potessero conteiÌere nel! 'ambito di quelle del I'.egime assolutista o re-udale,;la gue~ra, la giustizia, la fiscalità. Gli stessi e,pigoni cli Ada– mo Smith la ,pensavano troppo clernoc:raticamenLe e repubblicanamente per resistere sul'la angustia piattaforma ,della loro :dott,i:ina-E-ssi erano radi· c.aH e volevano la liberLà del popolo. Ma dove è l,tbertà di popolo s.e il popolo è il! puro oggetto della attività del~o Stato, :,.ei cittadini non sono cittadini ma sudditi, mat.eria bruta del coman– do? A:1,cheper, gli esLremi individ:ua:lisli èhe re– putavano lo Stato un male - sia pure necessa· rio. - l'anarchismo psi,COllo,gico si temperava. di fronte alla necessità empil"iua·di avere cittadim istruiti, per essere capaci del! 'intraprendenza, assistiti, p,er 11011· cadere vittime dei monopoli a,girari, ioouskiali, capitalistici, · partecipi detto St~to, perchè lo Stato potesse reclamare da loro la risvettiv'a quota di servigi e cli e-0nLribuziom, dailla di/esa militare al pagamento det tributi, D'altra parte lo Stato autoritativo, ::;e voleva es· sere veram1,nte una sinte::;i sup~iore ai suoi wmponenti, comp.re' ndeva che doveva liberare se stesso da ogni jugulazione possibile o di grossi feudatari o di grandi monopolisti di servigi col– lettivi, nazionali; p.er equi~iibrarsi tra I possesso· ri del suolo e i p-0ss.essori del c.apitale doveva in– trudere nelio Stato i possessori della forza-la- ·voro. Bismark forgia insieme le leggi ecceziona· I li contro i socialisti e ~ wffragio universale. ..
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