Critica Sociale - XXXIII - n. 15 - 1-15 agosto 1923

Cfll'X'ICA 80CIALZ genza morale, nei vari paesi e nelle varie epoche; ed infine si può rispondere che... appunto perchè lo Stato è la fotma della Società umana unita dal fine etico, è un ·postulato di ragione pratica il pro. gressivo· aggruppamento di nazioni in una supe– riore unità politica internazionale, come pensava il I{ant. Idea travaglial,a nelle angustie degli inte– ressi di quest'epoca veiramente stupida (nel senso opposto a quello che. a questo aggettivo dà il Dau– de~); ma tuttavia sempre presente c?me un deside– rio di pace vera e di vita finalmente umana! Per la stessa ragione morale, per cui il Rosmini ritiene che l'unica società naturale, umana sia quella 'teo– cratica, noi riteniamo sia invece quella civilis, in quanto questa, ordinata nello Stato, · risponde pie– namente al bisogno morale, che è il fondamen– tale e ppmigenio bisogno dell_'uomo, in quanto es– sere di ragione. Se questo è il rapporto tra Stato e Società e que– sta la loro comune base morale, come e perehè ri– durre la società a quegli aggruppamenti particoll!-ri e particolaristi - ai Sindacati -, che dal loro seno escludono un'enorme congerie di attività umane e, sopratutto le disinteressate, le morali; perchè assu– mere come base queste cellu!-e, che .seno le meno adattabili, per q loro gretto utilitarismo, alla na– tura morale, universale dello Stato? Ricordiamo che le arti medievali condussero alle.,. Signorie ti– ranniche! Se lo Stato per riconosceré la Società, dovesse solo riconosce~e queste corporazioni economiche, fi. nirebbe col non riconoscere la vera, la concreta cel– lula del suo organismo, ·che è l'uomo nella pienezza della sua vita sensitiva e spirituale e. non l'astratto. individuo nè il meno astratto homo oeconomicus. L'uomo che, come tale tende a trasformare lo Stato non è l'uomo sindàcat~ che, come tale, ha un limi– tato scopo utilitario, ma l'uomo politico,· organiz– zato cioè nei partiti politici, detti dal J ellineck ne– cessarii, che ispirano la loro condotta ad una con• cezione universale della vita sociale. Uno Stato dei · Sindacati (che poi sarebbe Stato dei· Sindacati mag– giori,. con sacrificio di quelli ~inori) dovrebbe esser Stato come... gli altri, dovrebbe cioè far politica co– me gli altri, per guardare_ ai gruppi e non agli atomi, costringerebbe forse... Dante ad- iscriversi nell'arte degli speziali, per valer qualcosa; ma ri. durrebbe la sua politica ad una piatta, materiale e utilitaristica routine amministrativa. Sarebbe forse uno Stato di competenti specialisti, una epistemar-. chia, come ha proposto di recente un bel tipo in vena di scoperte, sarebbe privo di ogni superiorità_ umana, di ogni vita interiore, sarebbe una burocra– zia pesante monotona e testarda, come ·sono tutti ...i burocratici, specialmente se competenti; bqriosi, se epistemarchi! Lo specialista è sempre un monocolo, è mezzo uomo e, come tale, non può concepire i problen:ii in. quel senso universale, umanistico, che solo va.J.ein politica; se a ciò si aggiunga la nota coazione del– l'individuo, propria del Sindacato (legittima entro la sua funzione economica, anacronistica nella poli– tica), si vedrà come uno Stato di Sindacati sareb-be uno Stato peggiore del. presente, che, per essere troppo liberale, fascia l'individuo indifeso e lo sa– crifica in altro senso. Dal regime individualista ma– le inteso d'oggi, si vorrebbe passare &.duna forma statalista, che sacrificherebbe l'individuo in misura ben maggiore; e si essicherebbe cosf l'unica fonte della vita sociale; mentre invece la reazione deve essere nel senso che sia salva la persona e che lo Stato senta maggiormente il ·valore dell'uonio nella sua interezza, non più com~ semplice accessorio, della mac.china, ma come persona, che ha il diritto al suo pieno svolgimento ,mora.'!e. ALFREDO POGGI. BibliotecaGino Bianco DALLE RIVISTE Sii. è scatenata da qualche tempo sugli Stati Uniti, ben più pericolosa e più durevole d-ella « ondata di calore •, u_na « ondata di delitti •, della quale molto si occupa e si preoccupa la stampa americana. Ne studia lo sviluppo e le cause la Revue mondiale nel quaderno del 15'luglio, · in uno scritto che qui riassumiamo. Tutte •le lunghe .guerre che generarono grandri, pertur~ bamenti ,economici furono caratterizzate da un aumento de!J.a criminalità. La guerra mondiale ha conferma,to la regola. Fra le cause .principali del fenomeno si devono indicare, il generale malessere risultante dall'aumento del costo della vita, la 'disoccupazione di uomini che l'industria di guerra a,veva avvezzati a,d alti salari, il cattivo esempio da,to dagli accumulatori di scandalose fortune, e sopra!lutto la famigliarità con gli strumentli. di morte, acquistata dalle masse durante la guerra. L'ondata di delitti sviluppatasi dopo l'anuistizio negli St,ati Uniti ha questo particolare, ·che supera in inten– sità le ondate analoghe formatesi nei paesi belligeranti d'Europa. Si noverarono, nel periodo di dodici· mesi, più di dieçimila as,sassinii. Nel medesimo tratto di tempo, mentre a Londra si contavano soltanto 9 omicidi, a New York se ne con tavano 226 ,e a -Chicago 33601 Cifre spaventevoli e qua.si incredibili. H .numero dei furti fu enorme, in gran parte caratterizzatiJ da un'audacia di– sperata. Una volta gli assalti ai treni o alle diligenze si verifica vano soltanto nelle solibudini del Far West o ai confini del Mes,sico; oggi, i diretti sono fermati dai banditi in prossimità delle grandi città e i tramways nei sobborghi stessi di ~ew York. Casi dLquesto genere si lamentano a dozzine. Altrettanto frequenti sono gli assalti alle Banche, prima della guerra non ignoti ma . rarissimi. In piena Broodway, di mezzo giorno, mentre le strade formicolano di gente, •i banditi entrano in una Banca: alcuni di loro impe(j.iscono ai clienti di uscire è dare l'allarme., altri obbligano gli impiegati a con.segnare il denaro e uccidono senza misericordia chiunque tenti resistere. FattQ il colpo, saltano in un'automobile e scompaiono. Se, per combinazione, arriva la polizia, si impegna ·una battaglia a revolverate, e spesso le palle vanno a colpire passanth innocui che non sanno nem– meno di che si tratti. Quasi sempre i briganti riescono a scappare: un giorno o ·l'altro verranno arrestati, ma non prima di av-er potuto ripetere v-arie volte l'impresa. Nel corso del 192.1, i malfattori si era110fatti audaci al punto da organizzare su vasta scala il saccheggio delle lettere raccomandate: in un anno solo rubarono co,·I molti milioni di dollari; e assassinarono tanti impiegati postali che fu necessario far occupare da distaccamenti di fanteria gli uffici delle grandi città e, i vagoni de11e corrispondenze. · Le :grassazioni a mano armata, mentre si moltiplica,. vano fortemente, si ,facevano anche ·più brQ.tali. Quand,o i grassatori non riuscivano a fermare un· tram o una automobile, li colpivano coJ;J fuèilate o con bombe, benchè ciò· non frutt!).sse, loro nulla. Di fr.onte all' impotenza della polizia, in molti luoghi le .popolazioni si sono asso– ciate in Comitati di vigilanza. e 'di difesa -armata . Una delle più dolorose particolarità di que,sto inau– diito moltiplicarsi dei delitti consiste nel rapido aumento della criminalità dei minorenni. La cifra dei colpevç,\i· a'(enti meno di /15-anni di età è quasi decuplicata. Fe– roci omicidi-i,furono perpetrati da fanciulli di 13 e 14 a,nni; reati. passionali si verificano n,elle scuole pub– bliche. Le case di correzione in. tutta l'America rigurgi– tano di piccoli. detenuti. 1 Il presidente /iì un .grande istituto finanziario, la « Na– tionale Surety Company •, con un'inchiesta approfon– dita ha stabilito che nel .solo anno ultimo scorso, 1002, le perdite risultanti da furti ordinari o· con effrazione sono ammontate in America a 525milioni di dollari: al tasso odi-erno del cambio, più di dodici ·mmardii di lire italiane! Commercianti troppo fiduciosi li.anno pagato per 100milioni di dollari dii chèques senza valore. (E si vanta la perspicacia degli uomini d'affari americani!) I contabili hanno commesso frodi per altri 12.5milioni; una somma quasi eguale è andata perduta in seguito a fallimenti dolosi. I tavalieri d' industria., allettando il pubblico con diverse forme di speculazioni sballate, gli · hanno sottratto, sempre nel 192.2,non meno di due mi– liardi di ·dollari. Lo Stato e le Amministrazioni pubbliche hanno perduto ci.rea 2.00 milioni in conseguenza di truffe commesse ~ loro danno. Un altro serio istituto flnan-

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