Critica Sociale - XXXIII - n. 10 - 16-31 maggio 1923

15'!! CRITICA !OCIALE dovessero venire deferiti immeQ.iatamente - san-. zione la loro pronta caducazione - all'esame delle competenti Commissioni, da convocarsi senza in– dugio anche durante le vacanze parlamentari; e, in vista delle necessità in çui mettono ordinaria– mente. l'Assemblea: di_ approv;i.rli o respingerli, in blocco senza poterli modificare, esigessero, per la convalidazione ,una maggioranza più vasta della maggioranza ordinaria. Proposte di questo genere poissono essere, nella peggiore·- delle ipotesi, stu– diate con vantaggio". 5. ~ L)mita~ione del numero dei oandidati di ogni lista - Voti di lista e vo,ti nominativi - S1.heda eletto– . raie di Stato - Circoscrizioni regionali. Passando dal mom~nto p·arlamentare ~l momento .elettorale, parrebbe ad alcuno far riscontro, per. J' eugenesi dell'Assemblea, alla riduzione nuinericr. '· dei deputati, l'obbligo fatto a ciascun partito di non portare nella prppria lista un numero di can– didati JilOltÒ supe_riore alle sue presumibili possi-_ bilità di successo elettorale (anche se la proposta sia ben lontana I dall'essere ·incontrovertibile, · con a1·gomenti e per argomenti dei quali nessuno si dissimula la serietà): In Inghilterra, se un candidato non raggiunge · una determinata proporzlione di· voti, paga ·una multa. Potrebbero· perciò essere multati. quei Co– mitati che nelle loro -circoscrizioni presentino lin numero d'i candidati, che l'esito provi evid'ent~– mente eccessivo, sì da creare cand_idature fittizi-e,\ e, con esse, lo sleale fratric;tdio delle preferenze. Non si può pretendere una _ugw;i,glianza assoluta fra il numero -dei candidati· per ogni lista e. quello degli eletti: ma deve esserci urr minimo di scarto, al di là del quale non sia lecito andare . Colla Proporzionale lè e.lezloni hanno assunto un ritmo di grande regolarità: le previsioni possono essere fatte _con .notevols. appròssimazione. Nondi– meno. sé è lecitO,_presentare, ad· esempio, 10 candi– dati, pe,i· vederne eletti soli 7, non dovrebbe esserlo di pr·esentarrie, ad esempio, . tC Sbagli di questo genere, che suppongono erròri di valutaziòne di de– c!:ne di migliaià di voti per ciascun quoziente, non'· sono aminissibih: alla colpa subentra il dolo,• ehe deve essere represso. Adeguando le candidature al– le effettive probabilità elettorali, si migliora il re– clutamento degli stessi candidati, si controbatte· la– influenza di elementi apolitici, si tagliano le radici alle conc_orrenze intestine di lista:, . Inoltre si deve nettamente distinguere; nell'atto della votazione; la designazione politica da quella·. personale. T __ a prima deve essere omogenea, e per-' ciò unica, senza possibilità qi assurde me~colanze: all'uopo, la c~fia elettorale. di lista non deve risul– tare, nemmeno frazioJJariamente, da voi.i che non si-ano di 'lista; non. vi devono, neanche minimamen– _te, influire i ·voti personali; ·per la' seconda, che ver- .. rcbbc cosi ad esercitare una influenza soltanto sulla graduazione degli eletti, c'è fra ci soscrittori di que– ~ta petizione chi vorrebbe lasciata la più ampia libertà, autori,zzando .allf.1.~·designazione 'd:i· prefe– renze su qualunque lista, (senza· influenza -sul vqto di lista) gli elettori di tutti i partiti e di tutte le circoscrizioni, di guisa che i migliori fra gli eligen- di potessero avere sul proprio nome una designa– zione nazionale. Ma· la questione è troppo comr.o- versa per insistervi• in questa sede. . Certo, ad impedire la organizzazione delle prefe– rènze, nella qualii spesso anni·dasi il broglio ·e risu– scita la vecchia anima del localismo. uninominale, · gioverà - qltre gli altri molti e ben noti vantaggi che presenta - la ·scheda di Stato, contenente'tutte renza ò cancell~tura nèlla medesìma, senza possi– bilità nè di voti aggiunti nè di preordinazione di preferenze stampate o scritturate a serie: E gio– verà ,ai fini della proporzional~tà e dél caratterè politicò nazionale e non localistico e personale della elezione, che le circoscrizioni siano if più_ larga– mente regionali che .è pos1;1i_b'il!). 6. ~ ~eferendum e riconosciinenfo g.iuridicÒ dei partiU;'\ Spingendo lo sguardo nell'avven\re, è lecito ima– ginare la Prop~rzio~ale coroI1ata ed integrata da due altre riforme profondamente innovatrici: al– ludiamo a un largo uso del referendum e al ,1'ico– nosC'imento giuridico di partiti costituiti ~·n una f.orma legale e quindi non armata. . Il referendum è jl mezzo più veramente capace di fmpediwe le devla:,:òn11 · deU'istituté ·p'ar;. a.inenta.re da quella linea nom1ale, che gli è segnata d alla -esatta ...iinte~·pretaziqne del!J.a effettiva volon,tà del Paese;_Jdevi3:zioni, malgrado la R. _P., sempre pos– sibili, non {6ss'altro per il carattere neeessaria– mente ,generico della impostazilone pO)litiq_a.delle e-lezioni, the non può essere in esatta ·corrispon– denza con tutti i problemi concreti e particolàri che il Parlamento è chiamato a ri&olvere. Cointe– ressando obiettivamente le masse ai problemi con– creti deila vita nazi<inale e ~ociale,: il refèrendurn può di,ventare uno strumento fecondo di coltura e _dr educazione politica: Col).cepito, .nòn come forma d,i iniziativa che sostituisca il regime parlamenta-. te, nia come forma di controllo che lo integri e che lo, cauteli, senza contraddire, per chimeriche mète di democrazià diretta, alla necessità politica e tec– ni-ca del sistema_ indiretto, esso assicurerebbe aglf italiani il ,diri,tto di premunirsi ·contro !'iforme legi– slative ,tenute accuratamente celate durante la con- 5ultaziorie elettorale, e poi regalate loro. per la via della improvvisazione e della sorpresa post-eletto_. raie. · Se poi,. còme -è oyvio, il• significato eminente della Proporzionale consiste nel sostituire ad un sistema di politica .topografica un sistema di topografia poli: tiica, nell;assumere ,come ·unità rappresentative, ~n– tità risultanti non da: vincoli materiali localistici, . ma· da. affi:nità .di pensiero e. di aspirazioni', ossia veri e prop_rii partiti, !lùscitandoli dove ancora non ·esistono ,promovendone un'organizzazione sèmpre . più perfetta e-.più consapevole, è evidente la riper– cussione immediata che deriverà al funzionamento della Proporz\onale dall'Òrdinamento_ interno di co– testi Partiti~ 11 _partito rappresenta · veramente una ·forma ·compren·siva e, a differenza della classe, che si fonda prevalentemente, se non 'esclusivamente. sul fattore economico 1 tiene nel maggior rilievo 'an– che gli altri fattori, religiosi, morali e propriamen– te politici; dà anch'esso una soluzione partic"olate, ma. la dà, a ·differenza della classe, ad un problema generale, al problema del ben!! pubblico, integrai- · mènte concepito. , · . Senonchè, elevato il partito' a elemento costituzio• nale, la· su11-organizzazione dovrebb'essere giuridi– camente·. disciplinata, per evitare. non meno che il parttto divenga causa. di debolezza ·-per· 10-· Stato, che di opp.ressione pei suoi ad~renti; per ~arantire sopratutto il val'ore rappresentativo delle !!ue. gerar– chie, cosicchè queste siano veramente designazioni di masse, non illibera\i imposizioni di circoli chiusi. L'ordinamento giuridico dei .partiti deve garantire la costituzionalità negli stessl loro rapporti interni, contemperando.si armonicamente disciplina; autori– tà, lib ertà e r esponsabilità; senza di c he . tutto ,il meccanismo costituziQn,ale e parlam enta.re viene· al– terato e. viziato alle sue stesse sorgenti.' Solo a tra– verso il ricon~scimento· giuridico !:li potranno svilup• le liste, r .da votarsi in cabina con,sempUce· desi– gnazioue della lista preferita e di qualche prefe: yare nei partiti, ordiname~ti interni, lireralf e fede• f?ibHotecaGino 81anco

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