Critica Sociale - XXXIII - n. 12 - 16-30 giugno 1923

_ c, Non fidatf: a l.lna CÌasse so,Ja la gran<,le op~r:a . ~truggere >i, l}4azz~ni molto. n~t,l!amènte e ·recisa- c1'una rìgene'ra?,ione na,zion.ale >J (17), ègli diceva men~e risponde riaffermando la, uece,c;sità d\ que- agli operai• nel 1832, per inv:it<;1,rli. a tm:p,eaire ·che s,ta ,associaz,im,1'eed azione di classe. . . la questione soçiale fosse d·elusa e nella contesa « Quando gli pperai, ordinati, forti.di convinzioni uni- fra p-riv.ilegio e popolo il primq riu,sc;itss_e. ·ancora formi, stretti in unità di voiere, militeranno neU'Associa- , una v,olta vincitore. E chiariy,a, me] 1840 wn un iri-· zione nazionale, non solamente come cittadini, ma come citarnento all'attiva riv.endi-cazion'e -e az,ione· di operai, non dovranno p{ù temere di esser délusi nelle c'laisse : << Non ,vi. sono- rimedi ner. chi non s'aiuta. loro giuste .speranze e di vedere le rivoluzioni consu- t' marsi in questioni di forme meramente politiche a be- Perehè 'mai le è-lrà:ss'i edlliC,·ate ,pr,oyvederebbero ài nenzio d'una soia ciasse ... Gli operai hanno bisogni .,vostri guai,_ quando, va-i ne,ppUT, H esprimete? I speciali... I rimedi meramente politici non bastano; e .grandi-ca:p.gi_ainenti hanno_ luorgo solamente quan- , non:dimeno le rivoluzioni .saranno sempre meramente ' politiche, ,flnchè_ .saranno 11ldateall'impulso unico det– 'ÒO. sono ap\J'rtamente desiderati.. E voi µon. avete l'altre- cfassi: Le loro condizioni so.no radicalmente di- diritto 'alcuno a -miglioramenti, . finchè state . verse: pe,rchèfaticherebbero a provvedere a bisogni che ine,I'ti ·)), (18). . · esse non, provano e che non hanno espressione 'collet-: Dove quell'esp.ressiQne: « classi educat13 >>, in: tiva da chi li prova? E chi mai se non chi li prova può · esprimerli efficacemente?... A chi .sondovuti i progressi dicante i privilegiati, che si disi'riteressamo delle che la qu1istionesociale ha fatto da dieci anni in Francia s@fferenze dei 1-avor-ato,ri, suonava: .·élJIIla;ranella e in Inghilterra, se non alle a,_ssoctazioni deqli operai? ... boq:;a del Mazzini. -Era il pconoscimento• deWe- Sarete illusi e sempre traditi, operai italiani, flnchè'non · h l' d · · b tt intenderete che prima di part-ectpare nei cangiamenti goismo, C e e ucazwne non gwva a co,m' a ere, politici co1<lialtri é1ementi.l'elemento del lavoro ·ha da perchè essa s.tess,a ne è tutta imbevuta,- ftnchè , ott,enersi cttta,dlilnanza neno Stato (21) -ch'oggi non ha, (come al,tra volta egli aveva. osservato), cc la dire- p che a conaui:starla è indispensabile l 'associazio.ne , .. ziqne della società e, quindi, dell'educazfone, è Siete deboli flno:ra e pochi" e dispersi ... Riuniti in un in mano d'una classe >i'. II r:ealis.rÌw s.to, rico, d-i corpo, chi può tradirvi?· Avete combattuto ,finora pel programma dell'altre classi:· date oggi il vostro e an– qti_esta osservazione si appaia con que.Jlo, della · nunziat@collettivamente che non combatterete se non concezione rea!listica. del· diritto cfue non. esiste per quello ... Credete a noi. Chi vi tiene ltnouaooio "di• finchè non s-ia· oonquist.a" attiva d'una esigenza, verso o s'ing~nnq, o v'inganna i (22). . . che ·,si fa valere. ,Esigenz:a di tutta una cJ.asse, per là irivendicazione attiva richiede adunque un'o.r– ga,nìz~azione di classe: ecco- una conseguenza che l\ìlazzini talvolta no.n ,esifu a. dichiarare. « Il po-p(?lo fu deluso, fino,ra_ e pe,r ogni dove in Europa (egli scrive nel 1858), perchè seg-ul 1 'im– pulso delle altre c'lassi : proceda e aigisca simul-' taneamente per .impulso proprio. e otterrà. L 'or– ganizzazione degli :uomini del lavoro trasciner,à la soluzione deil problema economico· più assai che non: tutti i sistemì ideati anzi tratto» (19). L'azione ha più potenza che le teode per quanto nobiH ed alteJ: l'arma spiritualle delle idee (aweb– be' detto Marx) ha bis-ogno ·dell'a:r.rnll, materiale. della classe inter-essata, perchè dalla affermazione teorica si. passì alla concreta ·attuazjon:e , ·.sto- rica (20). · -, Perciò nella ste_iisa sua asp-irazione .ama Nazio– ne come unità·- di intenti. di missione, di opere. Mazzini rno'n·aveva esitato ad affermare fin dal 1840 la neèessità che perfino nell'Asso,ciazione na~ zionale, costituita ,a l}Teparç1,reed attuare il suo grande fine, la c;las•se lavoratrice si dovesse pre– sentare come tale, in compatta organizza.zione collettiva, per affermare le sue esigenze ,e riven– d'ic:azioni, il suo diritto e progra!_nma proprio: · 4) L11necessità dell'azione di classe. Q~ando all'incitamento da lui rivolto -ne1 gior– nale Apostolato popolare agli operai, perchè nellil Giovane Italia costituissero una sezione partico– lare, per combattere l'iniquità delia costituzione-– sociale, tallùni Òperai obiettano il pericoilo che in· tal lffiodo egH contrilmi 1 sse a ·« perpetuar-e la di– stiì1zione del'Ie classi c:he annunziava voler di- .(17) Ed>iz. naz.; II,. 193-5. (18) Scritti ed. med., V; 23?. (19) Scnir,; •ed. med., X, 10. (20) In •qùeste affermazioni Mazzini si -aocos~a. !' quella. posi– zione ohe i.J LEVI gli, contrappone come propria. del Marx: • Marx, spirito positivo,· diffida. della. ,propaga.'!dà morale. e re– ligiosa., detl'otJtimièmo solidaristico, dell'l utopie che fior1scono nelle menti ,dei sognatori .... e non ha fiduoia se non nell'orgd– nizzuiene, e nell'azione d,lle ,;nasse • "(pag. 189). jbJioteçaGinò Biànco La motivazione- qui addotta da !Mazzini, per d.i- 1 .mostrare la, neoessità di un'organizzazione degli operai. ,riuniti in un corpo per supera11e la debos lezza della dispersione e stretti in unità ·di volere a - combattere per i! loro programma, ,richiama da vicino quella che Marx dava poi della. neces– sità dem~Intern'a:zionale. nel suo 1-ndirtizzo inaugu- rale. · « Voi bossecleteun elemento-del succooso, il numero:· ma il numero pesa ,sullà.'bilancia, '.solo quando è strP,ltO da /Un ieaarr,ie e diretto a un nne consapevole. L'espe– rienza del passato- ha inse,:rnato come- il disprezzo del lèg-ame fraterno: che dovrebbe esistere tra gli operai del - diverei paesi e dovrebbe spronarli a tenersi uniti in,tutte lè -lorolotte ner l'emancipazione, è Ptmito dallo '-scaccouni.vers,ale -dei _lorosforzi non coordinati ». Ma 1,ma giusti,ficazione della necessità dell'or– g-anizz'azione, che si fondi sopra la divergenza e ili contrasto deg-Ii interessi delle varie classi, im– plica ciò che MM'X esplicitamente afferma e .Maz– zini rilutta ad ammettere: la lotta di classe per la c;Ònquista. Lotta che non è un'iniziativa. volon– taria o una s-c,elta libera, ma. una necessità che s'impone dinanzi alla. concreta realtà storica. « L'or.g-anizzazione del proletariato in partito di c.J.ass:e »,,_spiega il Manifestò de.i Cnm 1 1:n,isti, non è cc che l'espressione -generale dei rapporti effeL– tivi ,di una lotta. cli clas,se già esistente. di un· motn .stoJ:'.ico sl}o]ltaneo che si svolge sotto i nostri occhi». · · Ora Mazzini lumeg,gia più volte, al pari · di Marx, CQlffie si è visto, l'egoismo, connaturato ad ogni c;lasse dominante in quanto tale, che rende necessaria alla: classe soggetta 1a p:ropria organiz- (21) -LlL precede~a. qui affermata della. _questione sociale sulla. nazi-0na.le altra volt,& è invooe capovolta da Mazzini: « La .rivoluzione per opera della quale l'Ita.lia sa.rà , deve compiersi a beneficio ... d·i quella. parte di popolo, ohe ha più insoddisfatti i proprii bisogni : ma -sappiamo pure che nulla -può farsi pel popolo; se prima l'ltali.a non.è.· Il fremi.to dei nostri popòlani è fremno in oggi di Patria, non d'altro. Noi non abbiamo ... prot,Iemi tutta.via. remoti, ohe nossano suscitar contese nel pa.Pse •· (Scritii ed, ined., IX, 208-9). (22) Scritti ed. -ined., V, 221-38, 253-64.

RkJQdWJsaXNoZXIy