Critica Sociale - XXXIII - n. 13 - 1-15 luglio 1923

200 CRITICA. IOCIALB ,. zione generale o hanno una. istruzione tecnica. Ma, ol– trechè per la insufficienza dei dirigenti, l'industria soffre– per loa.mancanza di operai qualificati, che sono in co– stante diminuzione in tutte le industrie dopo la rivolu– zione, e nella ·metallurgia sono ridotti ad appena. un terzo dell'a.nteguerra. Il Governo fa ogni sforr210,oer ravol'ire, coll'lm;egnamento .pro-fessionale, la prepara– zione di nuove maestranze qualiiflcate e ha dettato norme, nel Codice di ~avoro, .sul modo in cui deve com– piersi il tirocinio, sia in scuole di tirocinio o in offlcine– scuola, sia negli stahilimenti, sotto la direzione di operai qualificati (5); ma, dopo l'adozione <].ellanuova politica economica e la conseguente -riduzione del bi– lancio dell'istruzione, l'insegnamento tecnico, come tutta quanta l'i.struzione pubblica, ·ha subito uh grave re– gresso, con una impressionante diminuzione delle scnole . e dei coTLSi professionali e una non meno preoccupante riduzione degli istituti superiori di cultura, fondati in gran numero dural;lte il primo ·periodo rivoluzionario e dei quali solo 91 sono ancora su_perstiti in tutta'. la Russia, colla pro.spettiva di una ulteriore riduzione, come ebbe a dire il Commissario all'istruzione al recente Cong_resso dei Sovieti, « ·per ae terribili condizioni di vita cui sono ridotti, gli insegnanti e gli allievi ~ (6). Il Consiglio superiore aell'econcxmia, quello centrale dei Slnd11catjprofessionali e il Commissal'iato dell'istruzione hanno, recentemente, emanato disposizioni perchè i fondi per gli iostituti culturali costituiti col contributo ob– bligatorio delle imprese inclnstriali siano, riservati escfo– sivamente agli i>stituti di ed·Jcazione tecnica elementare e :superiore; e un voto analogo venne emesso da:! X Con– gresso dei Sovieti perchè sia no, ad ogni costo, mante– nute le scuole professionali e sia.no aumenta1e le scuole industriali per gli operai. La spaventosa riduzione dei salari effettivi dopo il 191'7 e la poUtica comunista <lei salari hanno, d'altra parte contribuilo a ridurre enormemente la produttività dÌ tutte le mae,stranze, che anche attualmente è, in certe industrie, mollo inferiore all'anteguerra, per quanto t~nda ad avvicinarsi lentamente al Ji.vellp-nor.male, rag– gwngendo ora in media, secondo. i dati molto ottimisti dei Sindacati, il 70-80 % dell'anteguerra. Migliori risullati, per ammissione degli stessi o'rgani ufficiali, sono Gtati conseguiti invece finora dalla nuova politica economica nella .piccola industria, che trova più facile lo smercio dei suoi prodotti e può pagare ai proprt opeTai salari ,superiori a quelli della grande mdustri,a e CJua,sipari,' e talora· ptrsino -superiori, a quelli del– l'anteguerra,, cosi come riella ripresa del commercio al minuto, i privati sono relativamente. in vantaggio sulle Cooperative. ln complesso, isecondo il Bollettino dell'Ufficio gover– nativo di emigrazione della Germania (7), la nuova politica. ha, sotlo mc,lto riguardi, portato indubbiamente ad un certo consolidamento delle condizioni economiche iTIRussia e ad una ripresa delle attività commerciale e industria.le ; ma il miglioramento, eh-e è una lenta e non 1t111forme ~onval~cenza 'delle divl!l'se parti della eco– nom1a, va inteso m senso relativo, con riferimento, cioè, alle ben peggiori condizioni del 1920 e del 1921 'e non in sen,so assoluto o in relazione all'anteguerra, 'perchè, sotto questo aspetto, le condizioni industriali odierne Le condi;i:ioni dell'agricoÌtura, Anche l'agricoltura, soggiunge la RiviJSta, non è an– cora abbastanza restaurata da poter provve lere a tutto il fabbisogno interno, e la scal\5ità del raccolto in vaste . regioni della ~ussia meridionale e del Volga: costringe alla fame un milione .ci.rea di contadini. La riduzione . dell'estensione dei terreni dati ·a ·cultura e del bestiame da lavoro e la grave deJlci'enza di macchine e di attrezzi ag.ricoli (di soli aratri ne occorrerebbero 9 miiioni) osta– colano• ogni rapido progresso della agricoltura ~ussa. E a sua volta Levin (8). in .un quadro fosco delle attua li condizioni ·agricole, ,rileva, oltre ad un decf,so ritorno a,g!li antichi metodi di coltivazione· e alla decooenzn d~lle cul~ure specializzate e dell'allevamento del be– stiame, come 8:lche del1e industrie c9nnesse coll'agri– coltura, ainche 1 gravi d'al1l!li.sociali e culturali subì ti dalla popolazione agricola. La nuova politic·a econo- . mica, lasciando il 6arlco dell'istruzione sopratutto, alle autorità loçali, ha avuto l'effètto che la spesa comples– siva per l'istruzione pubblica si sia ridotta al 10 % del– l'anteguerra e ha prodotto una vera rovina nelle scuole urbane e rurali, nei giaJ·dini d'infanzia, nelle scuole per analfabeti, nelle sale di· lettura: e biblioteche di villaggio, lasciando milioni di bambini senza scuola e costringendo migliaia di maestri ad abbandonare iJ vil– lag:gio o a dedicarsi ad altre occupazioni, per non morir di fame. Affermazioni suffragate, come si 'è detto• uffi– cialmente al X Congresso dei Sovieti. dalla relazione Lunaciar&ky, nella ·quale, lamentato, che sia andata di– strutta l'opera eompiuta con tanto orgoglio· dal comu– ni.sti per l'i,struzione PO'Polare, nel primo tempo, delaa ri'l'.ol~zione, si ri_conospe la necessit~ di abbandonare il prmc1pjo della 1struz1one gratuita e di introdurre le tasse scolastiche, lasciando che le :scuole rurali siano mantenute direttamente dai contadini, con speciali con– tratti tra 11 Commissariato de1l'istruzione e le aut<!rità dei villaggi. Ma il X Congr05,lìo, Ganzionando questo stato di fatto, ha sopratutto in,s[stito, come abbiam'o visto, sulla necessità. di conservare e sviluppare ad ogni costo le scuole professionali ·per la preparazione delle maestranze qualificate, indis,pensabili allo sviìluppo del– l'industria, alla quale si lamenta siano troppo spesso sacrificati gli interessi dell'agricoltm:a. Secondo Levin, insomma, le campagne russe non sono uscite "dalla rivoluzione in condi'ztoni cultura:li migliori di prima.; ragazzi e fanciulle, 1flno ai 16 e anche fino ,ai 118 anni $Ono• per lo più anaJl•fabeti; 1'a supersti-zione e la ·b_arbarie riprendono piede nelle campagne; e la stessa stampa ufficiale è costretta a sintetizzare la situa– zione attuale nella ddlorosa constata.zione che l'aniico villaggio dei tempi anteriori ·alla ·guerra e alla rivolu– zione sta tornando a 1galla; che il viilaggio è rim11sto com'era; che non vi è nulla d-i cambiato. Ma delle probabili conseguenze favorevoli che, non ostante ciò, la. rivoluzione è destinaia ad avere, secondo lo stesso Levin, per le classi agricole russe, come -de1sli effetti della ,rivqluzione e deJ.la nuova nolit.ica del lavoro sul!G classi lavoratrici dell'industria ci -occuperemo più espressamente in un .prossimo· articolo. FAUSTO· PAGLJARJ. (8) L. Li;_VIN:· li proble11,a agrioolo i,n Russia, già citato. · della Russia sono ancora estremamen1e difficili e sem– brano, per certi riguardi, disperate. Se è innegabile, •secQITlclo a Rivista, un e-erto progresso, sopratutto nella metallul'gia e nell'industria elettrotecnica, anche per la. 1· Edizioni ,della" CRITICA SOCIALE ,, = 'J)artec1paz1one, ancora modesta; del capitale e dei tee- E. CoLOMBINO - -La trarredia rivolu;ionaria in Europa nici stranieri, si deve, in generale, consta1are: che i con prefazione di CLAUDIO TREVES . .. . . . . : L. 6,- . mezzi sono insufficienti per una solida organi.zzazione D. LEVI MORBNOS · Contro ijl vino e per &. viticoltura e per lo svi1luppodelle imprese; che il rifornimento delle con proemio di F. TURATI . . . . . . . . ·. .' » 1,- mnterie .prime e lo :smercio dei prodotti sono normal- ·- Per I.a viticoltura alimentare e contro l'intoasica- mente ostacolati dal nnmero ,_... ·t d' 1 · d' zione alcoolico · · · · · · · · • • • . . . . » ·o,75 . . ' ,.. mmll! O I egg1 e 1 rego- G. E. MODIGLIANI - llltuionli ai ieri e prospetti;e di lamei:itt che, governano la vita economica; che i carichi do111,ani - Discorso al XVIII Con'!'reaeodel Partito fiscali ,sono sproporzionati alla capacità di rendimento Socialista Italiano (14 ottobre 11121) . . . . . . • 1,25 clelle.i_m'p:rese; che 1~ produttività del lavoro degli operai, R. MoNOOLFO - Si1mifi,cato e imegnamenti della, ri11o- Quanlitat1va e qualI.tativa, è notevolmente diminuita. luzione ru,,a - Prefazione di CLAUDIO TREVES . . . • 1,25 (5) • La form_azione degli operai qualifica.ti• • ·in· QuestiOifl ru.1u.,, 6 genna10 _1923 e_ Co<?e d,u, t ra11ail, del n ovembre 1922, trndo!lo :nell_a serie lcg1slat1vadel n,.reau lnter-national du , 11·a,-a1l d, Ginevra. (6l, Si voda. l' irnp~·e5:'i?nanlo rapporto del Lunaciarsky al X Congresso cle, Soviet, m Que,t-io11sru.,es, 2 febbrai& 1923. (7) jY achrichtenbk•tt cles Reichswandcrungsa11,1s; Berlin, 15 n111,gg10 923. Bibliotec'aGino Bianco G. ~OFFT e F. POZZANI . La Rustia com•~. con prefa- z10nedi F. TUBATI (3& edizione, 35' migliaio) . . . • 6,– F. TURATI • Abba.so la violenza/ Abba,ao z.a. morte/ ·. (Gommemorazionedelle vittime delle. bomba' al Teatro Diana) . . . . . . . . . . . . . . . - La nuova legislatura e il fenome1>0 faaci,ta . . . - - Per un prog'f'amma ,U t:ico,truzione economica . . - Per l'unlità del Pa;rtito nella libertà del penaiero • ·Commia,ioni e vaglia eicluaitJamente a R, BEMPORAD e FICLIO,. Edlforj yia Cavour, 30 - FIRENZE - • 0,50 • 1.- • 1,6Q

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