Critica Sociale - XXXIII - n. 12 - 16-30 giugno 1923
18i CRITICA 80CIALS meno di ·Marx, fare il· p,rocesso alla scissione in classi anta gonis te, eh~ e,-aratterizza la società aL- ' tuale. Non p.er nulla sin da!.1831 (o.sserva il Levi} u gli affratellati• della Giovine Italia giuravano di combattere l'inugwi.g,lianza fra gli uomini d'una stessa te1'1'a » (1). Scriveva nel 1842 a sua madre il Mazzini : " La società attuale è non solamente una cosa senza senso, ma un'infamia. Bisogna far di tùtto p.erchè si muti n °(2).Quattro anni dopo ,Marx, con espres~ sìoni analoghe, affermava nèl Westfalisches Dampf booi (1846): « Lè cose non possono rima– nere co~ì; bisogna mutarle, e noi st~ssi, noi uo– mini dobbiamo mutarle » . L'insensatezza ,e l'infamia, che Mazzini denun– ciava ,eran guelle stesse condizioni insosLe_n}bili, contro .le quali tMarx avventava la sua critica e l'azione del l}roletariato: 06sia la divisione in olassi di pàdroni e di servi entro· ogni nazione e nell'umanità int1era. « •Eisiistono in Italia come da per tutto (spiega !Mazzini ru gli operai ne l 1844) dii.e cÙ}ss·i di uomini': gli uni, po- ssesso.ri escl.usi– ~amente degli elrun,enti d'i ogni lavo:r:o.,Lerre,.cre– dito o capitali; gli altri, privi di tulto .fuorchè delle loro braccia... affranti daJlla mtseiria, tor– mentati dalla precarietà. del lavoro e dall 'insuffi– cienza dei salari » (3). ,, Oggi il capitale - e questa è la piaga J.ella società economica attuale - è despotà del la.varo » (4);', la classe << proprietaria _ d,el suolo, detentrice esclusiva degli strumenti del lavoro .... iè padrona del eampo, padrona di · pr@mt1oveire, accelerar.e, dirigere verso c erti fini » la produzione, mentre la classe o,pera.ia u nron può aspettare, ed è quindi C-9-strettaad accettare, non può che soggiacere e soggiace » (5); sicchè il suo_ destino sembra riassumersi in questa condanna: « lavorare, soffrire, male~ire, morire» (6r .. Questo ,quadro, nena vivacità deJlle sue tinte, non ha nulla a invidiare aHe raffigurazioni della soc.fe.tàattuàle, ··che appaiono in tutti gli se.ritti di Ma•rx e di' ,Engels : e le pennellate GOn~ui Mazzini t1q.ccia la condizione della dlasse operaia, . u la quale non può che soggiacere. e soggiace», la 1·it.rag-gono ,aJJ v.ivo non meno che quelle linee drel Manifesto dei comunisti:· u Gli operai costretti a vendersi al minuto, non sono èhe una merce co– me un 'altra, e perciò sono esposti a tutte le vi– ci:ssttudini della cq,p.c,'◊ri:-enza, a tutte le oscma– zioni del merca to ... No n: soltanto sono servi della classe e' dello ' 8-ta.to b ooghese. ma soggetti ogni gi,orno e ogni ora alla macchina, al soprastante, e specialmente al privato borighese industriale; dispotismo tanto più meschino, odioso ed amaro, quanto più apertamente i~ guadagno ne è prio: ci,amato l'unico obiettivo ». ' •~osl l'aspira-critica che Mazzini rivolge s,empre \ll l,a. filosofie• 1Joli~ica dti. G. M., 165. , (2) F:diz. naz., 'XII, 342-3. • Sappia.mo noi tutti (sori v e· altra. , volta. Mazzini) che la, rivoluzione, per opera. della. qua.le l'Ita.lia sarà, deve compiersi a beneficio, non di una. cla..se, ma del po• polo tubto quanto. e di quella. parte di popolo, segriat&mente, che ha. più insoddisfatti i suoi bieogmi ». (Sc1'itti ed. il,ied., IX. 208-9). . , . contro il prèvalere brutale del materialismo de– gli interessi sopra o,gni idealità ed elevazione spi– rituale (rimproverandone costantemente i partiti sociali~ti). è nel Manifesto . il <flagelUo,sforzante col qual.e si Golpisoo la spciE:'ltàborghes~, tutta intesa al, guadagno, unico dio elevato sugli al- . ta,ri, da cui ogni altra divinità ed idealità è ·stata deposta. u !Non ha Jasciato fra uomo .e uomo altro legame che m nudo interesse e l'arido pagamento a pronti. Ha affogato i santi fremiti dell'esalta– zione religiosa, il cayalleresco entiusias:mo, le ma– linconie dei cittadini all'antica nell'acqua gelida del calco1o egoistico. H a ·strappato il velo di te– nero sent.imentalis.mo che avv9lgieva i :rapporti _ di famiglia ,e li ha ridotti a un· semplice rap- , porto d·i quattrini. ... Ha valutato quanto si pag'a la dignità personale, e, in luogo delle innumé~e– voli f.ra.nchigie· Gonquistate e patentate, ne pro– clamò una sola: lii Oibertà di commercio sen:aa. scrupoli». Questa critica: ,che riproduceva nelle sue linee essenziali tratti già svolti dall 'Engels fino .dal l)ie Lage Englands, ·aveva tra i suoi precursori e· , modelli Tomaso .•Carlyile,con la sua fì.era ,requisi– toria contro il .Vangelo di, Mammone. É. dalla fonte. comune derivano· fo:,se talune somiglianze di essa con la tenace battaglia mazzinia,na contro ~utte le forme "di egoismo e materialism!} imper– versant.i nella famiglia, . nefil.a società, nell'arte, in tutto (7). Ma dove Mazzini wnchiude, con Carlyle, che la ~usa è « l',as,senz.a di un pen– siero religioso», IMaxx ed iE.ngels nel· Manif.esto, riassumono sintetica.mente: u In una p·amola, in– vece dello sfruttamento ·v:elàto da illusioni' reli- 1 giose e politich·e, lo sfr uttamento palese, senza pudore e senza vi• sce.r e». · · La diUerènza è. nell'opposto ,atteggiamento di fronte all'idea religiosa; ma· qmmto all'afferma– zione dello sfruttamento,, esercitato d'aJila classe detentrioe 'dei mezzi ,di p.roduzione sopra. la clas- ·sé lavoratrice, Mazzini non si discosta dagli au– t-ori del Manifesto. Non soltanto, egli nota che.« le basi del riparto dei frutti d'un· -lavoro compito dal prop,rietario e· dall'operaio non sono fondate sopra una •,g.iusta egua,g li'anza_ propOll'zionata ail lavoro stesso », ma parla anc.he della .u proprietà. dell'ozioso a,e,cumulata nelle sue mani per la– .varo altrui » e dei « frutti di un lavoro non com– pito da essi'», che .alimentano il posil'esso dei proprietari (8). Dove è presupposta l'equazio()OO . valor!h'lavoro (9) ed -accennata la f.eori'a.del plus– .'valore, che Marx ne ricava. eiismon:di, . Saint S'i- • mori, Fourier, · che, o,ltre al Carlyle; sono fonti comuni alle quali attingono 1gli elementi ambe– due queste critìche, danno Ta:gi(!:nedelle numè– rose gomiglianze. Quegli scrittori (dice degli utopisti il Man_,ife– sto dei comunisti) 1< si fondano su elementi cri– tici:· attaccano tutte re .basi della vigente società. Essi hanno perciò fornito prezios•issimi materiali per e-dUc,-are d illuminaTe gli OMrai ». ·. ~ Mazzinj, pur credendo che la ·critica· debba (3) Cfr. Scritti ed. ined., V, 253-264. (4) Ibid., XVIII, 113 ,(Doveri de/i'.uomo). , (5) lbid., Xl'I, 299-302 e XVIII, 113, cit in SALVEMINI, Maz- (7) Veggasi SALVEMINI. Mazzini, cap. V. zini, 26-27. Su questo contrasto il Mazzini torrui. ripetuta.mente: (8) Scritti ed. ined., VII, 337 e XVIII, ·118. eh. anche VII, 337: • la. .proprietà daU'ozioso ·aooumulata. nelle (9) L'-equa.zione valore-18/Voro ~ n presupposto e fondamento ~ue mani per lav oro alt.-ui, e giacente ,infruttifera. e o orr_u ttirice, anche del ooncètto mazziniano dell&' ,proprietà 1egittima: · e il ment:ro la. fa.me u~ide il vero produttore, e lo fa servo a.ll' a.vide · se~o della. quantità dli la'l!oro col ,quale l'individu o ha ti ,a,,for- inl!iuete, pretéée ,del S\J.P simile,~- , . , , , , · • ma.to, sviluppato,· aoore9Ciuto le forze produttiva , della.na' bur& •· · (6) Ed, nai,; vn, 371 seg. (.Scritto aulla acuoLa Fourieriet&). I · (Ser ie.ti ed. imid., XVIII, 117), BibliòtecaGino Bianco
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